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giovedì 31 ottobre 2013

Ricerca: da disegni bimbi a pupazzi Lego, in 30 anni scienza piu' rosa

Roma, 31 ott. (Adnkronos Salute) - L'evoluzione della scienza 'in rosa' attraverso gli occhi dei bambini. "Abbiamo analizzato i disegni dei bimbi delle elementari: 30 anni fa lo scienziato era per il 92% degli alunni un uomo, con baffi e camice bianco, ma oggi il 33% disegna una donna, in genere alle prese con studi sulla natura. Sembra poco, ma si tratta di un notevole passo avanti. Una piccola rivoluzione testimoniata a settembre 2013 anche dall'arrivo del primo pupazzetto della Lego che impersona una scienziata, con i capelli raccolti, gli occhiali, il camice bianco e due provette in mano dall'aria pericolosa". A sottolinearlo è Londa Schiebinger, docente di Storia della scienza dell'Università di Stanford ed esperta di medicina di genere, intervenendo oggi a Roma al Convegno su questo tema all'Istituto superiore di sanità.

"La presenza delle donne nella scienza - assicura - può fare la differenza. Gli studi ci dicono che l'interesse per l'analisi di genere incentiva la creatività e le tecnologie innovative. E ormai non si può più prescindere dall'approfondimento sulle differenze tra uomini e donne: ricerche dimostrano che esistono persino a livello di cellule staminali. Gli studi sui farmaci devono tenerne conto", conclude.

Julianne Moore: i miei figli sono cresciuti in fretta

Julianne Moore e il marito Bart Freundlich hanno due figli insieme â€" il 15enne Caleb e Liv, di 11 anni.

La maternità ha senz'altro arricchito la vita dell'attrice che si stupisce ogni giorno della velocità con cui i due ragazzi sono diventati grandi.

«Quando sono piccoli ti tengono sempre per mano», ha spiegato al numero di dicembre di InStyle magazine.

«Poi prima ancora che tu te ne possa rendere conto, sono già cresciuti».

La scorsa estate la secondogenita Liv ha preso parte ad una vacanza organizzata per soli giovani.

«Quando siamo arrivati ci ha praticamente cacciati via. Continuava a dire: “Mamma, puoi andare adesso! E non piangere!”», ha ricordato sorridendo.

La Moore cerca di essere sempre sincera con i figli, e di mostrare loro tutti gli aspetti del proprio lavoro.

Dopo aver preso parte ad un servizio fotografico, ad esempio, la 52enne ha dovuto spiegare a Liv perché le foto apparivano così diverse dalla realtà.

«Le ho spiegato che quelle immagini erano il risultato del lavoro di molte persone, che le avevano modificate per farle diventare così», ha proseguito ridendo.

Al momento la star è impegnata nella promozione delle sue ultime pellicole «Carrie» e «Don Jon», e può dirsi davvero soddisfatta della propria carriera.

«Mi sento nel mezzo del cammino della vita. Ho una relazione stabile da 17 anni e mi godo il mio lavoro», ha concluso.

«Non posso davvero lamentarmi. Sono stata piuttosto fortunata. E penso che più ne parlo più questo diventa reale... Bisogna godersi le cose che abbiamo ottenuto nella vita, e non perdere tempo a desiderare ciò che non abbiamo».

© Cover Media

Kim Kardashian: «Mia figlia è un angelo»

A detta di Kim Kardashian sua figlia North West è «un angelo».

La star 33enne del reality tv ha dato luce alla sua prima bambina con il fidanzato Kanye West a giugno di quest'anno ed è felicissima di essere diventata madre anche perchè la piccola è buona come il pane, dorme tanto e non si lamenta mai.

«È la bambina più dolce che abbia mai visto. Non piange mai!», ha rivelato la Kardashian ospite del programma tv The Tonight Show With Jay Lenom in onda ieri sera.

«È un piccolo angelo perfetto. Spero che cresca intelligente e vivace e con una sua personalità spiccata proprio come il padre!».

La Kardashian è già stata sposata due volte in passato e vorrebbe convolare a nozze per la terza volta con il rapper, nonostante abbia paura dopo le passate esperienze fallimentari.

La star ha rivelato di volersi sposare «da qualche parte a Parigi», meglio se la prossima estate, ma lei e West non hanno ancora avuto il tempo per sedersi e parlarne.

Per quanto riguarda il nome da sposata, la Kardashian vorrebbe prendere il cognome del marito mantenendo però sempre il suo.

La decisione deriva dal fatto che la star vorrebbe avere qualcosa in comune con la figlia, che porta il cognome del padre.

«Sarà sicuramente Signora West», ha rivelato raggiante.

«Mia figlia è una West e noi siamo una famiglia!».

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mercoledì 30 ottobre 2013

Salute: 70 mila adolescenti l'anno muoiono per gravidanza e parto

Roma, 30 ott. (Adnkronos Salute) - Troppo piccole per portare a termine una gravidanza. Circa 70.000 adolescenti nei Paesi in via di sviluppo muoiono ogni anno durante i 9 mesi d'attesa o per cause collegate al parto. Il dato emerge dal rapporto sullo stato della popolazione nel mondo 2013 'Madri bambine: affrontare il dramma delle gravidanze fra adolescenti', pubblicato da Unfpa, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, e presentato oggi a Roma da Aidos in contemporanea mondiale.

La gravidanza - si sottolinea - ha conseguenze importanti sulla salute di una ragazza molto giovane, poiché i problemi di salute sono più probabili se si affronta una gravidanza precoce, subito dopo avere raggiunto la pubertà.Quelle che restano incinte provengono soprattutto da famiglie a basso reddito, dove la malnutrizione è endemica. Le ragazze che rimangono a scuola più a lungo hanno meno probabilità di una gravidanza: l'istruzione le prepara al lavoro futuro, accresce l’autostima, lo status sociale e dà più voce nelle decisioni che interessano la loro vita.

Per l'Unfpa, "ogni giorno per circa 200 adolescenti, l’inizio di una gravidanza precoce comporta la violazione più grave dei diritti umani: la morte. Secondo la Convenzione sui diritti del fanciullo, chiunque ha meno di 18 anni è considerato tale. Ai bambini e alle bambine vengono concesse speciali protezioni dovute alla loro età. Sostenere queste protezioni può contribuire ad eliminare molte delle condizioni che portano alla gravidanza adolescenziale e mitigare le conseguenze per la ragazza, la famiglia e la comunità. Bisogna porre termine al circolo vizioso di violazioni di diritti, povertà, disuguaglianza, esclusione e gravidanze precoci".

Mika: «Sono gay e voglio tanti figli»

Mika ha fatto coming out solo un anno fa perchè non si sentiva pronto ad annunciare al mondo la propria omosessualità, ma ora, complice anche il pubblico italiano che lo adora, è più sicuro di sé e sogna una famiglia numerosa in futuro.

Il cantante libano-inglese è sulla cresta dell'onda in Italia grazie alla sua fortunata partecipazione come giudice di X Factor tanto che Vanity Fair gli ha dedicato la copertina del numero di novembre e l'ha intervistato sulla sua vita personale.

«Essere gay non è reato. Voglio avere gli stessi diritti di una coppia sposata? Sì, al cento per cento. Penso sia giusto che io abbia dei figli? Sì, al mille per cento. Penso di essere in grado di dare a un figlio amore e una buona educazione, ne voglio almeno 4 o 5 con il mio compagno», ha spiegato l'artista.

«Dovevo ancora dirlo a mia zia, a mio zio e a tutti quegli amici che ancora non lo avevano capito â€" spiega la popstar internazionale -. La verità è che mi sono dichiarato gay quando mi sono sentito pronto per farlo».

Mika è molto legato all'Italia dove tuttavia non metterà su casa.

«In Italia mi sento felice, ma mettere radici per me è un’idea surreale. A un certo punto i muri non ti appartengono più, mentre le canzoni che scrivi saranno per sempre tue».

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martedì 29 ottobre 2013

Smog: fa ammalare i bimbi asmatici, studio a Milano lo conferma

Milano, 29 ott. (Adnkronos Salute) - Lo smog avvelena la salute e causa più malattie respiratorie nei bimbi asmatici. Lo dimostra uno studio condotto tra Milano e hinterland dai pediatri della Fondazione Policlinico diretti da Susanna Esposito, presidente della Sitip (Società italiana di infettivologia pediatrica). In vista dell'influenza alle porte, la società scientifica ribadisce l'importanza di vaccinare i bambini con patologie respiratorie croniche.

Da alcuni studi condotti in Italia nel 2012 - ricorda la Sitip - è emerso che l'inquinamento nei centri urbani determina tra il 3% e l'8% della mortalità totale, con valori che arrivano al 15% nelle zone più inquinate. In tutto il mondo, l'Oms stima che 800 mila persone all'anno muoiano prematuramente a causa dell'inquinamento atmosferico. Lo smog si posiziona così al tredicesimo posto nella classifica delle cause di mortalità. La ricerca dell'Unità di pediatria ad alta intensità di cura della Fondazione Policlinico di Milano, in particolare, ha evidenziato "una stretta relazione tra inquinamento atmosferico e sviluppo di patologie respiratorie in età pediatrica, con un aumento del rischio, in termini di frequenza e gravità, nei soggetti con broncospasmo (wheezing) o asma".

L'obiettivo dello studio era misurare la frequenza delle patologie respiratorie a carico delle alte e basse vie aeree in una popolazione pediatrica milanese di età compresa tra 3 mesi e 18 anni. In un periodo di 12 mesi sono stati messi a confronto 329 bambini con wheezing ('sibilo') ricorrente o asma bronchiale, con o senza sensibilizzazione allergica, e 364 bambini senza patologie di base. Innanzitutto è stato osservato che nei piccoli che poi svilupperanno wheezing e asma sono nettamente più frequenti fattori quali prematurità (15,6%), papà fumatore durante la gravidanza della madre (28,8%), problemi cardiaci (5,6%) e respiratori (11,9%) alla nascita.

Inoltre, i dati raccolti hanno confermato che per i bambini già affetti da wheezing e asma il fatto di abitare in zone limitrofe ad aree molto trafficate è un fattore di rischio per infezioni delle basse vie aeree e per episodi asmatici. Al contrario, abitare in zone verdi è un fattore protettivo. "Esiste una sicura correlazione causa-effetto tra l'inquinamento atmosferico e i danni alla salute - avvertono i pediatri - L'inquinamento da una parte modifica la risposta immunitaria, dall'altra contribuisce all'infiammazione delle vie aeree".

"I bambini, soprattutto quelli in età prescolare - sottolinea Esposito, a capo dell'Unità di pediatria ad alta intensità di cura della Fondazione Policlinico, università degli Studi di Milano - sopportano il 40% del peso dei danni indotti dall'inquinamento, poiché hanno caratteristiche anatomo-fisiologiche che li rendono più suscettibili. In particolare, durante la crescita e lo sviluppo degli organi esistono delle 'finestre di vulnerabilità' agli stimoli nocivi, quali il periodo pre-concezionale, l'età embrionale, il primo anno di vita, il periodo dalla nascita fino ai 5-6 anni e l'epoca dello sviluppo puberale".

"Questi risultati - aggiunge quindi la presidente della Sitip - richiamano con forza la necessità di vaccinare contro l'influenza i bambini con wheezing ricorrente o con asma bronchiale (che rappresentano il 15% della popolazione pediatrica) e tutti coloro che presentano patologie respiratorie croniche, ad esempio prematuri con broncodisplasia o pazienti con fibrosi cistica. Purtroppo, infatti, tutti questi pazienti risultano ad alto rischio di riacutizzazioni respiratorie e in questi casi l'inquinamento dell'aria può avere un ruolo di 'primum movens', ma anche di co-fattore insieme ai patogeni respiratori".

"Oggi - evidenzia la Sitip - le coperture vaccinali nei pazienti con patologia respiratoria cronica sono spesso inadeguate (per alcune di queste patologie non raggiungono il 30% dei pazienti), sebbene tutte le autorità sanitarie raccomandino fortemente la vaccinazione antinfluenzale e i nuovi risultati dimostrino ampiamente come un intervento relativamente semplice può avere un grande impatto sulla salute, soprattutto quella dei bambini con malattie croniche sottostanti".

lunedì 28 ottobre 2013

Pediatria: allergie a proteine latte di mucca per circa 3% bimbi

Roma, 28 ott. (Adnkronos Salute) - Cresce il numero di bambini che soffrono di allergia alla proteina del latte vaccino (Pvl). Circa il 3%, piccoli con meno di un anno di vita che utilizzano alimenti contenenti la proteina sotto accusa e neonati allattati al seno che soffrono il passaggio delle 'sostanze nocive' dalla dieta della mamma al latte. Sono i dati diffusi da Paidòss - l’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza - in occasione del 2nd International Conference and Exhibition on Probiotics & Functional Foods, appena conclusosi ad Orlando (Florida, Usa).

Spesso sottovalutate o misconosciute per la variabilità dei sintomi, o per le manifestazioni assimilabili anche ad altre cause, le allergie da proteine da latte vaccino (le Pvl non sottoposte a processo di idrolizzazione sono contenute non solo nello stesso latte ma anche nel lattosio, nel latte artificiale in polvere e in altri prodotti simili) possono avere invece conseguenze anche importanti e pericolose. Si va dai ricorrenti disturbi gastrointestinali con vomito, rigurgito e dolori addominali, a episodi che coinvolgono le vie aeree con tosse insistente, secrezione nasale e difficoltà respiratorie, fino a reazioni cutanee con eczemi, orticarie, angioedemi (edema delle labbra o delle palpebre) e, nei casi più gravi, arrivare allo shock anafilattico.

Implicazioni, queste, che richiedono approfondimenti clinici e di laboratorio (con test per le IgE specifiche o un prick test cutaneo con latte vaccino naturale o con formula proteica), per definire con certezza il tipo di allergia alle proteine del latte vaccino e impostare la terapia giusta. "Le proteine del latte vaccino â€" spiega Giuseppe Mele, presidente di Paidòss â€" contenute anche nei latti artificiali, comunque non sottoposte a processo di idrolizzazione, rappresentano una delle cause principali di allergia alimentare nei bambini piccoli con un picco di prevalenza del 2-3% nel primo anno di vita, mentre nei neonati allattati al seno materno" il problema "insorge a causa del passaggio di queste sostanze dalla dieta materna al latte".

Il pediatra ricorda che "in caso di diagnosi accertata con esami specifici per le IgE specifiche o un prick test cutaneo da eseguirsi non prima dei 3 mesi, occorre eliminare dalla dieta le proteine da latte vaccino e, a seconda dell’età del bambino, della sintomatologia e dell’eventuale presenza di altre allergie alimentari, introdurre una formula sostitutiva estensivamente idrolizzata (Ens), con idrolizzati di caseina o di proteine del siero quale una fonte di azoto utile a ridurre il carico antigenico, e una miscela di carboidrati a base di malto destrine altamente digeribili per risolvere gli episodi di rigurgito senza lattosio e evitare le intolleranze secondarie".

"La dieta di esclusione - conclude Mele - con l’impiego di una formula terapeutica che va scelta anche in base al residuo potenziale allergenico, alla composizione della formula, ai costi, alla disponibilità, al gradimento del bambino e all’efficacia, è indicata almeno per 6 mesi o fino all’età di 9-12 mesi. I bambini con reazioni immediate gravi, IgE mediate, devono rimanere in dieta di esclusione per 12 o anche 18 mesi prima di riprendere un’alimentazione normale previa ripetizione del test per le IgE specifiche".

Roma, aggredisce il figlio con un'ascia: arrestato 55enne

Roma, 28 ott. (LaPresse) - Ha colpito il figlio con il dorso di un'ascia. E' successo stanotte a Roma. Protagonista un romeno di 55 anni, che ha aggredito il figlio di 28 - a sua volta ai domiciliari per altre vicende - al culmine di una lite. A far scattare la furia dell'uomo sono state le accuse del vicino di casa che sosteneva che il 28enne lo avesse derubato. Così il padre, esasperato dai guai continui procurati dal giovane, lo ha aggredito. La moglie terrorizzata ha allertato il 112. La pattuglia intervenuta sul posto ha subito bloccato il 55enne e soccorso il figlio che è stato trasportato presso l'ospedale Tor Vergata, dove a causa delle lesioni riportate alla testa, ne avrà per almeno 10 giorni. Arrestato dai carabinieri, il papà esasperato è stato condotto al carcere di Regina Coeli.

sabato 26 ottobre 2013

Sbarchi, 137 migranti soccorsi a Porto Palo: 19 bambine e 18 bambini

Ragusa, 26 ott. (LaPresse) - Uno sbarco di 137 migranti è avvenuto all'1.45 di questa notte a Pozzallo in provincia di Ragusa. Tra loro ci sono 19 donne, 18 bambine e 19 bambini. I profughi sono stati trasbordati da due motovedette della guardia costiera. Il barcone sul quale viaggiavano è stato intercettato a 100 miglia a est di Porto Palo (Siracusa).

Beyoncé: presto un altro figlio?

Beyoncé e suo marito Jay Z hanno avuto la loro primogenita, Blue Ivy, esattamente un anno e mezzo fa, e da allora il tempo insieme alla piccola è diventato la cosa più preziosa della giornata. L’esperienza della gravidanza è stata talmente bella per la 32enne texana che nei suoi sogni c’è una famiglia ancora più numerosa.

«Salgo sul palco per qualche ora, ma il resto della mia giornata lo passo a cambiare pannolini. Mi piace farlo», ha confessato al magazine inglese Very. «Voglio senz’altro avere altri bambini e non vedo l’ora che quel momento arrivi. Sto cercando di non lavorare troppo perché non voglio perdermi le gioie che ho nella mia vita ogni giorno».

Da quando è diventata mamma le priorità dell’ex Destiny Child sono cambiate: ora al primo posto su tutto c’è sua figlia.

«La maternità mi ha cambiato completamente. Sono molto più coraggiosa ora, più sicura. Tutto ha più senso. Credo di vedere le cose in modo diverso dopo la gravidanza, e il mio lavoro più importante adesso è quello di proteggerla», ha concluso la star.

© Cover Media

venerdì 25 ottobre 2013

Addio ad Augusto Odone, creò l'olio di Lorenzo per il figlio malato

Acqui Terme, 25 ott. (LaPresse/AP) - Augusto Odone, ex economista della World Bank e padre di Lorenzo, il figlio affetto da una grave malattia neurologica che ha ispirato il celebre film del 1992 'L'olio di Lorenzo' con Susan Sarandon e Nick Nolte, è morto ieri ad Acqui Terme, in Piemonte. Aveva 80 anni. La sua scomparsa è avvenuta cinque anni dopo quella del figlio, la cui storia aveva stupito i medici. Odone, infatti, insieme alla moglie Michaela, ha trascorso la sua vita alla ricerca di un cura che potesse aiutare Lorenzo, malato di Ald, una patologia che distrugge la guaina che ricopre le fibre nervose. La coppia aveva sfidato gli scienziati, inventando un miscuglio di oli da cucina per bloccare l'avanzamento della malattia.

A Lorenzo fu diagnosticata la malattia quando aveva sei anni e i medici ritennero che sarebbe morto in poco tempo. Augusto e la moglie, però, rifiutarono il destino del figlio e nel 1987 misero a punto 'l'olio di Lorenzo', grazie all'aiuto di un esperto britannico che ne realizzò una versione commestibile. Dopo la morte del figlio, avvenuta nel 2008 all'età di 30 anni, Odone lasciò gli Stati Uniti, dove risiedeva da tempo e tornò a vivere ad Acqui Terme, suo paese natale. Qui scrisse il libro 'L'olio di Lorenzo'. "Mio padre non avrebbe mai accettato una condanna a morte, né per suo figlio nè per se stesso" racconta ad Associated Press la figlia Cristina, la quale spiega che Augusto Odone, dopo anni trascorsi con seri problemi di salute, è morto per un'infezione polmonare.

Pediatria: in Italia 18 mila bimbi con diabete, fumetto Disney per aiutarli

Roma, 25 ott. (Adnkronos Salute) - Il primo fumetto sulla salute, 'Coco e la festa di Pippo!', dedicato al diabete infantile arriva a Roma. La presentazione è in programma sabato mattina al Bioparco. L'iniziativa si propone di spiegare che cos'è il diabete giovanile (sono 18 mila in tutta Italia i bambini affetti dalla patologie e quasi 1.700 nel solo Lazio), come convivere con questa condizione, ma anche come favorire stili di vita corretti, che dovrebbero essere seguiti da tutti i bambini per allontanare oppure evitare le future malattie legate a obesità e sedentarietà. L'evento fa parte della campagna d'informazione ed educazione alla salute infantile promossa dal Coordinamento associazioni italiani giovani con diabete, con il patrocinio di Diabete Italia e il contributo non condizionato di Eli Lilly, realizzata in collaborazione con la Siedp, la Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica, e basata sul primo fumetto Disney dedicato alla salute.

Il fumetto 'Coco e la festa di Pippo!' rappresenta uno strumento pratico e innovativo che fa capire che i bambini con diabete sono uguali agli altri, che l'eccesso di cibo fa male a tutti così come fa bene a tutti l'attività sportiva. Lo sport riduce, poi, solitudine ed emarginazione dei bambini malati, migliora la comunicazione della diagnosi, la gestione della malattia e delle sue complicanze. Permette di abbassare l'età di autogestione del bambino con diabete, migliorandone la qualità di vita e rassicurando genitori e maestri.

Durante la giornata educazionale al Bioparco i bambini seguiranno, con il supporto di un pediatra e di un'animatrice, un percorso ludico-didattico legato al nuovo fumetto Disney: la lettura, la composizione di un puzzle e la colorazione dei personaggi protagonisti. La campagna sociale, partita da Milano, dopo Roma il 26 ottobre, farà tappa a Napoli il 9 novembre e a Catania il 15 novembre.

"Il fumetto Lilly Disney rappresenta uno strumento in più a disposizione di tutti - afferma Francesco Costantino, responsabile del Servizio di diabetologia pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma - offrirà importanti vantaggi ai piccoli pazienti, grazie al suo linguaggio semplice e divertente potrebbe favorire l'abbassamento dell'età in cui imparano a comprendere e gestire in autonomia la propria condizione".

Secondo Salvatore Caputo, presidente Diabete Italia e diabetologo al Policlinico Gemelli di Roma, "questo fumetto è uno strumento trasversale, utile a tutti gli operatori del settore della salute e non solo. Dai medici, agli infermieri fino alle famiglie e agli insegnanti ma soprattutto al bambino. Anche sotto questo profilo - prosegue - il fumetto Lilly Disney rappresenta un progresso dato che è dedicato al bambino che, a nostro avviso, dovrebbe essere il vero destinatario finale di ogni attività di informazione e prevenzione oltre che di trattamento".

Amadeus vuole un altro figlio

Durante un'intervista con Grand Hotel, Amadeus ha rivelato di desiderare ardentemente un altro figlio.

Il celebre presentatore è già padre della 16enne Alice, nata dal suo precedente matrimonio, e di Josè, di 4 anni, figlio dell'attuale moglie Giovanna Civitillo.

Tuttavia la 36enne preferirebbe far trascorrere ancora un po' di tempo prima di affrontare una nuova gravidanza.

«L’idea c’è da parte di entrambi, anche se io spingo di più in questo senso, mentre Giovanna mi chiede più tempo», ha raccontato il conduttore.

Il 51enne desidera dare al più presto un fratellino o una sorellina al piccolo Josè, al fine evitargli la solitudine sofferta dalla primogenita Alice, che è invece cresciuta come figlia unica.

«Alice, e io sono d’accordo con lei, non vuole che Josè possa soffrire di quello che ha sofferto lei», ha spiegato.

«Lei avrebbe voluto che Josè nascesse prima e non quando lei aveva già più di 10 anni. Si sentiva sola, desiderava un fratellino più vicino alla sua età, ma allora Giovanna non era pronta».

Al momento Amedeus è impegnato sul set del Tale e Quale Show, in onda ogni venerdì sera su Rai 1.

© Cover Media

Farmaci: pillola 5 giorni dopo, niente test gravidanza in 80% pronto soccorso

Roma, 25 ott. (Adnkronos Salute) - In quasi 4 consultori italiani su 5 non vengono forniti gli stick per i test di gravidanza necessari a ricevere la prescrizione della nuova contraccezione d'emergenza. E nel Sud la situazione peggiora: poco più di un consultorio su 10 può disporre dei test (15,4%). Il quadro diventa ancora più critico nei Pronto soccorso: nell'81% dei casi non ci sono gli stick sulle urine. Nel Sud il vuoto è quasi assoluto: sono pochissimi, infatti, i Pronto soccorso in grado di effettuare test di gravidanza rapidi (appena l'11%). E' quanto emerso da una ricerca svolta da Datanalysis e realizzata in 200 consultori e 100 Pronto soccorso-Dea presenti su tutto il territorio nazionale.

Il risultato di questa situazione - evidenzia una nota - è che le donne sono costrette a pellegrinaggi estenuanti verso strutture in grado di rispondere alle loro esigenze o verso laboratori di analisi per test più invasivi e costosi. E se proprio non possono effettuare il test in tempi rapidi devono ricorrere ad altri contraccettivi, meno efficaci rispetto alla nuova opzione terapeutica. Un quadro decisamente negativo, anche perché l'Italia è l'unico Paese - tra i 61 nel mondo dove è stata autorizzata la vendita della nuova pillola per la contraccezione d'emergenza - sottoposto all'obbligo della presa visione del medico di un test di gravidanza negativo prima della prescrizione.

"La contraccezione d'emergenza - sottolinea Francesca Merzagora, presidente dell'Osservatorio nazionale salute della donna (Onda) - è un presidio di prevenzione validato e conosciuto, ma, alla luce dei dati, emerge come l'equità di accesso e il diritto alla miglior cura disponibile sia fortemente messo in discussione. Da una parte, infatti, ci sono poche strutture che prescrivono, dall'altra, anche quelle che lo fanno sono ostacolate a causa dell'obbligatorietà del test di gravidanza, che, oltretutto, come emerge dalla ricerca, risulta non fruibile in molte strutture. La contraccezione d'emergenza è l'ultimo baluardo per scongiurare il rischio di dover ricorrere a una interruzione volontaria di gravidanza che, oltre a essere un'esperienza estremamente dolorosa per la donna, risulta di fatto un fallimento delle politiche di prevenzione e pianificazione della salute sessuale e riproduttiva".

"Da ginecologa questi dati mi sconcertano - dice Rossella Nappi, ginecologa, endocrinologa e sessuologa all'Università di Pavia e Past President dell'International society for the study of women's sexual health - Non comprendo, infatti, il perché di una restrizione d'accesso generalizzata e scientificamente ingiustificata a un nuovo farmaco, che è stato valutato come un'occasione educazionale per la salute della donna e una forma di contraccezione più efficace". L'esecuzione obbligatoria di un test di gravidanza non è, infatti, stata inserita nel riassunto delle caratteristiche di prodotto né dall'Agenzia del farmaco europea (Ema) né da quella statunitense (Fda). Il test eventualmente viene suggerito solo a seguito di una adeguata valutazione clinica.

"Per di più - aggiunge Nappi - quest'obbligo diventa inappropriato nel momento in cui le nostre strutture non sono, per varie cause, in grado di eseguirlo prontamente. Questo aumenta inevitabilmente l'inaccessibilità, o comunque la difficoltà e il ritardo nell'accesso a una contraccezione d'emergenza più efficace, che nelle prime 24 ore dal rapporto non protetto riduce di ben 2/3 il rischio di gravidanza indesiderata, rispetto al vecchio farmaco, e lo dimezza nel caso di assunzione nei primissimi giorni fino a 72 ore".

In gioco ci son quindi i diritti femminili. "I diritti delle donne sono troppo spesso negati - afferma Daniela Colombo, presidente dell'Associazione italiana donne per lo sviluppo (Aidos) - rimuovere inutili impedimenti, considerando che la rapidità di accesso è la chiave di volta per un’efficace contraccezione d'emergenza, eviterà che l’accesso al farmaco si trasformi in una lunga maratona densa di ostacoli".

Vendeva la verginità delle figlie: arrestata

Se per essere genitori si dovesse avere una patente come per guidare le automobili, a Margarita de Jesus Moreno Zapata verrebbe tolta all’istante. E mai più restituita. Questa 45enne di Bogotà, in Colombia, madre di quattordici figli, è, infatti, stata arrestata per aver venduto la verginità delle proprie dodici fanciulle. Appena dodicenni venivano concesse ad uomini senza scrupoli. Spesso, anche anziani. E per 150 euro a ragazza, si distruggeva per sempre l’innocenza delle piccole.

La ripugnante attività è andata avanti per molto tempo. Sarebbe proseguita senza ripensamenti da parte della madre, che poi continuava a far prostituire le figlie per pagare le bollette di casa, se non fosse accaduto un fatto inaspettato. Una delle figlie della donna, 16enne e incinta, si è rivolta alla polizia colombiana per denunciare la degradante situazione. La giovane, infatti, non voleva accettare di dover abortire.

Ora Margarita de Jesus Moreno Zapata, che nega le terribili accuse, è rinchiusa nel carcere di El Buen Pastro e rischia fino a 10 anni di carcere. Dietro le sbarre, ma nell’istituto penitenziario di Modelo, anche il padre biologico del prossimo nascituro, il 51enne Tito Cornelio Daza. Il dramma non finirà mai per le povere ragazze. Almeno, però, le sorelle minori della coraggiosa 16enne, che sta ricevendo aiuto psicologico presso l’Istituto Colombiano del Benessere Familiare, non dovranno più prostituirsi. E le due più piccole, 9 e 11 anni, sono state affidate ai servizi sociali. Per loro un futuro, si spera, di normalità. Potranno conservare la loro verginità fino a quando vorranno.

Casi di madri non degne di questo nome non sono nuovi nella cronaca quotidiana. E non solo in Paesi non molto industrializzati, come la Colombia. Due anni fa anche negli ipersviluppati Stati Uniti d’America, a Salt Lake City, una donna, Felicia Rae McClure, ha cercato di vendere la verginità della figlia 13enne. Per 10mila dollari aveva trovato un acquirente, il giovane Don. E’ stato il fidanzato di Felicia a scoprire la trattativa e ad allertare la polizia. Per la signora, così, si sono aperte le porte del carcere con l’accusa di abuso e sfruttamento sessuale.

Negli ultimi anni abbiamo anche assistito alla vendita all’asta della propria verginità.  Nel 2011, per 23mila euro, una studentessa neozelandese ha messo su Internet la propria verginità. Sono arrivate oltre 12mila proposte. Non è dato sapere come sia andata realmente a finire. 

VIDEO - Tunisia, dove la chirurgia può ricostruire la verginità

giovedì 24 ottobre 2013

Pediatria: ogni giorno 20 mila 'bambine' diventano madri nei Paesi poveri

Roma, 24 ott. (Adnkronos Salute) - "Avevo 14 anni. Non sapevo cosa stesse succedendo, ho festeggiato come tutti gli altri. Quel giorno ho capito che festeggiavamo il mio matrimonio e che avrei dovuto raggiungere mio marito". E' la sorte di tante bambine, troppo giovani per sposarsi, troppo giovani per essere madri. Sono ben 20.000 le ragazze sotto i 18 anni che ogni giorno partoriscono nei Paesi in via di sviluppo, e tante hanno meno di 14 anni. Accade anche nei Paesi sviluppati, ma su scala molto ridotta. Ai matrimoni e alle gravidanze precoci è dedicato il Rapporto sullo stato della popolazione nel mondo 2013 che sarà presentato da Aidos (Associazione italiana donne per lo sviluppo) e Unfpa (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) mercoledì 30 ottobre, alle 11, presso la Sala Stampa Estera, a Roma.

Calcio: Thohir, Ventola il mio idolo e ho un figlio juventino

Milano, 24 ott. - (Adnkronos) - Stima Walter Mazzarri e si dice ''soddisfatto di come sta gestendo la squadra'', segue l'Inter di notte mentre la sua famiglia dorme e rivela di avere un figlio juventino. Erick Thohir, nuovo azionista di maggioranza del club nerazzurro, parla della sua passione per il calcio ai microfoni di Mediaset e regala anche alcune 'chicche' sulla sua vita privata. Il tycoon indonesiano parte dall'attualità ed esclude la sua presenza a Milano per l'assemblea dei soci e per Inter-Verona, in programma sabato. ''No, non verrò prima di metà novembre. Preferisco stare dietro le quinte e non avere un approccio aggressivo'', spiega Thohir.

Sanita': OPBG,a Palidoro nuovo parco giochi integrato per bimbi disabili

(ASCA) - Roma, 24 ott - Seicento metri quadrati nel verde a pochi passi dal mare, pavimento in gomma antitrauma ''shock absorbing'', altalene con sistemi di sicurezza e controllo della postura, rampe di accesso per sedie a rotelle, giochi a molla anti-caduta, pannelli sensoriali e animati per stimolare la capacita' del ''saper fare''. Sono alcune delle attrezzature del nuovo parco giochi ''Salvo D'Acquisto'', area ludica realizzata dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' nella sede di Palidoro per favorire, attraverso il gioco, l'integrazione di tutti i bambini, anche quelli affetti da disabilita' gravi. La nascita dell'area appositamente attrezzata per la socializzazione e il divertimento di piccoli con o senza disabilita' motorie, e' stata resa possibile grazie ai fondi raccolti con la maratona solidale '' Charity run - Race for Children'' del 12 maggio scorso, organizzata dall'Associazione Bambino Gesu' Onlus, e alla generosita' di privati. Nel 70* anniversario della morte, il parco e' stato dedicato a Salvo D'Acquisto, il vice brigadiere dei Carabinieri che nel 1943 venne fucilato nel comprensorio dove ora sorge l'Ospedale per salvare gli ostaggi rastrellati dai nazisti. Il parco risponde a due necessita': abbattere le barriere psicologiche sulla diversita' e fornire a tutti i genitori di bimbi con disabilita' ''un luogo sicuro in cui i figli possano giocare con altri bambini''. In Italia la maggior parte delle aree gioco, ad oggi, non e' dotata di rampe di accesso o degli spazi necessari per le sedie a rotelle, risultando di fatto impraticabile per i piccoli con problemi di natura motoria. Da qui l'idea di creare uno spazio senza ostacoli, per tutti. Nel solo 2012 sono tati 640 i piccoli disabili seguiti dalle sedi di palidoro e Santa Marinella. Tra i giochi istallati nella nuova area, la nave ''Stanislava'', una struttura su piu' livelli dotata di un sistema di rampe accessibili ai bambini su sedia a rotelle. I giochi che riproducono i mezzi di trasporto favoriscono piu' di altri la socializzazione e, soprattutto se collocati ad altezze diverse dal suolo, rappresentano un'esperienza invitante e gradevole per la maggior parte dei piccoli. Versione rivista anche per il piu' classico dei giochi nei parchi per bambini: l'altalena. I sedili ''a orsetto'' con bretelle sono stati pensati per sostenere le piccole schiene con problemi e per garantire la sicurezza durante l'utilizzo. Massima sicurezza anche per i giochi a molla: sono stati scelti quelli con alto livello di contenimento, ossia con schienale, protezioni laterali, sostegno frontale e comodi appigli, cosi' da impedire cadute accidentali durante le oscillazioni, piu' probabili in bambini che non hanno un perfetto controllo della postura seduta. La dotazione dell'area giochi di Palidoro si completa con la serie di pannelli animati che, stimolando in vario modo capacita' e sensi di ciascuno, risultano adatti a tutti i bambini. red/mpd

Kim Kardashian: la figlia veste capi di alta moda

Nel guardaroba della piccola North West, nata dalla relazione tra Kim Kardashian e il rapper Kanye West, non mancano i capi firmati.

La neonata è infatti già considerata una delle bambine meglio vestite al mondo, e la madre ha recentemente pubblicato delle foto su Instagram in cui mostra alcuni degli abiti che le sono stati regalati dagli amici stilisti, tra cui spiccano nomi del calibro di Givenchy, Lanvin e Alexander Wang.

«Il suo stile è semplice ma cool», ha dichiarato orgogliosa la Kardashian durante un'intervista con l'edizione inglese di Grazia.

«Le piacciono le cose carine, ma senza troppi fronzoli. E ama stare comoda».

La starlette, che ha recentemente ricevuto una proposta di matrimonio dal compagno, spera inoltre che la figlia condividerà la sua passione per la moda quando diventerà più grande.

«Spero che sarà interessata alla moda, sarebbe bellissimo vestirci insieme ogni giorno», ha confessato.

Recentemente la neo-mamma ha dovuto perdere molti dei chili guadagnati nel corso della gravidanza, e per farlo si è affidata alla dieta Atkins e ad alcune sessioni di boot camp in palestra.

Nonostante desideri dimagrire ancora un po', la 33enne ha a cuore prima di tutto la salute della figlia, e per questo motivo affronterà la dieta e l'esercizio fisico nel modo più responsabile possibile.

«Essere madre è un'esperienza che ti cambia la vita. Tutti ti danno consigli all'inizio e ti dicono come sarà, ma non lo puoi davvero capire finché non ti succede. È la sensazione migliore del mondo», ha concluso.

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mercoledì 23 ottobre 2013

Sanità: malasanità a Roma, interrompe gravidanza ma le lasciano feto dentro

Roma, 23 ott. (Adnkronos Salute) - Malasanità a Roma. Vittima una signora 38enne che, all'ospedale San Camillo, interrompe la gravidanza per fini terapeutici ma le lasciano il feto dentro. Lo espelle in stato di decomposizione dopo 10 giorni, mentre sta facendo la doccia nella sua casa in Toscana. E' quanto riferisce all'Adnkronos Salute l'avvocato Piergiorgio Assumma, legale della signora Stefania M. che ha presentato denuncia lo scorso 18 ottobre. Dopo la querela sono scattate le indagini della Procura di Roma, che ha subito sequestrato la cartella clinica.

"La signora Stefania - spiega l'avvocato Assumma - dopo essersi resa conto di aspettare una bimba affetta da trisomia 21 (sindrome di Down) decide di recarsi il giorno 16 agosto 2013 nel reparto di Ivg dell'ospedale San Camillo di Roma, per effettuare una interruzione volontaria di gravidanza alla dodicesima settimana". Dopo qualche giorno di alto stato febbrile, le condizioni fisiche degenerano in forti dolori in tutto il corpo e grossi problemi di deambulazione. Il 26 agosto, dopo 10 giorni dall'intervento, al mattino la mia cliente subisce una consistente perdita ematica e successivamente, al suo ingresso in doccia, perde il feto nella sua integrità, che nel frattempo cade, a seguito dell'espulsione, nel piatto doccia".

A quel punto, la vittima, che si trovava in Toscana al momento del fatto, "viene immediatamente accompagnata dal marito, al pronto soccorso di Ostetricia e ginecologia del Policlinico Gemelli di Roma, dove si trova il suo ginecologo di fiducia. In ospedale - sottolinea l'avvocato - dopo una nuova ecografia interna, che rilevava la presenza nell'utero di materiale abortivo, presumibilmente la placenta, viene immediatamente portata in camera operatoria per un nuovo intervento di revisione della cavità uterina". Nella sua denuncia la signora precisa che al San Camillo "alla fine dell'intervento" di interruzione volontaria di gravidanza, "al mio risveglio e quindi durante lo stato di coscienza non è mai stata effettuata alcuna ecografia, onde verificare che l'attività operatoria avesse rimosso ogni residuo organico".

Pauly D vuole la custodia della figlia

Pauly D è diventato padre lo scorso maggio, quando una donna che era incinta di lui ha dato alla luce una bimba di nome Amabella.

Secondo TMZ la madre della piccola si chiamerebbe Amanda, e avrebbe conosciuto la star di Jersey Shore l'anno scorso, mentre lui lavorava come DJ a Las Vegas.

Dopo un’avventura durata solo una notte, tuttavia, i due non si sono mai più rivisti.

Il 33enne si è ora sottoposto al test del DNA per dimostrare la propria paternità, e ha affermato di voler allevare in prima persona la neonata.

Tuttavia, fino a oggi, la madre non gli ha permesso di vedere la bambina.

«Pauly e la madre della piccola hanno già sottoposto alcuni documenti al tribunale», riporta il sito web.

«Ci è stato riferito che Pauly vorrebbe ottenere la custodia della figlia. Le fonti sostengono che Pauly non abbia mai visto la bambina, che è nata a maggio, e stia cercando di cambiare questa cosa».

La 25enne Amanda, la quale ha già un altro figlio nato da una precedente relazione, avrebbe inoltre chiesto alla star televisiva di pagarle gli alimenti.

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Reese Witherspoon: una carriera nel cinema per i figli

Reese Witherspoon ha due figli â€" la 14enne Ava e Deacon, di nove anni â€" nati dalla relazione con Ryan Phillippe, e un anno fa ha inoltre avuto il piccolo Tennessee dall'attuale marito Jim Toth.

All'attrice non dispiacerebbe qualora i suoi bambini decidessero di seguire le sue orme dal punto di vista professionale.

«Per me è stata una grandissima opportunità», ha spiegato durante un'intervista con E! News.

«Mi ha permesso di vedere il mondo. Ho incontrato persone straordinarie... mi ha dato moltissime opportunità. Qualunque cosa i miei figli decideranno di fare con le proprie vite, qualunque sogno coltiveranno, io offrirò loro il mio supporto».

La star è recentemente apparsa su un numero speciale della rivista Elle dedicato alle donne di Hollywood, al fianco delle colleghe Shailene Woodley, Penélope Cruz e Melissa McCarthy.

Per l'occasione il magazine ha inoltre organizzato una serata di gala, che si è tenuta lunedì scorso al fine di onorare la carriera delle attrici selezionate.

«È stato incredibile», ha commentato in proposito la Witherspoon.

«Adoro il magazine e adoro questo evento poiché ci sono tutte queste donne straordinarie, di età differenti, nazionalità differenti ma accomunate dalle cose straordinarie che hanno fatto e dal loro successo in quest'industria. E in quanto donne, sappiamo quanto ottenere quel successo non sia affatto facile».

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martedì 22 ottobre 2013

Renée Zellweger vuole adottare un bambino

Dopo vari tentativi infelici in ambito sentimentale, al momento Renée Zellweger è fidanzata con Doyle Bramhall II, il chitarrista di Eric Clapton. In passato era stata insieme al collega Jim Carrey, e successivamente si era sposata per un brevissimo periodo con il cantante Kenny Chesney. Ora la star 44enne sembra aver finalmente trovato il principe azzurro e vuole crescere un figlio insieme a lui.

«Sta pensando di adottare un bambino. È stata impegnata come regista e con altri suoi progetti, e la cosa le ha dato il tempo e la flessibilità di consolidare la sua relazione con l’uomo giusto», ha rivelato una fonte al sito RadarOnline. «Spero tanto che metterà su la famiglia che ha sempre desiderato di avere… Renée è una romanticona, e non vuole essere una ragazza madre. Ha sempre voluto un partner che non vede l’ora di diventare genitore proprio come lei».

Il duo si era incontrato negli anni Novanta alla University of Texas Austin, quando entrambi erano ancora studenti presso l’istituto, ma si sono ritrovati sono nel 2012, momento in cui tra loro è scoccata la scintilla.

«Renée è entusiasta di aver ritrovato l’amore con un vecchio amico. Sapeva che Doyle era un bravo ragazzo, molto determinato, e ha immaginato senza troppa fatica di costruire una famiglia con lui», ha concluso l’insider.

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Salute: congresso a Chieti su allergie ed asma nei bambini

(ASCA) - L'Aquila, 22 ott - In Italia il 20% della popolazione soffre di allergia, che interessa soprattutto la prima eta' della vita: l'asma colpisce circa 650.000 bambini di eta' inferiore a 14 anni e rappresenta la causa piu' importante di visite di emergenza e di assenze da scuola. Circa il 3% dei bambini e ragazzi con asma ricorrente viene ricoverato nel corso dell'anno e oltre il 30% almeno una volta nella vita. Nei bambini di 6-7 anni e 13-14 anni, la prevalenza di asma ricorrente e' di 7,9% e 8,4%, mentre per la rinocongiuntivite allergica (che colpisce 1,4 milioni di bambini) e' rispettivamente di 6,5% e 15,5%. In Abruzzo il punto di riferimento per la cura di queste patologie e' il Servizio regionale di Allergologia e Fisiopatologia respiratoria, che opera all'interno della Clinica Pediatrica di Chieti, diretta da Francesco Chiarelli. Proprio a Chieti si terra' il secondo Congresso di Pneumo-Allergologia Pediatrica. L'appuntamento e' per venerdi' 25 e sabato 26 ottobre presso l'Auditorium del Rettorato dell'Universita'. Interverrano docenti provenienti da diverse Universita' italiane, esperti in materia, che affronteranno argomenti di interesse per i pediatri quali l'asma difficile, la bronchiolite, l'allergia a farmaci, la dermatite atopica, l'immunoterapia specifica e l'allergia alimentare, che interessa l'8% dei bambini sotto i 3 anni e il 3-4% degli adulti. Si parlera' inoltre del nuovo approccio terapeutico dell'allergia alimentare grave che non migliora con l'eta', dato dalla desensibilizzazione orale con l'alimento stesso. Le allergie sono malattie complesse che richiedono un approccio multidisciplinare. iso/gc

lunedì 21 ottobre 2013

Cinema: Banderas parla della figliastra scelta per ''50 sfumature''

(ASCA) - Roma, 21 ott - Uscira' il 24 ottobre ''Justin e i cavalieri valorosi'' di Manuel Sicilia con le voci di Freddie Highmore, Saoirse Ronan, Alfred Molina, Julie Walters, Mark Strong, Rupert Everett, e Antonio Banderas anche produttore ch svela nelle note di produzione ''Ho prodotto questo cartone, anche se non e' il primo film che produco, ma e' il primo che uscira' internazionalmente. E' una storia molto semplice, in un certo senso, con pochi riferimenti alla cultura pop che ritroviamo nella maggior parte dei film contemporanei. E' un film su una ricerca, un film d'avventura, con humor e valori importanti. Siamo coscienti che abbiamo realizzato un film per ragazzi molto giovani, quindi c'e' bisogno dell'equilibrio tra la dose d'intrattenimento e il progetto educativo. Noi stiamo semplicemente imitando Shakespeare, ma e' il modo con cui abbiamo voluto raccontare la storia, secondo me e' un film con una splendida grafica, non ancora sviluppata dalle grandi compagnie. E credo che il pubblico avra' di che divertirsi''. ''Il mio personaggio e' l'opposto di come il pubblico e' solito vedermi, l'unico altro personaggio animato che ho fatto e' stato il Gatto con gli stivali, che e' in realta' un personaggio molto eroico. Il personaggio di Sir Clorex non e' molto eroico, fa finta di essere un eroe, ma alla fine del film scopriamo che e' un impostore, sicuramente e' qualcuno che aveva un sogno, al quale ad un certo punto ha rinunciato. Quando si rinuncia ad un sogno puo' accadere che la tua vita diventi piena di frustrazione e alla fine diventi come lui, ma allo stesso tempo dona molto umorismo al film''. Antonio Banderas parla anche di Dakota Johnson figlia di Melanie Griffith, scelta per interpretare il ruolo di Anastasia Steele in ''50 sfumature di grigio''. ''Conosco le sue capacita' come attrice, negli ultimi anni ha fatto le giuste scelte, e' diventata una professionista, ci fidiamo di lei. E' una adulta e rispettiamo le sue decisioni''. Banderas parla anche del suo ruolo ne ''I Mercenari 3''. ''Sono probabilmente piu' vecchio rispetto all'ultima volta che ho recitato la parte dell'eroe, ho finito di girare il film da poco e durante le riprese ho iniziato a sentire che le ginocchia non rispondono piu' nello stesso modo, ma credo di essere ancora capace a farmi passare per quello che non sono''. ''Il mio e' un ruolo interessante, ma non e' un ruolo principale. Faccio parte della squadra, ma e' stato molto divertente. Credo che sia piu' una commedia che un action movie. Amo le commedie, credo che le commedie siano le cose piu' serie che si possano realizzare in questi giorni''.

Salute: Nas,in 8 mesi tolti da circolazione 85mila giocattoli pericolosi

(ASCA) - Roma, 21 ott - Nei primi 8 mesi del 2013 i NAS hanno sequestrato 85 mila giocattoli pericolosi per i bambini. Etichette irregolari, presenza di batteri e sostanze pericolose sono le cause principali dei sequestri. Ne da' notizia Federconsumatori sottolineando che si tratta di un fenomeno allarmante, che vanta numeri da capogiro. Tra i prodotti piu' a rischio in UE, esclusi farmaci ed alimenti, i giocattoli risultano al secondo posto dopo l'abbigliamento. I giocattoli non a norma, infatti, possono comportare numerosi rischi, sia quello di soffocamento dovuto alla presenza di piccole parti, sia quello di reazioni allergiche per la presenza di sostanze chimiche (coloranti, colle, plastificanti, ecc.). Il rischio tossicologico risulta particolarmente grave perche' puo' causare danni per lo sviluppo, la crescita ed il comportamento dei bambini. E' fondamentale intervenire per mettere in sicurezza la salute dei piu' piccoli, disponendo un sistema di vigilanza piu' attento e rigoroso sulla conformita' dei giocattoli sia in fase di produzione che di immissione in commercio. E' necessario intensificare i controlli in particolare per quanto riguarda la regolarita' delle etichette e l'integrita' delle confezioni. Inoltre - raccomanda Federconsumatori - bisogna avviare una campagna di informazione e sensibilizzazione dei cittadini, fondamentale per ridurre il rischio di incorrere in truffe e danni per la salute. In tal senso risultano utili i 10 consigli dei Nas per evitare l'acquisto e l'uso di oggetti pericolosi (fare attenzione alla regolarita' delle etichette, alla provenienza, segnalare e allertare la filiera distributiva e le forze dell'ordine in caso di giocattoli, confezioni e attivita' commerciali sospette), ma non sono ancora sufficienti. La sicurezza dei prodotti richiede una costante opera di controllo da parte delle autorita' competenti, nonche' una normativa sempre piu' attenta e rigorosa. red/mpd

Carmen Russo battezza la figlia

Carmen Russo ha fatto battezzare la figlioletta Maria, nata dal matrimonio con Enzo Paolo Turchi, nella chiesa di San Lorenzo a Formello, nel Lazio.

Per l'Carmen Russo ha fatto battezzare la figlioletta Maria, nata dal matrimonio con Enzo Paolo Turchi, nella chiesa di San Lorenzo a Formello, nel Lazio.

Per l'occasione molte celebrità sono accorse a mostrare il proprio supporto, tra cui anche Valeria Marini, Alda D'Eusanio, Giucas Casella e Andrea Roncato.

I genitori e la piccola sono arrivati in chiesa a bordo di una spider color rosa confetto, che per l'occasione era stata decorata con splendidi fiori, e sono stati accolti calorosamente dai presenti, tra cui c'erano anche moltissimi abitanti locali.

«Con il fatto che l’amore tra me ed Enzo Paolo è stato vissuto con naturalezza davanti alle telecamere così come la mia gravidanza, tutti hanno partecipato alla nostra gioia. Quando mi incontrano per strada le persone mi chiedono come sta Maria, se mangia, se dorme, proprio come farebbero gli amici o i parenti. La vogliono vedere, le mandano baci. Perché escludere le persone che ci vogliono bene da una cerimonia religiosa tanto importante per noi credenti?», ha dichiarato la Russo a Panorama.

Dopo il battesimo, don Santino Spartà ha inoltre letto l'augurio speciale che Papa Francesco ha inviato alla famiglia, e i convenuti sono stati deliziati dall'esibizione di una coppia di ballerini classici sulle note di «Oi Marì».

Nonostante il trambusto la piccola Maria ha mantenuto la calma per tutto il tempo, senza mai piangere o lamentarsi nemmeno per un istante.

«Lei è nata sotto i riflettori, non ha paura dei fotografi, dei flash, delle telecamere o delle persone. Anzi, si diverte e ride sempre», ha concluso la mamma.

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Diabete: nei bambini aumentato dieci volte negli ultimi 30 anni

(ASCA) - Roma, 21 ott - Trend in netta crescita del Diabete tipo 1 in Italia: i casi nei piccoli pazienti sono infatti aumentati di dieci volte negli ultimi 30 anni rispetto alle tre volte dei casi negli adulti. Peculiare anche la distribuzione regionale, con il picco in Sardegna (35-40 casi ogni 100mila bambini per anno), a cui seguono Liguria e Lombardia (con 10-15 casi ogni 100mila bambini per anno) mentre le altre Regioni tra cui Campania, Abruzzo e Molise si assestano su una media di 6 casi ogni 100mila bambini per anno. In Europa invece il primato negativo e' della Finlandia con una media di 60-80 casi ogni 100mila bambini per anno. Sono i dati diffusi al Congresso Mondiale di Endocrinologia Pediatrica svoltosi a Milano. Una patologia complessa che solo se ben controllata permette una vita normale. ''E' necessario un alto livello di collaborazione da parte della famiglia e del bambino dato che il 'gold standard' di terapia prevede comunque misurazioni costanti e 4 infusioni di insulina al giorno - e' stato spiegato - . C'e' da dire che in Italia il SSN garantisce una assistenza di buon livello e che una una indagine europea pubblicata su Diabetes Care ci ha messi davanti alla Gran Bretagna per qualita' delle cure''. Ma buone notizie arrivano dal sistema di infusione ad ansa chiusa con rilevatore wireless di glicemia noto con il termine di ''pancreas artificiale' ha mostrato la sua efficacia e sicurezza anche nella popolazione pediatrica cosi' come riportato da uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine e discusso al meeting. Lo studio collegato al Progetto DREAM (Diabetes Wireless Artificial Pancreas Consortium) ha evidenziato un risultato estremamente promettente, specialmente perche' la notte e' il momento di maggior rischio per le crisi ipoglicemiche che possono verificarsi e non vengono identificate. Questo nuovo approccio permette di controllare gli episodi di ipoglicemia notturna e permettera' in futuro, grazie all'utilizzo h24 liberare i bambini diabetici dalla terapia con iniezioni. Spiega Francesco Chiarelli, Direttore della Clinica Pediatrica dell'Universita' di Chieti e Presidente della Societa' Europea di Endocrinologia Pediatrica (ESPE): ''In Italia la diffusione del sistema di infusione ad ansa chiusa potrebbe rappresentare per i 12mila piccoli pazienti affetti di diabete di tipo 1 la svolta terapeutica e un netto miglioramento nella qualita' di vita e il 90% dei genitori intervistati nell'ambito della ricerca ha dichiarato che si sentirebbe piu' sicuro applicando questo sistema durante la notte''. red/mpd

Kim Kardashian: il suo primo shooting dopo la gravidanza

Kim Kardashian ha posato per il suo primo shooting fotografico dopo un lungo periodo lontano dai riflettori.

La star del reality non ha perso tempo e ha subito cercato di tornare in forma dopo la gravidanza per posare davanti all'obiettivo insieme alle sorelle Kourtney e Khloé.

Le tre Kardashian si improvvisano modelle per promuovere la loro linea d'abbigliamento Kardashian Kollection, che verrà lanciata in collaborazione con il brand commerciale Lipsy.

Nelle immagini rivelate sul web, la Kardashian posa con una serie di abiti fascianti, tra cui un mini abito nero decorato sul fronte da ricami luccicanti e un sensuale vestito di pizzo rosso con maniche lunghe.

Le sue sorelle però non sono da meno: Khloé gioca maliziosa con l'obiettivo indossando un mini abito rosso con tagli hot sui fianchi mentre Kourtney posa con una tutina di pizzo nera.

Kim appare in perfetta forma nonostante la recente gravidanza. Sembra infatti che la star del reality abbia perso quasi 12 chilogrammi grazie agli allenamenti mirati messi a punto per lei dalla trainer delle celebrity Tracy Anderson.

Parallelamente la Kardashian sta seguendo il regime alimentare Atkins, che prevede un alto tasso di proteine a ciascun pasto.

«Sto facendo la dieta Atkins e l'adoro!», ha scritto di recente la star su Twitter.

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Milano, donna incinta e figlio di 4 anni investiti da auto: morti in ospedale

Milano, 20 ott. (LaPresse) - Questa sera alle 19.30 in viale Famagosta a Milano una donna incinta è stata investita insieme al figlio di 4 anni. Entrambi sono stati portati dal 118 all'ospedale San Paolo di Milano ma per loro non c'è stato nulla da fare. La donna era incinta di 7 mesi mentre il figlio aveva 4 anni. La polizia municipale riferisce che a investirla è stato un ragazzo italiano di 28 anni che, non appena accortosi di aver investito la donna, si è fermato e non si è quindi sottratto alle forze dell'ordine mettendosi a disposizione degli inquirenti per le indagini sul caso.

Secondo le prime ricostruzioni, la donna, di nazionalità egiziana ma residente a Milano, avrebbe attraversato la strada a scorrimento veloce in un punto privo di strisce pedonali. Avrebbe superato la prima corsia e poi, dopo aver oltrepassato lo spartitraffico, sarebbe stata investita dall'auto in corsa. A carico del ragazzo, che si trovava a bordo di una Citroen Picasso, per ora non risultano irregolarità.

Il bambino di 4 anni che era con la donna è stato ritrovato soltanto quando è arrivato il padre che ha chiesto notizie del figlio. Il piccolo per l'urto era stato sbalzato in una zona non illuminata vicino al guard rail. In ospedale si è tentato il cesareo ma il piccolo di 7 mesi è sopravvissuto soltanto per alcuni minuti.

domenica 20 ottobre 2013

Donna incinta e figlio piccolo investiti a Milano

Milano, 20 ott. (LaPresse) - Questa sera alle 19.30 in viale Famagosta a Milano una donna incinta è stata investita. La donna è stata soccorsa dal 118 e portata in ospedale per un cesareo d'urgenza. Con la donna incinta c'era anche il suo primo figlio, un bambino piccolo, che non è stato visto subito dai soccorritori perché era stato sbalzato vicino allo spartitraffico in una zona al buio. Secondo quanto riferito dal 118 intervenuto in loco, anche il piccolo quando è stato soccorso era gravissimo. Mamma incinta e figlio sono stati portati all'ospedale San Paolo di Milano.

sabato 19 ottobre 2013

Nick Cannon: niente successo per i suoi figli

Lo scorso 2011 Nick Cannon ha avuto due gemelli con Mariah Carey, Monroe e Moroccan, che già a due anni e mezzo mostrano di avere un talento da vendere. Tuttavia il cantante â€" nonché conduttore di «America’s Got Talent» - spera che da grandi sceglieranno una strada diversa da quella intrapresa dai loro genitori.

«I miei bambini sono molto bravi. Cantano e il maschietto suona la batteria. È nel loro DNA», ha dichiarato Cannon al magazine People. «Ma l’unico motivo per cui dico che non voglio che diventino famosi è che vorrei si sentissero realizzati».

Il conduttore 33enne crede infatti che sarebbe troppo semplice per i gemellini seguire le orme del suo successo e quelle della diva di «Without you». Il suo desiderio più grande è che diventassero degli atleti e che andassero al college.

«Quando i tuoi genitori sono due persone di successo hai la strada spianata. Vorrei piuttosto che si dedicassero a qualcos’altro e si impegnassero per ottenerlo. Sport, studio, qualcosa che tecnicamente è fuori dalla loro portata», ha continuato il musicista.

Per quanto riguarda il suo successo, invece, Cannon è molto soddisfatto. Il suo lavoro alla TV e alla radio gli permette di trascorrere molto tempo in famiglia.

«La cosa più bella di questo lavoro è che posso stare con i miei bambini più di molte altre persone perché non ho orari d’ufficio», ha concluso la star.

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Principe Harry: a breve il primo figlio?

Sono passati quasi due anni da quando il principe Harry ha conquistato il cuore di Cressida Bonas e ancora oggi, dopo 18 mesi di fidanzamento, il 29enne dai capelli infuocati continua a sorprenderla. Vedere suo fratello William con sua moglie Kate e il piccolo George è bastato a convincere Harry a sistemarsi con la bella ballerina e a desiderare di mettere su famiglia al più presto.

«Lei non è il tipo di ragazza che si conquista con i soldi o con le ville costose. E proprio per questo Harry ha dovuto impegnarsi come non mai per conquistarla. In passato non era abituato a farlo. Ecco perché hanno tenuto tutto molto segreto. Non voleva condividere con il resto del mondo quanto lei fosse importante per lui finché non fosse stato certo di averla conquistata completamente», ha rivelato un insider alla rivista inglese Look. «Harry ha visto suo fratello sistemarsi e anche un sacco di suoi amici si sono sposati. Credo che non voglia restare l’unico scapolo del gruppo. Si è divertito tanto in passato, ma ora ha incontrato Cressida e dice che non c’è motivo di aspettare oltre».

Il principe William e Catherine Middleton si sono sposati nel 2011 nell’abbazia di Westminster, la chiesa più importante della capitale londinese insieme alla cattedrale di San Paolo. La Bonas è entusiasta di diventare parte della famiglia reale, però vorrebbe che per il suo matrimonio si celebrasse una cerimonia molto più privata.

«Cressida è una ragazza molto dolce e timida, ma sa come comportarsi di fronte alle telecamere. È contenta di essere al centro dell’attenzione per un giorno, ma un matrimonio nell’abbazia di Westminster non è proprio quello che fa per lei», ha aggiunto la fonte. «Ecco perché si parla così tanto di una cerimonia in Africa. Quest’anno la sorellastra di Cressy, Isabella, si è sposata con Sam Branson in Sudafrica, che tra l’altro è un continente molto speciale per Harry. Lui è co-fondatore di Sentebale, un’associazione umanitaria che si occupa di aiutare i bambini di una piccola regione nel Lesotho».

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venerdì 18 ottobre 2013

Elisabetta Gregoraci sogna una figlia femmina

Elisabetta Gregoraci sarebbe felice di dare una sorellina al piccolo Nathan Falco, nato due anni e mezzo fa dalla relazione con Flavio Briatore.

Anche quando era incinta del primogenito, la modella sognava una femminuccia, ma ora è contenta di avere avuto un figlio maschio.

«Perché so che lui sarà il mio uomo per sempre, quello che ci sarà in qualsiasi occasione e che sarà pronto, proprio in virtù di questo legame speciale, a proteggermi sempre», ha dichiarato in un'intervista con il settimanale Vero.

E in effetti il bimbo è davvero molto legato alla sua mamma, al punto di volere le sue attenzioni soltanto per sé e non desiderare minimamente l'arrivo di una sorellina o di un fratellino.

«Nathan, almeno per ora, non vuole affatto pensare a questa eventualità. Io e Flavio gli abbiamo chiesto più volte se volesse un fratellino o una sorellina, e lui ci ha risposto: “No, sto meglio da solo”», ha proseguito la 33enne.

Infine la Gregoraci ha descritto Briatore come un padre attento e premuroso.

«L’unico capace di mettere Flavio in riga è proprio suo figlio, che lo comanda a bacchetta. Flavio è un papà fantastico... Mi fa tanto sorridere vederli insieme», ha concluso.

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Fecondazione: con 3 bicchieri vino a settimana meno chance gravidanza

Roma, 18 ott. (Adnkronos Salute) - Bere tre bicchieri di vino a settimana potrebbe ridurre di ben due terzi le probabilità che una donna ha di concepire un bimbo. E' quanto ha rilevato uno studio condotto analizzando le abitudini di consumo di alcol mesi prima di iniziare un trattamento contro l'infertilità: anche bassi quantitativi sembrano avere un impatto drammatico sulla capacità di diventare mamma. Il lavoro è stato presentato al meeting annuale dell'American Society for Reproductive Medicine di Boston da Dara Godfrey di Reproductive Medicine Associates di New York.

La ricerca si è concentrata sulle coppie che hanno avuto in passato già tre cicli falliti di fecondazione in vitro e ha scoperto che le donne che si sono astenute dall'alcol hanno una probabilità del 90% superiore di raggiungere l'obiettivo di una gravidanza in tre anni. Mentre per coloro che consumano in media tre piccoli bicchieri di vino a settimana le chance si riducono al 30% nello stesso periodo.

L'analisi ha anche rilevato che le donne che bevono anche solo uno o due bicchieri di vino a settimana - ben entro i limiti di sicurezza consigliati dai medici - compromettono drasticamente la loro fertilità, con percentuali di successo pari al 66%. I ricercatori dicono che queste stime probabilmente valgono anche per le coppie che cercano di concepire naturalmente. "Il mio consiglio alle pazienti - dice Godfrey - è sempre quello di limitare o di astenersi dall'alcol, che ha sicuramente un effetto negativo sulla possibilità di ottenere una gravidanza".

Jude Law irriverente coi figli

Jude Law ama sfruttare la sua fama per mettere pubblicamente in imbarazzo i propri figli.

L'attore inglese ha recitato in una serie di fortunate pellicole come «L'amore non va in vacanza» e «Il talento di Mr. Ripley».

Sebbene ami portare al cinema i suoi quattro figli, Rafferty, Iris, Rudy e Sophia, Law fa di tutto per metterli in imbarazzo quando vengono proiettati film in cui recita lui.

«Mi è successo una volta quando ero coi miei bambini», ha ricordato al conduttore radiofonico di BBC1 Nick Grimshaw.

«È stato davvero imbarazzante. Certo nessuno mi stava guardando, nessuno sapeva nulla. Ma è stato peggio per i bambini. Erano letteralmente mortificati. Stavano pensando: “Si sta prendendo gioco di se stesso a grandi livelli... non davanti al vicino di casa!”».

Il nuovo progetto di Law si chiama «Dom Hemingway», pellicola in cui l'attore interpreta un malintenzionato che passa la maggior parte della sua vita in prigione.

Per il divo 40enne è stata una vera sfida calarsi nel personaggio e per esigenze di copione è dovuto ingrassare di molti chili.

«È un film che ti spinge sempre a interrogarti, a pensare in continuazione. Quando ho letto la prima volta il copione non avevo capito dove volesse parare. È letteralmente imprevedibile e un po' snervante per questo!».

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giovedì 17 ottobre 2013

Cinema: in apertura Festival Roma doc su Gemma della figlia Vera

Roma, 17 ott. - (Adnkronos) - 'Un italiano nel mondo', il documentario su Giuliano Gemma, ideato, diretto e prodotto dalla figlia dell'attore, Vera, sara' proiettato nel giorno di apertura del Festival del Cinema di Roma, l'8 novembre, alle ore 19, prima del film di apertura, per rendere omaggio all'attore scomparso poco piu' di due settimane fa.

A quanto apprende l'Adnkronos la decisione e' stata presa ieri dal direttore del festival Marco Müller, dopo aver visionato il lavoro fatto dalle figlie di Gemma (anche Giuliana, la primogenita, ha infatti collaborato alla realizzazione). "Sono felice e commossa -dichiara Vera- di questa notizia. Papa' ne sarebbe contentissimo. Ho lavorato a questo documentario per quasi 2 anni e questa e' la consacrazione piu' bella che potesse ricevere".

In 'Un italiano nel mondo' si ripercorre, attraverso immagini inedite, la vita e la carriera del celebre attore raccontata dallo stesso Giuliano Gemma, dalle figlie e dagli amici e colleghi piu' cari come Bud Spencer, Monica Bellucci, Nino Benvenuti, Ennio Morricone, Barbara Bouchet ed altri.

Pediatria: 1 bambino su 5 con disturbo psichico, docufiction contro pregiudizi

Roma, 17 ott. (Adnkronos Salute) - Numeri che fanno paura. Dislessia, iperattività, depressione, autismo, ma anche anoressia, bulimia, e schizofrenia sono disturbi che colpiscono circa un bambino su cinque. E gli adolescenti sono particolarmente fragili: in Italia il suicidio è la seconda causa di morte tra gli under 20 (la prima sono gli incidenti stradali). Per superare pregiudizi, stigma e stereotipi sulla malattia mentale è necessario creare una cultura nuova, attraverso un'alleanza tra medici, pediatri, famiglie e insegnanti. Così sono nate la docufiction di Rai Educational 'Disordini' e il magazine online specchioriflesso.net, nuovo sito della Neuropsichiatria dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, presentati oggi a Roma.

Diversi istituti scolastici secondari capitolini hanno accolto l'invito a lavorare con i ragazzi sul tema della salute mentale, proponendo la visione della docufiction 'Disordini' - che andrà in onda su Rai Scuola dal 20 ottobre alle 20.30 e su Rai3 dal 24 ottobre alle 01.00 - come inizio di un percorso didattico che porterà, attraverso il confronto nelle classi sulle storie di Marta, Fabrizio, Giulio, Anna, Lucia e Paolo, alla produzione di elaborati che saranno pubblicati sul sito specchioriflesso.net. Gli insegnanti avranno uno spazio dedicato per porre domande e ricevere aiuto dal personale dell'ospedale.

"L'idea di questo lavoro con la Rai e con le scuole - spiega Stefano Vicari, responsabile dell’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile dell'ospedale pediatrico - nasce proprio per far conoscere le malattie psichiatriche in adolescenza non solo a un pubblico di medici e psicologi, ma anche ai non addetti ai lavori: insegnanti, genitori e gli stessi ragazzi. Una nuova cultura - insiste - può aiutare a superare antichi pregiudizi". A vantaggio della salute dei giovanissimi.

Dall''insalata sotto il cuscino' alle bravate di Fabrizio, le vicende raccontate in 'Disordini' sono in gran parte la fedele trascrizione delle storie di alcuni ragazzi e ragazze che tra la fine del 2007 e l’inizio del 2013 si sono rivolti alla Neuropsichiatria infantile del Bambino Gesù. Con alcune varianti introdotte per non consentire un facile riconoscimento dei protagonisti e per rendere più romanzato il succedersi degli eventi. Le storie vogliono contribuire a far conosce disturbi che non raramente affliggono gli adolescenti e come è possibile identificarli; un sostegno, in particolare, alle famiglie che si trovano a vivere situazioni difficili e che spesso per pudore o vergogna "tendono a sottovalutare il problema, rendendo il percorso di cura meno tempestivo", spiega Vicari.

La depressione colpisce fino a 8 ragazzi su 100, mentre l’anoressia, malattia psichiatrica col più alto tasso di mortalità, colpisce circa l’1% delle ragazze. La bulimia, i disturbi della condotta, le psicosi a insorgenza anche precocissima (ovvero sotto i dodici anni) sono patologie "molto frequenti il cui esordio può essere improvviso quanto imprevisto. Un altro stereotipo comune - dice Vicari - è che quelle mentali, specie in età dello sviluppo, non siano malattie vere e proprie ma piuttosto, l’espressione di un disagio ambientale, famigliare o sociale. Pertanto, la soluzione al disturbo andrebbe ricercata in una 'ridefinizione' del contesto in cui il ragazzo vive. C’è una grande resistenza a trattare le malattie mentali proprio come ogni altra malattia".

"Nell'individuare la cura più adatta per diabete o ipotiroidismo - spiega l'esperto - nessun medico si attarderebbe per ridurre la pericolosità immediata (coma diabetico) o a lungo termine (neuropatia diabetica o ritardo mentale nell'ipotiroidismo del bambino). Allo stesso modo, nessuna persona ragionevole riterrebbe l'uso dell'insulina o dell'ormone tiroideo l'espressione delle politiche commerciali di case farmaceutiche. Perché allora, quando si tratta della malattia mentale di bambini o adolescenti tanti timori e pregiudizi? Certamente la malattia mentale fa paura e nel bambino ancora di più. Tutti vorremmo che l’infanzia e l’adolescenza fossero periodi felici, immacolati dell’esistenza. Certamente c’è stato in passato, e forse c’è tuttora, un eccesso nell’uso del farmaco: antibiotici, cortisonici, antistaminici, da fare temere un possibile abuso anche di psicofarmaci nell’infanzia".

"Ma i dati a livello europeo e italiano in particolare, testimoniano il fatto contrario: negli ultimi anni - sottolinea - l'uso di psicofarmaci in età pediatrica è andato via via riducendosi. Infine, sul tema della malattia mentale in età infantile si combatte una delle più lunghe battaglie ideologiche tra uno 'psicologismo', spesso troppo superficiale, e uno 'scientismo' a volte troppo demagogico. Una visione più laica, capace di porre al centro della scelta delle strategie l'urgenza di interrompere la sofferenza del ragazzo, è assolutamente necessaria", conclude Vicari.

Melissa Satta: «Voglio un figlio da Boateng»

Melissa Satta è desiderosa di metter su famiglia con il fidanzato Kevin Prince Boateng.

La chiacchierata coppia sembra andare a gonfie vele e i due parlano già di un bebé.

«Sono felice se avremo un bel figlio "cioccolatino", io sono bianca bianca, spero prenda da lui», ha dichiarato la showgirl in un'intervista a Chi col fidanzato che rincara affermando:

«Ho parlato subito di famiglia perché, altrimenti, che cos'è una relazione? E per che cosa sei innamorato?».

Boateng non si è fermato qui e ha raccontato il suo primo incontro la Satta, che si è fatta desiderare per lungo tempo prima di concedere al calciatore un'uscita romantica.

«Dopo un mese che le chiedevo di uscire finalmente mi ha detto di sì - racconta il centrocampista dello Schalke 04 -. Sono arrivato puntuale e l'ho aspettata tre ore. Ma quando si è aperta la porta dell'ascensore e l'ho vista uscire mi sono detto: "Questa è la donna della mia vita"».

La coppia non ha però sempre vissuto un amore spensierato: pochi mesi fa quando Boateng si è trasferito da Milano a Dusseldorf per lavoro la Satta ha passato un momento critico, di grande confusione.

«Sapevo che, fidanzandomi con un calciatore, avrei dovuto viaggiare molto. Quando sono a Milano per lavoro mi manca la sera tornare a casa e non trovare Kevin ad aspettarmi. Così la mattina dopo, prendo un aereo e lo raggiungo», ha raccontato la showgirl che sembra essersi messa il cuore in pace e desiderare una vita a due col calciatore, costi quel che costi.

I due ora sognano di metter su famiglia e la showgirl non è affatto spaventata dall'idea di allontanarsi per mesi dalla televisione.

«Ogni momento potrebbe essere quello giusto. Se dovesse capitare, ben venga, non cambierebbe il mio lavoro: la gravidanza non è una malattia».

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Mostre: Firenze, arte a Figline da Paolo Uccello a Vasari

Firenze, 17 ott. - (Adnkronos) - Torna la grande arte in Valdarno dal 19 ottobre al 19 gennaio, quando il Palazzo Pretorio di Figline ospiterà “Arte a Figline. Da Paolo Uccello a Vasari”. La mostra, promossa nell’ambito della rassegna ''La Città degli Uffizi'', ideata dal direttore della Galleria fiorentina, Antonio Natali, presenta 25 opere di pittura e scultura fra Quattro e Cinquecento, con l’aggiunta di una miniatura del museo della Collegiata proveniente dalla Confraternita locale di San Lorenzo.

Ritorna in Valdarno un’opera di Paolo Uccello dal Museo fiorentino di San Marco, mentre in rapporto con i due Angeli figlinesi attribuiti a Bartolomeo di Giovanni, arrivano dalla Galleria degli Uffizi due scomparti di predella con Storie di San Benedetto. In mostra anche l’Ultima cena di Vasari e le quattro Allegorie vasariane che per la prima volta fanno ritorno a Figline. Tavole di Ridolfo del Ghirlandaio, Mariotto Albertinelli e Gerolamo Macchietti documentano infine l’arte del Cinquecento sul territorio figlinese e limitrofo.

L’esposizione sarà presentata in conferenza stampa venerdì 18, alle ore 11, nella sala Fallaci di Palazzo Medici Riccardi, alla presenza di Andrea Barducci, presidente della Provincia di Firenze, Riccardo Nocentini, sindaco di Figline Valdarno, Caterina Cardi, assessore alla Cultura del Comune di Figline Valdarno, Cristina Acidini, soprintendente per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici, Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi, Nicoletta Pons, curatrice della mostra, Alessandra Bandini, Responsabile dei progetti e attività artistiche e culturali dell’Ente cassa di Risparmio di Firenze.

mercoledì 16 ottobre 2013

Salute: 1 bambino su 2 bocciato in alimentazione e idratazione

(ASCA) - Roma, 16 ott - Le verdure? Vengono raccolte dagli alberi (16%). La dieta mediterranea si chiama cosi' perche' la segue chi abita sulle sponde del mar Mediterraneo (14%). Le uova? Crescono sui bancali del supermercato (19%) e sono di cioccolato (18%). E' quello che si sentono rispondere le mamme dai loro figli, - bambini di eta' compresa tra i 5 e gli 11 anni - che dimostrano di saperne poco o nulla dell'origine e della natura di prodotti alimentari e acqua. E' quanto emerge da uno studio di In a Bottle (www.inabottle.it ), realizzato in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, condotto su circa 1.400 mamme tra i 20 e i 45 anni attraverso un monitoraggio online - su principali social network, blog, forum e community a loro dedicate - per capire quanto i loro figli ne sanno di sana alimentazione e idratazione. Parlando di formaggio, secondo il 24% delle mamme i loro figli ritengono che ''e' il cibo preferito dei topi'', il 19% che ''nasce nel banco frigo del supermercato'' e per il 14% ''ha i buchi''. Anche sulle uova le osservazioni sono strampalate: per il 43% ''le fanno nascere le galline'', altri pensano che dentro ''hanno la sorpresa e sono di cioccolato'' (18%), mentre il 19% delle mamme si sente rispondere dai loro figli che ''crescono al supermercato e sono colorate''. Stessa sorte e' toccata ai legumi: il 27% delle mamme dice che i loro figli li mangiano quando le fanno arrabbiare, mentre ci sono bambini che pensano che ''sono semini da cui nascono piante'' (14%). Non mancano poi quelli che ''li associano al gioco della tombola'' (23%) o a cui ''fanno schifo'' (17%). E cosa pensano invece delle verdure? Le mamme dicono che sono bocciate senza speranza. Per il 47% dei loro figli ''hanno un pessimo sapore'' mentre per uno su 2 (52%) ''puzzano''. Per il 16% poi ''nascono dagli alberi'' mentre per il 23% ''sono quelle surgelate'' che si trovano nei supermercati. Banchi frigo che per i bambini danno i natali anche ai pesci, come afferma il 22% delle mamme. C'e' poi chi pensa che essi ''vivono nelle pescherie'' (13%) e ''negli acquari'' (19%), mentre per uno su 4 (26%) ''diventano poi a forma di bastoncino''. Suscita ilarita' anche l'idea che si sono fatti della dieta mediterranea: secondo il 56% delle mamme i figli pensano che ''e' quella che fanno i grandi per dimagrire''; il 32% la associa al ''non mangiare per non ingrassare'', mentre per 6 su 10 (61%) ''viene fatta mangiando cose schifose''. C'e' infine chi (14%) afferma sia ''tipica di coloro che abitano nel Mar Mediterraneo''. Sull'acqua emergono affermazioni tra le piu' bizzarre: un bambino su 3 (31%), secondo le mamme, dice che ''l'acqua si trova sempre in frigorifero'', per il 26% ''nasce nel rubinetto'', mentre per il 18% ''l'acqua che si beve e' quella raccolta durante le piogge''. Emerge poi che oltre 6 mamme su 10 (62%) spiegano che per i loro figli ''l'acqua e' tutta uguale'' e che ''l'acqua con le bollicine fa male perche' pizzica la lingua e la bocca (28%)''.

Pediatria: indagine, bimbi toscani mangiano meglio e si muovono di piu'

Firenze, 16 ott. (Adnkronos Salute) - Sempre meno sovrappeso e meno sedentari i bambini toscani. Mangiano meno, mangiano meglio, si muovono di più rispetto agli anni passati. E' quanto emerge dall'indagine 2012 'Okkio alla Salute', presentata oggi nel corso di un convegno che si è tenuto a Firenze, organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con l'Università di Siena e il Creps (Centro di ricerca educazione e promozione alla salute). Giunto quest'anno alla terza edizione, ogni due anni 'Okkio alla Salute', condotto dalle Regioni con il coordinamento dell'Istituto superiore di sanità, fotografa gli stili di vita dei bambini, le loro abitudini alimentari, l'attività fisica, per valutare poi le criticità e mettere in atto politiche mirate e interventi efficaci. Nel 2012 in Toscana il campione è stato di 2.442 bambini di 123 classi della terza elementare. In Italia sono stati valutati 46.483 bambini.

I dati toscani indicano che il 19,6% dei bambini è sovrappeso, il 6% è obeso e lo 0,9% severamente obeso (la media italiana è più alta: 22,2% sovrappeso, 10,6% obesi). Quindi, complessivamente, l'eccesso ponderale risulta del 26,5%, rispetto al 28,4% del 2010, al 29,5% del 2008 e al 33,4% del 2006 (nel 2006 'Okkio alla Salute' non c'era ancora, ma la Toscana metteva comunque in atto azioni di sorveglianza nutrizionale già dal 2001). Diminuisce significativamente anche la percentuale di bambini definiti 'fisicamente non attivi', che passano dal 21,9% del 2008 al 14,7% del 2010 e scendono al 12% nell'ultima rilevazione del 2012. Dati favorevoli anche per la diminuzione dei bambini definiti 'sedentari' (che trascorrono davanti allo schermo più di due ore al giorno), che passano dal 37,8% del 2008 al 33% del 2012.

Quanto all'alimentazione, cresce notevolmente la percentuale di bambini che la mattina fanno una merenda adeguata: 11,2% nel 2008, 27,7% nel 2012. E buone notizie anche per la diminuzione dei bambini che consumano bibite zuccherate e/o gassate almeno una volta al giorno: passano dal 41,3% del 2010 al 36,3% del 2012.

"Questi dati che evidenziano i primi incoraggianti cambiamenti - sottolinea l'assessore regionale al diritto alla Salute Luigi Marroni - fanno ipotizzare che questa positiva inversione di tendenza sia attribuibile, almeno in parte, alle azioni integrate e continuative messe in atto in Toscana nell'ultimo decennio con la collaborazione attiva della scuola, delle famiglie e di altri contesti sociali che hanno un ascendente sui comportamenti e sugli stili di vita dei ragazzi. Con la presentazione dei risultati di questa terza indagine, la Regione Toscana conferma il proprio impegno nell'approfondire la conoscenza degli stili di vita dei bambini toscani, con l'obiettivo di monitorare nel tempo le loro abitudini, valutare le aree di criticità e intervenire attraverso politiche e interventi efficaci".

Solo il 64,5% dei bambini toscani fa una colazione qualitativamente adeguata, il 28,7% non la fa qualitativamente adeguata, il 6,9% non fa colazione. Consumo di frutta nell'arco della settimana: l'1,5% 4 o più al giorno; 33,6% da 2 a 3 al giorno; 35,3% una al giorno; 23,4% qualche volta a settimana; 2,8% meno di una a settimana; 3,3% mai. Consumo di verdura nell'arco della settimana: 0,6% 4 o più al giorno; 24,1% da 2 a 3 al giorno; 32,2% una al giorno; 32,5% qualche volta a settimana; 5% meno di una a settimana; 5,5% mai. Il 23,6% dei bambini assume bevande zuccherate una volta e il 10,7% più volte al giorno.

Bambini che hanno giocato all'aperto e/o hanno fatto attività fisica il giorno precedente le rilevazioni. Gioco all'aperto: 78,9% dei maschi; 74,7% delle femmine; sport: 51,9% dei maschi; 41,2% delle femmine. Modalità di raggiungimento della scuola: 14,9% scuolabus; 58,2% macchina; 22,5% a piedi; 0,8% in bicicletta; 3,6% altro.

Salute: Siot, 'epidemia' ossa fragili, sport fin da bimbi e dieta sana

Roma, 16 ott. (Adnkronos Salute) - Un tarlo silenzioso 'rosicchia' le ossa degli abitanti del Belpaese: sono "circa 400 mila l'anno le fratture da osteoporosi in Italia. Un'epidemia che occorre contrastare fin dall'infanzia. Le ossa hanno bisogno di stimoli meccanici per irrobustirsi, ecco perché è importante fare sport fin da bambini per allontanare il rischio di una frattura più avanti negli anni". A puntare l'attenzione sulla prevenzione è Paolo Cherubino, presidente della Siot (Società italiana di ortopedia e traumatologia), in vista della Giornata mondiale dell'osteoporosi, che si celebra il 20 ottobre.

"La prevenzione - ricorda Cherubino - passa attraverso una serie di elementi chiave: attività fisica regolare fin da bambini, alimentazione equilibrata e sana, che contenga tutti gli elementi utili a fissare il calcio. Dunque, oltre ai cibi 'amici delle ossa' come formaggi, latte, acqua minerale, anche grassi, frutta e verdura. Infine, un'attenzione particolare va alle donne in menopausa: la funzione degli estrogeni è fondamentale, dunque è importante che in menopausa la donna si faccia seguire dal ginecologo, perchè dopo questo momento la massa ossea tende a diminuire". E ancora: "Occhio all'obesità e a sostanza come il cortisone, che possono insidiare la salute dell'osso".

Tra le fratture, ricorda l'esperto, le più pericolose sono quelle del collo del femore, "oltre 91 mila l'anno, che in tarda età possono avere conseguenze drammatiche. In questo campo abbiamo scoperto che la chiave è in un'assistenza rapida, con l'intervento entro 24 ore dalla frattura e una riabilitazione attenta".

L'osteoporosi e le fratture "hanno costi economici e sociali enormi. Come Siot - sottolinea - chiediamo alla politica di puntare davvero sulla prevenzione, organizzando i servizi in modo da garantire cure e riabilitazione di qualità in tutta Italia".

Ma anche i cittadini devono fare la loro parte: "Per proteggere la salute delle ossa occorre - conclude - seguire poche semplici regole fin da piccoli. Mentre gli anziani dovrebbero evitare le insidie che si nascono in casa: tappeti, pavimenti scivolosi, pantofole aperte e dalla suola liscia. Anche queste piccole attenzioni possono evitare pericolose cadute".

Calcio: Barcellona, no bambini gratis allo stadio per match con Real Madrid

Barcelona, 16 ott. - (Adnkronos/Dpa) - Il Barcellona farà pagare il biglietto anche ai bambini per il Clasico in programma il 26 ottobre al Camp Nou. Per la sfida casalinga con il Real Madrid, il club catalano sospenderà la consuetudine di garantire l'accesso libero ai minori di 7 anni accompagnati da un adulto. ''Alla fine, preferisco un titolo 'Rosell non fa entrare i bambini' ad un titolo 'Rosell ha ucciso un bambino''', spiega il presidente azulgrana Sandro Rosell ai microfoni di Radio Catalunya. La decisione è legata a motivi di sicurezza: il Barcellona vuole evitare un pericoloso sovraffollamento degli spalti nella gara più calda della stagione. ''Per fortuna sinora non è successo nulla. Non me lo sarei mai perdonato'', dice il presidente. ''Non è un problema di norme, è una questione di sicurezza. Non correremo il rischio di avere morti o feriti se qualche incidente dovesse provocare una fuga in massa dalle tribune. Sono il primo a disapprovare la decisione presa, ma siamo obbligati a farlo per senso di responsabilità'', aggiunge il presidente, consapevole che ''nessun bambino di età inferiore ai 7 anni potrà comprendere questo provvedimento. Se fossi un ragazzino, non sarei d'accordo col presidente del Barcellona. Anche io ho avuto 7 anni e anche io sono andato al Camp Nou con mio padre. E' una tradizione che esiste da sempre'', prosegue.

Scrittori: Carofiglio lascia la magistratura, ok da plenum Csm

Roma, 16 ott. (Adnkronos) - Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha dato il via libera alla ''decadenza dall'impiego'', con decorrenza dal prossimo 18 giugno, per Gianrico Carofiglio, magistrato e scrittore.

Carofiglio, che aveva annunciato l'intenzione di lasciare la magistratura, era già fuori ruolo per incarico parlamentare nella scorsa legislatura. Poi era stato richiamato in ruolo e assegnato con funzioni di giudice al Tribunale di Benevento. Non avendo preso servizio entro i termini previsti, è intervenuta la procedura di decadenza.

Perugia, madre accoltella figlio in casa: è in gravi condizioni

Perugia, 16 ott. (LaPresse) - Una donna di circa 50 anni ha accoltellato il figlio 11enne in casa, a Città di Castello (Perugia). Il ragazzo, che soffre di autismo, è stato soccorso dal 118 e trasportato in gravi condizioni all'ospedale di Città di Castello. Ha ferite al torace e all'addome. La prognosi è riservata ma non è in pericolo di vita. Indagano i carabinieri.

martedì 15 ottobre 2013

Salute: Giornata Lavaggio Mani. Infezioni uccidono 600mila bimbi l'anno

(ASCA) - Roma, 15 ott - In occasione della 6* Giornata Internazionale del Lavaggio delle Mani, nuovi dati Unicef rivelano che 1.400 bambini sotto i cinque anni di eta' ogni giorno muoiono a causa di malattie diarroiche dovute alla mancanza di acqua sicura e di servizi igienico-sanitari di base. Secondo l'Unicef, a livello mondiale , la diarrea e' ancora la seconda causa di mortalita' infantile sotto i cinque anni di eta'. Con 600.000 bambini che muoiono ogni anno e oltre 1,7 miliardi di casi, le malattie diarroiche sono anche associate ad un maggiore rischio di ritardo della crescita e causano gravi danni alla societa'. In ogni caso, uno dei modi migliori e meno costosi per proteggersi dalle infezioni e' il lavaggio delle mani con il sapone. ''Il semplice gesto di lavarsi le mani con il sapone e' uno dei modi piu' efficaci per salvare la vita di un bambino'', ha dichiarato Sanjay Wijesekera, Responsabile Unicef per i programmi dell'Acqua e dei Servizi Igienico Sanitari (WASH), ''lavarsi le mani prima di mangiare e dopo aver defecato riduce drasticamente la diffusione di malattie diarroiche e ha effetti di vasta portata sulla salute e sul benessere dei bambini e delle comunita'''. In Etiopia circa 5 milioni di bambini e di ragazzi hanno preso parte ad una dimostrazione sul lavaggio delle mani e a workshop in tutto il paese. In Yemen, la giornata e' stata celebrata in 3.300 scuole, coinvolgendo 1,4 milioni di bambini. Realizzando anche campagne media per sensibilizzare il pubblico sul lavaggio delle mani. Il tema di quest'anno, annunciato dalla Global Public Private Partnership for Handwashing che comprende l'Unicef, e' stato''Il potere e' nelle tue mani'': ognuno ha il potere di contribuire a creare comunita' piu' sane attraverso il lavaggio delle mani con il sapone. red/mpd