Era uno dei capitoli contenuti nel libro delle promesse elettorali, oggi l’annuncio nero su bianco. A partire da giovedì, a Bologna i bambini viaggeranno in autobus gratis. Il primo di settembre in città entrerà in vigore l’abbonamento gratuito per tutti i piccoli residenti del capoluogo nati dal 2001 al 2007. Palazzo D’Accursio ha iniziato in questi giorni l’invio delle lettere destinate alle famiglie alle quali l’iniziativa è rivolta. Il progetto costerà alle casse comunali 110.000 euro riguarda circa 19.600 bambini. A firmare la missiva spedita alle famiglie il sindaco Virginio Merola e il giovane assessore alla Mobilità, Andrea Colombo.
“Ci stiamo impegnando per costruire per Bologna un futuro di mobilità sostenibile, in cui sia piacevole e conveniente muoversi a piedi, in bicicletta e coi mezzi pubblici. Per la nostra amministrazione – scrivono Merola e Colombo – è prioritario migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità della città, riducendo il traffico privato e promuovendo l’uso del trasporto pubblico, in particolare tra i più giovani, quali i bambini che frequentano la scuola materna ed elementare”. Tradotto in pratica questo significa che i bambini che oggi hanno tra i 4 e i 10 anni saliranno sul bus senza pagare il biglietto, sarà per loro sufficiente portare con sé la tessera abbonamento che l’amministrazione comunale recapiterà loro a casa con la lettera anche attesta tutta la soddisfazione della giunta per questa iniziativa. Offri uno e prendi due, l’obiettivo di palazzo D’Accursio che in questo modo spera di incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico anche da parte degli adulti accompagnatori dei piccoli passeggeri. “Una città pulita, attenta alla salute dei suoi abitanti, leggera per l’ambiente, è un luogo migliore dove poter giocare, studiare, lavorare, muoversi e vivere” scrivono gli amministratori che, dopo una buona notizia si troveranno ad affrontare la parte più spinosa del grande progetto di pedonalizzazione del centro storico e che gradualmente chiuderà l’accesso a tutti, compresi i diffusissimi motorini.
Articolo scritto da: Antonella Zangaro
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