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domenica 30 novembre 2014

Ragusa, bimbo trovato morto: padre ascoltato dagli investigatori

Palermo, 30 nov. (LaPresse) - I carabinieri del nucleo investigativo e gli agenti della squadra mobile di Ragusa stanno ascoltando il padre di Andrea Loris Stival, il bambino di otto anni trovato morto ieri nella zona del vecchio mulino, a pochi chilometri da Santa Croce Camerina. L'uomo, che lavora come autotrasportatore, è arrivato in paese soltanto a tarda notte. Quando ha saputo della morte del figlio si trovava in viaggio tra Roma e Napoli.

Ragusa, bimbo trovato morto. Investigatori: Chi ha visto aiuti indagini

Palermo, 30 nov. (LaPresse) - "Le forze dell'ordine raccomandano a tutti i cittadini di fornire eventuali dettagli utili per la prosecuzione delle indagini mediante segnalazioni, anche anonime, ai numeri d'emergenza 112 e 113 o recandosi presso un qualunque ufficio di polizia". E' l'appello fatto da carabinieri e polizia che indagano sulla morte di Andrea Loris Stival, il bambino di otto anni trovato morto ieri pomeriggio a Scoglitti, una zona periferica a circa quattro chilometri dalla cittadina di Ragusa.

Calcio: figlio "Pele' migliora, potrebbe lasciare presto ospedale"

(AGI) - San Paolo, 30 nov. - "Mio padre non vede l'ora di tornare a casa. Sono molto felice perche' l'ho visto bene. Sta effettuando delle cure ma e' ben disposto". In queste parole, affidate al quotidiano brasiliano "Folha do Sao Paulo", il figlio di Pele', Edinho, parla delle condizioni del padre, ricoverato da lunedi' all'ospedale "Albert Einstein" di San Paolo per un'infezione alle vie urinarie. Ieri Edinho e' andato a trovare il papa'. "E' stato un incontro tra padre e figlio - spiega - Parla molto con i medici, ma ancora non c'e' una previsione di dimissioni. E' una valutazione che verra' fatta giorno dopo giorno. Di sicuro non vede l'ora di uscire dall'ospedale e potrebbe farlo presto. Ha una tv, internet, e ha accesso ad ogni informazione. Ma non vede l'ora di riprendere la solita routine."Dice di avere dolori sparsi ma sta bene - sottolinea Edinho -.Non avevo ancora visto mio padre e mi sento molto sollevato. Ha un aspetto molto buono".L'ultimo bollettino medico del nosocomio di San Paolo, diffuso ieri, fa sapere che quadro clinico di "O' Rei' continua a migliorare e che appunto oggi sara' l'ultimo giorno di dialisi per il 74enne ex fuoriclasse brasiliano. Pele', che rimane comunque in terapia intensiva, resta "lucido e stabile dal punto di vista respiratorio ed emodinamico".O'Rei era finito in ospedale gia' due settimane fa per la rimozione di calcoli renali. (AGI) .

figlio Pelè: "Papà potrebbe essere dimesso entro una settimana"

Rio de JAneiro, 30 nov. (AdnKronos/Xin) - Pelè potrebbe essere dimesso dall'ospedale entro una settimana se continua a recuperare dal problema ai reni. Lo ha detto il figlio della leggenda del calcio, Edinho, parlando dopo aver visitato il padre nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Albert Einstein di San Paolo. Edinho ha espresso sollievo per le condizioni in miglioramento del padre. "Sono molto felice e sollevato", ha spiegato Edinho a 'Folha de S. Paulo'. "L'ho visto veramente migliorato. E' monitorato tutto il tempo e, poco a poco, gli vengono tolti i farmici e le attrezzature. Non c'è ancora nessuna decisione su quando sarà dimesso, ma penso che entro il prossimo fine settimana dovrebbe essere a casa. Sta mangiando bene ed è desideroso di uscire".

Sabato l'ospedale ha rilasciato un bollettino nel quale ha spiegato che al 74enne ex giocatore sarebbe stata sospesa l'emodialisi. "Pelè continua a fare ottimi progressi nel reparto di terapia intensiva. E' lucido e stabile da un punto di vista emodinamico e respiratorio", ha detto l'ospedale. "Il trattamento di supporto renale proseguirà fino a domenica mattina". Pelè è stato ricoverato in ospedale lunedì e inizialmente gli sono stati somministrati antibiotici per curare una infezione delle vie urinarie. Poi giovedì è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva, dove è stato sottoposto ad emodialisi. Il tre volte vincitore della Coppa del Mondo è stato dimesso dallo stesso ospedale il 13 novembre scorso dopo aver subito un intervento chirurgico per rimuovere i calcoli renali. Negli ultimi dieci anni Pelè ha anche subito un intervento chirurgico per il distacco della retina e una protesi d'anca.

sabato 29 novembre 2014

Ragusa, bimbo sparito e trovato morto: giallo su ultime 4 ore di vita

Palermo, 29 nov. (LaPresse) - Un'intera comunità si era mobilitata per cercarlo appena scatatto l'allarme, ma per il piccolo Andrea Loris Stival, otto anni, non c'è stato nulla da fare. Un cacciatore lo ha ritrovato in un canneto nei pressi di un vecchio mulino e così per Santa Croce Camerina, piccola cittadina in provincia di Ragusa, l'angoscia per la sorte del bimbo si è trasformata in dolore. La madre lo aveva lasciato come ogni mattina davanti alla scuola, l'istituto 'Falcone-Borsellino', ma Andrea non è mai entrato. L'allarme è scattato alle 12.45, quando la madre non lo ha visto uscire dalla scuola, e ha visto impegnati i carabinieri del Comando provinciale di Ragusa, con le unità cinofile, e un intero paese che si è messo alla ricerca del piccolo. Nel pomeriggio veniva diffusa anche la foto del piccolo, nella speranza che qualcuno potesse averlo visto. Poco prima delle 17, però, la macabra scoperta di un cacciatore, che ha trovato il piccolo nei pressi di un canalone e di un canneto nella zona di Scoglitti.

Il corpo di Andrea non presenta evidenti segni di violenza, "ma in questo momento - ha spiegato il tenente colonnello Sigismondo Fragassi, Comandante provinciale dei carabinieri di Ragusa - nessuna ipotesi viene esclusa". E' la linea dettata anche dal sostituto procuratore di Ragusa che coordina le indagini, Marco Rota. In attesa dell'esito dei primi esami sul corpo del bambino, gli inquirenti ora si concentrano sul buco di quattro ore, dalle 8.30 alle 12.30, per cercare di capire se Andrea sia rimasto vittima di una tragica fatalità o se esistano responsabilità da parte di qualcuno. Intanto, la comunità di Santa Croce Camerina si stringe attorno ai genitori di Andrea: la madre è sotto choc, il padre, che lavora come autotrasportatore, è stato raggiunto dalla tragica notizia mentre si trovava in viaggio tra Roma e Napoli e in queste ore sta rientrando in Sicilia. "Tutta la comunità è addolorata da questa vicenda, siamo distrutti", sono state le parole di Franca Iura to, sindaco di Santa Croce Camerina, che a nome dell'intera comunità si dice "vicina" alla famiglia di Andrea. "Non sappiamo cosa sia successo - ha aggiunto - e speriamo che si possa risalire al più presto alle cause di questa tragedia".

venerdì 28 novembre 2014

Pediatria: Roma, ogni anno 22mila bimbi malati in ludoteche Bambino Gesù

Roma, 28 nov. (AdnKronos Salute) - Ogni anno oltre 22mila bambini e adolescenti frequentano le ludoteche dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma: perché anche in un reparto di terapia intensiva ci può essere spazio per il gioco ed il sorriso. Dalle situazioni più lievi fino a quelle più complesse e delicate, l’attività ludica ricopre un ruolo fondamentale nella 'cura' dei bambini in una struttura ospedaliera. Per questo il 1 dicembre il Bambino Gesù ospita un corso rivolto agli operatori sanitari, incentrato sul valore terapeutico del gioco nella cura del bambino.

"Il gioco - spiega Carla Carlevaris, psicologa e responsabile della Ludoteca dell’ospedale della Santa Sede - è il linguaggio utilizzato dal bambino per assimilare esperienze, esprimersi e trovare le soluzioni ai problemi". Al Bambino Gesù, nelle sedi del Gianicolo, di Palidoro e di Santa Marinella sono istituiti spazi attrezzati per il gioco libero e ludoteche, che ogni anno accolgono 22mila tra bambini e adolescenti ricoverati nei diversi reparti.

Il corso ha un duplice obiettivo. Da una parte si rivolge a operatori sanitari (tra cui medici e infermieri) che vogliono migliorare la comunicazione con il piccolo paziente attraverso l’elemento ludico; dall’altra avvicina tutti coloro che lavorano in ambito sanitario alle nuove professioni dedicate alla cura psicosociale del bambino, come ad esempio l’educatore professionale.

Tra gli argomenti in programma, il gioco e lo sviluppo cognitivo del bambino, il linguaggio non verbale e arte terapia nell’elaborazione del trauma, il 'Child Life Specialist': l’esperienza nordamericana, giocare è una cosa seria (ruolo delle professioni sanitarie nello sviluppo psicosociale del bambino), l’educatore professionale in Ospedale: una figura in continuo sviluppo’ e il tema dell’infermiere pediatrico: un interlocutore privilegiato. Seguiranno laboratori esperienziali e interventi delle assistenti ludiche ed educatrici delle Ludoteche del Bambino Gesù.

"Per il bambino - conclude Carlevaris - l'impatto con la malattia e con l'ospedalizzazione può costituire un momento di forte stress e legarsi a un senso di impotenza e di perdita: della sicurezza, della progettualità, della fiducia o delle abitudini. L'esperienza viene immagazzinata nella memoria, ma è difficile e a volte impossibile contattarla attraverso il linguaggio verbale. Attività ludiche ed espressive specifiche nel contesto di una relazione di fiducia costituiscono il canale privilegiato per prevenire ed elaborare potenziali danni e trasformare l'esperienza in un momento di crescita".

Caterina Balivo: «Un figlio? Ci stiamo pensando»

Caterina Balivo: «Un figlio? Ci stiamo pensando»

Un secondo figlio? Potrebbe essere all’orizzonte per Caterina Balivo, che con il marito Guido Maria Brera ha già un maschietto, Guido Alberto. A rivelarlo è stata la stessa conduttrice, rilasciando a Vero la seguente dichiarazione: «Il desiderio c'è, però con calma. Vedremo... Non lo escludiamo, certo. Ma se ne parla dopo il programma!».

Caterina si riferisce a Il più grande pasticcere, nuovo cooking talent show che conduce su RaiDue e che mette in scena una dolcissima sfida tra pasticceri professionisti. Se l’aver ottenuto il programma è senz’altro un successo, Caterina ammette che il confronto con gli artisti dell’arte dolciaria ha stroncato le sue velleità da pasticcera. «Prima preparavo la crostata al limone, ma ora non mi sento più di fare nemmeno quella: mi rendo conto infatti che, anche dietro la torta in apparenza più semplice, c'è un grosso lavoro. Quindi da oggi in poi la... comprerò! â€" ha confessato -. I tre giudici m i hanno criticato quando l'ho preparata. Mi hanno detto che era cruda, che sapeva di lievito e che, più che somigliare a una crostata, sembrava un plumcake. Alla fine ho preferito rinunciare».

Cover Media

Snooki: nozze con i figli nel weekend

Snooki: nozze con i figli nel weekend

Sta per salire all’altare Snooki, che dopo aver avuto due figli dal compagno Jionni LaValle ha deciso di convolare a nozze questo sabato.

I piccoli Lorenzo e Giovanna, rispettivamente di due anni e due mesi, avranno secondo il New York Daily News un ruolo fondamentale all’interno della cerimonia, che si terrà a East Hanover nel New Jersey.

«Entrambi i bambini saranno parte dell’evento», ha rivelato una fonte all’outlet, anticipando inoltre che Lorenzo indosserà per l’occasione uno smoking bianco mentre Giovanna sfoggerà un abitino simile a quello della mamma.

Snooki, tuttavia, non si accontenterà di un solo vestito, e si cambierà più volte nel corso della serata.

«Avrà un abito tradizionale e poi uno per i festeggiamenti dopo la cerimonia. Entrambi sono ispirati a “Il Grande Gatsby” e includono intricati copricapi confezionati da Bridal Reflections», ha proseguito l’insider.

Al matrimonio parteciperanno circa 500 invitati, e per stupire i presenti con un fisico invidiabile Snooki ha fatto grandi sacrifici.

La 27enne ha infatti dato alla luce la secondogenita soltanto a settembre, e per tornare in forma dopo la gravidanza si è sottoposta ad un rigido regime alimentare e di esercizio fisico.

«Ora ha finalmente raggiunto il suo peso forma», ha aggiunto la fonte.

«Non vede l’ora di sfoggiarlo in occasione delle nozze».

Gli ospiti dell’evento godranno di un sontuoso banchetto a base di cucina italiana, e tra loro ci saranno anche molti ex colleghi di Jersey Shore.

«Saranno tutti lì, tranne Vinny Guadagnino e Mike “The Situation” Sorrentino. Lei proprio non può soffrire Vinny», ha concluso l’insider.

Cover Media

giovedì 27 novembre 2014

Un bambino su quattro passa tre ore e mezza davanti allo schermo

Milano, 27 nov. (LaPresse) - Quasi un bambino su quattro (22,7%) in Italia passa circa 3 ore e mezza ogni giorno davanti a uno schermo, sia esso del pc, di un tablet o di uno smartphone, a fronte di una media rilevata negli altri Paesi (Inghilterra, Francia, Germania e Russia) del 9,3%. È il dato che emerge da una ricerca commissionata da Duracell per comprendere le abitudini di gioco delle famiglie. L'87% degli intervistati (quasi 9 su 10), ammette di giocare sempre più sui dispositivi dotati di video a discapito di altre attività più tradizionali. La ricerca, condotta da Censuswide in Italia, Inghilterra, Francia, Germania e Russia, ha rilevato la forte crescita dei nuovi giochi digitali ma, a fianco a questa tendenza, ha anche evidenziato il desiderio di trovare un'alternativa a questo tipo di attività. Così, nonostante i giochi su schermo siano i protagonisti indiscussi dei pomeriggi in casa, il 60% delle famiglie intervistate si dichiara disponibile ad accogliere un'alternativa diversa dal gioco digitale e a trascorrere più tempo all'aria aperta. Quasi la metà (47%) degli intervistati giocherebbe ai classici giochi di società, mentre il 43% trascorrerebbe volentieri del tempo a raccontare favole ai propri bambini.

Ma quali sono le alternative ai giochi digitali preferite dai bambini? Tra i giochi attivi riscontrano ancora un grande successo le costruzioni (56,3%), seguite dall'andare in bicicletta (51,6%), dipingere (40,4%) e cucinare (40,2%), mentre le bambole ed i trenini si fermano a quota 22%. Duracell ha voluto ulteriormente approfondire le abitudini di gioco italiane creando una survey digitale realizzata attraverso FattoreMamma, uno dei principali Network italiani organizzato in una fitta rete di siti, community e parental blog. Il dato più importante emerso è proprio quello relativo al tempo di gioco trascorso davanti ad uno schermo. Con l'aumentare della digitalizzazione dei genitori si riduce progressivamente l'utilizzo dei giochi virtuali. Se il 22,7% dei bimbi italiani trascorre oltre tre ore e mezza al giorno in compagnia di uno schermo, questa percentuale si riduce a meno del 2% se si tratta dei figli di "genitori digitali" che dichiarano in maggioranza (22%) di tras corrervi 1,5 ore. Ma nelle case italiane esistono ancora dei luoghi digital free? I primi tre luoghi sacri "non digitali" sono rappresentati dalla vasca da bagno (53,50%), dai servizi igienici (51,10%) e dal letto (35,50%). Anche in questo caso i "genitori digitali" hanno espresso un parere discordante: la convivialità e le relazioni sono più importanti tanto che oltre il 70% ha individuato nella tavola, il posto off limits per i device.

A commento di questo studio, lo psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli afferma: "I risultati della ricerca ci portano ad affrontare un fenomeno nuovo, ma non inaspettato. I giochi digitali rappresentano una valida alternativa, se utilizzati per periodi limitati di tempo. Le due dimensioni possono e devono coesistere. Il gioco attivo implica un'attività reale e concreta, attraverso la quale i bambini comprendono come far funzionare le cose e che da una loro azione può scaturire un effetto concreto. Il gioco attivo non è solo un passatempo, serve proprio per potenziare le loro capacità innate, che sono immense". Duracell, numero uno al mondo nel settore delle batterie a lunga durata che alimentano i giochi di milioni di bambini, da sempre accompagna le famiglie nel gioco attivo con i propri figli. Nel gioco attivo estro e fantasia sono le parole d'ordine: dai razzi spaziali con luci e suoni per i piccoli astronauti, alle macchine da cucire per realizzare esclusivi guardaroba, per finire con gli strumenti musicali che stimolano la creatività e l'ingegno.

Natalie Portman: figlia di Steve Jobs al cinema?

Natalie Portman: figlia di Steve Jobs al cinema?

Natalie Portman è in lizza per interpretare la figlia di Steve Jobs nel prossimo film dedicato al compianto imprenditore Apple.

La pellicola, intitolata «Jobs», prende spunto dalla biografia ufficiale del genio informatico e recentemente la produzione prima affidata alla Sony è passata nelle mani della Universal. E proprio con quest’ultimo colosso mediatico sta negoziando la Portman per unirsi al cast del film.

Per il momento non trapelano ulteriori dettagli al riguardo ma secondo Deadline la star potrebbe interpretare la figlia di Jobs, Lisa, la vera protagonista della pellicola nella sceneggiatura di Aaron Sorkin.

Natalie però non è l'unica attrice ad aspirare al ruolo: secondo altre fonti il personaggio di Lisa potrebbe essere anche affidato a Jessica Chastain. Per quanto riguarda invece il ruolo di Steve Jobs, dopo i rifiuti categorici di Christian Bale e Leonardo DiCaprio, l'attore prescelto sembra essere Michael Fassbender.

Cover Media

Bari, bimbo picchiato a scuola: procedimento disciplinare per docente

Bari, 27 nov. (LaPresse) - L'ufficio scolastico insieme al ministero della pubblica istruzione sta valutando se prendere o meno provvedimenti per il caso del bimbo di 7 anni picchiato dai compagni nell'istituto De Filippi di Mola di Bari, nel barese. Il piccolo il 22 ottobre scorso sarebbe stato oggetto di un vero e proprio pestaggio in palestra, durante le ore di lezione, da parte di un gruppo di coetanei che lo avrebbero aggredito con birilli di legno, calci e pugni, al punto da procurargli un trauma cranico e lividi su tutto il corpo. Della vicenda si sta già occupando la procura barese, ma intanto il dirigente scolastico della scuola elementare avrebbe avviato un procedimento disciplinare contro l'insegnante che era in servizio al momento della lite. L'ispettore dell'ufficio scolastico, invece, avrebbe stilato una relazione nella quale avrebbe evidenziato che non era il primo episodio di violenza che si verificava a scuola.

mercoledì 26 novembre 2014

Rai1: "A torto o ragione" l'iniziativa di un figlio

Roma, 26 nov. (askanews) - Nella puntata di "Torto o ragione", in onda giovedì 27 novembre su Rai1 alle 14.40, Monica Leofreddi si occuperà di educazione sessuale e di adolescenti. Nora ha scoperto che l'ex marito Roberto, un latin lover proprietario di night club, ha organizzato il primo incontro sessuale del loro figlio sedicenne, Marco, con una sua dipendente e che poi ha mortificato il ragazzo per la sua pessima performance. La donna è furibonda e chiede l'affidamento esclusivo di Marco, attualmente affidato ad entrambi i genitori. Ma papà Roberto si giustifica dicendo che ha solo voluto aiutare il figlio, troppo timido e legato alla madre, a superare i suoi problemi con le ragazze. Gli ospiti in studio, a commentare la delicata situazione, saranno Barbara Alberti, la psicoterapeuta Loredana Petrone e Beppe Convertini.

Il figlio di Tom Hanks e Rita Wilson uscito dal rehab

Roma, 26 nov. (askanews) - Chet Hanks, il figlio 24enne di Tom Hanks e Rita Wilson, è appena uscito da un centro di riabilitazione ed ha postato su Instagram una lunga riflessione sulla sua lotta contro la dipendenza. Chet racconta di fare abuso di sostanze dall'età di 16 anni. Inizialmente solo marijuana, poi droghe pesanti fino alla cocaina. "Ora che ne ho 24 ho finalmente deciso di farmi aiutare. Ho alle spalle 50 giorni di sobrietà, e posso dire in tutta sincerità di non essere mai stato così felice". Nel corso della sua vita ha conosciuto i programmi di alcolisti anonimi e narcotici anonimi. Unitamente all'affetto della sua famiglia sono state le leve fondamentali per uscire dalla tossicodipendenza. Chet Hanks sta cercando di farsi strada nel mondo dell'hip hop ed è testimonial a sua volta di campagne contro l'uso delle droghe.

Tom Hanks: il figlio in rehab

Tom Hanks: il figlio in rehab

È appena uscito dal rehab Chet Hanks, il figlio 24enne di Tom Hanks e Rita Wilson.

Il giovane ha attirato su di sé l’attenzione con un lungo post su Instagram, in cui racconta della sua lotta contro la tossicodipendenza.

«Dall’età di 16 anni combatto contro l’abuso di sostanze», ha scritto accanto ad un breve video in cui afferma di non interessarsi a ciò che scrivono di lui i media.

«Ora che ne ho 24 ho finalmente deciso di farmi aiutare. Ho alle spalle 50 giorni di sobrietà, e posso dire in tutta sincerità di non essere mai stato così felice».

Chet, che sta cercando di sfondare nel music biz in veste di rapper, ha ringraziato in particolari modo la sua famiglia, che negli anni gli è sempre stata di grande supporto.

«Sono grato alla mia famiglia e a tutti coloro che mi vogliono bene, inclusi i miei fan. Ho avuto la fortuna di imbattermi nei programmi Alcolisti Anonimi e Narcotici Anonimi, i quali mi hanno aiut ato a sconfiggere la mia malattia. Sto imparando ad accettare i miei lati più “umani” e ad essere felice… grazie ancora a tutti quanti per l’affetto dimostrato».

Secondo alcune fonti il ragazzo era solito fumare solamente marijuana, ma nell’ultimo anno il suo consumo di stupefacenti ha subito un’escalation arrivando a droghe più pesanti come la cocaina.

«Ovviamente tutto questo è stato devastante per i suoi genitori, ma Tom e Rita hanno fatto tutto ciò che potevano per aiutare loro figlio», ha riportato una fonte a In Touch.

«Hanno offerto tutto il loro supporto quando lui ha deciso di ripulirsi».

Cover Media

martedì 25 novembre 2014

Tiziano Ferro: "A quarant'anni faccio un figlio. Se aspetto troppo non me lo godo più"

Roma, 25 nov. (AdnKronos) - "I miei amici hanno messo su casa, si stanno sposando, stanno facendo figli... Il mio sogno sarebbe avere una persona accanto e prendere questa decisione in due... Ma mi sono ripromesso che se entro i 40 anni questa persona non la trovo, decido io. A quaranta, faccio un figlio: è questa l’ultima cosa importante che ho scritto nei miei diari". Tiziano Ferro confida a 'Vanity Fair' il suo progetto di paternità. Il cantante 34enne, i un'intervista al numero di domani del settimanale, che gli dedica la copertina, spiega la sua decisione: "Ho paura che se aspetto troppo non me lo godo più io, e nemmeno i miei genitori... O trovo un’amica consenziente che anche lei desidera un figlio, oppure seguo l’esempio di amici e colleghi e vado all’estero, in America".

All'indomani dell’uscita della sua prima raccolta di successi (più 8 inediti) 'TZN - The Best of Tiziano Ferro', l’artista, che quattro anni fa fece coming out, confida poi il suo punto di vista sulla condizione degli omosessuali in Italia. A partire dai matrimoni gay, dove fa un distinguo tra la sua situazione personale ("A sposarmi non ci ho mai pensato") e quella attuale dei diritti civili nel Paese: "Mi fa male vedere che in giro ci sono tante persone che si danno da fare per limitare il diritto degli altri a stare bene. Mi piacerebbe vivere in un mondo in cui le persone fossero felici per la felicità altrui. Le coppie gay - afferma Ferro - sono un dato di fatto: perché scendere in piazza per protestare contro la loro esistenza? Io non me ne intendo di leggi o di politica ma, per esempio, perché accollarsi tutta quella fatica per rendere nulle le registrazioni delle coppie gay fatte dal sindaco di Roma Marino, quando in Italia c’è tanto altro da fare? Non si ete d’accordo, e va bene, ma davvero vale la pena di spendere tutto quel tempo e quelle energie?".

Ferro è invece contento che, sul fronte della Chiesa cattolica, qualche passo avanti ci sia stato: "Devo dire che mi sento molto a mio agio con questo Papa, e gli voglio bene. Sono cresciuto in una famiglia cattolica e mi considero un praticante, anche se a modo mio. È bello svegliarsi la domenica mattina e sentire finalmente un pontefice che parla di misericordia, altruismo, comprensione, condivisione, amore. Amore, porca miseria", conclude il cantante.

Palermo, bimba lasciata tra rifiuti: interrogata la madre

Palermo, 25 nov. (LaPresse) - E' stata interrogata all'ospedale Cervello di Palermo, dove si è recata ieri spontaneamente e dove si trova ricoverata, Valentina Pilato, la donna di 30 anni che dopo aver partorito una bambina l'ha abbandonata in un cassonetto di rifiuti nei pressi della circonvallazione del capoluogo siciliano. La bimba è morta nella tarda mattinata di ieri nonostante l'intervento dei sanitari del 118. L'interrogatorio è stato condotto dal pm Antonino Di Matteo.

Bari, bimbo di 7 anni picchiato da gruppo coetanei: indaga la procura

Bari, 25 nov. (LaPresse) - Tutto sarebbe iniziato ai primi di ottobre con un banale litigio tra bambini di scuola elementare durante le ore di lezione nell'istituto De Filippi a Mola di Bari, nel barese: sono andati avanti fino a che il 22 ottobre scorso si sono trasformati in un vero e proprio pestaggio. A farne le spese, in un momento in cui i bambini si trovavano in palestra, un bambino di 7 anni, preso di mira senza un motivo apparente da almeno altri due, forse tre, coetanei, anche se la dinamica dell'aggressione è ancora al vaglio degli inquirenti. Il bambino ha riportato ecchimosi su tutto il corpo e un trauma cranico. Il branco lo avrebbe pestato con calci e pugni e colpito alla testa con dei birilli di legno al punto che pare che la vittima abbia anche perso conoscenza per alcuni minuti.

Tornato a casa il piccolo ha riferito ai genitori di avere un po' di mal di testa, ma è solo nella notte che sono riusciti a capire cosa era accaduto al figlio. Il bambino non riusciva a dormire e nei pochi momenti in cui prendeva sonno si risvegliava agitatissimo alternando crisi di panico ad ansia. La mattina dopo i genitori hanno deciso di portarlo al pronto soccorso dell'ospedale di Mola di Bari, che da lì è stato trasferito all'ospedale per bambini Giovanni XXIII a Bari. I sanitari non appena si sono resi conto di quello che era accaduto hanno chiesto l'intervento di uno psicologo, del medico legale e della polizia giudiziaria. Allo psicologo il bambino ha raccontato dell'aggressione subita, il medico legale che lo ha visitato ha riscontrato sulla sua schiena lividi compatibili con l'impronta di scarpe di bambini di 7/8 anni.

I genitori, rappresentati dall'avvocato Nicola De Feudis, hanno sporto denuncia insieme a una richiesta di risarcimento danni perchè i fatti sono avvenuti in una scuola pubblica e durante le ore di lezione, senza che gli insegnanti siano intervenuti. La procura di Bari ha aperto un'inchiesta. Ora il bambino sta meglio, sta seguendo un percorso terapeutico ed è più sereno. I genitori hanno deciso di fargli cambiare scuola e di trasferirlo alla Montessori, di cui la De Filippo è succursale.

Muore Mirta Arlt, studiosa, figlia del grande scrittore Roberto

Muore Mirta Arlt, studiosa, figlia del grande scrittore RobertoRoma, 25 nov. (askanews) - E' morta a Buenos Aires all'età di 91 anni Mirta Arlt, professoressa, studiosa di letteratura e figlia del grande scrittore Roberto Arlt, autore dei "Sette pazzi" e di altre fondamentali opere della letteratura argentina del Novecento.

"Mio padre non mi parlava mai di letteratura e non mi spingeva a scrivere. Avrebbe preferito che diventassi ingegnere o industriale", dichiarava la professoressa Arlt al quotidiano bairense La Nacion nel 2012.

Mirta, figlia di Roberto Arlt e Carmen Antinucci, era stata chiamata dai genitori Elettra ma, saggiamente, ha sempre preferito usare il secondo nome per evitare di seguire il triste destino del personaggio mitologico eponimo.

Dedicatasi allo studio della letteratura inglese e nordamericana, ha curato il lascito letterario del padre sseguendo la pubblicazione e il rilancio dei suoi principali libri, "I sette pazzi", "il giocattolo rabbioso", "le acqueforti di Buenos Aires", i racconti di "scrittore fallito". L'opera di Roberto Arlt è attualmente in fase di riscoperta in Italia, e la sua opera è in corso di ripubblicazione per le edizioni Sur.

La ginecologa, educare bimbi a cultura del rispetto fin da scuole elementari

Milano, 25 nov. (AdnKronos Salute) - "Negli ultimi anni in Italia sono nati molti nuovi centri dedicati all'assistenza e all'accoglienza delle donne maltrattate o vittime di stupro, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Medici e Istituzioni devono continuare a lavorare a braccetto, affinché i punti di riferimento per le vittime di violenza siano sempre più numerosi sul territorio e in grado di offrire un'assistenza a 360 gradi". Auspica un'assistenza "sempre più mirata", con più centri antiviolenza e spazi ad hoc, la Società italiana della contraccezione, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra oggi. La Sic si impegna inoltre a diffondere tra i giovanissimi una "cultura del rispetto".

"Nei pronto soccorso - afferma Annibale Volpe, past president della società scientifica - molti medici hanno fatto corsi di formazione specifica per imparare a trattare, anche giuridicamente, i casi di violenza sessuale e domestica". Tuttavia "occorrono dei locali ad hoc con specialisti dedicati - avverte l'esperto - sia per consentire alle pazienti la privacy che episodi violenti di questo tipo impongono, sia per offrire il giusto approccio multidisciplinare alla paziente che spesso manca nei pronto soccorso per questioni di tempo".

Inoltre, aggiunge il ginecologo, "i centri antiviolenza devono essere in grado, qualora ci si trovi di fronte ad abusi di natura sessuale, di offrire il corretto supporto di intercezione postcoitale (spirale oppure pillola del giorno dopo), per garantire alle donne che lo richiedano di non imbattersi in una gravidanza assolutamente indesiderata".

Oltre al 'nodo' assistenza, la Sic pone l'accento anche sulla "fondamentale importanza" dell'educazione. "La maggior parte dei casi di violenza con cui quotidianamente entriamo in contatto - osserva Anna Grasso, della Ginecologia e Ostetricia dell'università di Modena e membro Sic - riguardano donne straniere con cui è estremamente difficile comunicare, per motivi sia linguistici che motivi culturali".

Ma "il diritto all'integrità fisica della persona non può essere modificato a seconda della cultura del Paese di provenienza - sottolinea l'esperta - Anzi, deve essere sempre più alla base di questa società cosmopolita verso la quale tendiamo. E' dunque compito di tutta la società far in modo che diventi un valore comune".

Affinché questo accada, conclude Grasso, "è necessario puntare sulle nuove leve e portare nelle scuole, fin dalle elementari, non solo l'educazione sessuale, ma anche l'educazione al rispetto del sé: spieghiamo alle bambine che sono esseri senzienti, dignitosi e portatrici di diritti inviolabili. E' dovere di noi ginecologi muoverci per primi. Non sempre le donne straniere hanno gli strumenti e le possibilità per chiedere aiuto, ed è dunque parte integrante del nostro compito di medici andar loro fisicamente incontro per raccoglierne le esperienze e offrir loro il nostro sostegno".

lunedì 24 novembre 2014

Fecondazione: in Francia mancano ovuli per eterologa, campagna sul web

Roma, 24 nov. (AdnKronos Salute) - Sono insufficienti per rispondere alle richieste le donazioni di ovuli e spermatozoi per la fecondazione eterologa in Francia. Così Agenzia biomedicale del Paese ha lanciato una campagna su web, diretta a un vasto pubblico, per incoraggiare eventuali donatori . Lo slogan 'I più bei doni non sono sempre i più grossi' campeggia sui siti e su alcuni giornali come Le Monde.

L'Agenzia biomedicale dispone di due siti specializzati sulla questione del dono dei gameti e di un numero verde. E secondo le ultime cifre disponibili (2012), 422 donne hanno donato ovociti e 164 bambini sono nati, mentre 2.110 coppie erano ufficialmente in attesa di una donazione. Per quanto riguarda gli spermatozoi, sempre nel 2012, 235 uomini hanno fatto donazioni e 1.141 bambini sono nati quest'anno.

Il dono di ovociti è possibile in Francia per le donne tra i 18 e i 37 anni e quello di sperma per gli uomini dai 18 ai 45 anni, a condizione che siano in buona salute e abbiano almeno un bambino. Il dono è libero, anonimo e gratuito, mentre i beneficiari sono le coppie infertili o quelle che rischiano di trasmettere una malattia genetica.

Libri: 'Mangiastorie', festival di letteratura per bambini e ragazzi

Brescia, 24 nov. (AdnKronos) - Al via la quinta edizione di "Mangiastorie", il festival di letteratura per bambini e ragazzi. Dal 12 al 21 dicembre sarà ospitato in provincia di Brescia nei comuni di Gussago, Castegnato, Ome e Rodengo Saiano. Il festival si propone di valorizzare la letteratura per l’infanzia come veicolo educativo e comunicativo.

La rassegna riparte dalla riscoperta degli elementi - Terra, Acqua, Aria, Fuoco - come ideale filo conduttore. Spazio, in programma, a ogni forma di creatività: letteratura, arte, musica, teatro. "Mangiare le storie fa bene al cuore, alla mente, alla fantasia", spiega il direttore artistico della manifestazione, Cosetta Zanotti. In calendario autori di rilievo nel panorama nazionale.

Sono già alcune migliaia gli alunni della scuola primaria e secondaria coinvolti, nei municipi interessati, con rappresentazioni e dibattiti nelle scuole. I ragazzi parteciperanno, poi, anche ai laboratori e agli incontri del Festival. A loro andranno ad aggiungersi studenti degli istituti superiori, insegnanti, educatori e famiglie. Per il secondo anno a Mangiastorie è stato riconosciuto il patrocinio dell’Unesco per l’importanza della sua azione.

Libri: 'Mangiastorie', festival di letteratura per bambini e ragazzi (2)

(AdnKronos) - Presenti al festival quattro Premi Andersen: Gek Tessaro, con lo spettacolo teatrale multimediale "Io sono un ladro di bestiame felice", e poi ancora Antonio Ferrara, Chiara Carminati, Annalisa Strada con il suo nuovo libro "Il rogo di Stazzema".

Circa 70 gli eventi previsti nelle scuole e oltre una ventina gli incontri per il pubblico tra spettacoli, conferenze, presentazioni e laboratori come quello in collaborazione con il Progetto Nati per Leggere. Tra i principali autori coinvolti anche Fuad Aziz, Nicola Brunialti, Aldo Ferraris, Paolo Di Paolo.

Satoe Tone, illustratrice giapponese, che ha vinto il Premio Internazionale di Illustrazione della Fiera del libro per ragazzi di Bologna (2013), incanterà i bambini con le sue favole. Lara Albanese, oltre a far conoscere le sue opere ai bambini delle scuole, accoglierà il pubblico dei ragazzi in un planetario magico dove si potranno conoscere le costellazioni.

Una menzione particolare la merita certo la presentazione di "Dentro di me", libro pubblicato da Airp (Associazione Italiana Rene Policistico) e dedicato ai bimbi colpiti da questa malattia. A firma di Cosetta Zanotti e dell’illustratrice Elena Gallina, il volume porta un messaggio di solidarietà e affetto alle famiglie coinvolte e contribuisce alla ricerca sulla patologia.

domenica 23 novembre 2014

Palermo, bimbo morso alla testa dal suo cane a Misilmeri: ricoverato

Palermo, 23 nov. (LaPresse) - Tragedia sfiorata a Misilmeri, piccolo centro in provincia di Palermo, dove un bambino di due anni è stato aggredito con un morso alla testa dal suo cane. L'animale, un meticcio di grossa taglia, si è scagliato contro il bimbo mentre si trovava nel viale di accesso alla propria abitazione. L'intervento dei familiari ha evitato il peggio: il piccolo è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale infantile di Palermo, per essere poi trasferito al reparto maxillo-facciale del Civico.

I medici hanno riscontrato ferite lacero-contuse al volto e al cuoio capelluto, ma il bambino non è in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Misilmeri, il personale dell'Asp 6 di Palermo di Misilmeri e dell'associazione 'Agada' di Trabia, che hanno catturato il cane, affidato poi al canile per la custodia giudiziale. I carabinieri indagano per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti ed eventuali responsabilità dei proprietari.

sabato 22 novembre 2014

Palermo, no cresima figlio boss in cattedrale. Romeo: Non sono pentiti

Palermo, 22 nov. (LaPresse) - "Il cardinale Paolo Romeo non ha negato il sacramento della Cresima in assoluto al figlio di uno dei boss Graviano, studente liceale del Centro educativo ignaziano, ma ha soltanto evitato che ricevesse il sacramento stamani insieme agli altri giovani, nella chiesa cattedrale dove riposano le spoglie del beato padre Pino Puglisi". E' quanto si legge in una nota dell'Arcidiocesi di Palermo, dopo il caso del figlio del boss Giuseppe Graviano, condannato come mandante dell'omicidio di don Puglisi, cui la curia ha impedito di ricevere la cresima oggi, insieme con gli altri compagni, nella cattedrale di Palermo.

"Non è stata soltanto una scelta di prudenza - afferma il cardinale Romeo - certamente i figli non possono portare e non portano i pesi dei padri, anzi un figlio che si trova in queste circostanze è maggiormente attenzionato dalla Chiesa perché Dio ha sempre avuto una particolare predilezione verso i più deboli. Bisogna pure pensare che in cattedrale riposano le spoglie di padre Puglisi, ucciso da persone che non mi pare abbiamo mai avuto segni chiari anche di dolore - sottolinea Romeo - di ciò che hanno commesso. Non dimentichiamo che don Pino Puglisi è un martire perché ucciso in odio della fede". La nota dell'Arcidiocesi spiega comunque che "al giovane non sarà negato il sacramento che completa l'iniziazione cristiana, che riceverà in forma privata, in un'altra chiesa, non in maniera solenne e in pubblico. C'era infatti, il pericolo - ancora la nota dell'Arcidiocesi - che la presenza del giovane tra i cresimandi di stamani in cattedrale fosse strumentalizzata". Sulla vicenda interviene anche il vescovo ausiliario, monsignor Carmelo Cuttitta: "Anche in precedenza ci sono stati casi analoghi - dice -. Ci auguriamo che questo ragazzo faccia un percorso diverso da quello del padre, che cresca bene e abbia una vita giusta". Padre Puglisi fu ucciso il 15 settembre 1993, giorno del suo 56esimo compleanno, dal killer Salvatore Grigoli, nel quartiere controllato dai boss Graviano. Furono loro a ordinarne l'eliminazione. Una morte in "odium fidei", come è stato decretato dalla Congregazione per le cause dei santi, che ha dichiarato don Puglisi martire.

Photo Francesco Baiamonte / LaPresse

Palermo - Cathedral - veneration of the remains of the new Blessed Giuseppe Puglisi MARTYR - faithful in prayer

Robin Williams, parla il figlio: affetto dei fan incredibile

Robin Williams, parla il figlio: affetto dei fan incredibileRoma, 22 nov. (askanews) - A cinque mesi dalla sua morte, per la prima volta parla in pubblico il figlio di Robin Williams Zak, 31 anni, che ha ricordato il padre in un gala del della Christopher & Dana Reeve Foundation.

"Stiamo bene - ha detto - Cerchiamo con fatica di raccogliere le nostre forze e abituarci a questa nuova realtà. Anche se è tremendamente triste, ma la guarigione è un processo a lungo termine. Abbiamo avuto tante persone che ci hanno aiutato a superare questo momento". La figura di Robin Williams è oggetto di continue rievocazioni ed incontri a testimonianza di quanto abbia dato ad Hollywood questo attore. "La reazione del pubblico - continua Zak - è stata incredibile. Hanno condiviso parole di supporto, svariate forme d'arte e tantissimi diversi tributi per mio padre".

La Christopher & Dana Reeve Foundation fu fondata dall'indimenticato Superman per sostenere i diritti dei disabili e favorire la ricerca sulle lesioni spinali e Williams era tra i più grandi amici di Reeve. Oltre a Zak, avuto con la prima moglie Valerie Velardi, Robin Williams ha altri due figli: Zelda e Cody, nati dal secondo matrimonio dell'attore con Marsha Garces, poi risposatosi per la terza ed ultima volta con Susan Schneider. L'attore ha lasciato 50 milioni i dollari in eredità a moglie e figli.

venerdì 21 novembre 2014

Il bimbo non mangia? Ecco cosa fare

Il vostro problema di genitori è che il bambino non mangia? Abbiamo un segreto da svelarvi: evitate che faccia da solo, servitelo voi. Non è un modo per viziarlo già da così piccolo, ma la strategia più efficace per indurlo a mangiare le giuste quantità che dovrebbe assumere alla sua età. Lo ha dimostrato un nuovo studio statunitense, secondo cui i bambini in età prescolare mangiano molto più cibo se vengono serviti piuttosto che quando mangiano da soli. I ricercatori sottolineano "la necessità per gli adulti di imparare che sedersi e mangiare con i bambini aiuta questi ultimi a riconoscere la fame e pienezza", come ha dichiarato Samantha Ramsay, docente di Alimenti e Nutrizione alla Idaho University, che ha condotto lo studio.

Lo studio

Pubblicata sulla rivista scientifica "American Journal of Clinical Nutrition", la ricerca ha dimostrato come ci sarebbero una serie di benefici che derivano da questo comportamento alimentare del bambino, compresi lo sviluppo di abilità sociali, il corretto utilizzo di una forchetta o di un cucchiaio, i primi sintomi di indipendenza e l´apprendimento generico. Inoltre si presume che i bambini non mangino troppo, a differenza di quando invece vengono serviti o quando il pasto è abbondante.

"L´idea era che permettere ai bambini di auto-selezionare le porzioni di cibo, invece di essere serviti, consentisse loro di comportarsi come avessero un´età maggiore. I bambini consumano infatti potenzialmente il cibo di cui hanno davvero bisogno", ha detto Jennifer Savage Williams, direttore del Center for Childhood Obesity Research alla Penn State University, e prima autrice dello studio che è stato effettuato su 63 bambini tra i 3 e i 5 anni, cui sono stati serviti piatti di pasta e formaggio dai 100 ai 400 grammi.


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Calcio: Lotito, Tavecchio razzista? Macche', nel Togo ha adottato 3... cosi, 3 bambini

(AGI) - Roma, 20 nov. - "Lo dice lei che Tavecchio ha fatto una figura del cavolo". Claudio Lotito non ha dubbi su quella frase su "Opti Poba' che mangiava le banane" e, dallo studio di AnnoUno su La7, difende il presidente Figc. Rischiando a sua volta la gaffe quando dice che "Tavecchio e' uno che ha costruito due ospedali nel Togo, ha adottato dei... cosi...". Giulia Innocenzi interrompe l'ospite per chiedere conferma, il patron della Lazio chiarisce "tre bambini" ma anche Vauro ironizza sul vocabolo uscito in prima battuta. Qui Lotito lamenta che "c'e' anche un problema di udito, rivolgetevi a Maico, che e' un esperto per l'udito".

C'e' anche il tempo per una citazione filosofica. Niente latino ma greco antico per Claudio Lotito, in studio a AnnoUno su La7. Il presidente della Lazio, sempre piu' attratto dall'impegno in politica, descrive un Paese "depresso" e esemplifica richiamandosi "alla dicotomia tra 'faino' e 'noumeno'". Lo studio rumoreggia e Lotito chiosa "lo so che ridete, del resto ormai si va a scuola solo per prendere il titolo di studio". Ma il patron biancazzurro non si scompone neanche quando uno dei ragazzi-opinionisti lo appella in maniera molto ruvida: "Guarda che parli con uno di quegli 'stronzi' che da' lavoro a ottomila persone, e che viene dall'universita' della strada". .

giovedì 20 novembre 2014

Elisabetta Gregoraci: con il figlio a Disneyland

Elisabetta Gregoraci: con il figlio a Disneyland

Elisabetta Gregoraci ha portato il figlio Nathan Falco a Disneyland per l’inaugurazione della stagione natalizia.

La showgirl, sposata con l'imprenditore Flavio Briatore, ha voluto regalare una giornata speciale al figlioletto facendogli respirare con un po' di anticipo la magica atmosfera natalizia e ha documentato la giornata con diverse foto su Instagram.

Anche un'altra vip ha avuto la stessa idea: la bionda attrice Nicoletta Romanoff è stata avvistata tra i personaggi Disney con la figlioletta Maria. Ma mentre lei ha posato con Minnie, Topolino e Paperino la Gregoraci si è scattata una foto mentre ritorna per un attimo bambina e bacia appassionatamente il dinosauro di Toy Story.

Elisabetta si è poi divertita con Nathan Falco a fare un giro su tutti i giochi del parco adatti ai più piccini, come la giostra delle tazzine da tè.

Le due madri hanno anche presenziato entusiaste insieme ai figli alla Parata Disney di Natale e allo spettacolo serale Disney Dreams.

«Siamo molto uniti e complici. Lui è un bimbo sensibile, dolce, ma anche testardo. Riesce a seguire i discorsi degli adulti ed è anche abbastanza indipendente. Inoltre è molto socievole», ha spiegato la Gregoraci in un’intervista al settimanale Chi.

La showgirl, conosciuta per lo più per la sua bellezza, ha mostrato nuove abilità pubblicando «Mamma Elisabetta racconta..», una raccolta di fiabe e di favole inventate per il figlio.

«Fin da quando ero in dolce attesa raccontavo le fiabe al mio bimbo che era in arrivo», ha spiegato la showgirl.

Anche il suo compagno, Flavio Briatore è pazzo di Nathan Falco.

«A volte litigano e la cosa mi fa davvero ridere. Flavio ha trovato pane per i suoi denti perché Nathan è l’unico che gli dice di no».

Cover Media

Calcio, Longo incontra bambini di Selergius: Mio mito era Ronaldo

Cagliari, 20 nov. (LaPresse) - Samuele Longo, attaccante del Cagliari, in prestito dall'Inter, ha fatto visita alla scuola elementare di Selargius, nel cagliaritano, dove ha risposto alle domande degli alunni della scuola e ha firmato autografi. "Da piccolino ho visto giocare Ronaldo, quello brasiliano non quello di adesso, e da lì mi sono appassionato. Da piccolo avevo il sogno di diventare come lui", ha raccontato Longo, spiegando come sia nata la sua passione.

"Inizi da piccolo perché ti piace giocare e poi hai la fortuna di poterlo fare come lavoro - ha detto ancora ai bambini - Non pensavo però che lo avrei potuto fare davvero, era un sogno. Se arrivava bene altrimenti avrei fatto qualcos'altro". E circa la partita del 30 novembre contro la Fiorentina ha detto: "E' una partita come le altre e cercheremo di fare il massimo come in tutte quante le partite", ha concluso Longo.

Nicki Minaj, quinto album e poi un bambino

Roma, 20 nov. (askanews) - Nicki Minaj è pronta a diventare mamma ma lo sarà solo dopo la pubblicazione del suo quinto album. Il prossimo 24 novembre sarà lanciato il suo terzo disco, "The Pink Print" ma, a 31 anni è arrivata l'ora di pensare alla maternità. In una intervista a "Complex" la rapper statunitense ha detto che per contratto deve pubblicare sei album. Ma dopo il quinto vuole avere un bambino. "Mi chiedo se sarò una di quelle donne che tengono sia ai figli sia alla carriera. Ho sempre detto: Quando avrò il mio bambino, sarò tutta per lui. Non voglio che il bambino pensi di non avere tutta la mia attenzione. Se quando finirò il quinto album non avrò un figlio, non importa quanti soldi ho, sarei delusa come donna, perché mi sento di essere stata messa qui per diventare madre. Ho messo da parte l'ipotesi matrimonio perché non voglio altra gente che interferisca nel mio lavoro. Preferisco non fare nulla che finisca sulla carta, ma sicuramente mi sposerò prima di avere un bambino". La rapper Usa ultimamente è stata impegnata nella promosione di "Pills N Potion", "Anaconda" nella collaborazione in "Bang Bang" con Ariana Grande e Jessie J e infine come conduttrice degli MTV EMA 2014 a Glasgow, in Scozia.

Pediatria: allarme Unicef, milioni di bambini fuori da innovazione

Roma, 20 nov. (AdnKronos Salute) - "Ogni giorno i diritti di milioni di bambini vengono violati. Basti pensare che nel mondo il 20% più povero dei bambini ha il doppio delle probabilità di morire prima dei 5 anni rispetto al 20% più ricco; quasi un bambino su 4 nei Paesi meno sviluppati è coinvolto nel lavoro minorile e milioni di bambini subiscono sistematicamente discriminazioni, violenze fisiche e sessuali, abuso e incuria". E' quanto emerge dal Rapporto Unicef 'La condizione dell'infanzia nel mondo-immaginare il futuro: l'innovazione per tutti i bambini', lanciato oggi in occasione del 25° anniversario della Convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

"Nel mondo - si sottolinea - il 20% più ricco di donne ha 2,7 probabilità in più del 20% di donne più povere di ricevere assistenza al momento del parto. In Asia meridionale le donne più ricche hanno quasi 4 volte più probabilità rispetto a quelle più povere". Inoltre, "in tutto il mondo il 79% dei bambini più ricchi sotto i 5 anni sono stati registrati alla nascita, ma solo il 51% dei più poveri gode del diritto ad avere un'identità ufficiale. E mentre l'80% dei bambini che vivono in città è registrato, questo è vero solo per il 51% di coloro che vivono in campagna".

"Quasi 9 bambini su 10 che appartengono al 20% più ricco delle famiglie nei Paesi meno sviluppati del mondo - evidenzia ancora il Rapporto - frequentano la scuola primaria, rispetto a solo circa 6 bambini su 10 delle famiglie più povere. Il divario può essere drammatico anche nei Paesi a medio reddito. In Nigeria, per esempio il 94% dei bambini delle famiglie più ricche ha frequentato la scuola, contro il 34% dei bambini delle famiglie più povere". Inoltre, "indipendentemente dalla ricchezza, le bambine continuano ad avere meno opportunità di studiare. Per ogni 100 ragazzi iscritti alla scuola primaria in Africa occidentale e centrale, solo 90 bambine lo sono. L'esclusione peggiora nella scuola secondaria, dove per ogni 100 ragazzi sono iscritte solo 76 ragazze". Non solo. "Le adolescenti hanno più probabilità di sposarsi o convivere a 19 anni rispetto ai maschi della stessa età, e meno probabilità rispetto ai ragazzi di avere una buona consapevolezza sui rischi del virus Hiv. In Asia meridionale i ragazzi hanno quasi il doppio delle probabilità delle ragazze di sapere come proteggersi". Ancora, "quasi 3 quarti (o circa 1,8 miliardi) dei 2,5 mld di persone in tutto il mondo che ancora non hanno accesso a servizi igienici vive in aree rurali".

Per l'Unicef, "è necessario un intervento urgente per evitare che milioni di bambini vengano esclusi dai vantaggi dell'innovazione: l'organizzazione, la connettività e la collaborazione possono alimentare nuove reti globali impiegando l'innovazione per raggiungere tutti i bambini". Il Rapporto "chiede a governi, professionisti dello sviluppo, imprese, attivisti e comunità di lavorare insieme perché le nuove idee possano sfidare alcuni dei problemi più urgenti che affrontano i bambini e per trovare nuovi modi di ampliare le innovazioni migliori e più promettenti".

"L'ingiustizia è vecchia quanto l'umanità, ma lo è anche l'innovazione, che ha sempre guidato il cammino dell'umanità - commenta il direttore esecutivo dell'Unicef, Anthony Lake - Nel nostro mondo sempre più connesso, le soluzioni locali possono avere un impatto globale a favore dei bambini in tutti i paesi che ancora devono affrontare disuguaglianze e ingiustizie ogni giorno. Perché l'innovazione favorisca ogni bambino dobbiamo essere più innovativi, ripensare il nostro modo di promuovere e accendere nuove idee per risolvere i nostri problemi più antichi. Le migliori soluzioni ai nostri problemi più difficili - precisa - non verranno esclusivamente dall'alto verso il basso o dalla base in su, o da un gruppo di nazioni all'altro. Verranno da nuove reti per la soluzione di problemi e dalle comunità innovative attraverso confini e settori trasversali per raggiungere i più difficili da raggiungere, e arriveranno da giovani, adolescenti e bambini stessi".

L'ultima edizione del Rapporto dell'Unicef sostiene che le innovazioni, come i sali per la reidratazione orale o alimenti terapeutici pronti per l'uso hanno contribuito a guidare un cambiamento radicale nella vita di milioni di bambini negli ultimi 25 anni e che prodotti, processi e partnership più innovativi sono fondamentali per realizzare i diritti dei bambini più difficili da raggiungere. Il Report, completamente digitale, include contenuti multimediali e interattivi e invita i lettori a condividere le proprie idee e le innovazioni, mettendo in evidenza le innovazioni eccezionali provenienti da varie nazioni che stanno già migliorando la vita nei Paesi di tutto il mondo.

mercoledì 19 novembre 2014

Stefano Accorsi: voglio il rapporto con i miei bambini"

Roma, 19 nov. (askanews) - "Che cosa voglio davvero dalla vita? Il rapporto con i miei bambini: lo cerco, lo nutro. Anche a distanza (loro vivono a Parigi con la mamma, la modella Laetitia Casta, da cui Stefano si è separato, ndr). Li chiamo via Skype, chiacchiero, organizzo feste e gite per quando vado a Parigi. Non sono mai distratto. Mai lontano". A dichiararlo è Stefano Accorsi che rilascia un'intervista a Grazia in edicola domani, giovedì 20 novembre. Dal 9 dicembre Accorsi sarà a teatro con Decamerone. Vizi, virtù, passioni, tratto dal testo di Giovanni Boccaccio: "Dopo aver portato a teatro l'Ariosto, continuo sulla strada della riscoperta dei "Grandi Italiani", il prossimo sarà Niccolò Machiavelli".

Findanzato ora con Bianca (Vitali, modella, ndr), Accorsi rivela al settimanale cosa vuole dall'amore: "Ci sono cose che accadono prima che io mi accorga di volerle. Ho smesso di scegliere con la testa. Adesso mi fido del mio istinto". E confida come si è accorto di essere innamorato di Bianca: "L'ho capito quando ho visto che le ore con lei passavano senza che me ne accorgessi, senza che mi distraessi un attimo". Neanche la differenza di età l'ha fatto desistere (la sua fidanzata ha 20 anni meno di lui, ndr): "All'inizio mi chiedevo: ma si può fare? Ma è giusto? Poi sono arrivati i fatti e ho smesso di farmi domande. All'improvviso trovi il coraggio di buttarti, hai voglia di scoprirla e speri che lei abbia voglia di scoprire te".

martedì 18 novembre 2014

Nfl sospende Peterson, frustò il figlio di 4 anni

New York, 18 nov. - (AdnKronos) - Adrian Peterson è stato sospeso almeno per il resto della stagione 2014-2015 per aver violato le regole di condotta personale della Nfl. Lo ha annunciato oggi la lega professionistica statunitense. L'eventuale reintegro del running back dei Minnesota Vikings non verrà preso in considerazione prima del 15 aprile 2015. La stella dei Vikings, lo scorso mese di settembre, si è dichiarato colpevole di lesioni nei confronti del suo bambino di 4 anni, colpito più volte con uno frustino di legno ed è stato condannato a due anni di libertà vigilata e a pagare una multa di 80.000 dollari, evitando però il carcere.

La Nfl ha spiegato la decisione con un lungo comunicato dove si cita "un eccesso di disciplina inflitto a suo figlio di 4 anni". La nota include anche stralci di una lettera scritta a Peterson dal commissioner Nfl, Roger Goodell, nella quale si richiede al 29enne prodotto di Oklahoma di sottoporsi a delle cure al fine di essere reintegrato. "Siamo pronti a inserirti in un programma riabilitativo che può aiutarti ma non può avere successo senza il tuo sincero impegno", ha scritto Goodell.

Salute: troppi energy drink a bimbi, aumento chiamate a centri anti-veleni Usa

Roma, 18 nov. (AdnKronos Salute) - Gli energy drink possono costituire un pericolo per i piccoli di casa. Che, magari all'insaputa di mamma e papà, aprono gli scaffali, stappano le lattine e assaggiano le bevande 'da grandi'. Cresce, infatti, negli Stati Uniti il numero di chiamate ai centri anti-veleni che coinvolgono bambini e bibite energetiche, secondo un nuovo studio presentato all'American Heart Association's Scientific Session in corso a Chicago. Gli scienziati hanno scoperto che il 40% delle 5.156 chiamate ai centri anti-veleni per "esposizione ad energy drink" coinvolge bambini sotto i 6 anni. In molti casi i genitori non sapevano che il bambino si era impossessato della bibita, e molte chiamate segnalano seri effetti collaterali, come un anomalo ritmo cardiaco o un attacco di qualche tipo.

L'autore dello studio, Steven Lipshultz, pediatra della Wayne State University School of Medicine, ha gestito diversi casi di bambini che si erano sentiti male dopo aver bevuto un energy drink, all'insaputa di mamma e papà. L'esperto spiega che un adolescente può sperimentare disturbi anche seri dopo aver bevuto appena 100 mg di caffeina, e i bambini più piccoli risentiranno anche di quantitativi minori. Alcune di queste bibite, riferisce la Cnn, contengono oltre 300 mg di caffeina, o una combinazione di caffeina e additivi 'naturali' che può rivelarsi davvero insidiosa per i più piccoli. Inoltre, secondo Lipshultz il numero di episodi relativi ai bimbi che si sono sentiti male dopo aver assaggiato queste bevande è maggiore di quanto indichi lo stesso studio.

Questo perché non sempre i genitori chiamano il numero verde del centro anti-veleni: a volte si precipitano in pronto soccorso e la sua ricerca non tiene conto di questi casi. "I dati probabilmente indicano solo la punta dell'iceberg", aggiunge il pediatra. E anche per il collega Laurence Sperling, direttore medico della cardiologia preventiva dell'Emory Healthcare di Atlanta, "si tratta di una scoperta molto preoccupante, che evidenzia come dobbiamo essere molto responsabili rispetto a chi usa gli energy drink".

lunedì 17 novembre 2014

Calcio, Totti: "Riportiamo i bambini allo stadio"

Calcio, Totti: Roma, 17 nov. (askanews) - I disordini di Italia-Croazia sono stati solo gli ultimi in ordine di tempo che testimoniano l'esistenza di un calcio malato. Sulla questione si è espresso anche il capitano della Roma Francesco Totti che ha ricevuto un premio a Milano: "Ogni tanto i miei figli mi dicono 'ho paura, non vengo allo stadio'. Purtroppo è la verità. Dobbiamo riportare le famiglie allo stadio. Il calcio deve essere divertimento, sfogo, e i bambini ci trasmettono calore. Vedendolo dal campo, noi possiamo giocare ancora meglio".

Albano e Romina: la figlia in psicanalisi

Albano e Romina: la figlia in psicanalisi

Cristel Carrisi sta attraversando un periodo di crisi. E la colpa sarebbe di mamma e papà, Al Bano e Romina Power, tornati insieme almeno da un punto di vista artistico.

«La prima volta che dopo anni ci siamo seduti tutti insieme a tavola eravamo in America e nel cogliere quell'armonia che si era creata mi ricordo che mi sono alzata e ho detto ai miei genitori che io negli anni precedenti non volevo altro, volevo solo quello. Quella tranquillità… ma nel corso di un concerto a Bucarest poi c'è stato il vero disgelo», ha raccontato a Domenica Live la 29enne de «La fattoria».

«Mi sono fatta aiutare da uno psicologo, perché se la rottura aveva messo a dura prova la mia stabilità anche rivederli insieme non è stata una passeggiata».

Il ricordo di quanto l’affiatato duo di «Felicità» ha confermato la separazione resta ancora oggi una ferita aperta per la Carrisi, che, come se non bastasse, ha dovuto affrontare poi la forte pre ssione dei media e del pubblico.

«I miei genitori ci fecero sedere tutti insieme e poi papà ci disse che tra di loro le cose non andavano più bene. Fu un dolore fortissimo, anche perché il loro era un amore vero e totalizzante che ci aveva permesso di vivere un'infanzia felicissima», ha continuato.

«La gente che mi incontrava per strada si sentiva in dovere di chiedere oppure di stare lì a chiacchierare su una cosa così intima e personale della mia famiglia. Mi facevano domande, dando per scontato che io volessi parlarne».

Nel frattempo, la giovane si trova in Svizzera, con la speranza che il silenzio delle Alpi l’aiuti a ritrovare un po’ di pace interiore.

Cover Media

Calcio: Totti, riportare bambini allo stadio, i miei a volte hanno paura

Milano, 17 nov. (AdnKronos) - "Dobbiamo riportare le famiglie allo stadio, soprattutto i bambini. Lo stadio deve essere un divertimento, uno sfogo, vedere il calore che ci tramettono i bambini ci dà anche a noi in campo una motivazione in più per giocare anche meglio. I miei figli vengono spesso allo stadio ma a volte mi dicono: 'ho paura, non vengo allo stadio'. Purtroppo è la verità". Lo ha detto Francesco Totti ricevendo il premio 'Il Bello del calcio' a Milano.

Il numero 10 della Roma, parlando dei suo figlio come futuro calciatore, va cauto. "Mio figlio può seguire questa strada? Cerco sempre di metterlo da parte, è ancora piccolo, spero possa diventare un giocatore di calcio, ma spero se ne parli il meno possibile e deve pensare solo a divertirsi. Se dovesse diventare un giocatore cercherò di spiegargli come comportarsi". Totti ha poi parlato di Giacinto Facchetti: "Non ho mai conosciuto personalmente Facchetti, solo di sfuggita, ma ne ho sentito parlare sempre bene, in modo positivo. Sono contento di ricevere questo premio, ringrazio la famiglia Facchetti".

Totti ha poi parlato del calcio italiano. "Da dopo il mondiale c'è stato un declino, soprattutto in campo internazionale, con tante squadre che si sono rinforzate ed hanno una grande forza economica, ma cercheremo di arrivare a grandi livelli perché l'Italia lo merita. Io ho avuto la possibilità e la fortuna di vincere un mondiale con mister Lippi, grazie a lui che mi ha aiutato. Ho avuto un brutto infortunio prima del Mondiale e non sapevo se avessi potuto partecipare, ma lui voleva fortemente che andassi in Germania. Ho avuto la fortuna di avere uno staff che mi ha aiutato a recuperare il prima possibile e abbiamo raggiunto quello che tutta Italia voleva".

giovedì 13 novembre 2014

Pediatria: in Italia 9 mila bimbi l'anno da baby-mamme, show'Teen mom' scoraggia

Roma, 13 nov. (AdnKronos Salute) - 'Baby-mamme' non solo in Sudamerica, dove fa discutere la campagna choc in un centro commerciale venezuelano con manichini che raffigurano giovani scolare incinte. Il fenomeno della gravidanze precoci riguarda anche il nostro Paese: secondo l'Istat nel 2011 in Italia sono nati 9.000 bambini da madri 'under 19'. Con 1.562 (pari a al 17%) nella sola Regione Campania. Ai dati, presentati a un congresso nazionale dei ginecologi italiani (Sigo, Agoi e Agui), fa da contraltare un'indagine milanese, che stima in oltre 2 mila neonati l'anno i figli delle baby-mamme della Lombardia.

Ragazze con meno di 20 anni, ancora adolescenti ma già responsabili di un'altra vita, divise fra la scuola e le notti in bianco alle prese con biberon e pannolini. Non solo storie a lieto fine, ma anche esperienze di solitudine e sofferenza. Nella regione, secondo il Servizio giovani mamme attivo all'ospedale San Paolo di Milano, "possiamo registrare un trend costante: oltre 2 mila bambini nascono ogni anno da una mamma che ha meno di vent'anni. Un dato che deve farci riflettere su come aiutare queste giovani a vivere il più possibile serenamente la loro gravidanza".

Un recente studio ha però evidenziato che il programma televisivo americano '16 anni e incinta' (Teen Mom), da poco arrivato anche in versione italiana, ha avuto un impatto positivo sui ragazzi: secondo l'analisi, lo show ha contribuito a ridurre del 6% le gravidanze tra gli adolescenti. Secondo Sarah S.Brown, direttore esecutivo del 'National Campaign to Prevent Teen and Unplanned Pregnancy', un'organizzazione no profit che aiuta le giovanissime in attesa di un bebè, "ancora non si comprende a pieno come i media possano influenzare anche positivamente la vita dei ragazzi". Ogni episodio di '16 anni e incinta' segue una ragazza durante tutto il periodo della gravidanza, del parto e delle prime settimane di maternità. "Solo il 40% delle madri adolescenti ha un diploma di scuola superiore - sottolinea Brown - e il 75% proviene da famiglie povere. Ecco che la televisione può contribuire a migliorare anche alcuni aspetti della prevenzione sessuale".

mercoledì 12 novembre 2014

Elisa: "I miei bambini curano le mie vecchie ferite"

Roma, 12 nov. (askanews) - Il suo ultimo lavoro è: L'anima vola, la cui versione deluxe esce il 17 novembre: Elisa è pronta a ripartire in tour che farà tappa sia in Italia, che all'estero. Mamma di due bimbi (Emma 5 anni e Sebastian 16 mesi, ndr), dice di loro: "I miei bambini stanno curando certe mie vecchie ferite. Faccio fatica a parlare di questo. Il fatto è che ho avuto un'infanzia difficile. Con un padre, diciamo, imprendibile. Sono cresciuta in una famiglia tutta storta. È stata dura".

E continua dichiarando a Grazia, il settimanale diretto da Silvia Grilli - in edicola domani, giovedì 13 novembre - : "Avevo valanghe di rabbia, fiumi, oceani". "E la rabbia non passa mai", dice Elisa. "Impari a controllarla. Ma senti che scatta dentro di te. Magari non muovi un muscolo, non dici niente. Ma sai che lei ha fatto 'clic' ed è partita. È sempre lì. Per questo mi fa ridere l'immagine che circola di me: una donna dolce, la ragazza della porta accanto. È vero sono anche così. Ma in me vive tutto questo tumulto". E conclude dicendo: "Ora dico una cosa che non è per niente da rockstar, ma me ne infischio. Da mesi ho comprato tele e pennelli perché voglio rimettermi a dipingere. Ma non ce la faccio. Perché ho sempre in testa quelle 'vocine di merda' che mi dicono: 'Vergogna! Sei una madre, vergogna! Lasci a casa i tuoi figli per venire qui a imbrattare una tela'. Insomma: riesco ad autorizzarmi a scrivere e comporre musica, perché questo è il mio lavoro. Tutto il resto non ho il coraggio di farlo".

Ricerca: verso 'pillola' per diventare più smart, il cervello torna bambino

Roma, 12 nov. (AdnKronos Salute) - Altro che film e racconti di fantascienza. La 'smart pill' che rende più intelligenti, e aveva stregato Bradley Cooper nel film 'Limitless', presto potrebbe diventare una realtà: i ricercatori della Stanford University americana sembrano infatti aver scoperto un modo per rendere più intelligenti, riportando il cervello a uno stato 'di plasticità' infantile. Gli scienziati hanno manipolato la PirB, una proteina espressa nelle cellule cerebrali, che, fra l'altro, ostacola anche la capacità di apprendere nuove competenze. Così si sono resi conto che potevano alterare la funzione normale del recettore, permettendo al cervello di fare connessioni più rapide. Insomma, di diventare più smart.

Certo, si tratta di un lavoro sperimentale, condotto solo sugli animali. Ma in questo modo il team di Carla Shatz ha scoperto che i loro soggetti sperimentali - riferisce 'The Independent' - erano più abili ad adattarsi a una serie di compiti nuovi, come usare un solo occhio se l'altro viene bendato, rispetto agli animali normali. Non solo: manipolando la proteina almeno una parte del cervello è diventata più malleabile, recupera più facilmente dopo delle lesioni, e impara nuove cose. Rendendo, in pratica, più intelligenti.

La molecola chiave, PirB, si trova anche negli esseri umani e stabilizza le connessioni neurali. Può essere manipolata grazie all'ingegneria genetica o a un farmaco. Lo studio, pubblicato su 'Neomatica', è importante non solo per le sue implicazioni terapeutiche, ma anche per il lo sviluppo di sostanze che migliorano la funzione cognitiva. Precedenti esperimenti hanno anche dimostrato che la versione umana di PirB, la LilrB2, può svolgere un ruolo nella malattia di Alzheimer.

Elisa: la figlia in lacrime sul set

Elisa: la figlia in lacrime sul set

Nuovi traguardi per Elisa, la cantautrice rock sbocciata all'estero e poi rientrata in Italia.

La musicista ha da poco lanciato il video di «A Modo Tuo», brano scritto da Ligabue, dove compare per la prima volta la figlia Emma Cecile, immortalata nella clip con le lacrime agli occhi.

«(Scoppia a ridere, ndr) Ma no poverina è caduta durante le riprese…», spiega ai microfoni di Tgcom24 spiegando i retroscena della decisione di portare con sé la bimba.

«Siamo partiti proprio dal testo della canzone che suggerisce un sacco di messaggi simbolici. Questa canzone parla di un tema universale come quello del rapporto tra figli e genitori e si basa su emozioni, gioie, paure. Per il ruolo della bambina si era pensato in un primo momento ad una piccola attrice ma poi mi sono detta: “Perché non chiederlo a mia figlia Emma Cecile!”».

A breve la cantautrice salperà per il tour di promozione dell'ultimo disco «L'anima Vola Live In The Clubs» di cui ci rivela qualche anticipazione: «(Sarà) uno show nudo e crudo. Le canzoni rimangono sempre quelle ma il sound spingerà più verso il rock. Voglio uno spettacolo a contatto con la gente che viene sotto il palco ad ascoltarti».

Ecco il calendario completo de «L'anima Vola Live In The Clubs»:

30 novembre al Koko di Londra (Regno Unito),

2 dicembre all'Obihall di Firenze

5 dicembre all'Estragon di Bologna

6 dicembre al Phenomenon di Novara - Fontaneto D’Agogna

8 dicembre all'Alhambra di Parigi (Francia)

9 dicembre all' Alcatraz di Milano

12 dicembre alla Supersonic Music Arena di Treviso - S. Biagio di Callalta

13 dicembre all'Ancienne Belgique di Bruxelles (Belgio)

15 dicembre a LKA Longhorn di Stoccarda (Germania)

16 dicembre alla X-Tra di Zurigo (Svizzera)

18 dicembre al Sala But di Madrid (Spagna)

19 dicembre alla Casa della Musica di Napoli

20 dicembre all’Atlant ico Live di Roma

Cover Media

Robin Williams lascia ai figli 50 milioni di dollari

Roma, 12 nov. (askanews) - Altro che bancarotta, Robin Williams, secondo il britannico MailOnline, avrebbe lasciato ai figli in eredità una fortuna che ammonta a circa 50 milioni di dollari. Susan Schneider, terza moglie conosciuta nel 2009 e sposata nel 2011, riceverà la cifra pattuita 3 anni fa, quando firmò un contratto prematrimoniale continuando a vivere nella villa da 7 milioni dove Williams è stato trovato morto. L'attore si è suicidato l'11 agosto, all'età di 63 anni, con una cinta probabilmente a causa di pericolose allucinazioni provocate dalla demenza correlata alla malattia di Alzheimer e a quello di Parkinson.

Beneficiari del testamento di Qilliams saranno Zachary, 31 anni, nato dalle prime nozze con Valerie; Zelda e Cody 25 e 22 anni, nati dal matrimonio con Marsha Garces. Due separazioni che gli sono costate 30 milioni di dollari.

martedì 11 novembre 2014

Elisa canta "A modo tuo", firmata Ligabue: dedica a mia figlia -2

Milano, 11 nov. (askanews) - Il 17 novembre esce "L'Anima vola - deluxe edition", cofanetto con tre inediti, "L'abitudine di sorridere", "Ti dirò di sì" e "Pugni sotto la cintura" tratti dalle registrazioni originali del disco, più due cover e un bonus Dvd con un live documentary, interviste esclusive e immagini della prima parte del tour 2014.

A fine novembre Elisa torna live nei club con 13 concerti in Italia e in Europa: si parte il 30 dal Koko di Londra per poi fare tappa a Firenze, Bologna, Novara, Parigi, Milano, Treviso, Bruxelles, Stoccarda, Zurigo, Madrid. Gran finale il 19 dicembre, giorno del suo compleanno a Napoli, e il 20 a Roma.

"E' un modo per essere più vicini al pubblico: finora abbiamo fatto tanti show nel senso di spettacoli perchè c'erano degli elementi spettacolari come luci, video, scenografie e coreografie. Ora tutto questo viene tolto e si predilige la musica, torniamo ad avere gli strumenti a cavo, il club è piccolo e la distanza con il pubblico è quasi nulla. È un ciao perchè poi mi rimetterò a scrivere, anzi ho già iniziato".

Sul palco del nuovo tour "L'anima vola live in the clubs", Elisa è sempre accompagnata dalla band formata da Andrea Rigonat (chitarra), Victor Indrizzo (batteria), Curt Schneider (basso), Christian Rigano (tastiere), Bridget Cady, Roberta Montanari e Lidia Schillaci (cori).

Dopo l'esperimento di un album tutto in italiano, che non ha messo d'accordo tutto il suo pubblico, Elisa rivela che nel suo futuro musicale tornerà l'inglese.

Elisa canta "A modo tuo", firmata Ligabue: la dedico a mia figlia

Elisa canta Milano, 11 nov. (askanews) - Una canzone scritta da un papà, Luciano Ligabue, per una figlia, e cantata da una mamma, Elisa, per la sua sua bambina. "A modo tuo" è il nuovo singolo estratto da "L'anima vola", l'album di Elisa doppio disco di platino con oltre 100mila copie vendute. La collaborazione tra i due artisti si rinnova, dopo il successo de "Gli ostacoli del cuore", con un brano sul difficile ruolo di genitore.

"Luciano mi ha chiesto di cantare questa canzone che aveva scritto per sua figlia, voleva che cantasse una donna pensando che una mamma che parla dei figli sia una cosa ancora più sentita - racconta Elisa - io ero andata a fargli sentire i demo dell'album perchè avevo bisogno di un po' di confronto, di spunti, di percezioni esterne di persone di cui mi fidavo su quello che stavo facendo. Questo esperimento in italiano era un salto per me, una cosa nuova, e mi sentivo un po' vulnerabile".

Nel videoclip del singolo compare anche la figlia della cantautrice: "Ci siamo fatti delle domande sul fatto di mostrare il suo volto o meno: io faccio musica e ho la fortuna di essere famosa, lo vedo come una cosa bella che è successa. L'ho voluto condividere con tutti i miei fan, e con Emma stessa: sapevamo che si sarebbe divertita tantissimo, le piace travestirsi e interpretare i personaggi dei film, sapevamo e ci sarebbe rimasto un ricordo bellissimo per tutta la vita, anche a lei. Luciano ha dedicato questa canzone a sua figlia e io la dedico alla mia".

(segue)

lunedì 10 novembre 2014

Giulia Innocenzi: niente figli con Pif

Giulia Innocenzi: niente figli con Pif

Giulia Innocenzi e Pif hanno festeggiato il terzo anno di fidanzamento lo scorso 25 giugno andando a convivere, ma la giornalista politica che affianca Roberto Santoro in «Servizio Pubblico» non ne vuole sapere di avere figli.

«Ora non sono nel mio raggio d’azione», ha raccontato Giulia a Grazia che presto compirà trent'anni. Non esclude però in futuro di voler mettere su famiglia.

«Vedremo. Se quando sarò pronta starò ancora con lui, direi di sì».

Giulia è abituata ad essere sempre intervistata sulla sua dolce metà, il regista di «La mafia uccide solo d'estate» pellicola che è valsa a Pif il David di Donatello come miglior film regista esordiente.

«È il meccanismo, non mi sorprende né mi offende. I limiti li metto io. Per esempio, non mi vedrete mai in un servizio fotografico posato con lui, né mai cercherò di spettacolarizzare la nostra coppia».

C'è però una cosa che i giornalisti non le hanno mai chie sto riguardo al suo celebre partner: «Qual è stato il piatto più buono che ti ha preparato? Risposta: gli spaghetti con il pesto Buitoni. Giusto per farvi capire come può essere il resto della sua cucina. A casa io faccio da mangiare e lui lava i piatti. Se non ci fosse una divisione dei compiti al 50 per cento, avrei già fatto lo sciopero generale».

Insomma in casa Pif-Innocenzi la parità dei sessi viene rispettata a differenza di quanto accade nel mondo. Secondo Giulia però questa condizione di subordinanza al femminile è perpetuata dalle stesse donne.

«Secondo il World Economic Forum, quando io avrò 111 anni! Ma è anche colpa delle donne. Una mia coetanea che in casa lavora di più del suo compagno è inaccettabile. Gli uomini fanno bene, per loro è una situazione vantaggiosa. Siamo noi che dobbiamo impuntarci, iniziando in famiglia: è da lì che parte l’educazione».

 

Cover Media

Salute: Usa, un bimbo al giorno intossicato con cialde detersivo lavatrice

Roma, 10 nov. (AdnKronos Salute) - E' allarme in Usa per le intossicazioni dei bambini con le pasticche dei detersivi per la lavatrice. Un caso al giorno di ricovero pediatrico nel Paese è frutto dell'ingestione di questi prodotti che agli occhi dei piccoli appaiono con la forma e i colori di una 'caramella'. A rivelarlo è lo studio del Nationwide Children's Hospital che ha visionano le cartelle cliniche di 17.230 bambini sotto i 6 anni che hanno ricevuto le cure nei centri antiveleni.

Oltre il 60% dei bambini vittima di intossicazioni, frutto dell'ingestione delle cialde dei detersivi per lavatrici, ha tra 1 e 2 anni. "Le cialde sono piccole, colorate e possono apparire agli occhi dei più piccoli come caramelle o mini succhi di frutta - spiega Marcel J. Casavant, co-autore dello studio e direttore de Centro anti veleni dell'Ohio - Bastano pochi secondi di disattenzione per far sì che il bambino afferri le pasticche di detergente, le rompa e ne ingoi la sostanza chimica".

Dall'analisi dei referti è emerso che quasi la metà (48%) dei bambini ha vomitato il contenuto delle cialde dopo averle ingerite. Il 13% ha accusato invece un principio di soffocamento, l'11% dolore agli occhi con irritazione, il 7% sonnolenza e infine un altro 7% ha avuto una congiuntivite. Le aziende produttrici sono corse ai ripari, nel 2013 - sottolinea la ricerca - sono state introdotte modifiche nel confezionamento con l'aggiunta di etichette di avvertimento e una chiusura del pacco di cialde 'a prova di bambino'.

"Non è chiaro - suggeriscono i ricercatori - se tutte le cialde in commercio siano veramente sicure, è necessaria quindi una norma nazionale che preveda indicazioni più severe su questo fronte. Chi ha figli piccoli in casa - concludono - dovrebbe usare il detersivo tradizionale invece delle cialde".

Salute: in Usa cane annusa-stress a scuola, previene crisi bimbi autistici

Roma, 10 nov. (AdnKronos Salute) - Un cane 'annusa-stress' a scuola per prevenire le crisi di angoscia nei bambini autistici. Le capacità 'diagnostiche' di questi animali non sono una novità. Già da tempo si utilizza il loro sensibile olfatto per riconoscere, dopo uno specifico addestramento, la presenza di un tumore o del diabete. Ma in una scuola americana per bambini con problemi di autismo, disagi psichici o gravi disturbi dell'apprendimento il cane riveste il ruolo di 'psicologo' ed è diventato parte integrante dello staff, fondamentale nel percorso di assistenza. E il prossimo passo sarà quello di arruolare un cane in grado di aiutare i bambini a migliorare le competenze scolastiche.

Accade alla scuola Calais di Whippany nel New Jersey, dove da un anno e mezzo un Rhodesian ridgeback, Cali, accoglie ogni mattina gli 85 bambini che frequentano l'istituto annusandoli. Ed è in grado di riconoscere l'odore del cortisolo, un ormone legato agli stati di stress. Individuare subito gli stati di disagio di un bambino, infatti, permette agli operatori di calmarlo prima che la crisi esploda e consentire all'intera classe di svolgere normalmente le attività.

Grazie all'aiuto di Cali si evitano, spiegano gli operatori, oltre 6 crisi al giorno e i ragazzi, attraverso il cane che gioca con loro, sono stimolati anche a socializzare, ad apprendere e a rilassarsi. I buoni risultati ottenuti hanno spinto la scuola ad arruolare anche un altro cane, un beagle in fase finale di addestramento, il cui compito sarà quello di aiutare i bambini a compiere gesti precisi per migliorare nella lettura.

Calcio: Brooklyn Beckham, figlio di David, firma per l'Arsenal

Roma, 10 nov. (askanews) - Brooklyn Beckham, figlio primogenito di David Beckham ha firmato il suo primo contratto professionistico, all'età di 15 anni, con l'Arsenal. Il figlio di Beckham ha convinto gli osservatori dei Gunners dopo un periodo di prova svolto negli ultimi mesi. Battuta la concorrenza di Chelsea e soprattutto Manchester United squadra per la quale Beckham senior è stato un vero e proprio idolo. "L'Arsenal ha ha visto il suo potenziale e ha deciso di proteggere questo patrimonio - dice al 'Daily Star' una fonte interna al club londinese - E poi David ha un ottimo rapporto con Wenger che è rimasto impressionato dal talento, dall'atteggiamento e dalla voglia di vincere di Brooklyn".

domenica 9 novembre 2014

Messico, trovato morto il figlio di Hugo Sanchez

Città del Messico, 9 nov. (AdnKronos) - L'ex attaccante messicano Hugo Sanchez è arrivato a Città del Messico dagli Stati Uniti, per la morte inaspettata di suo figlio Hugo Sanchez Portugal, per motivi ancora da accertare da parte delle autorità giudiziarie messicane. Sanchez, ex attaccante del Real Madrid, che da anni vive a San Diego, è arrivato all'aeroporto di Città del Messico con la moglie Elizabeth e le loro figlie. Il ragazzo 30enne è stato trovato morto nella sua casa a Polanco, vicino a Città del Messico, sembra per una intossicazione per una fuga di gas. A dare l'allarme è stata la ragazza di Sanchez Portugal, che ha scoperto il cadavere. Nello stesso appartamento è stato trovato un secondo corpo senza vita, di un amico.

Hugo Sanchez jr è nato nel 1984 a Madrid, nella sua breve carriera ha giocato tra le file del Pumas e nell'Atlante Fc, come difensore centrale. Dopo il ritiro nel 2006, ha lavorato come commentatore sportivo per Televisa e attualmente era direttore di "Cultura Física y Deporte" presso la Delegación Miguel Hidalgo. I Pumas hanno espresso pubblicamente le loro condoglianze per la morte dell'ex giocatore ed hanno ha chiesto un minuto di silenzio prima dell'inizio della partita contro il Cruz Azul.

Calcio: Messico, trovato morto figlio di Hugo Sanchez

Città del Messico, 9 nov. (AdnKronos) - L'ex attaccante messicano Hugo Sanchez è arrivato a Città del Messico dagli Stati Uniti, per la morte inaspettata di suo figlio Hugo Sanchez Portugal, per motivi ancora da accertare da parte delle autorità giudiziarie messicane. Sanchez, ex attaccante del Real Madrid, che da anni vive a San Diego, è arrivato all'aeroporto di Città del Messico con la moglie Elizabeth e le loro figlie. Il ragazzo 30enne è stato trovato morto nella sua casa a Polanco, vicino a Città del Messico, sembra per una intossicazione per una fuga di gas. A dare l'allarme è stata la ragazza di Sanchez Portugal, che ha scoperto il cadavere. Nello stesso appartamento è stato trovato un secondo corpo senza vita.

Hugo Sanchez jr è nato nel 1984 a Madrid, nella sua breve carriera ha giocato tra le file del Pumas e nell'Atlante Fc, come difensore centrale. Dopo il ritiro nel 2006, ha lavorato come commentatore sportivo per Televisa e attualmente era direttore di "Cultura Física y Deporte" presso la Delegación Miguel Hidalgo. I Pumas hanno espresso pubblicamente le loro condoglianze per la morte dell'ex giocatore ed hanno ha chiesto un minuto di silenzio prima dell'inizio della partita contro il Cruz Azul.