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venerdì 28 ottobre 2011

Ora solare: il pediatra, notti agitate per 250 mila bimbi

Roma, 28 ott. (Adnkronos Salute) - Notti agitate in vista per le famiglie italiane. Portare indietro le lancette dell'orologio, come accadrà nella notte tra sabato e domenica con il ritorno dell'ora solare, si trasformerà infatti in un 'incubo' per 250 mila bimbi italiani: in pratica "un piccolo su due". L'ora di sonno in più, spesso salutata con gioia dagli adulti, rischia di trasformarsi in un'arma a doppio taglio per i bambini della Penisola, che potrebbero far fatica ad addormentarsi, incappando in insonnia e notti agitate. Lo spiega Italo Farnetani, pediatra e docente dell'università degli Studi di Milano Bicocca, che ricorda come i bimbi siano molto abitudinari, specie con sonno e pasti. Il loro organismo, rispetto a quello di mamma e papà, ha inoltre minori capacità di adattamento.

Ma quest'anno la vicinanza con Halloween e il giorno di festività per Ognissanti potrebbe rivelarsi un alleato prezioso per i genitori. "I piccoli - spiega infatti il pediatra all'Adnkronos Salute - potranno contare su due giorni di riposo in più per abituarsi al cambiamento, e questo è un gran vantaggio". Ogni novità per i bambini rappresenta una "piccola rivoluzione".

Del resto si sono abituati "per sei mesi ad andare a dormire, ad esempio, alle 21.30 - riflette il pediatra - Il loro ritmo sonno-veglia è dunque tarato sull'ora legale: improvvisamente domenica sera si ritroveranno a letto un'ora prima e si rigireranno fra le coperte ben svegli e arzilli. Stare a letto senza dormire, però, è il primo passo verso l'insonnia, di cui già normalmente soffre un piccolo su tre".

Farnetani prevede dunque giorni 'difficili' per i bimbi italiani, ma anche per i loro genitori, soprattutto al ritorno a scuola. Anche per questo motivo, il pediatra 'abolirebbe' lo spostamento delle lancette. "Sono contrario all'ora solare: manterrei l'ora legale tutto l'anno - dice - Questo perché poter contare su un'ora in più di luce al giorno, anche in inverno, fa crescere i bambini più sani e forti. Infatti potrebbero stare più tempo all'aperto, muovendosi di più. Si contrasterebbe, così, l'obesità ormai dilagante. Inoltre giocare al parco o in giardino ostacola lo 'scambio' dei virus, favorito nei luoghi chiusi, e combatte la solitudine".

Ma dal momento che ci si deve adattare, è bene non sottovalutare la portata di questo cambiamento per i piccoli, ammonisce l'esperto. Almeno per la prima settimana dopo il cambio d'ora sarebbe bene che a scuola "gli insegnanti privilegiassero materie e attività che richiedono operazioni più 'concrete' rispetto a quelle teoriche", aggiunge. Questo, in pratica, vuol dire che gli alunni delle elementari dovrebbero fare più compiti scritti, ad esempio temi o disegni, piuttosto che ascoltare spiegazioni orali. E ancora, "alle medie e alle superiori sono più indicate ricerche di gruppo o correzioni dei compiti - suggerisce Farnetani - che richiedono un impegno di tipo diverso, per aiutare i ragazzini a familiarizzare con il nuova orario".

Infine, per abituare i piccoli di casa al nuovo ritmo, il pediatra consiglia a mamme e papà di mandare a letto il bambino domenica sera secondo la 'vecchia' ora legale, "magari facendo preparare loro disegni e addobbi per Halloween", scalando poi 10 minuti al dì. Approfittando del ponte e del giorno di festa che quest'anno cade di martedì, i bambini possono dormire un po' più a lungo per due giorni. "Con gradualità - assicura Farnetani - in poco tempo il bimbo si abituerà al nuovo ritmo, 'rosicchiando' 10 minuti a sera. C'è chi ci metterà tre giorni, chi una settimana, ma alla fine tutti 'digeriranno' il passaggio all'ora solare ".

INFLUENZA: ISS, BIMBI 0-4 ANNI I PIU' COLPITI

(ASCA) - Roma, 28 ott - Sono i bambini i piu' colpiti dalle

prime sindromi influenzali. Secondo il rapporto dell'Istituto

superiore di sanita' sulla sorveglianza epidemiologica

dell'influenza, nella settimana tra il 17 e 23 ottobre sono

stati segnalati 349 casi di sindromi influenzali.

Sono stati 494 i medici sentinella che hanno inviato dati

per un totale di 643.094 assistiti circa la frequenza di

sindromi influenzali. Il valore dell'incidenza totale e' pari

a 0,54 casi per mille assistiti. Nella fascia di eta' 0-4

anni l'incidenza e' stata pari a 1,83 casi per mille

assistiti, nella fascia di eta' 5-14 anni l'incidenza e'

stata dello 0,56, nella fascia 15-64 anni dello 0,51 e tra

gli individui di eta' pari a 65 anni e oltre di 0,26 casi per

mille assistiti.

map/sam/ss

giovedì 27 ottobre 2011

Salute: Fazio, allarme obesita', troppa tv e cibo spazzatura per bimbi italiani

Roma, 27 ott. (Adnkronos Salute) - Bambini italiani troppo grassi. Uno su tre è obeso e sovrappeso. Colpa di abitudini alimentari sbagliate e della sedentarietà. "Il 38% dei nostri bambini passa più di 3 ore davanti alla televisione o i videogiochi", spiega il ministro della Salute Ferruccio Fazio, che torna sull'allarme obesità sottolineando la preoccupazione per le giovani generazioni.

Oggi, spiega il ministro all'Adnkronos Salute, si registra "il 35% tra obesità e sovrappeso (12% obesità, 23% di sovrappeso) nei bambini dai 5 ai 17 anni. E' molto. E ci sono grandissime differenze Regionali. In Campania si arriva al 49%. Questo perché i bambini mangiano junk food: merendine, cibi spesso confezionati a fortissimo contenuto calorico". Ma è anche colpa della scarsa attività fisica. "Noi dobbiamo contrastare questa tendenza".

Come fare? "Con un'azione in gran parte fatta in collaborazione con il ministero della Pubblica istruzione. Quindi, educazione nelle scuole, inserimento nei programmi scolastici dell'insegnamento di elementi di sana alimentazione, e l'aumento dell'attività fisica. Dovremmo probabilmente prevedere anche infrastrutture migliori per le nostre scuole. Tutto questo è oggetto non solo di attenzione, ma anche di attività molto intense da parte dei due ministeri", conclude.

TUMORI: STIMOLAZIONE FECONDAZIONE IN VITRO AUMENTA RISCHIO CANCRO OVAIE

(ASCA) - Roma, 27 ott - Il rischio di sviluppare il cancro

alle ovaie aumenta per le donne che si sottopongono a piu' di

tre cicli di stimolazione ovarica per la fecondazione in

vitro. La notizia arriva da uno studio dei ricercatori di

Flora van Leeuwen del Netherlands Cancer Institute di

Amsterdam (Paesi Bassi) pubblicato su Human Reproduction.

Gli studiosi hanno esaminato i dati di 19.146 donne olandesi

con problemi di fertilita' che tra il 1980 e il 1985 si erano

sottoposte a stimolazione ovarica e di altre 6.006 donne, a

loro volta con problemi di fertilita', che non si erano

sottoposte ad alcun trattamento. Dall'incrocio dei dati con

il tasso di sviluppo di tumori e' emerso che, delle 25.152

donne analizzate, 77 hanno sviluppato delle neoplasie

ovariche maligne. Di queste, 61 facevano parte del gruppo che

aveva subito le stimolazioni per la fecondazione in vitro: e

mentre 31 di loro hanno sviluppato una forma di cancro

ovarico ''borderline'', ovvero a basso potenziale di

malignita', alle altre 30 e' stata invece diagnosticata una

tipologia di neoplasia invasiva e potenzialmente mortale. La

ricercatrice spiega che, comunque, il rischio complessivo di

sviluppare neoplasie ovariche maligne rimane ''molto

basso''.

noe/mau/rob

mercoledì 26 ottobre 2011

Artista dà alla luce un bimbo alla Microscope Gallery di New York

New York (New York, Usa), 26 ott. (LaPresse/AP) - Marni Kotak, la performer statunitense che ha deciso di partorire alla Microscope Gallery di Brooklyn, ha dato alla luce un bimbo. La galleria ha fatto sapere che il piccolo è nato ieri alle 10.17 ora locale (le 16.17 in Italia), pesa 4,2 chili ed è lungo 53 centimetri. Non è chiaro quante persone abbiano assistito al parto. In vista del lieto evento, da condividere con i presenti, la Kotak aveva trasformato lo spazio in una stanza da letto luminosa con le pareti blu e fotografie di cuscini. La performance, chiamata 'The Birth of Baby X', è stata filmata e il video sarà aggiunto alla prossima mostra organizzata dalla galleria. La 36enne, invitando il pubblico a seguirla durante il parto, aveva definito quest'ultimo come "la più alta forma d'arte".

Texas, bimba di 2 anni salva madre diabetica usando il cellulare

Houston (Texas, Usa), 26 ott. (LaPresse/AP) - Ha solo due anni, ma una bambina di Harris County, vicino ad Houston, negli Stati Uniti ha salvato la vita di sua madre. Larissa Taylor, madre della piccola eroina, non sapeva di essere diabetica quando è svenuta nella sua cucina giovedì scorso. Nessuno poteva immaginare che Lia Vega, la bimba, sapesse già usare il telefono cellulare. A quanto pare la piccola è riuscita a chiamare la nonna, quando ha visto sua madre svenuta per terra. Bonnie Gonzalez, nonna Lia, ha telefonato ai servizi di emergenza e Larissa è stata immediatamente ricoverata in ospedale. I medici hanno spiegato alla famiglia che Larissa sarebbe morta se non fosse stata curata così tempestivamente. Ora Lia è diventata l'eroina di sua madre.

martedì 25 ottobre 2011

Mostre: a Palermo 'La Sicilia e le sue figlie' di Salvatore Agria

Palermo, 25 ott. - (Adnkronos) - ''La Sicilia e le sue figlie'' e' il titolo della personale di Salvatore Agria, in allestimento nel salone delle esposizioni al piano terra di Palazzo Jung, a Palermo. La mostra verra' inaugurata dal presidente della Provincia, Giovanni Avanti, e dall'assessore alla Cultura e ai Beni culturali, Pietro Vazzana, il 27 ottobre, alle 18. Sara' presente l'artista. Agria, classe '74, palermitano, autodidatta e visitatore onnivoro di musei e gallerie in Italia e all'estero, illumina di colori smaglianti e pennellate vigorose le 28 opere, tutte realizzate con tecnica mista, che formano il suo personale universo femminile, dedicato alla Sicilia e alle sue 'figlie', ovvero le sette isole Eolie.

Nasce cosi' il primo nucleo della mostra, quello figurativo: Lipari, Salina, Stromboli, Vulcano, Panarea, Filicudi e Alicudi hanno capelli da sirene e ampie gonne indomabili come le onde del mare, mentre la Sicilia e' rappresentata con un abito di raggi di sole e il passo sicuro da matriarca. Il secondo nucleo della mostra e' quello astratto/informale, dove il protagonista assoluto e' il colore, punto di partenza per nuove sperimentazioni e per trovare quella ispirazione che e' alla base delle opere figurative. Agria sara' nel 2012 a New York, alla galleria ''Agora''', sulla 25ª, nel distretto d'arte di Chelsea, per la sua prima Personale oltreoceano.

SALUTE: DA REBIBBIA UN AIUTO PER PICCOLI PAZIENTI BAMBIN GESU'

(ASCA) - Roma, 25 ott - Ottimizzare le prestazioni del Centro

Unico di Prenotazione dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu'

per garantire un servizio sempre migliore ai piccoli pazienti

e alle loro famiglie offrendo, al contempo, una nuova

occasione a detenuti che altrimenti rischierebbero di restare

esclusi dalla societa' e dal tessuto produttivo. In

quest'ottica e in un contesto che vede l'impegno del Bambino

Gesu' declinato su diversi fronti sociali, oltre quelli della

ricerca e della cura, va collocato l'accordo firmato tra

l'Ospedale, la Casa Circondariale Rebibbia a Roma e il

consorzio SOL.CO per il reinserimento dei detenuti e

presentato oggi, 25 ottobre 2011, presso il Ministero della

Giustizia.

La convenzione, della durata iniziale di un anno e

sottoscritta il 18 luglio scorso, ha preso il via con la fase

di formazione dei detenuti precedentemente selezionati.

Le lezioni, tenute da personale esperto del Bambino Gesu',

hanno coinvolto in totale 11 detenuti (due dei quali con la

funzione di supervisori) per tre settimane (dal 16 agosto al

5 settembre 2011).

Dopo l'apposito iter formativo, 4 detenuti (due impegnati

la mattina, due il pomeriggio, in turni di 5 ore e 30 minuti

ciascuno, dal lunedi' al sabato mattina) hanno gia' iniziato

a prestare servizio attraverso le postazioni, fornite

dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu', dotate di specifiche

apparecchiature tecniche e approntate all'interno della Casa

Circondariale di Rebibbia.

Un accordo che da un lato offre ai detenuti selezionati

una valida possibilita' di reinserimento lavorativo

retribuito, dall'altro permette all'Ospedale di implementare

uno dei canali di accesso, quello telefonico che si affianca

alle prenotazioni online attraverso il portale

www.ospedalebambinogesu.it, fondamentale per un corretto

funzionamento della struttura e per un ulteriore

miglioramento in termini di qualita' dei servizi erogati.

Ogni anno il Centro Unico di Prenotazione del Bambino

Gesu' gestisce complessivamente 150 mila contatti e oltre 210

mila prenotazioni a fronte di un milione di prestazioni

ambulatoriali erogate.

com-dab/cam/ss

SALUTE: RISCHIO MIOPIA INFERIORE PER BIMBI CHE GIOCANO ALL'ARIA APERTA

(ASCA) - Roma, 25 ott - Meno problemi di miopia per i bambini

che trascorrono piu' tempo all'aria aperta: e' quanto emerge

da uno studio presentato dai ricercatori dell'Universita' di

Cambridge (Regno Unito) nel corso del meeting annuale

dell'American Academy of Ophthalmology che si conclude oggi a

Orlando, in Florida (Usa).

Justin Sherwin e colleghi hanno esaminato i dati raccolti

da 8 studi che hanno visto coinvolti, in tutto, piu' di

10.000 tra bambini e adolescenti, e hanno cosi' scoperto che

che per ogni ora in piu' a settimana trascorsa all'aria

aperta il rischio di miopia si riduce del 2%. Non solo: dallo

studio e' anche emerso che i ragazzini miopi passano, in

media, 3,7 ore in meno a settimana all'aria aperta rispetto

ai coetanei che non hanno difetti agli occhi.

noe/cam/ss

lunedì 24 ottobre 2011

Barbara B., con Valaguzza per i figli

Si sono detti addio. Barbara Berlusconi, 27 anni, ora è felicemente fidanzata con Alexandre Pato, bomber del suo Milan. Eppure il rapporto con Giorgio Valaguzza, 34 anni, è perfetto. I due confermano nel tempo il bene che li lega, soprattutto per la gioia dei figli, Alessandro ed Edoardo.Barbara e Giorgio sono stati paparazzati da Gente insieme al primogenito, 4 anni, mentre lo accompagnavano all'asilo insieme. Non hanno voluto perdersi il secondo giorno di inserimento a scuola del piccolo Alessandro. Poi anche al parco, tra confidenze e scambi affettuosi. Il bimbo è apparso davvero felice: vedere mamma e papà così uniti, nonostante la rottura, è bello.Il loro è stato un amore lungo. I due pargoli venuti al mondo lo testimoniano. E, anche se è finito, non deve essere dimenticato, mai.Foto: © Gente

venerdì 21 ottobre 2011

Pediatria: 4% malati sclerosi under 16, bimbi si ammalano sempre prima

Amsterdam, 21 ott. (Adnkronos Salute) - Bimbi sempre più sotto attacco della sclerosi multipla: il 4% dei malati italiani è under 16% e lo 0,8% ha un'età compresa fra 4 e 11 anni. Dati in crescita negli ultimi anni, perché ora i bambini si ammalano sempre prima. L'età di insorgenza della patologia si abbassa, spiega il neurologo Carlo Pozzilli, sentito dai giornalisti italiani ad Amsterdam, dove è in corso il V meeting congiunto Ectrims/Actrims (i comitati europeo e americano per la ricerca e il trattamento della sclerosi multipla).

Un trend dalle cause ancora misteriose, precisa l’esperto, che tuttavia conferma il ruolo di fattori come deficit di vitamina D (poca esposizione al sole) e infezione da virus Epstein-Barr.

Il fenomeno segnalato da Pozzilli, ordinario di neurologia all'università Sapienza-ospedale Sant'Andrea di Roma, apre anche un problema etico relativo all’opportunità di testare i farmaci specifici sui bambini. Oggi, infatti, le terapie in uso negli 'under 16' sono state sperimentate sugli adulti. In genere, aggiunge lo specialista, questi farmaci funzionano meglio nei bambini rispetto agli adulti, perché la sclerosi multipla infantile è sostanzialmente di tipo infiammatorio, e i farmaci riescono meglio a 'riparare' i neuroni danneggiati.

Carla Bruni: "Mia figlia si chiama Giulia"

Dopo tanti giorni di attesa, mercoledì è arrivato l'annuncio: è nata la figlia di Carla Bruni e del presidente francese Nicolas Sarkozy. Stando alle prime notizie, sembrava che il nome scelto per l'erede della premiere dame francese fosse Dalia. Ma non è andata esattamente così e finalmente l'ex modella italiana ha sciolto ogni dubbio: la piccola si chiama Giulia."Sono molto colpita per i numerosi messaggi di felicitazioni che mi sono arrivati dopo la nascita della nostra piccola figlia Giulia" ha scritto la Bruni ed ha aggiunto: "In questa felice occasione, mio marito si unisce a me per ringraziare tutti coloro che ci hanno inviato le loro testimonianze di simpatia".Foto: Kikapress.com © Gossip.it

giovedì 20 ottobre 2011

PSICOLOGIA: PROBLEMI GRAVIDANZA, INTERNET FAVORISCE CONFRONTO DONNE

(ASCA) - Roma, 20 ott - Assenza di prospettive, vuoto

incolmabile, perdita di significato per ogni cosa. Sono

queste le sensazioni che accompagnano le donne - quasi una su

sei - che si trovano a dover fare i conti con un aborto

spontaneo o con la nascita di un bambino morto. Ad aiutare

dal punto di vista psicologico, in questi casi, puo' essere

la condivisione dell'accaduto con persone che abbiano avuto

la stessa esperienza: e secondo uno studio pubblicato su

Women's Health Issues dai ricercatori dell'University of

Michigan Health System (Usa) sembra che le donne si sentano

meno sole gia' se hanno la possibilita' di raccontare la

propria storia e ascoltarne di simili attraverso forum

dedicati all'argomento. Dalla ricerca - condotta su

interviste anonime a 1000 utenti di siti di questo tipo - e'

emerso che il confronto tramite internet funziona non solo

perche' aiuta a capire che non si e' sole nella traumatica

esperienza, ma anche perche' permette di aprirsi con piu'

facilita' e con meno timori di quanto non accada in un

confronto ''faccia a faccia''.

noe/mau/bra

mercoledì 19 ottobre 2011

Trapianti: il caso, per avere un figlio ricevera' utero dalla mamma

Roma, 19 ott. (Adnkronos Salute) - Come altri milioni di donne nel mondo, l'infermiera australiana Melinda Arnold ha un sogno: avere un bambino. Ma forse, per realizzarlo, ha fatto e farà più sforzi della media. Dopo tre tentativi falliti con una mamma surrogata, due con la sua stessa madre, Denise, e uno con un'amica, e a causa degli ostacoli per l'adozione, ha deciso di sottoporsi a un trapianto di utero. Non un organo qualsiasi, bensì quello da cui è nata lei stessa, 34 anni fa: sarà infatti Denise a donarglielo, per dare alla figlia e al marito Andrew l'ultima chance di diventare genitori.

L'età di Denise - riporta il 'Daily Mail' - non è stata resa nota, ma affinché l'intervento venga autorizzato è necessario che la donna non sia entrata in menopausa. L'operazione dovrebbe avvenire nel 2012 all'università di Gothenburg, in Svezia, per mano del luminare Mats Brannstrom e consisterà in un'isterectomia (espianto dell'utero) da Denise e in un trapianto dell'organo nel ventre di Melinda. Se tutto andrà bene, potrà essere inserito un embrione a distanza di un anno. Durante l'eventuale gravidanza mamma e feto saranno strettamente monitorati per evitare problemi di rigetto e per modulare la somministrazione dei necessari farmaci immunosoppressori.

Il team svedese ha già sperimentato con successo la metodica su topi e babuini e spera di portare a termine l'intervento per la prima volta al mondo su una donna. La notizia ha però generato non poche critiche dal punto di vista etico: l'utero potrebbe infatti essere rigettato dall'organismo di Melinda mentre il feto si sta sviluppando.

SALUTE: VACCINO ANTIMALARIA DIMEZZA RISCHIO INFEZIONE IN BAMBINI (RPT)

(RIPETIZIONE CORRETTA).

(ASCA) - Roma, 19 ott - Il nuovo vaccino contro la malaria in

corso di sperimentazione sui bambini africani e' in grado di

dimezzare il numero di infezioni e risulta efficace, sicuro e

tollerabile. Ne da' notizia il New England Journal of

Medicine che ha illustrato i risultati presentati al Malaria

Forum, ospitato a Seattle (Usa) dalla Bill and Melinda Gates

Foundation.

Tre dosi del vaccino prevengono al 35% la comparsa della

forma letale - la cosiddetta ''malaria severa'' - e in

particolare nei bambini tra i 5 e i 17 mesi riducono,

rispettivamente, del 56 e del 47% il rischio di malaria

clinica - che provoca febbre alta e brividi - e di malaria

severa. Il tutto con un'incidenza di effetti collaterali

gravi simile a quella del vaccino utilizzato nel gruppo di

controllo. I dati relativi ai bambini di 6-12 settimane e

alla protezione a lungo termine saranno disponibili,

rispettivamente, nel 2012 e nel 2014.

noe/cam/rob

SALUTE: VACCINO ANTIMALARIA DIMEZZA RISCHIO INFEZIONE IN BAMBINI

(ASCA) - Roma, 19 ott - Il nuovo vaccino contro la malaria in

corso di sperimentazione sui bambini africani e' in grado di

dimezzare il numero di infezioni e risulta efficace, sicuro e

tollerabile. Ne da' notizia il New England Journal of

Medicine che ha illustrato i risultati presentati al Malaria

Forum, ospitato a Seattle (Usa) dalla Bill and Melinda Gates

Foundation.

Tre dosi del vaccino prevengono al 35% la comparsa della

forma letale - la cosiddetta ''malaria severa'' - e, in

bambini e ragazzi tra i 5 e i 17 anni riducono,

rispettivamente, del 56 e del 47% il rischio di malaria

clinica - che provoca febbre alta e brividi - e di malaria

severa. Il tutto con un'incidenza di effetti collaterali

gravi simile a quella del vaccino utilizzato nel gruppo di

controllo. I dati relativi ai bambini di 6-12 settimane e

alla protezione a lungo termine saranno disponibili,

rispettivamente, nel 2012 e nel 2014.

noe/sam/bra

martedì 18 ottobre 2011

I librai sardi non scontano Carofiglio

Il nuovo romanzo di Gianrico Carofiglio, Il silenzio dell’onda [1] , sarà in vendita da mercoledì 19 ottobre, ma i librai sardi indipendenti hanno deciso di rinunciare allo sconto imposto in promozione dall’editore Rizzoli. La decisione di boicottare la scelta di marketing che accompagnerà il libro – come spiega Luciana Uda, presidente dell’Alsi, l’associazione che riunisce i librai indipendenti sardi – è stata determinata da quello sconto del 25% previsto dall’editore sul prezzo del volume. “Niente di personale, resta immutata la nostra stima” nei confronti dell’autore, “ma siamo stati messi di fronte a un vero e proprio ricatto” da parte dell’editore, che non avrebbe reso nota in anticipo l’intenzione di applicare uno sconto che di norma “si riserva alle collane di libri già in catalogo”. È questo il motivo che ha portato a una scelta drastica e provocatoria: in una lettera aperta [2] indirizzata direttamente a Gianrico Carofiglio, i librai sardi indipendenti annunciano la decisione presa.

«Caro Gianrico, i librai indipendenti della Sardegna hanno deciso di non vendere il tuo libro con lo sconto del 25%. Niente di personale, resta immutata la nostra stima nei tuoi confronti, così come non cambierà il grande affetto dei lettori sardi verso di te e del tuo nuovo libro. Ma siamo stati messi di fronte a un vero e proprio ricatto da parte del tuo editore, che non ci ha avvisato dell'intenzione di "svendere" il tuo nuovo libro applicando uno sconto che normalmente si riserva alle collane di libri già in catalogo, e soprattutto non ha applicato alle nostre librerie quel sovrasconto che deve garantire anche alle piccole e medie librerie di poter partecipare a questa "promozione". Siamo di fronte al classico inganno che il tuo editore ha pensato di trovare subito dopo l'applicazione della legge sul libro, legge per l'approvazione della quale tu ti sei speso tanto, a difesa di editori e librai non omologati, e più in generale per garantire la massima diffusione di tutti i libri, di tutti gli scrttori, non solo quelli di proprietà dei cinque grandi gruppi editoriali italiani. Noi non possiamo applicare quello sconto, che invece la grande distribuzione può tranquillamente sopportare grazie alle percentuali quasi doppie rispetto alle nostre con cui acquista i libri dai grandi editori»

Sotto accusa viene messo “l’inganno” scovato all’indomani della prima applicazione della nuova legge sul libro, promulgata “con trent’anni di ritardo” e attesa dalla piccola e media editoria e da molti librai fuori catena. “Non è necessario spiegarti che per poter far uscire una novità scontata di un quarto del prezzo” spiega ancora Luciana Uda rivolgendosi a Carofiglio, “l’editore ha due strade: aumentare il prezzo di copertina e contestualmente non ritoccare gli sconti ai librai. E puntualmente questo è successo”. Ma secondo i librai sardi indipendenti “ci sono altre strade per promuovere i libri, gli autori, la lettura: servono energie, idee, fantasia. Noi tentiamo ogni giorno di inventare qualcosa per far incontrare chi scrive con chi legge”, considera ancora Luciana Uda. “Crediamo che i nostri migliori alleati siano proprio gli scrittori: per questo abbiamo deciso di non svenderli”.

- Gli altri articoli del Post sulla legge sugli sconti dei libri [3]

Leggi anche [4]

Salute: Bacalov in concerto a Milano per il cuore dei bambini

Milano, 18 ott. (Adnkronos Salute) - Dal grande schermo all'Auditorium di Milano. Il direttore d'orchestra Luis Bacalov, premio Oscar per la colonna sonora de 'Il Postino', va in scena nel capoluogo lombardo per raccogliere fondi a favore dei bambini cardiopatici. Il maestro sarà protagonista con l'orchestra sinfonica Giuseppe Verdi della serata benefica 'Musiche da Film', in programma sabato 5 novembre alle 20.30 nell'Auditorium della Fondazione Cariplo (largo Gustav Mahler). Un grande concerto il cui ricavato verrà interamente destinato alla European Heart for Children (Ehc), organizzazione che opera a livello internazionale a favore di piccoli affetti da cardiopatie congenite, fondata da Claudia Florio e Roberto Ferrari, primo italiano a presiedere la Società europea di cardiologia (Esc).

Un 'filo rosso' che in memoria di Massimo Troisi, morto a 41 anni per un attacco di cuore, mette in programma brani tratti da alcune pietre miliari della cinematografia: da 'The Mission' a 'Il buono, il brutto, il cattivo', fino a 'C'era una volta il West' e 'Indiana Jones'. L'idea è nata da Florio, regista cinematografica e anima di Ehc. "Si tratta di un modo per fare cultura e offrire alla città di Milano un momento unico - spiega in una nota - Ci auguriamo che i cittadini rispondano numerosi al nostro appello. I fondi raccolti saranno destinati alla costruzione di unità pediatriche cardiologiche nelle nazioni dove le cure cardiache sono di livello scarso o inesistente. In particolare, le prossime missioni si terranno ad Haiti, Marocco, Nord Iraq e Kosovo".

"Il maestro Bacalov - aggiunge la fondatrice dell'Ehc - ha sposato con entusiasmo la causa di Ehc che finanzia missioni sanitarie e istituisce borse di studio per medici e infermieri locali, che possano poi restare ad intervenire sul territorio. In soli 18 mesi abbiamo trattato 498 bambini, ne abbiamo operati 58 sul luogo e trasportati 9 in Italia, perché potessero ricevere l'assistenza adeguata. Bastano 500 euro per curare un piccolo con cardiologia interventistica per tre mesi, e con 1.500 euro possiamo eseguire un intervento complesso a cuore aperto e assisterlo per un anno". Il prezzo dei biglietti, comprensivo di un'offerta, è di 100 euro per un posto in platea e 40 euro per la galleria. Per l'acquisto contattare info@europeanheartforchildren.org.

I librai sardi non vendono Carofiglio

Il nuovo romanzo di Gianrico Carofiglio, Il silenzio dell’onda [1] , sarà in vendita da mercoledì 19 ottobre, ma i librai sardi indipendenti hanno deciso di rinunciare allo sconto imposto in promozione dall’editore Rizzoli. La decisione di boicottare la scelta di marketing che accompagnerà il libro – come spiega Luciana Uda, presidente dell’Alsi, l’associazione che riunisce i librai indipendenti sardi – è stata determinata da quello sconto del 25% previsto dall’editore sul prezzo del volume. “Niente di personale, resta immutata la nostra stima” nei confronti dell’autore, “ma siamo stati messi di fronte a un vero e proprio ricatto” da parte dell’editore, che non avrebbe reso nota in anticipo l’intenzione di applicare uno sconto che di norma “si riserva alle collane di libri già in catalogo”. È questo il motivo che ha portato a una scelta drastica e provocatoria: in una lettera aperta [2] indirizzata direttamente a Gianrico Carofiglio, i librai sardi indipendenti annunciano la decisione presa.

«Caro Gianrico, i librai indipendenti della Sardegna hanno deciso di non vendere il tuo libro con lo sconto del 25%. Niente di personale, resta immutata la nostra stima nei tuoi confronti, così come non cambierà il grande affetto dei lettori sardi verso di te e del tuo nuovo libro. Ma siamo stati messi di fronte a un vero e proprio ricatto da parte del tuo editore, che non ci ha avvisato dell'intenzione di "svendere" il tuo nuovo libro applicando uno sconto che normalmente si riserva alle collane di libri già in catalogo, e soprattutto non ha applicato alle nostre librerie quel sovrasconto che deve garantire anche alle piccole e medie librerie di poter partecipare a questa "promozione". Siamo di fronte al classico inganno che il tuo editore ha pensato di trovare subito dopo l'applicazione della legge sul libro, legge per l'approvazione della quale tu ti sei speso tanto, a difesa di editori e librai non omologati, e più in generale per garantire la massima diffusione di tutti i libri, di tutti gli scrttori, non solo quelli di proprietà dei cinque grandi gruppi editoriali italiani. Noi non possiamo applicare quello sconto, che invece la grande distribuzione può tranquillamente sopportare grazie alle percentuali quasi doppie rispetto alle nostre con cui acquista i libri dai grandi editori»

Sotto accusa viene messo “l’inganno” scovato all’indomani della prima applicazione della nuova legge sul libro, promulgata “con trent’anni di ritardo” e attesa dalla piccola e media editoria e da molti librai fuori catena. “Non è necessario spiegarti che per poter far uscire una novità scontata di un quarto del prezzo” spiega ancora Luciana Uda rivolgendosi a Carofiglio, “l’editore ha due strade: aumentare il prezzo di copertina e contestualmente non ritoccare gli sconti ai librai. E puntualmente questo è successo”. Ma secondo i librai sardi indipendenti “ci sono altre strade per promuovere i libri, gli autori, la lettura: servono energie, idee, fantasia. Noi tentiamo ogni giorno di inventare qualcosa per far incontrare chi scrive con chi legge”, considera ancora Luciana Uda. “Crediamo che i nostri migliori alleati siano proprio gli scrittori: per questo abbiamo deciso di non svenderli”.

- Gli altri articoli del Post sulla legge sugli sconti dei libri [3]

Leggi anche [4]

lunedì 17 ottobre 2011

SALUTE: RISCHIO AUTISMO 5 VOLTE MAGGIORE PER BIMBI PREMATURI

(ASCA) - Roma, 17 ott - I bimbi che nascono prematuri hanno 5

volte piu' possibilita' di sviluppare i disturbi dello

spettro autistico rispetto ai piccoli nati al termine della

gravidanza: la scoperta arriva da uno studio pubblicato su

Pediatrics da un gruppo di ricercatori della University of

Pennsylvania School of Nursing (Usa) guidati da Jennifer

Pinto-Martin, secondo i quali dallo studio emerge che, in

particolare, la responsabilita' risiederebbe nel ridotto peso

alla nascita.

Gli studiosi hanno monitorato un gruppo di 862 bambini

nati tra il 1984 e il 1989 - il cui peso oscillava tra 500

grammi e 2 kg, al 5% dei quali e' stato diagnosticato

l'autismo (rispetto alla media dell'1% sulla popolazione

generale). ''Il nostro studio suggerisce che un basso peso

alla nascita puo' essere un fattore di rischio per

l'insorgenza dei disturbi dello spettro autistico - spiega

Jennifer Pinto-Martin -. Anche se i tassi di sopravvivenza

dei bambini nati piccoli e prematuri stanno migliorando, la

sfida piu' grande da vincere per la salute pubblica e' la

compromissione del loro stato di salute''.

noe/sam/alf

domenica 16 ottobre 2011

Uccide la moglie davanti al figlio autistico, arrestato a Teramo

Alba Adriatica (Teramo), 16 ott. (LaPresse) - Un uomo di 59 anni, William Adamo, è stato arrestato ad Alba Adriatica, in provincia di Teramo, con l'accusa di aver ucciso l'ex moglie, 51 anni, a coltellate davanti al figlio autistico. Secondo quanto si apprende Adamo sarebbe presentato a casa della donna con un coltello e sarebbero poi usciti in macchina. Con loro c'era anche il figlio. L'omicidio sarebbe avvenuto al termine di un discussione violenta, avvenuta non distante dalla caserma dei carabinieri. Una decina le coltellate inferte sul corpo della donna, che è stata ricoverata all'ospedale di Teramo, ma è morta a causa di emorragie interne. L'uomo è stato portato in carcere a Castrogno.

sabato 15 ottobre 2011

Tv: Simona Ventura, Morgan e' il mio figlio piu' irrequieto

Roma, 15 ott. (Adnkronos) - "La prima volta ci siamo visti a Quelli che il calcio. E non e' stato subito amore. Io e Morgan ci siamo conosciuti meglio per nell'edizione di X Factor del 2008. E non e' andata meglio: gli scontri ci sono stati. Attriti dovuti anche alle nostre differenze culturali, che ci condizionavano. Ma negli anni ho sviluppato un atteggiamento materno nei suoi confronti, di protezione. Sono chioccia di natura e spesso mi comporto come fosse uno dei miei figli". Cosi' Simona Ventura, alla vigilia del suo ritorno in Tv come giudice di 'X Factor' su Sky Uno, racconta a 'Gente', il settimanale Hearst Magazine Italia diretto da Monica Mosca in edicola da lunedi' 17 ottobre, il suo decennale rapporto con Morgan.

"E' vero, non l'ho mai abbandonato. Ci siamo sempre visti, per parlare, per bere un bicchiere di vino insieme. Gli sono stata vicina anche quando tutti gli sbattevano la porta in faccia, a causa di quella boutade che gli ha rovinato la vita e il rapporto con la figlia. Ho trovato ignobile la sua esclusione prima da Sanremo poi dalla Tv. In questo Paese tutti hanno gli scheletri nell'armadio, e' la fiera del falso moralismo".

Morgan sta vivendo un periodo sereno dopo l'accordo con Asia Argento per vedere la figlia Anna Lou e racconta: "Quando Sky mi ha chiamato proponendomi il progetto, ho accettato per necessita' economiche. Ma dopotutto 'X Factor' e' nato con me ed e' morto quando io me ne sono andato. E ora mi tocca farlo rinascere. Meno male che c'e' Simo con me". Sulla vita privata il musicista racconta: "Ora cerco una compagna protettiva".

venerdì 14 ottobre 2011

Pediatria: gli esperti, rischio asma raddoppia per bimbi obesi e pigri

Roma, 14 ott. (Adnkronos Salute) - Un'alimentazione inadeguata e poca attività fisica aprono la strada a una serie di rischi per la salute, fin dai primi anni di vita. Da recenti studi, però, risulta che queste cattive abitudini potrebbero favorire anche l'insorgenza dell'asma. Il pericolo, infatti, raddoppia per i bimbi obesi e pigri. Questo argomento verrà approfondito nel corso del secondo Eaaci Pediatric Allergy and Asthma Meeting (Paam 2011), in programma presso il Centro congressi internazionale Ccib di Barcellona dal 13 al 15 ottobre. "L'asma determina l'obesità, oppure le due patologie sono causate da fattori comuni? Le ultime ricerche in questo ambito si concentrano sulle citochine: sostanze con effetti infiammatori la cui produzione è dovuta a vari stimoli, che possono portare all'insorgenza dell'asma - spiega Angel Mazon, copresidente del Paam 2011 e membro del direttivo della sezione pediatrica dell'Eaaci (European Accademy of Allergy and Clinical Immunology) - Alla luce di queste scoperte, i medici stimano che nei bambini obesi, la possibilità di ammalarsi d'asma può essere pressoché doppia rispetto ai non obesi". Gli esperti sottolineano l'importanza che le abitudini alimentari hanno nella lotta contro l'asma: "Molti studi dimostrano che la dieta mediterranea ha un effetto protettivo contro l’asma. A differenza dei cibi serviti nei fast food, la dieta mediterranea è ricca di frutta, verdura, pesce e cibi freschi e protegge non solo dai disturbi cardiovascolari e dal cancro, ma ha un ruolo chiave anche nella prevenzione dell'asma", afferma Antonella Muraro, copresidente del Paam 2011 e tesoriere dell'Eaaci. Gli esperti dell'Eaaci, contrariamente a quanto si può credere, sostengono che i bambini affetti da asma possono praticare attività sportiva e devono, anzi, essere incoraggiati in questo senso: "L'attività sportiva ha effetti benefici per il sistema cardiopolmonare, e una maggiore capacità respiratoria è di grande aiuto durante gli attacchi". "Al contrario, la mancanza di esercizio fisico - avvertono - comporta una riduzione della capacità respiratoria e rende più difficile l’attività sportiva, innescando un circolo vizioso". Per quanto concerne le possibili cure, ecco quanto si legge in un comunicato, di presentazione del Paam 2011, diffuso dall'Eaaci: "Nelle terapie per l'asma, i progressi sono piuttosto lenti, perché ogni terapia deve essere valutata attentamente prima di poter essere estesa a tutti i pazienti. Tutte le terapie, infatti, presentano sia vantaggi che svantaggi, dal punto di vista dell’efficacia e dei potenziali effetti collaterali".

giovedì 13 ottobre 2011

Pediatria: Msf, aiuti alimentari scadenti a milioni di bimbi malnutriti

Milano, 13 ott. (Adnkronos Salute) - La malnutrizione colpisce 195 milioni di bambini in tutto il mondo, e uccide almeno un terzo degli 8 milioni di piccoli 'under 5' che muoiono ogni anno nel pianeta. Eppure, nonostante sia ormai disponibile 'cibo terapeutico' ad alto valore nutritivo, "il sistema degli aiuti alimentari internazionale continua a fornire ogni anno su larga scala cibo scadente a milioni di bambini malnutriti". Con gravi rischi soprattutto per i bimbi al di sotto dei 2 anni, che senza alimenti adeguati a garantire un corretto sviluppo rischiano "conseguenze debilitanti per tutta la vita". A lanciare la denuncia è l'organizzazione umanitaria Medici senza frontiere, che in vista della Giornata mondiale dell'alimentazione (domenica 16 ottobre) ha organizzato l'incontro 'Fame di denuncia: perché il cibo non basa', oggi a Roma nell'Aula della Commissione difesa del Senato.

"E' stato provato al di là di ogni dubbio - dichiara Unni Karunakara, presidente internazionale di Msf - che assicurare aiuti alimentari adeguati ai bambini più piccoli e vulnerabili salva le loro vite , ma nonostante ciò il sistema globale degli aiuti alimentari non è ancora al passo con i rivoluzionari progressi fatti dalla scienza della nutrizione". La maggior parte degli aiuti alimentari, compresi quelli verso Paesi con alti tassi di malnutrizione come intere zone dell'Africa subshariana, sottolinea Msf, comprendono farine a base di mais e soia (Corn Soy Blends-Csb, di cui solo gli Usa inviano 130 mila tonnellate l'anno ai Paesi in via di sviluppo) che non contengono i nutrienti vitali e le proteine di cui hanno bisogno i bambini per la loro crescita.

Mentre iniziative come la campagna '1.000 giorni' o 'Scaling Up Nutrition' dimostrano che esiste un consenso scientifico e politico sulla necessità di investire sui bambini al di sotto dei 2 anni d'età, per Msf la maggior parte degli aiuti alimentari non fornisce cibi adeguati ai bambini più piccoli. "La gamma dei prodotti disponibili per gli aiuti alimentari ancora ignora i bisogni dei più vulnerabili - continua Karunakara - Non ci sono più scuse per aspettare: i più importanti Paesi donatori di aiuti alimentari del mondo devono finalmente cambiare rotta". Per questo, a nome delle oltre 125 mila persone di più di 180 nazioni che hanno firmato la petizione sul sito www.starvedforattention.org, Msf ha inviato una lettera ai rappresentanti dei principali Paesi donatori, per chiedere di "porre fine alla fornitura di aiuti alimentari inadeguati ai bambini malnutriti e ai bambini a rischio malnutrizione nei Paesi in via di sviluppo".

"Molti Paesi, tra cui quelli europei - incalza Karunakara - hanno risolto con successo il problema della malnutrizione a casa propria adottando strategie che assicuravano l'accesso a cibi nutrienti per le persone più vulnerabili. Ma stiamo ancora aspettando che applichino le stesse strategie quando si tratta di mandare aiuti alimentari agli altri Paesi". Segnali di cambiamento ci sono, precisa Msf. Il Programma alimentare mondiale ora utilizza alimenti supplementari adatti ai bambini 'under 2', prodotti che hanno giocato un ruolo chiave durante le crisi nutrizionali in Niger, le inondazioni in Pakistan e il terremoto ad Haiti. I Paesi donatori e le altre organizzazioni coinvolte hanno migliorato la qualità dei cibi inviati in Somalia e Kenya, ma "la maggior parte dei bambini malnutriti sono invisibili - protesta il presidente di Msf - e non dovrebbero essere vittime di guerre o catastrofi naturali per poter avere accesso al cibo di cui hanno bisogno."

L'organizzazione umanitaria si rivolge in particolare alla Commissione europea: "E' in ritardo", spiega. "Nonostante le ripetute promesse", infatti, "deve ancora pubblicare linee guida chiare su come intende implementare le riforme necessarie. Inoltre, le politiche degli aiuti alimentari della Commissione europea sono incoerenti - segnala Medici senza frontiere - perché impongono ostacoli per l'ottenimento dei fondi per l'acquisto di prodotti adeguati che possano prevenire la malnutrizione, mentre spianano la strada a quei programmi finanziati dall'Europa che forniscono prodotti molto meno nutrienti ed efficaci". Per Karunakara "la Commissione europea deve andare oltre le generiche dichiarazioni d'intenti, e mostrare la propria determinazione nel miglioramento della qualità degli aiuti alimentari europei".

Ma Msf lancia il suo messaggio anche l'Organizzazione mondiale della sanità: "Nel 2008 un vertice internazionale di esperti organizzato dall'Oms ha concluso che gli standard nutrizionali degli aiuti alimentari dovevano essere migliorati. Ma 3 anni dopo l'Oms, a cui fanno riferimento i ministeri della Salute dei Paesi in via di sviluppo per le politiche di orientamento, non ha ancora emesso linee guida ufficiali per garantire il miglioramento degli alimenti per i bambini malnutriti". Insomma, conclude Karunakara, "i bambini non possono tollerare il ritardo causato dal fatto che debba essere dimostrata l'efficacia e la sicurezza di questi nuovi alimenti specifici da ogni singolo Governo durante ogni crisi. Ciò serve solo a ritardare il lancio di programmi salva-vita".

Internet: Aidaa, 27 mln link di filmati hard con bambini e animali

Roma, 13 ott. (Adnkronos) - Sono 27,6 milioni, in rete, i link contenenti complessivamente oltre 40 milioni di video, filmati e veri e propri film pornografici con protagonisti animali e bambini, o comunque ragazzini e ragazzine in giovanissima eta'. E' il risultato, a dir poco scioccante, che emerge dalla ricerca effettuata dal gruppo di controllo per i reati in rete contro la zoorastia del 'telefono arancione' dell'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa). Si tratta di filmati a chiara marca pedopornografica - riferisce Aidaa in una nota - con contenuti di zoorastia accessibili con un semplice clic e quasi tutti scaricabili gratuitamente. Si tratta prevalentemente di filmati hard di pochi minuti che vedono protagonisti bambini e bambine o ragazzine prevalentemente di paesi orientali, ma anche europei e africani impegnati in atti sessuali completi con cani, maiali, cavalli, asini, tori ed altri animali. "Abbiamo fatto una ricerca approfondita su questo orrendo fenomeno - dice Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa - partendo dalla digitazione nei motori di ricerca di tre semplici parole chiave in inglese (teen-sex-animal) e quello che ne e' uscito ci ha sconvolti, evito ovviamente di entrare nei particolari, ma credo che chi ha il compito di vigilare nella rete debba indagare su questo fenomeno a livello internazionale, perche' il fenomeno e' ben piu' complesso. Sono infatti convinto - aggiunge - che dietro questo orrore vi sia una macchina economica imponente portata avanti da persone senza scrupoli e che i ragazzi costretti a questi atti sessuali siano di fatto degli schiavi".

Teatro: 'Mitico mondo!', al via a Milano laboratori multiculturali per bambini

Milano, 13 ott. (Adnkronos) - Al via domenica 16 ottobre, alle ore 15, alla 'Casa delle Culture del mondo' della Provincia di Milano, in Via Giulio Natta 11, Milano (M1 Lampugnano), il ciclo di laboratori teatrali interculturali per bambini dai 5 agli 11 anni 'Mitico Mondo!', promosso dall'Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano e curato da Chiara Romano', operatrice teatrale e drammaterapista.

La lettura di miti tradizionali sulle origini del mondo nelle diverse culture viene animata da drammatizzazioni, danze ed esercizi creativi, con le quali viaggiare nei mondi fantastici delle differenti cosmogonie, alla scoperta dei valori fondamentali dei numerosi popoli che abitano la terra, di cui a Milano sono presenti diverse comunita'.

Il primo appuntamento e' con 'Tre viaggi all'interno di un giunco', mito Navajo dell'America centrale, che narra le peripezie di Begochiddy, figlio del Dio Sole e custode degli uomini, e del Coyote, amico del dio e compagno fedele degli uomini.

SALUTE: ASTRONAVI E ROBOT IN SOCCORSO DI BAMBINI, SU PC BATTONO ANSIA

(ASCA) - Roma, 13 ott - L'altra faccia dei videogiochi per

bambini e' quella che aiuta memoria e apprendimento dei

piccoli piu' impauriti dalla scuola. E' un progetto

dell'Universita' di Southampton, in Gran Bretagna, i cui

ricercatori stanno sviluppando programmi per il computer che

grazie ad astronavi e robot aiutino i bambino con disturbi

d'ansia.

Un bambino su venti, dicono le statistiche britanniche, ha

problemi con l'inserimento scolastico causati da livelli di

ansia troppo elevati. Sintomi comuni sono mal di pancia, mal

di testa, persino vertigini o crisi del respiro. ''E' uno dei

problemi scolastici piu' rilevanti nell'abbandono

scolastico'', spiega Julie Hadwinm.

La ricercatrice proporra' in via sperimentale agli

insegnanti dei software su misura per la memoria verbale e

spaziale. In una prima fase il progetto coinvolgera' 50

bambini di 11 e 12 anni per 5 settimane e mezz'ora ogni

giorno. ''I bambini ansiosi possono essere cosi' oppressi

dalle preoccupazioni che non riescono a concentrarsi durante

le lezioni - spiega Hadwinm -. Il cervello e' cosi' oberato

che ha una capacita' limitata di pensare ad altre cose.

noe/cam/rob

mercoledì 12 ottobre 2011

Usa, bimba di 9 anni fa da autista alla madre: donna accusata

Grand Junction (Colorado, Usa), 12 ott. (LaPresse/AP) - Lori Ann Rogers, una donna statunitense di 36 anni originaria di Grand Junction, in Colorado, è stata accusata formalmente per aver viaggiato sulla propria auto facendo guidare la figlia di 9 anni. Secondo quanto riferiscono alcuni testimoni, la donna è stata vista almeno due volte la scorsa settimana in un'automobile alla cui guida c'era la bambina. La 36enne dovrà rispondere di capi d'accusa per aver permesso a un minore di guidare oltre che per abuso di minori e danneggiamento pubblico. Come se non bastasse, il veicolo non era assicurato e mentre la figlia lo guidava era a bordo anche un bambino di 10 mesi.

martedì 11 ottobre 2011

Pediatria: problemi agli occhi per 1 bimbo su 4 dopo i 6 anni

Roma, 11 ott. (Adnkronos Salute) - "Possibilità impensabili fino a pochi mesi fa, trattamenti più sicuri per la salute della vista dei bambini, precisione estrema e una percentuale di successi sempre più elevata: le innovative tecnologie utilizzate al Bambino Gesù fanno di questo polo il Centro di riferimento internazionale per la cura delle patologie che colpiscono gli occhi dei più piccoli". Così una nota dell'Ospedale pediatrico romano, in occasione della Giornata mondiale della vista, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e in programma il 13 ottobre, punta i riflettori su problemi estremamente diffusi: in Italia colpiscono un bambino in età prescolare su 20, per arrivare a ben 1 su 4 dai sei anni in su.

Al Bambino Gesù vengono registrate circa 20mila visite l’anno di piccoli con patologie degli occhi, per alcune delle quali l’unica soluzione è il trapianto di cornea o il ricorso alla radioterapia. Per la cura delle patologie della cornea gli esperti del Bambino Gesù sono stati tra i primi al mondo ad utilizzare sui bambini il laser a femtosecondi, di enorme valore in campo pediatrico per l’importante riduzione del rischio di rigetto e per il miglioramento dei tempi di recupero.

Questo particolare tipo di laser - ad oggi il Bambino Gesù è l’unica struttura pediatrica al mondo ad esserne dotata - consente di "sostituire" con estrema precisione solo una piccola porzione di cornea, corrispondente alla parte malata, senza essere costretti a "cambiarla" interamente. Ancora al Bambino Gesù è stata sviluppata una nuova procedura operatoria che aumenta la precisione e la sicurezza della tecnica di trapianto lamellare.

E ancora, l'applicazione sui piccoli pazienti di nuovi trattamenti in genere riservati agli adulti, può addirittura scongiurare il ricorso a interventi invasivi. E’ il caso del cross linking, terapia per la cura del cheratocono a base di vitamina B2 e raggi ultravioletti, i cui effetti combinati portano a un sensibile irrobustimento della cornea, diminuendo o ritardando il ricorso al trapianto.

Per la cura del retinoblastoma, invece, uno dei tumori della retina più frequenti in età pediatrica (in Italia si registrano circa 50-60 nuovi casi l’anno), l’ultima frontiera terapeutica è rappresentata dalla brachiterapia, tecnica eseguita in Italia solo al Bambino Gesù, che consiste nell’applicare alla base del tumore delle speciali placche che, mentre colpiscono il tumore stesso, evitano il pericolo di radio-esposizione a carico del resto del corpo del piccolo.

La possibilità di utilizzare con la massima efficacia le nuove terapie e tecnologie oggi a disposizione è legata alla precocità della diagnosi - tramite visita oculistica alla nascita ed entro il sesto mese di vita dei bambini - per individuare tempestivamente eventuali problemi e per intervenire nel modo più appropriato soprattutto durante l’infanzia, quando il sistema visivo è maggiormente "plastico", e perciò più sensibile alle cure.

Lele Mora indagato per bancarotta con figlia Diana

Milano, 11 ott. (LaPresse) - L'agente dei vip Lele Mora è stato indagato nuovamente dalla procura di Milano, con l'accusa di concorso in bancarotta. A condurre l'inchiesta legata al fallimento della sua società Diana Immobiliare sono i pm Milano Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci, gli stessi magistrati che si occupano anche del crac della LM Managment, per il quale Mora è in carcere dal giugno scorso. Con il talent scout è indagata anche la figlia Diana. L'agente è indagato anche per il fallimento personale come imprenditore decretato dal tribunale ad aprile.

lunedì 10 ottobre 2011

(AGI) PADRE DI AMY WINEHOUSE ANNUNCIA BIOGRAFIA DELLA FIGLIA

(AGI) Londra - Il padre della cantante Amy Winehouse,

prematuramente scomparsa a luglio, ha annunciato che scrivera'

una biografia della figlia, i cui proventi andranno interamente

in beneficenza alla fondazione a lei intitolata. "Sento la

necessita' di scrivere questo libro per raccontare la vera

storia di Amy e superare" la tragedia, ha spiegato Mitch

Winehouse, specificando che 'Amy, mia figlia' verra' pubblicato

nell'estate 2012 dalla HarperCollins

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Salute: malanni da primi freddi per 80 mila italiani, molti i bimbi

Roma, 10 ott. (Adnkronos Salute) - Tosse, raffreddore, catarro e mal di gola. "I virus cugini dell'influenza, complici i primi freddi dopo giornate praticamente estive, metteranno a letto 80 mila italiani in una settimana". La stima arriva da Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano, che spiega all'Adnkronos Salute come "ora in circolazione ci siano soprattutto coronavirus e adenovirus 'cugini dell'influenza', che provocano sintomi principalmente a carico delle vie respiratorie".

Problemi non pesanti ma fastidiosi, favoriti dall'altalena delle temperature, che 'bersaglieranno' in particolare i più piccoli: "Circa 30-40 mila bimbi si ammaleranno, e contribuiranno alla diffusione di questi patogeni". Per chi è stato male di recente, non c'è neanche la consolazione di una sorta di 'immunità'. "Ce ne sono in giro 260 tipi diversi" di virus, dice Pregliasco.

La soluzione? "Evitare il più possibile gli sbalzi di temperature, vestendosi 'a cipolla'", conclude il virologo, che invita a bere molto, mangiare molta frutta e verdura e curare l'igiene delle mani.

Salute: sms contro cecita' bimbi in 9 Paesi poveri, campagna Cbm Onlus

Roma, 10 ott. (Adnkronos Salute) - Un sms solidale per sostenere la lotta alla cecità infantile in 9 Paesi del Sud del mondo. E' la campagna Cbm Italia Onlus, organizzazione non governativa, la cui finalità è sconfiggere le forme evitabili di cecità e di disabilità fisica e mentale nei Paesi più poveri del mondo.

Etiopia, Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Tanzania, Bolivia, Brasile, India, Nepal sono i Paesi in cui il fenomeno della cecità infantile è acuto e che beneficeranno dei progetti di Cbm. Con i fondi raccolti, i medici della onlus potranno realizzare operazioni di cataratta per i bimbi delle famiglie più povere, cliniche mobili e attività di screening per seguire i piccoli che vivono nelle aree più remote e non hanno la possibilità di raggiungere gli ospedali nelle città.

Per sostenere il progetto, è possibile inviare fino al 30 ottobre un sms solidale al 45507 da tutti i cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, CoopVoce, Postemobile e Tiscali o chiamare lo stesso numero da rete fissa Teletu per donare 2 euro. Oppure chiamare sempre il 45507 da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e Tiscali per donare 5-10 euro.

Kristin Davis: "Ecco mia figlia"

Kristin Davis è famosa per aver interpretato Charlotte York nella serie tv cult "Sex And The City". L'attrice, 46 anni, che sul piccolo schermo affrontava la sofferenza di non riuscire ad avere un figlio, nella realtà è finalmente diventata mamma: ha adottato una bambina e l'ha chiamata Gemma Rosa Davis.Kristin ha deciso di mostrare al mondo la sua piccola erede, postando una foto, da lei stessa realizzata, su Facebook. Nell'immagine, la Davis tiene in braccio la bimba tanto voluta: "E' una cosa che desideravo da tanto tempo - ha dichiarato la star hollywoodiana a People - Vedere il mio sogno diventare realtà è stato più gratificante di quanto immaginassi". L'attrice ha soddisfatto, grazie all'adozione, la sua voglia di diventare mamma. Tanti auguri!

SALUTE: CIA, BAMBINI ITALIANI SEMPRE PIU' IN SOVRAPPESO

(ASCA) - Roma, 10 ott - Frutta e verdura, ma soprattutto la

''dieta mediterranea'', non sembrano accogliere il favore dei

bambini. Sta di fatto che nel 2010, tra i piu' piccoli, solo

tre su dieci hanno mangiato almeno una volta al giorno

verdure e ortaggi; mentre sei su dieci hanno consumato,

sempre una volta al giorno, frutta. E' quanto emerge

dall'indagine della Cia-Confederazione italiana agricoltori

in occasione dell'Obesity day.

Bambini, quindi, che alla salutare ortofrutta, elemento

principe della 'dieta mediterranea', preferiscono altri

prodotti, in particolare merendine, grassi, troppo salati o

troppo zuccherati e con basso valore nutrizionale. Una

tendenza, emerge dall'indagine della Cia, che in questi

ultimi anni e' andata man mano crescendo. Nel 2002 (dieci

anni fa), infatti, tra i piu' piccoli (dai 3 ai 10 anni) il

consumo di verdure e ortaggi (cinque su dieci) e di frutta

(sette su dieci) era maggiore.

''L'abitudine di mangiare questo tipo di prodotti -

avverte la Cia - resta, invece, alta tra gli anziani (tra i

64 e i 75 anni), dove la percentuale arriva a superare il 91

per cento. Comunque, anche in questa fascia di eta' si

consuma piu' frutta (85 per cento) e meno verdure e ortaggi

(55 per cento)''.

''In Italia oltre un terzo dei bambini tra i 6 e i 9 anni

- sottolinea la Cia - risulta in soprappeso o obeso (34,1 per

cento), un dato che scende al 25,4 per cento nella fascia tra

i 10 e i 13 anni, e precipita con l'adolescenza (14-17 anni)

al 13,9 per cento. Per i bambini e adolescenti italiani, al

di sotto della maggiore eta', l'obesita' infantile, si

attesta al 4 per cento di media, ma secondo recenti studi,

nel 2025, se si protrarra' questa situazione, l'obesita'

infantile nel nostro Paese triplichera', arrivando al 12,2

per cento. Va, pertanto, nella giusta direzione - afferma la

Cia - il progetto 'Frutta gratis nelle scuole', sostenuto

finanziariamente dall'Unione europea''.

Angelica Livraghi: "Ferdi voleva un figlio da me"

E' finito l'amore tra Ferdinando Giordano e Angelica Livraghi. Quest'ultima ieri è intervenuta a "Domenica Cinque" dove ha espresso tutta la sua rabbia e costernazione per come sono andate a finire le cose con l'ex coinquilino della Casa del "Grande Fratello".La ragazza ha fatto il suo ingresso in studio con gli occhi lucidi (ha pianto quando dietro le quinte le è stato mostrato un video che ripercorreva le tappe fondamentali della sua storia d'amore ormai giunta al capolinea): "Oggi alterno momenti di rabbia a momenti di tristezza. La nostra storia è finita durante un nostro viaggio in Germania. Ad un certo punto, tutto quello che facevo io, lo infastidiva e Ferdinando mi voleva lasciare. Voleva mettermi alla prova e allora gli ho chiesto se potevo dare su Facebook la notizia della nostra rottura e lui mi ha detto sì. Io ho fatto finta di chiamare la mia admin. Poi Ferdinando mi ha detto che non era più innamorato di me ma mi voleva restare accanto in attesa che i miei difetti migliorassero. Lui era stressato, nervoso, non ce la faceva più a rendere conto di tutto ai nostri fans". Ferdi voleva che la fidanzata smettesse di fumare e fosse più ordinata. Motivazioni che la stessa Livraghi ha definito banali: "Io avevo accettato queste cose. Io avrei preferito una scappatella piuttosto che dirmi che non era più innamorato di me. Poi, un giorno, mi ha detto che voleva risolvere un po’ di brighe nel caso di una rottura tra noi. Allora, gli ho detto che se non aveva il coraggio di lasciarmi, l’avrei fatto io". "Ferdinando, solo venti giorni fa - ha continuato Angelica - mi ha detto che voleva fare un figlio con me. Io non ce l’ho con lui ma dentro sono arrabbiata e tanto innamorata. Per la prima volta avevo deciso di fidarmi di un uomo… Io ora mi sto facendo un sacco di domande, ho combattuto molto per questo amore. Lui ha detto che fuori dalla Casa, l’amore non era più lo stesso. Non sta bene, è confuso, si è fatto prendere troppo da questo mondo. Ha lasciato anche il lavoro mentre, invece, avrebbe dovuto trovare un escamotage". Infine Angelica ha detto: "Non mi innamorerò più".Dal canto suo, Giordano ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a "Pomeriggio Cinque": "Quando l’ho lasciata era disperata, ed io ho condiviso il suo dolore, perchè non mi ha mai fatto mancare nulla e mi fa male vedere la casa vuota. Ma ora ho bisogno di ritrovarmi. Magari un giorno sentirò l’esigenza di vederla e ciò avverrà. Ora voglio pensare a me, mi sento perso, perchè non ho certezze, soprattutto a livello lavorativo. Mi sono anche allontanato da mio nipote, che è appena nato, e da mia madre e i miei amici. Voglio stare da solo".Foto: M.Bruni © Gossip.it

sabato 8 ottobre 2011

Ascoli, 3 bimbe sotterrano gattini vivi.Allarme Aidaa:Centinaia i casi

Roma, 8 ott. (LaPresse) - Tre ragazzine in età compresa tra gli 8 ed i 10 anni hanno sotterrato 3 gattini vivi, che si sono salvati semplicemente perché alcuni adulti sono intervenuti salvando i micini e sgridando le bambine che si sono giustificate dicendo di averlo fatto solo per gioco. E' successo qualche giorno fa in provincia di Ascoli Piceno ed è solo l'ultima delle circa duecento segnalazioni ricevute quest'anno dall'associazione animalista Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente).

Secondo la stima degli attivisti sono circa 400 gli animali che nel corso dell'anno sono stati massacrati da gruppi di bambini ed adolescenti in età compresa tra gli 8 ed i 14 anni. "La quasi totalità dei casi - spiega l'Aidaa - vede coinvolti cani o gatti e le segnalazioni arrivano dal centro-sud Italia in particolare da Sicilia, Calabria, Puglia e anche da Marche e Lazio, ma non mancano anche segnalazioni di cani seviziati nelle regioni del cento-nord. I casi di cui stiamo parlando riguardano atti di crudeltà efferata che nella stragrande maggioranza dei casi portano alla morte tra atroci sofferenze dell'animale e riguardano cani e gatti, mentre per quanto riguarda la statistica degli autori dei reati, sono commessi da bimbi e ragazzi in età compresa tra gli 8 ed i 14 anni e quindi non punibili".

"La maggior parte dei reati e dei maltrattamenti - spiega ancora l'associazione - avvengono nei confronti di cuccioli di cani randagi che vengono picchiati fino alla morte, in alcuni casi impiccati e bruciati vivi. Per quanto riguarda i gatti si tratta invece di maltrattamenti sui cuccioli che vengono sia picchiati che uccisi o a bastonate o in alcuni casi affogati per gioco".

venerdì 7 ottobre 2011

Pediatria: obeso 1 bimbo su 3, piu' pesce e sport contro epidemia chili in piu'

Roma, 7 ott. (Adnkronos Salute) - Chili di troppo e problemi al fegato possono aumentare il rischio si sviluppare diabete e cardiopatie ischemiche già in età precoce. A lanciare l'allarme sono gli esperti dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. "L'obesità - avvertono - rappresenta una seria minaccia e se associata ad altre complicanze come il fegato grasso, l'ipertensione, l'iperglicemia o l'abuso di alcol sin da giovanissimi, può significare vedere le proprie aspettative di vita ridotte di 15 anni". L'obesità infatti colpisce in Italia un bambino su 3. Il fegato grasso affligge invece circa un milione di bimbi.

"Un bambino obeso - spiega Valerio Nobili, responsabile epatopatie dell'ospedale Bambino Gesù - ha un'elevata probabilità di avere un fegato grasso e altri problemi cronici che compromettono la struttura dell'organo". Alcune di queste problematiche saranno al centro della 19° edizione della Settimana Internazionale di Gastroenterologia in programma dal 22 al 26 ottobre a Stoccolma.

Tra le soluzioni proposte dal ospedale pediatrico romano: "Modificare l'alimentazione dei ragazzi iniziando dal pesce, sgrassante naturale del fegato, e più attività fisica per evitare l'accumulo di chili di troppo". E un nuovo logaritmo che prevede la fibrosi epatica nei bimbi.

"Oggi la prevenzione si fa anche con un logaritmo in grado di scovare la fibrosi epatica nei bambini - avverte Nobili - una delle più temibili complicanze del fegato grasso. Infatti basta la combinazione di tre parametri, girovita, livello di trigliceridi a digiuno ed età. La formula matematica, a seconda del risultato, ci permette - prosegue - di evitare il ricorso alla biopsia al fegato, un test diagnostico sicuramente invasivo. Ma l'unico, finora, in grado di confermare la presenza della malattia".

"Nel nostro Paese - avverte Nobili - si stima circa un milione di bambini con fegato grasso, ai quali vanno aggiunti quelli con sindrome metabolica e i bambini obesi. Se non si interviene immediatamente per loro ci sarà una sensibile riduzione della spettanza di vita. E una strategia è quella lavorare sull'alimentazione dei ragazzi. Ad esempio - prosegue lo specialista - con menù 'ad hoc' ricchi anche di pesce che agisce come una sorta di 'sgrassante' naturale per il fegato".

Ma non solo: "Si possono promuovere stili di vita salutari, spostamenti a piedi e attività fisica individuando spazi adeguati - suggerisce Nobili - per sostenere questo impegno, facendo prevenzione strutturata, in Italia disponiamo di uno strumento unico al mondo: la pediatria di base".

Pediatria: studio Usa, 'iPad terapia' aiuta bimbi con problemi vista

Roma, 7 ott. (Adnkronos Salute) - L'iPad, l'ultimo progetto ideato dal genio di Steve Jobs, il creatore della Apple scomparso ieri all'età di 56 anni, potrà aiutare i bambini con disabilità visiva corticale a superare le grandi difficoltà di interazione con il mondo esterno grazie alle innovative soluzioni tecnologiche. A rivelarlo è uno studio dell'University of Kansas (Usa).

Secondo i ricercatori i bambini affetti da questa lesione, che impedisce di ricevere e di interpretare i messaggi provenienti dal­l'occhio, hanno registrato miglioramenti significativi delle capacità cognitive grazie alla luminosità dello schermo dell'iPad e alla sua innovativa multimedialità.

"L'iPad grazie alla sua interattività - spiega Murile Saunders, autore della ricerca - fatta di un suono eccellente, una vivacissima illuminazione dotata di grande contrasto, è uno strumento molto più coinvolgente per i bambini con disabilità visiva. E - prosegue il ricercatore - se si utilizza in una fase precoce della vita dei piccoli potrebbe aiutarli a ottenere una migliore visione man mano che crescono". "Secondo lo studio - riporta la stampa inglese - l'iPad sarà una 'terapia' cruciale grazie ai risultati dimostrati nell'aumentare le capacità cerebrali dei bimbi". Così da permettergli di 'interpretare' le immagini che fino ad ora erano loro precluse.

Muriel Saunders, che sta conducendo i primi test in collaborazione con l'associazione 'Junior Blind of American' di Los Angeles, ha già sperimentato le capacità del 'tablet' della Apple su 15 bambini, scoprendo come le innovative tecnologie dell'iPad permettano al piccolo di incrementare le sue capacità cerebrali. L'aspettativa da parte dei genitori è alta, ma nessuna ricerca ufficiale è stata condotta fino ad oggi. Le ricerche preliminari condotto da Saunders potrebbero spingere alla concessione da parte dei National Institutes of Health americano dei fondi per ulteriori indagini più approfondite.

"Con adeguate tecniche di intervento - avverte Saunders - abbiamo verificato un incremento dell'attività delle cellule cerebrali del bambino. Indispensabili al piccolo per iniziare a comprendere e gestire il proprio handicap. Così - prosegue - grazie all'iPad i piccoli riescono in parte a sostituire la loro cecità con l'intelligenza multidimensionale della 'tavoletta' firmata da Steve Jobs".

Il successo dell'iPad nell'aiutare chi è affetto dalla disabilità ha contagiato anche i forum e i blog dei genitori. "Le famiglie dei piccoli con questo disturbo stanno già imparando che l'iPad funziona. Ci sono blog con migliaia di commenti positivi. Inoltre - conclude Saunders - questo tipo di aiuto 'hi tech' precoce nella vita dei bambini non è solo cruciale per il loro sviluppo futuro, ma potrebbe aiutarli a ottenere una migliore visione con il crescere dell'età".

SALUTE: OBESO 1 BIMBO SU 3, AL BAMBINO GESU' TEST CONTRO FIBROSI EPATICA

(ASCA) - Roma, 7 ott - Rappresenta una seria minaccia e se

associata ad altre complicanze come il fegato grasso,

l'ipertensione, l'iperglicemia o l'abuso di alcol sin da

giovanissimi, puo' significare vedere le proprie aspettative

di vita ridotte di 15 anni. Si tratta dell'obesita' che

colpisce un bambino su 3 (in Italia ci sono alcune regioni,

la Campania ad esempio, in cui la percentuale di bimbi obesi

sfiora il 49%) e che sta diventando una delle principali

cause di morte precoce. La condizione di obesita' legata ai

problemi del fegato accresce il rischio di sviluppare diabete

e cardiopatie ischemiche in eta' molto piu' precoce di quanto

si possa pensare: se e' vero, infatti, che piu' e' lungo il

tempo in cui si e' obesi maggiori sono i danni per

l'organismo, allora essere obesi sin da bambini e rimanerlo

fino all'eta' adulta si traduce in una drastica riduzione

delle attese di vita.

''Un bambino obeso ha un'elevata probabilita' di avere un

fegato grasso e altri problemi cronici e progressivi

(infiammazione, steatosi, fibrosi) che compromettono la

struttura dell'organo stesso fino alla perdita totale della

sua funzione'' , sottolinea Valerio Nobili, Responsabile

Epatopatie metaboliche e autoimmuni dell'Ospedale Pediatrico

Bambino Gesu' che portera' l'esperienza dell'Ospedale in

campo pediatrico di fronte ai 18.000 addetti ai lavori della

19a edizione della Settimana Internazionale di

Gastroenterologia di Stoccolma (22-26 ottobre 2011),

congresso mondiale nel quale saranno affrontate tutte le

patologie che coinvolgono intestino e fegato e quindi anche i

problemi che continuano a destare un crescente allarme

sociale come l'obesita'.

''Nel nostro Paese - prosegue Nobili - si stima circa un

milione di bambini con fegato grasso, ai quali vanno aggiunti

quelli con sindrome metabolica (quindi a rischio di infarcire

il fegato di grasso) e i bambini obesi, esposti allo stesso

identico rischio. La risultante di questo processo sara' una

sensibile riduzione della spettanza di vita, un impennarsi

della spesa sanitaria per le cure richieste da questa

patologia e un numero sempre piu' grande di adolescenti col

fegato compromesso che saranno adulti malati e quindi ancor

piu' bisognosi di cure mediche''.

Oggi la prevenzione si fa anche con un logaritmo: per

predire la fibrosi epatica nei bambini, una delle piu'

temibili complicanze del fegato grasso, basta la combinazione

di tre parametri, girovita, livello di trigliceridi a

digiuno, eta'. La formula matematica sviluppata da un gruppo

di ricerca coordinato dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu',

ora utilizzata in tutta Italia, permette - a seconda del

risultato - di evitare il ricorso alla biopsia al fegato, un

test diagnostico sicuramente invasivo ma l'unico, finora, in

grado di confermare la presenza della malattia.

com-map/sam/alf

giovedì 6 ottobre 2011

Minori: Sip, spot Vodafone esempio di come non educare figli

Roma, 6 ott. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Lo spot della Vodafone e' l'esempio di come i genitori non dovrebbero educare il figli". E' la presa di posizione della Societa' italiana di pediatria che, dopo le numerose proteste di genitori e pediatri apparse nei giorni scorsi su blog e social network, scende in campo contro il messaggio pubblicitario lanciato dall'azienda produttrice di telefonini. Lo spot, trasmesso sia sulle tv sia attraverso il web, mostra un bambino che 'ne combina di tutti i colori' (butta un mazzo di chiavi nel gabinetto, mette il telecomando nell'inchiostro, imbratta i muri di casa) e riceve in cambio dai genitori non un rimprovero o un richiamo alle regole, ma un sorriso comprensivo. Per i pediatri e' "un messaggio a sostegno dell'incapacita' dei genitori di dare delle regole certe ai propri figli, di insegnare cio' si fa e cio' che non si fa sin dalla piu' tenera eta'", afferma il presidente della Sip Alberto Ugazio. "Inoltre - aggiunge - e' un esempio molto negativo per i bambini che vedono tollerati (e addirittura apprezzati) comportamenti che devono invece essere fortemente censurati. L'educazione e' apprendimento delle regole, che avviene in primo luogo in famiglia, e dalle quali il bambino riceve la sua individualita' sociale", sottolinea. "Stiamo vivendo un periodo storico di 'emergenza educativa' - commenta il segretario della Sip, Rino Agostiniani - con genitori, spesso talmente fragili ed emotivi, da ritrovarsi incapaci di porre regole, di predisporre con autorita' e solidita' quei paletti che consentono al bambino di orientarsi una volta adulto. La conseguenza di questa situazione e' una generazione di bambini in crisi, arroganti ed aggressivi, ma al tempo stesso incapaci di sostenere le minime frustrazioni". La Sip, prendendo spunto dallo spot, "lancia un appello ai genitori affinche' diano ai figli regole certe, elemento fondamentale per assicurare una vita migliore da adulti".

Alimenti: bimbi vittime spot 'junk food' se genitori non guidano scelte

Roma, 6 ott. (Adnkronos Salute) - Vittime della pubblicità quando si tratta di scegliere che cosa mangiare. Soprattutto se i genitori sono poco attenti. A lanciare l'allarme sull'influenza dei 'consigli per gli acquisti' sulle scelte a tavola dei bambini è uno studio della Texas A&M International University, di prossima pubblicazione su 'The Journal of Pediatrics'.

Secondo i ricercatori, solo se mamma e papà intervengono quando c'è da scegliere che cosa mangiare viene annullato il messaggio seducente per il palato, ma poco salutare per la bilancia, di molti spot televisivi inneggianti 'junk food' o cibo spazzatura.

"Gli effetti della pubblicità possono lavorare sia a favore che contro la sana alimentazione - avverte Christopher Ferguson, autore dello studio - Invece di concentrarsi sul divieto di pubblicità di alcuni alimenti ai bambini - suggerisce il ricercatore - gli addetti ai lavori e le istituzioni devono concentrarsi sulle modalità per promuovere la diffusione di scelte alimentari più sane".

Lo studio ha esaminato 75 bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. I piccoli, divisi in due gruppi, sono stati testati ricorrendo all'aiuto di cartoni animati interrotti ogni tanto da due differenti spot: uno inneggiante le patatine fritte, l'altro fette di mele immerse in una salsa.

Dopo la visione ai piccoli è stato chiesto di scegliere un buono da spendere per i cibi pubblicizzati. Metà dei genitori ha incoraggiato il figlio a scegliere l'opzione più sana e l'altra metà è rimasta neutrale.

Il 71% dei bambini che ha visto lo spot delle patatine fritte e non ha ricevuto indicazioni dai genitori, ha scelto questo snack. Tuttavia il numero di piccoli è sceso al 55% quando i genitori li hanno aiutati a preferire l'opzione più sana. Nel caso invece di chi ha visto la pubblicità con le mele, solo il 46% ha poi scelto di comprare le patatine fritte quando i genitori sono rimasti neutrali. Una percentuale scesa al 33% quando mamma e papà hanno incoraggiato i piccoli a scegliere la frutta. Il test, secondo i ricercatori, dimostra che "l'incoraggiamento della famiglia a mangiare sano è in qualche modo in grado di aiutare ad annullare il messaggio della pubblicità".

Pediatria: Sip, spot Vodafone esempio di come non educare figli

Roma, 6 ott. (Adnkronos Salute) - "Lo spot della Vodafone è l’esempio di come i genitori non dovrebbero educare il figli". E' la presa di posizione della Società italiana di pediatria che, dopo le numerose proteste di genitori e pediatri apparse nei giorni scorsi su blog e social network, scende in campo contro il messaggio pubblicitario lanciato dall'azienda produttrice di telefonini. Lo spot, trasmesso sia sulle tv sia attraverso il web, mostra un bambino che 'ne combina di tutti i colori' (butta un mazzo di chiavi nel gabinetto, mette il telecomando nell’inchiostro, imbratta i muri di casa) e riceve in cambio dai genitori non un rimprovero o un richiamo alle regole, ma un sorriso comprensivo.

Per i pediatri è "un messaggio a sostegno dell'incapacità dei genitori di dare delle regole certe ai propri figli, di insegnare ciò si fa e ciò che non si fa sin dalla più tenera età", afferma il presidente della Sip Alberto Ugazio. "Inoltre - aggiunge - è un esempio molto negativo per i bambini che vedono tollerati (e addirittura apprezzati) comportamenti che devono invece essere fortemente censurati. L’educazione è apprendimento delle regole, che avviene in primo luogo in famiglia, e dalle quali il bambino riceve la sua individualità sociale", sottolinea.

"Stiamo vivendo un periodo storico di 'emergenza educativa' - commenta il segretario della Sip, Rino Agostiniani - con genitori, spesso talmente fragili ed emotivi, da ritrovarsi incapaci di porre regole, di predisporre con autorità e solidità quei paletti che consentono al bambino di orientarsi una volta adulto. La conseguenza di questa situazione è una generazione di bambini in crisi, arroganti ed aggressivi, ma al tempo stesso incapaci di sostenere le minime frustrazioni". La Sip, prendendo spunto dallo spot, "lancia un appello ai genitori affinché diano ai figli regole certe, elemento fondamentale per assicurare una vita migliore da adulti".

mercoledì 5 ottobre 2011

Smog: bimbi sotto attacco, Milano lancia maxi-studio su 750 under 18

Milano, 5 ott. (Adnkronos Salute) - Dodicesimo giorno consecutivo di Pm10 alle stelle nei cieli di Milano, che si prepara ai primi blocchi del traffico della stagione. E proprio dal capoluogo lombardo, dove i bimbi arrivano ad ammalarsi anche 3 volte al mese, circa un terzo in più rispetto ai coetanei delle città del Centro-Sud Italia, sta per partire un maxi-studio sugli effetti dello smog nei piccoli. L'indagine scatterà il 1 novembre e coinvolgerà in tutto 750 'under 18' (250 entro i primi 5 anni di vita e 500 dai 5 ai 17 anni) con problemi respiratori: broncospasmo ricorrente (respiro che 'fischia') o asma vera e propria. La ricerca durerà un anno e si propone di 'pesare' il reale impatto dei vari tipi di sostanze inquinanti sui bronchi e i polmoni dei bambini. "Più esposti ai danni dello smog, ma meno considerati" dalle indagini di settore, denunciano gli esperti.

A lanciare lo studio, tra i primi del genere nella Penisola, è l'Ambulatorio di pneumologia dell'Unità operativa complessa di Pediatria 1 della Fondazione Policlinico. Susanna Esposito, direttrice facente funzione della Uoc, l'ha presentata alla stampa questa mattina insieme alle colleghe Paola Marchisio (responsabile dell'Ambulatorio di infettivologia respiratoria), Maria Francesca Patria (a capo dell'Ambulatorio di pneumologia e allergologia pediatrica) e Samantha Bosis (Ambulatorio di infettivologia e immunoprofilassi).

"Sugli effetti dell'inquinamento ambientale nella popolazione pediatrica non ci sono ancora dati raccolti da veri e propri studi - spiega Esposito - Sappiamo che in inverno i bambini si ammalano di più, ma resta ancora da quantificare il reale impatto dello smog da una parte, e dall'altra dei virus o di fattori diversi come ad esempio le allergie, l'età, il fumo materno, il numero di ore trascorse all'aria aperta e il fatto di abitare in zone più o meno trafficate. Ora vogliamo fare chiarezza", con un lavoro che potrebbe anche servire a orientare meglio gli interventi delle Istituzioni.

Già in febbraio - sempre in pieno 'allarme rosso' smog a Milano - i pediatri di via Sforza avevano sottolineato che, rispetto ai coetanei del resto d'Italia, i bimbi di Milano finiscono 'sul podio' per numero di infezioni respiratorie totalizzate ogni anno: "In media 6-7 episodi nei primi 3 anni di vita e 4-5 negli anni successivi", con punte massime di "1-3 casi al mese perlopiù nel periodo invernale". In altre parole, in città i piccoli si ammalano "circa il 30-35% in più che al Centro-Sud o comunque lontano dalle aree metropolitane, e fino al doppio se come pietra di paragone si prende una città siciliana".

Le esperte avevano confermato che "nei giorni di Pm10 alle stelle gli accessi di casi gravi al pronto soccorso aumentano fra gli adulti, ma anche tra i bambini". Infine, "se negli anni '80 i bimbi colpiti da infezioni respiratorie fino a 8 volte l'anno nei primi 3 anni di vita e fino a 6 volte dopo erano il 5% circa, ora siamo arrivati al 25%". Un dato quintuplicato in 30 anni. Ma nel determinare questi numeri lo smog conta davvero? E se sì, quanto? E' proprio a queste domande che lo studio vuole rispondere. L'incidenza delle malattie respiratorie nel campione arruolato, in un periodo di 12 mesi, verrà messa in relazione con le variazioni rilevate dall'Arpa nei livelli dei principali inquinanti ambientali: polveri sottili e ultrafini (Pm10, Pm2,5 & C.), ma anche ozono, monossido di carbonio, biossido d'azoto (smog urbano), anidride solforosa e particelle corpuscolate (smog industriale).

"Vogliamo capire - dice Esposito - intanto le reali correlazioni fra smog e patologia, perché un conto è dire che i bambini si ammalano di più e un altro è capire perché si ammalano di una patologia piuttosto che di un'altra. Ma un'altro elemento che valuteremo è la suscettibilità agli inquinanti dovuta a particolari 'assetti' genetici. Esattamente come avviene per i tumori, infatti, anche il Dna può aumentare la vulnerabilità allo smog. Ci concentreremo quindi sui polimorfismi di particolari geni coinvolti nella cosiddetta immunità innata, i primi che entrano in azione di fronte a uno stimolo irritativo infettivo o ambientale". Intanto, però, una cosa è certa: in generale "il bimbo, per sua natura, è esposto a un maggior rischio di danni da inquinamento ambientale" perché tende a respirare più in fretta e con la bocca aperta, ha vie respiratorie più piccole che 'intrappolano' più facilmente gli inquinanti, ha un sistema immunitario in sviluppo ed è più basso, quindi più vicino ai tubi di scarico delle auto.

SALUTE: ITALIA PRIMATO EUROPEO DI BAMBINI SOVRAPPESO E OBESI

(ASCA) - Roma, 5 ott - L'Italia detiene il primato europeo di

bambini tra i 9 e gli 11 anni sovrappeso o obesi. A quanto

pare, la dieta mediterranea non basta: i nostri bambini fanno

molto meno movimento dei loro coetanei di qualche anno fa. E'

quanto e' emerso questa mattina a Roma nel corso della

presentazione dell'''ObesityDay'', che si terra' il prossimo

10 ottobre, la giornata ideata dall'Associazione Italiana di

dietetica e nutrizione clinica (Adi) per sensibilizzare alle

problematiche legate all'obesita' e per dare consigli a chi

combatte quotidianamente contro l'aumento di peso.

''I bambini di oggi stanno troppo fermi e giocano

all'aperto molto meno rispetto a quanto accadeva in passato -

spiega Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione Adi

(Associazione Italiana di dietetica e nutrizione clinica) e

coordinatore dell'Obesityday' -. Fanno giochi meno fisici, e

questo comporta una diminuzione generale della massa

muscolare e della forza''. Il che innesca un circolo vizioso:

''La massa muscolare e' quella che consuma energia: i bambini

di oggi hanno meno muscoli, e di conseguenza bruciano meno

calorie. E cosi' tendono a ingrassare piu' facilmente''.

noe/did/rob

SCUOLA: FISIOTERAPISTI, ALLARME SUI BANCHI. BIMBI SOFFRONO DI LOMBALGIA

(ASCA) - Roma, 5 ott - Tra i bambini delle elementari, cinque

su dieci soffrono di lombalgia. Il doppio, rispetto ai loro

genitori quando avevano la stessa eta'. La scuola elementare

e' appena iniziata e gia' si notano zainetti stracarichi di

libri e bambini seduti in modo scorretto sui banchi di

scuola. Ma e' proprio tra i sei e i dieci anni la fascia

d'eta' piu' importante per lo sviluppo muscolo scheletrico e

in cui la schiena dei bambini e' piu' delicata. E' in questi

anni che si ''giocano'' le partite piu' importanti. La forma

delle vertebre, infatti, sara' tanto piu' normale quanto piu'

saranno applicate correttamente le forze esterne,

rappresentate dal peso del corpo, dai pesi sopportati dalle

spalle, dalle posizioni piu' frequentemente usate e

dall'azione dei muscoli. Nasce per questo ''La schiena va a

scuola: prime regole per rispettarla'', un volumetto a testo

e fumetti, messo a punto dagli esperti dell'Aifi,

l'Associazione Italiana dei Fisioterapisti, che saranno

riuniti a Congresso da domani a domenica a Pacengo del Garda

(VR). Il volume per una corretta informazione sulla schiena

dei bimbi e sulla corretta postura da mantenere quando si sta

al banco di scuola, si rivolge ai genitori e agli insegnanti

delle scuole elementari, ma anche agli stessi bambini, si

puo' richiedere direttamente all'Aifi o scaricare dal sito

www.aifi.net.

''Tra i sei e i dieci anni - spiega Antonio Bortone

Presidente Aifi - merita un'attenzione particolare anche lo

sviluppo psicomotorio del bambino. Piu' tempo passa a

muoversi e maggiore sara' la sua elasticita' da adulto, con

un minore rischio di disturbi alla schiena. Questo perche'

grazie al movimento si strutturano e si affinano gli schemi

che il bambino utilizzera' per tutta la vita. Stiamo parlando

in particolare dei movimenti dinamici, cioe' camminare,

correre, saltare, lanciare e di quelli statici, come piegare,

flettere oscillare''.

com-map/sam/bra