Roma, 13 ago. (Adnkronos Salute) - Distrazione in acqua, corse a perdifiato sulla spiaggia, punture non curate subito e lenti da sole low cost. Ecco i rischi da evitare per garantire ai più piccoli un Ferragosto sicuro. A consigliare le famiglie sono gli esperti dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Trascorrere il Ferragosto al mare, in montagna oppure restando in città , avvertono i pediatri, non mette al riparo da insidie quali traumi distorsivi, disidratazione o punture di zecche. "In questo periodo - spiega il responsabile di Traumatologia del Bambino Gesù, Vincenzo Guzzanti - si raccoglie spesso un gran numero di persone in un fazzoletto di sabbia. Poi entriamo in acqua con gli amici per giocare e, distrattamente, mettiamo il piede in fallo. Nessun terrorismo psicologico, per carità , ma abbiamo osservato nei giovani casi di lesioni dei legamenti del ginocchio in conseguenza di un movimento di rotazione del piede finito in una 'buca' del fondale marino irregolare".
Più in generale, però, va prestata massima cautela nei vari momenti della giornata estiva. Ricordiamoci che "dal mestiere di genitori non si va mai in vacanza, a meno che non intervengano i nonni", continuano gli esperti.
"Durante l'inverno, infatti, nella maggior parte dei casi i ragazzi praticano le loro attività in spazi controllati e idonei dove vengono seguiti da professori e/o istruttori", osservano i medici del Bambino Gesù. "Ai genitori il compito dunque di seguirli nei momenti di residua libertà . Che si tratti di sport o altro, la soglia del rischio è inferiore al periodo estivo in cui i momenti di libertà per i ragazzi si moltiplicano e i controlli su tutte le attività e nell'intero arco della giornata sono più difficili. Pensiamo, ad esempio, ai giochi con la palla nei giardini aperti, alle passeggiate in bicicletta magari in strada e non nelle piste ciclabili senza qualcuno al seguito che controlli i ragazzi".
Con temperature elevate, poi, è necessario mangiare e bere secondo criteri basilari. "Catena del freddo e lotta alla disidratazione sono due concetti cardine - spiega Giuliano Torre, responsabile di Epatologia, Gastroenterologia e Nutrizione - Ricordatevi, in qualsiasi posto vogliate trascorrere il giorno di Ferragosto, portatevi sempre una borsa termica per mantenere cibo e bevande. Poi, raccomando di bere molto".
Ma i rischi di Ferragosto sono legati anche alle immersioni subacquee e ai condizionatori che diffondono aria troppo fredda. "La difficoltà nei meccanismi di compensazione sotto'acqua facilita il rischio otiti - aggiunge Emanuela Sitzia dell'Unità operativa di otorinolaringoiatria di Palidoro, sul litorale romano - Mentre un condizionatore orientato a basse temperature è causa frequente di rinofaringiti e faringiti".
Vacanza e Ferragosto, però, si vivono anche in campagna. "Lì giocare all'aria aperta fa bene esattamente come in altri posti, ma bisogna mettersi al riparo dalle punture 'dubbie'", raccomandano gli esperti. Per la responsabile di Dermatologia, May El Hachem, i ragazzi vanno tenuti d'occhio soprattutto quando si ritrovano nei pressi di casali diroccati e abbandonati. Spesso, questi, possono rivelarsi covo per zecche e pulci: "Se si ritorna con una puntura di cui non se ne conosce la provenienza, allora bisogna andare dal pediatra del Pronto soccorso più vicino".
Infine, i rischi per la pelle sono sempre in agguato."A prima vista appare un fenomeno banale - continua El Hacem - ma il mix tra sudore e polvere dà molto fastidio. Ecco perché bisogna evitare di coprire troppo i nostri ragazzi". Proprio in merito al tema del gioco, "stare troppo al computer o su tablet e smartphone non nuoce alla vista, ma provoca comunque un affaticamento", afferma il responsabile di Oculistica, Luca Buzzonetti. Per il quale, invece, l'utilizzo degli occhiali da sole in età precoce è obbligatorio solo in rari casi, "magari quando si riscontrano patologie retiniche gravi. Il consiglio è quello di acquistare le lenti protettive solo nei centri specializzati e non altrove. Solo lì si può certificare la presenza nelle lenti da parte dei filtri per i raggi Uv".
Per i più piccoli e per coloro che soffrono di problemi cardiaci, infine, ecco il parere del responsabile del Dipartimento medico chirurgico di Cardiologia pediatrica, Giacomo Pongiglione: "Per i primi il consiglio è di tenersi alla larga dai raggi solari intensi, mentre per gli altri attenzione alla troppa competizione quando si gareggia tra amici. E' infatti accaduto di aver avuto a che fare con casi di ragazzi che soffrivano di cardiopatia in forma lieve, ma che a furia di giocare a pallone in spiaggia sono comunque svenuti".