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domenica 30 dicembre 2012

Benedetto XVI: Genitori si preoccupino di educazione dei figli

Città del Vaticano (Vaticano), 30 dic. (LaPresse) - "La preoccupazione di Maria e Giuseppe per Gesù è la stessa di ogni genitore che educa un figlio, lo introduce alla vita e alla comprensione della realtà. Oggi è doverosa una speciale preghiera al Signore per tutte le famiglie del mondo. Imitando la santa Famiglia di Nazaret, i genitori si preoccupino seriamente della crescita e dell'educazione dei propri figli, perché maturino come uomini responsabili e onesti cittadini, senza dimenticare mai che la fede è un dono prezioso da alimentare nei propri figli anche con l'esempio personale". Lo ha detto papa Benedetto XVI prima del consueto Angelus domenicale, nel giorno della festa della Famiglia di Nazaret.

"Nello stesso tempo - ha aggiunto - preghiamo perché ogni bambino venga accolto come dono di Dio, sia sostenuto dall'amore del padre e della madre, per poter crescere come il Signore Gesù 'in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini'. L'amore, la fedeltà e la dedizione di Maria e Giuseppe siano di esempio per tutti gli sposi cristiani, che non sono gli amici o i padroni della vita dei loro figli, ma i custodi di questo dono incomparabile di Dio".

"Il silenzio di Giuseppe, uomo giusto, e l'esempio di Maria, che custodiva ogni cosa nel suo cuore - ha concluso il pontefice - ci facciano entrare nel mistero pieno di fede e di umanità della Santa Famiglia. Auguro a tutte le famiglie cristiane di vivere alla presenza di Dio con lo stesso amore e con la stessa gioia della famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe".

sabato 29 dicembre 2012

Teatro: al Parioli di Roma 'Il marito di mio figlio' con Monica Scattini

Roma, 29 dic. (Adnkronos) - Al Teatro Parioli Peppino De Filippo, da giovedi 3 a domenica 13 gennaio va in scena 'Il marito di mio figlio', un testo di Daniele Falleri a cui e' affidata anche la regia, che vede tra gli interpreti Andrea Roncato, Monica Scattini, Pia Engleberth, Roberta Giarrusso, Pietro De Silva, Ludovico Fremont, Domenico Balsamo. 'Il marito di mio figlio' e' una moderna commedia degli equivoci che affronta con ironia un attualissimo tabu': il matrimonio gay.

Domani Michael e George si sposano. Presi all'ultimo momento da uno scrupolo di coscienza, decidono di riunire i rispettivi genitori per comunicare loro l'imminente cerimonia. Ma la rivelazione crea uno scompiglio che va oltre le previsioni dei due futuri sposi. Le nozze saltano a colpi di sessualita' confuse, amanti inaspettati e relazioni segrete che non risparmiano neanche i genitori della neo-scoppiata coppia. L'autore si diverte a mettere in scena tutti i piu' diffusi pregiudizi sui gay, giocando argutamente con i vari cliche' per poi demolirli implacabilmente ad uno ad uno.

Le famiglie di Michael e George avrebbero potuto viaggiare per sempre lungo i binari di rapporti falsi e apparentemente immutabili, ma la comparsa dell'imprevisto obbliga tutti a riesaminare ex novo il mondo che li circonda e che davano per scontato.Una piece divertente ma a tratti commovente e toccante, che verra' rappresentata il prossimo anno negli Usa e vanta gia' la traduzione in inglese e francese.

venerdì 28 dicembre 2012

Musica: Cristina D'Avena, chiedo a Jovanotti un disco insieme per i bambini

Milano, 28 dic. (Adnkronos) - Un disco da realizzare insieme e dedicato ai bambini. Lo chiede a Lorenzo Jovanotti la cantante bolognese Cristina D'Avena che quest'anno festeggia 30 anni di carriera. ''Ti prego-dice all'Adnkronos- facciamo un pezzo insieme! Dedichiamolo all'amore o ai bambini!''. Secondo la cantante, l'artista romano sarebbe perfetto nel parlare di sentimenti che coinvolgono i minori: ''E' fantastico, una persona sensibilissima...con tanto da dire e da dare. E' molto vicino al mio mondo. Lo adoro. L'ho conosciuto negli anni 80, quando anche lui iniziava. Quanto mi piacerebbe collaborare con lui!''. E gli lancia un vero e proprio appello: ''Te lo dico proprio in modo diretto: voglio cantare con te!''.

Nell'attesa di una risposta di Jovanotti, la D'Avena rende omaggio a un altro artista italiano, Lucio Dalla, con una cover contenuta nel suo ultimo lavoro appena uscito '30 e poi... Parte prima' per festeggiare una carriera che attraversa tre decenni. ''Sono sempre stata molto legata a quest'artista -spiega- che e' mio concittadino e alle sue canzoni del quale m'innamoravo da adolescente. Non eravamo amici stretti, ma c'incontravano spesso a Bologna. Gli ho chiesto piu' volte di scrivere un pezzo per me, ma purtroppo era sempre impegnatissimo. Lo reputo un artista incredibile ed umilissimo. Se chiedi di lui a Bologna, tutti te ne parlano come di un gran benefattore, che dava da mangiare ai poveri e, piu' in generale, si dedicava ai bisognosi: straordinario! Cosi', quando si e' trattato di stilare la scaletta del nuovo Cd, ho deciso di cantare un pezzo dedicato a Lucio. Ho scelto L'anno che verra' perche' sapevo che saremmo usciti sotto Natale''.

Quanto al contenuto del suo ultimo lavoro sottolinea che ''E' un triplo Cd che raccoglie i miei maggiori successi degli anni 80, 90 e 2000. E' un disco ricco emozioni, che presenta il bellissimo percorso da me iniziato negli anni 80. Nel titolo, la dicitura E poi sta a significare la mia volonta' di proseguire''. (segue)

Calcio: Pique' annuncia nascita figlio, ma e' solo uno scherzo

Barcellona, 28 dic. - (Adnkronos) - Gerard Pique' non e' ancora diventato papa', come invece il difensore del Barcellona si era divertito a far credere. Il giocatore aveva annunciato la nascita del figlio dato alla luce dalla sua compagna, la cantante colombiana Shakira, dal proprio profilo di twitter.

Calcio: e' nato il figlio di Shakira e Pique'

Barcellona, 28 dic. - (Adnkronos) - ''E' nato nostro figlio! Siamo molto felici! Grazie a tutti per i vostri messaggi!''. Gerard Pique', difensore del Barcellona, dal proprio profilo Twitter annuncia la nascita del figlio dato alla luce dalla sua compagna, la cantante Shakira.

giovedì 27 dicembre 2012

Sanita': in Usa obesita' dei bambini in calo per la prima volta

Roma, 27 dic. (Adnkronos Salute) - I bambini americani cominciano a dimagrire. Per la prima volta, infatti, negli Usa si registra una riduzione del tasso di obesità nei bambini piccoli, tra i 2 e i 4 anni, dopo il continuo aumento che, in 30 anni, aveva portato a triplicare l'incidenza del fenomeno in questa fascia di età. Sono le indicazione degli ultimi dati dei Cdc (Centri americani per il controllo e la prevenzione delle malattie), pubblicati su Jama .

Le cifre indicano che per i bambini delle classi meno agiate (inseriti nei programmi federali che prevedono buoni alimentari) il picco di obesità si è raggiunto nel 2004 e solo nel 2010 si è registrata una lieve discesa. I ricercatori hanno studiato i dati di circa 27,5 milioni di bambini statunitensi tra i 2 e i 4 anni, in 30 Stati, estratti dal sistema di sorveglianza di nutrizione pediatrica, in cui la metà dei piccoli beneficiava di un programma federale di buoni alimentari. Le cifre indicano che il peso eccessivo dei bambini è un problema soprattutto nelle famiglie a basso reddito o nelle minoranze. Il tasso di obesità è passato dal 13,05% di bambini del 1998 al 15,36% nel 2004, per ridursi al 14,94% solo nel 2010.

Il dato sull'obesità grave è invece passato dall'1,75% di bambini del 1998 al 2,22% nel 2004 per arrivare al 2,07% nel 2010. In generale, secondo i Cdc, più di un terzo dei piccoli americani era sovrappeso nel 2008. Il tasso di obesità dei bambini tra i 6 e gli 11 anni è salito dal 7% del 1980 al 20% del 2008. Nello stesso periodo gli adolescenti, tra i 12 e i 19 anni, sono passati dal 5% al 18%. "E' la prima volta - spiega Liping Pan, principale autore dello studio - che una ricerca nazionale evidenzia come stia cominciando a ridursi l'obesità e l'obesità grave nei bambini americani. I risultati testimoniano piccoli progressi che però possono avere conseguenze importanti sui rischi per la salute a lungo termine".

Musei: Roma, al Maxxi laboratori per bambini durante le feste

Roma, 27 dic. (Adnkronos) - Venerdi' 28 e sabato 29 dicembre e, ancora, mercoledi' 2 e giovedi' 3 gennaio al Maxxi, dalle 16 alle 18, Vermio Malgozzo e Fata Lina, i divertenti personaggi della Melevisione, saranno i protagonisti di 'Non sporcate il Fantabosco!', uno spettacolo-laboratorio che pone l'accento su tematiche ecologiste e di educazione all'ambiente, una rappresentazione che sara' anche l'occasione per realizzare, piccoli e grandi, un manufatto utilizzando ovviamente materiali di riciclo.

Vermio Malgozzo e Fata Lina insieme a Milo Cotogno, Strega Varana, Orchessa Orchidea, Cuoco Danilo, Gnomo Postino e tanti altri saranno i fantasiosi protagonisti di 'Natale con i tuoi...nei Musei!' una serie di attivita' per le famiglie che per le festivita' natalizie Roma Capitale ha organizzato nei piu' importanti musei della citta'.

Spettacoli ed attivita' sono gratuiti fino ad esaurimento dei posti. Per informazioni telefonare allo 060608 o andare su www.coopculture.it , www.comune.roma.it, www.beniculturali.it.

Teatro: la bambina e 'Cane blu', storia di un'amicizia

Roma, 27 dic. - (Adnkronos) - 'Cane Blu' e' la storia dell'amicizia tra Carlotta e un cane speciale, che andra' in scena da domani a domenica, al Piccolo Teatro Studio Expo di Milano. Lo spettacolo, tratto dal testo 'Chien bleu' della scrittrice per l'infanzia e illustratrice francese Nadja, prosegue il viaggio del Teatro Gioco Vita, nel mondo del libro illustrato per bambini.

Deniz Azhar Azari e Laura Dell'Albani raccontano, attraverso le ombre, l'infanzia e l'amicizia. Cane Blu non e' un cane come tutti gli altri: ha il pelo colorato e gli occhi verdi e non si sa da dove sia arrivato. E' comparso dal nulla, un giorno, per diventare il miglior amico di Carlotta, il suo protettore e confidente.

Ma la mamma della bambina non vuole questo animale per casa e vieta alla figlia di tenerlo con se': per consolarla, organizza un pic-nic nel bosco. La bambina si perdera' terrorizzata ma Cane Blu non ha mai smesso di vegliarla e sara' lui a consolarla nella paura.

martedì 25 dicembre 2012

Torino, Nosiglia: Solo società a misura di bambini è a misura di tutti

Torino, 25 dic. (LaPresse) - "In tante parti del mondo la vita dei bambini è poco considerata, protetta e promossa; ma anche da noi il contesto sociale, le scelte poli¡tiche, le logiche economiche, penalizzano le famiglie che desiderano avere più figli e non agevolano e incoraggiano le coppie ad accogliere la vita nascente". Lo ha detto l'arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia durante la sua omelia in occasione della tradizionale messa di Natale. "La Chiesa - ha aggiunto - non cesserà di rivendicare che 'ci sia posto' per i piccoli e ogni bambino concepito possa nascere e trovare il calore di una mamma e un papà ad accoglierlo nella loro casa. Gesù stesso si è trovato tra i rifiutati ed è nato in una stalla perché: 'Non c'era posto per loro nell'albergo'. Solo una società a misura di bambini è davvero a misura di tutti".

"Mi chiedo - ha aggiunto il religioso - la nostra città in particolare è aperta all'accoglienza dei bambini e ragazzi? Tante sono le realtà come la scuola, la parrocchia e gli oratori, attività sportive e gruppi diversi che si preoccupano di offrire alle nuove generazioni un'accoglienza serena e positiva. Ma restano purtroppo ancora molte carenze dovute a una cultura e a un'impostazione di ambienti di vita poco attenti alle esigenze e necessità dei bambini, sballottati a volte da un luogo all'altro, senza trovare pace nella giornata". "La rete di scuole per l'infanzia e i nidi - ha detto ancora Nosiglia - rappresentano un'eccellenza di Torino, ma emergono anche una serie complessa di difficoltà che interessano tutta la scuola e in particolare quella paritaria, sull'orlo ormai di una generalizzata chiusura, che tocca i diversi ordini e gradi di scuola, se non si giungerà a definire, come sarebbe doveroso, un sostegno adeguato da parte dello Stato, della Regione e dei Comuni. Penso poi ai bambini e ragazzi disabili che gravano per lo più sulle famiglie e non trovano spesso luoghi idonei alle loro necessità, sia nel pubblico che nella parrocchia. Penso a tanti bambini e ragazzi di famiglie di immigrati o dei campi Rom, dove le condizioni di vita sono già molto difficili per le famiglie e gli adulti, e questo grava ancora più pesantemente sui piccoli".

Nosiglia ha sottolineato poi che "la cura dei bambini e ragazzi non può li¡mitarsi a garantire loro ciò che fisicamente e materialmente li farà crescere. Il loro potenziale di intelligenza, di affettività, di spiritualità, richiede altrettanta e forse più responsabilità da parte degli adulti". Ha inoltre voluto ribadire che "la Chiesa scommette sui genitori, li incoraggia a usufruire del dono che il Signore ha loro dato: essere i primi catechisti dei figli".

Benedetto XVI: Presepe che facevo da bambino mi dava grande gioia

Città del Vaticano (Vaticano), 25 dic. (LaPresse) - "Il presepe che si faceva insieme nella nostra casa mi dava grande gioia. Aggiungevamo figure ogni anno e usavamo muschio per decorarlo". Lo ha scritto papa Benedetto XVI sul suo profilo Twitter rispondendo alla domanda posta da un follower: "Quale tradizione familiare natalizia della sua infanzia ricorda ancora?".

lunedì 24 dicembre 2012

Messico, Babbo Natale accoglie bambini in acquario zoo di Guadalajara

Citta del Messico (Messico), 24 dic. (LaPresse/AP) - Un insolito spettacolo natalizio in Messico allo zoo di Guadalajara, dove ha fatto la sua apparizione un Babbo Natale subacqueo. A impersonarlo è stato Octavio Nuo, biologo del parco zoologico, che ha indossato i panni di Santa Klaus e un kit da immersione subacquea trasformandosi così in 'Aqua Klaus': un originale Babbo Natale in compagnia dei pesci nella vasca dell'acquario. Il Santa Klaus acquatico è entusiasta della sua esperienza natalizia: "Mi sento felice di vedere i bambini ridere e poi andare via emozionati per aver incontrato Babbo Natale", racconta. È il secondo anno che viene allestito questo speciale evento nello zoo messicano, che ha ospitato anche il tapiro comparso nel film Apocalypto, di Mel Gibson.

Salute: due bicchieri di latte al di' dose ideale per bimbi da 2 a 5 anni

Roma, 24 dic. (Adnkronos Salute) - Due bicchieri di latte al giorno. E' la dose ideale per garantire l'apporto sufficiente di ferro e vitamina D ai bambini tra i 2 e i 5 anni. A calcolare la quantità giusta i ricercatori canadesi, guidati da Jonathon Maguire, pediatra dell'ospedale Saint Michael de Toronto, che hanno pubblicato uno studio sulla rivista Pediatrics.

I piccoli, secondo gli studiosi, necessitano di circa 500 millilitri al giorno. Una quantità ricavata da un'attenta indagine su oltre 1.300 bimbi in buona salute, tra i due e i 3 anni, nei quali è stato analizzato l'impatto del latte vaccino sulle riserve di ferro e vitamina D, elementi fondamentali per la crescita. I genitori hanno riempito un questionario sulle abitudini alimentari dei loro bambini mentre ai piccoli è stato effettuato un prelievo di sangue per controllare la presenza delle sostanze studiate. I risultati hanno dimostrato che i maggiori consumatori di latte avevano buone riserve di vitamina D mentre il ferro restava nei valori limite.

A questo punto "abbiamo determinato la quantità necessaria di latte per mantenere livelli adeguati di vitamina D e riserve di ferro sufficienti a non entrare in carenza. Al di sotto dei due bicchieri, infatti, la riduzione di ferro diventa troppo accentuata", spiega Jonathon Maguire. All'origine dello studio, sottolinea il ricercatore, la mancanza di indicazioni chiare - sia per i genitori, sia per i pediatri - sulle dosi più appropriate di questo alimento.

sabato 22 dicembre 2012

Natale: Filarmonica Romana, Mons. Colino dirige Coro dei bambini

Roma, 20 dic. - (Adnkronos) - Concerto di Natale, domani alle ore 11 al Teatro Olimpico, nell'ambito della stagione dell'Accademia Filarmonica Romana, appuntamento, giunto alla 52esima edizione, con il coro misto e il coro dei bambini dell'Accademia Filarmonica Romana diretti da oltre 50 anni da Monsignor Pablo Colino, canonico e maestro di Cappella emerito della Basilica di San Pietro in Vaticano.

Sara' dunque una vera e propria Festa Corale che alterna brani liturgici a musica di tradizione popolare, passando per Vivaldi, Bizet e Mendelssohn. Il Coro sara' accompagnato al pianoforte da Anna Pia Sciolari Meluzzi. Ed e' lo stesso Colino che presenta il programma del concerto.

''E' stato ideato pensando al Natale come a un momento di dolcezza possibile e condivisa da tutti, da noi del Coro e dal pubblico. Ci sono dei brani liturgici e altri non - ha spiegato - Musica classica e musica ispirata alla tradizione popolare, cantata in tante lingue, latino, francese, spagnolo, polacco, italiano''.

venerdì 21 dicembre 2012

Australia, nascose in casa uova serpente velenoso: salvo bimbo di 3 anni

Canberra (Australia), 21 dic. (LaPresse/AP) - Un bambino australiano di 3 anni, Kyle Cummings, ha rischiato la vita a causa di una collezione di uova trovate in giardino e nascoste in un armadio nella sua stanza da letto e che, dopo qualche giorno, si sono schiuse, facendo venire al mondo sette serpenti velenosi. A fare la pericolosa scoperta è stata la mamma del piccolo, Donna Sim, che ha rinvenuto nell'armadietto i serpenti chiusi in un contenitore di plastica. Trish Prendergast, un'esperta di rettili locale, ha spiegato che si tratta di esemplari di serpente bruno orientale, considerato il secondo più velenoso al mondo. Altre due uova trovate da Kyle, che abita con la famiglia nei pressi della città di Townsville, in Queensland, erano probabilmente sterili e non si sono schiuse. "Sono rimasta veramente scioccata", ha raccontato la madre del bambino al quotidiano Townsville Bulletin.

Dopo aver preso in carica il caso, la Prendergast ha liberato i serpenti, spiegando che Kyle ha avuto molta fortuna. "Se il veleno fosse venuto a contatto con la pelle irritata del bambino o se il piccolo lo avesse inghiottito, avrebbe rischiato la morte", ha detto la donna. Il serpente bruno orientale può raggiungere i 2 metri di lunghezza ed è responsabile di circa il 60% dei decessi causati in Australia dai serpenti.

mercoledì 19 dicembre 2012

Sanita': arriva a Firenze una 'culla termica' per i bambini abbandonati

Firenze, 18 dic. -(Adnkronos) - Presentata nell'Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze la culla termica del progetto ''Ninna ho'', un'apposita struttura creata per dare accoglienza e salvezza a neonati abbandonati. La conferenza stampa ha visto la partecipazione della direzione di Careggi e dei partner del progetto - Fondazione Francesca Rava e Kpmg - , oltre alla presenza dell'Universita' di Firenze, di numerosi clinici e delle istituzioni cittadine.

Entra cosi' in funzione una nuova possibilita' concreta di aiuto alle madri in difficolta' e di accoglienza ai loro neonati grazie al Progetto ninna ho, un'iniziativa che vuole informare madri disperate sulle strade alternative all'abbandono.

Il progetto ''Ninna ho'' e' un'iniziativa a carattere nazionale nata nel 2008 da un'idea della Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italia Onlus e del network Kpmg, con il patrocinio del Ministero della Salute e della Societa' Italiana di Neonatologia, con l'obiettivo di contrastare il fenomeno dell'abbandono neonatale e dell'infanticidio. Quella di Firenze conclude la prima fase del progetto ninna ho che ha visto dal 2008 ad oggi l'installazione di culle termiche presso diversi ospedali italiani - nello specifico ospedale Federico II di Napoli, ospedale del Ponte di Varese, ospedale Maggiore di Parma e Azienda Ospedaliera di Padova - e una massiccia campagna di informazione a cui hanno aderito anche il policlinico Casilino di Roma e l'ospedale Mangiagalli di Milano. (segue)

Calcio: Barcellona, figlio di Pique' e Shakira sara' socio appena nato

Barcellona, 19 dic. - (Adnkronos/Dpa) - Il figlio della cantante pop colombiana Shakira e della stella del calcio spagnolo Gerad Pique' diventera' socio del Barcellona appena nascera'. Il nonno di Pique', Amador Bernabeu, ex vicepresidente del club, ha annunciato che vuole far diventare membro del club suo pronipote, come fece a suo tempo con suo nipote. "Shakira mi ha chiesto gia' quando sarei andato a iscrivere il mio pronipote come socio del Barca", ha detto Bernabeu.

"Ho risposto che se i genitori non avranno nessun inconveniente lo faro' immediatamente dopo la nascita", ha aggiunto. La cantante 35enne ed il giocatore 25enne del Barca, aspettano il figlio per gli inizi del 2013. Bernabe'u che attualmente rappresenta il club alla Uefa, aveva iscritto gia' come socio suo nipote lo stesso giorno in cui nacque. Il difensore campione del mondo con la nazionale spagnola e campione europeo, e' stato il primo giocatore in attivita' a ricevere una targa commemorativa per i suoi 25 anni da socio del club catalano.

Musica: Di Cataldo, lavoro in studio a nuovo album e produco sigle per bambini

Roma, 19 dic. (Adnkronos) - "In questo periodo, sto lavorando in studio al mio nuovo album. Sara' un disco piu' intimista rispetto alla mia ultima pubblicazione del 2010, 'Ma chi se ne frega'. Sono in una fase diversa: ho voglia di cantare gli stati d'animo, i rapporti tra le persone, le emozioni piu' vere". A parlare e' Massimo Di Cataldo, il cantautore romano interprete della fortunata hit degli anni novanta 'Se adesso te ne vai', che racconta sulla rivista Vivessere da domani in edicola, la sua esperienza di papa' con la piccola Rosalu', che gli ha regalato un approccio giocoso con la musica, tanto da essere diventato anche produttore di alcune sigle per bambini del canale digitale Rai Yoyo, ispirato dai Beatles e dalla musica classica.

Salute: per la crisi 'boom' cure denti bimbi nel pubblico,+20% richieste

Roma, 19 dic. (Adnkronos Salute) - La crisi economica fa aumentare le richieste di cure e prestazioni odontoiatriche per i più piccoli nelle strutture pubbliche. Denti che saltano per i traumi o carie che spuntano a causa dell'eccesso di dolci e caramelle. Ecco che la scelta del genitore, alle prese con una spendig review casalinga, ricade oggi più che mai sul pubblico. "Nell'ultimo anno le prestazioni odontoiatriche pediatriche effettuate dal settore pubblico sono aumentate del 20%", afferma all'Adnkronos Salute Antonella Polimeni, direttore del Dipartimento di scienze odontostomatologiche dell'università Sapienza di Roma.

"La salute dei bambini è sempre privilegiata dai genitori anche nei momenti di difficoltà - spiega l'esperta - ma rispetto alle terapie odontoiatriche abbiamo rilevato che l'affluenza in una struttura pubblica come quella del Policlinico Umberto I nell'ultimo anno è cresciuta esponenzialmente. Le cure odotoiatriche sono coperte per il 92% da strutture private e per l'8% dal pubblico - sottolinea Polimeni, che ha presentato oggi alla Sapienza le nuove Linee guida per i traumi dentali in età pediatrica approvate dal ministero della Salute - la nostra struttura è sempre stata molto frequentata perché l'odontoiatria di base trova poche risposte dagli specialisti che lavorano privatamente".

Questo - aggiunge - perché l'approccio del medico con il piccolo deve essere molto sensibile e serve quindi molta formazione per arrivare a certi risultati".

Le Linee guida per i traumi dentali in età pediatrica approvate da poco sono il risultato del lavoro condiviso del ministero della Salute, odontoiatri, pediatri, rappresentanti dei genitori e società scientifiche. "Il documento ci consente di avere - osserva Polimeni - delle linee di indirizzo comuni per approcciare le problematiche di salute orale nei bambini con un'attenzione particolare alla prevenzione. Senza dimenticare - conclude - tutta una serie di problematiche che ancora resistono in una sacca di popolazione svantaggiata, come le carie dei denti da latte".

Salute: al Bambin Gesu' primo intervento brachiterapia pediatrica

(ASCA) - Roma, 19 dic - E' stato effettuato all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' di Roma, unico centro in Italia ad eseguire la brachiterapia pediatrica per la cura dei tumori dell'occhio che non rispondono alle cure convenzionali, il primo intervento con placche di rutenio Ru106 su una bambina di 4 anni. Un intervento ''che ha consentito alla piccola affetta da retinoblastoma bilaterale - si legge in una nota - di conservare l'unico occhio rimastole grazie a una consistente riduzione della massa tumorale. Un risultato reso possibile dall'impegno del Bambino Gesu' nell'implementare tutte le tecniche innovative per la terapia conservativa dell'occhio con patologie come il retinoblastoma, tumore che colpisce una persona su 20mila generalmente entro i primi tre anni di vita e con una frequenza, in Italia, di circa 50 casi l'anno.Benche' oggi la percentuale di sopravvivenza di chi e' affetto da questa malattia sia superiore al 95%, meno di un bambino su due riesce a salvare l'occhio malato''. ''Con questo primo trattamento - sottolinea Antonino Romanzo, oculista dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' responsabile dell'ambulatorio di Oncologia Oculare - si aprono prospettive incoraggianti per proseguire nell'impegno di sottrarre i bambini colpiti da questa forma tumorale molto aggressiva alla cecita' e salvare loro la vita con un intervento conservativo. Un risultato raggiungibile grazie all'organizzazione multispecialistica del Bambino Gesu', modello unico in Italia che coinvolge oculisti, fisici medici, oncologi, anestesisti e radiologi''. com/rus

martedì 18 dicembre 2012

Georgia, battesimo ortodosso di massa per 900 bambini

Tbilisi (Georgia), 18 dic. (LaPresse/AP) - Più di 900 bambini sono stati battezzati in una cerimonia di massa a Tbilisi, la capitale della Georgia, diventando figliocci del patriarca Illia II. L'obiettivo del patriarca è di diventare padrino di ogni terzo figlio avuto dalle famiglie cristiane ortodosse. Attualmente Illia II ha 15mila figliocci. Questa iniziativa sta spingendo le famiglie ad avere più figli e in Georgia si sta registrando un boom di nascite. Fra il 2005 e il 2010 il tasso di natalità è salito del 25%. Questo è il 25esimo battesimo di massa celebrato dal patriarca e il più grande organizzato fino ad ora.

Pediatria: Unicef, 200 milioni i bambini malnutriti

Roma, 18 dic. (Adnkronos Salute) - "Circa 200 milioni di bambini tra 0 e 5 anni nei Paesi in via di sviluppo - quasi uno su 3 - soffrono di malnutrizione. Un numero inaccettabile che dobbiamo azzerare". E' la denuncia del presidente dell'Unicef Italia Giacomo Guerrera, ribadita alla presentazione del nuovo Rapporto 'La malnutrizione dei bambini-L'impegno dell'Unicef contro la mortalità infantile', lanciato oggi a Roma, a Piazza del Popolo all'Unicef Christmas Space, il nuovo spazio interattivo - aperto fino al 23 dicembre - dove è possibile adottare le Pigotte e 'scoprire' il lavoro dell'Unicef sul campo attraverso l'esposizione di articoli salvavita, la proiezione di video e la presenza di testimonial.

Ospite speciale, oggi, l'Ambasciatore Unicef Lino Banfi, appena tornato dal Centro logistico per gli aiuti Unicef di Copenaghen, insieme alla figlia Rosanna. "La malnutrizione è una causa concomitante di oltre un terzo delle morti infantili sotto i 5 anni - ha ricordato Guerrera - Secondo le stime, nel 2011 sono 2,3 milioni i bambini morti anche a causa della malnutrizione; circa 40 milioni quelli nel mondo che soffrono di malnutrizione acuta moderata, la maggior parte di loro in Asia meridionale e Africa sub-sahariana; oltre 20 milioni i bambini con malnutrizione acuta grave; mentre il 26% dei bambini tra 0-5 anni dei paesi in via di sviluppo, 1 su 4, soffre di malnutrizione acuta e il 10% di loro in forma grave".

I bambini gravemente sottopeso - secondo i dati riportati del rapporto Unicef - hanno 9 volte più probabilità di morire rispetto a quelli ben nutriti. Nei Paesi in via di sviluppo, i bambini hanno il doppio delle probabilità di essere sottopeso nelle zone rurali rispetto a quelle urbane. E ancora: si stima che oltre un milione di bambini l'anno muoiano a causa della malnutrizione acuta grave. L'80% dei bambini cronicamente malnutriti (178 milioni secondo le stime del 2008) vive in 24 Paesi del mondo; di questi, 14 Paesi rientrano tra i più poveri.

A causa della malnutrizione cronica un quarto dei bambini tra 0-5 anni in tutto il mondo - circa 165 milioni - soffre di ritardo nella crescita (bassa statura rispetto all'età). Circa l'8% dei bambini tra 0-5 anni in tutto il mondo circa 51 milioni - è deperito (scarso peso in rapporto all'altezza). In 7 dei Paesi più poveri (Afghanistan, Etiopia, Madagascar, Malawi, Ruanda, Timor-Leste, Yemen) il 50% o più dei bambini 0-5 anni sono cronicamente malnutriti.

"Quest'anno insistiamo sul tema della malnutrizione - ha sottolineato ancora Guerrera - perché seppure il nostro Paese è colpito da una crisi economica senza precedenti, seppure siamo investiti da nuove povertà, dobbiamo ricordarci che circa 200 milioni di bambini sotto i 5 anni nei paesi in via di sviluppo - quasi 1 su 3- soffrono di malnutrizione. Un numero inaccettabile che dobbiamo azzerare", ha concluso.

Carceri, Uil: In Italia 60 bimbi detenuti, è una barbarie

Roma, 18 dic. (LaPresse) - "Come ogni anno, da vent'anni ad oggi, anche nel prossimo Natale mi recherò in visita ad un istituto penitenziario per portare gli auguri al personale. Quest'anno, quasi inevitabilmente, la scelta per la visita natalizia è ricaduta sulla casa circondariale di Avellino, e non solo in ragione dei recenti accadimenti che hanno scosso, amareggiato e ferito tutto il personale colà in servizio". Lo annuncia il segretario generale della Uil Penitenziari, Eugenio Sarno. Nel corso della visita natalizia Sarno farà tappa all'asilo nido che ospita alcuni bimbi (di età inferiore ai tre anni) detenuti con le proprie madri, a cui la delegazione Uil lascerà alcuni doni. "Chiunque, come me - spiega - abbia avuto la possibilità di vedere i bambini ristretti in carcere, i loro occhi, la loro sete di speranza, la loro voglia di vivere, non può non disperarsi al pensiero che quei bimbi abbiano come orizzonte solo finestre con grate e mura di cinta. Tutti, nessuno escluso, abbiamo il dovere morale di concorrere a trovare una soluzione a questa vergogna. Oggi, in Italia, sono circa 60 i bimbi detenuti. Tanti, troppi. Mi chiedo, e lo chiedo al ministro Severino, perché solo a Milano si è stati capaci di rimediare a questa barbarie. In attesa che la politica trovi la capacità di risolvere, non posso che sollecitare con forza e vigore il Comune, la Provincia, la Curia e l'amministrazione penitenziaria a trovare una soluzione adeguata anche ad Avellino".

Ma Sarno lancia l'allarme anche sulle condizioni generali del carcere. "Intanto non posso non rilevare - spiega - come l'applicazione della cosiddetta sorveglianza dinamica al nuovo reparto di Bellizzi Irpino abbia consentito di registrare zero eventi critici. Questo è la conferma dell'intelligenza del progetto che, però, andrebbe sostenuto da dirigenti convinti e motivati. Tra l'altro - sottolinea il segretario generale della Uil Penitenziari - laddove la sorveglianza dinamica è realtà (Rieti, Trento, Milano Bollate) l'azzeramento di episodi violenti, di suicidi o tentati suicidi è pressocchè totale, parimenti le aggressioni al personale sono praticamente nulle. Il mio, quindi, è un invito al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ad andare avanti convintamente su questa strada, benché sia necessario ed urgente definire i circuiti penitenziari ed un quadro normativo che sollevi il personale dalla spada di Damocle della 'colpa del custode'".

"Da contraltare all'efficienza delle nuove strutture - continua - però resta il degrado e l'inefficienza della quasi totalità degli ambienti detentivi che rappresentano una ulteriore difficoltà per il personale e per gli stessi detenuti. Le deficienze organiche della polizia penitenziaria, pari a circa settemila unità; i 54 suicidi in cella dal 1 gennaio ad oggi; i circa 750 tentati suicidi (con oltre 130 salvataggi in extremis da parte dei baschi blu); i circa 4500 atti di autolesionismo grave; un sovrappopolamento di circa 26 mila detenuti rispetto alle capacità ricettive sono i numeri di una emergenza attuale e drammatica che è rimossa dall'attenzione generale, anche grazie ad una informazione parziale se non del tutto assente".

lunedì 17 dicembre 2012

Natale: mille pediatri diventano Santa Claus per i bimbi che soffrono

Milano, 17 dic. (Adnkronos Salute) - Invece del camice bianco un costume da Babbo Natale, per portare doni e sorrisi ai bambini malati, poveri o senza famiglia. Saranno oltre mille i pediatri italiani che, durante le prossime feste, visiteranno case famiglia, orfanotrofi e ospedali per far sentire meno soli i piccoli più sfortunati. Torna 'Progetto Natale', l'iniziativa giunta alla nona edizione, promossa da Angelini e ideata con il patrocinio di Fimp (Federazione italiana medici pediatri), Sip (Società italiana di pediatria), Simeup (Società italiana di emergenza e urgenza in pediatria), Sipps (Società italiana di pediatria preventiva e sociale) e Pensabambino. Insieme ai regali, gli speciali Santa Claus porteranno anche due opuscoli didattici: il decalogo Codacons sulla sicurezza dei giocattoli e un leaflet informativo sull'importanza del gioco nel bambino.

"Progetto Natale - afferma Fabio De Luca, General Manager della Divisione Pharma di Angelini - è diventato un appuntamento irrinunciabile per la nostra azienda. Siamo orgogliosi di essere vicini, ormai da molti anni, ai bambini che soffrono a causa di gravi malattie o di pesanti situazioni familiari e desidero ringraziare tutti i pediatri che, accogliendo il nostro invito, hanno reso possibile ancora una volta la realizzazione di questa importante iniziativa".

Nato nel 2004 - ricorda una nota - Progetto Natale ha portato doni a oltre 62 mila bambini. L'iniziativa fa parte della campagna 'NienteMale' (www.nientemale.it), che ha l'obiettivo di favorire tra medici, farmacisti e cittadini una maggiore conoscenza del dolore e della sua gestione ottimale. Per il prossimo futuro è previsto lo sviluppo di nuovi progetti rivolti ai medici, ai pazienti e in particolare ai bambini. E nel 2013 prenderà il via un progetto educativo dedicato ai genitori, con il patrocinio della Fimp. Lo scopo è aiutare le famiglie a conoscere meglio febbre, dolore e infiammazione attraverso materiali informativi che verranno distribuiti nella sale d'attesa del pediatra.

Pediatria: Unicef, video appello di Leo Messi contro mortalita' bambini

Roma, 17 dic. (Adnkronos Salute) - Fare di più per salvare la vita di migliaia di bambini che ogni anno muoiono per cause prevenibili. Questo l'appello lanciato da Lionel Messi, ambasciatore dell'Unicef e stella del calcio, in un video messaggio con il quale aderisce al progetto 'Committing to Child Survival: A Promise Renewed (Una Promessa Rinnovata)'. Obiettivo: uno sforzo a livello mondiale sulla sopravvivenza dei bambini che invita governi, organizzazioni della società civile, aziende e singoli individui a impegnarsi per porre fine alle morti infantili prevenibili.

Nominato nel 2009 Fifa World Player of the Year, vincitore per tre volte del Pallone d'oro come miglior calciatore europeo dell'anno, Messi è stato nominato Goodwill Ambassador dell'Unicef nel marzo 2010. Da allora è stato un forte sostenitore di alcuni tra i bambini più vulnerabili del mondo, con missioni per l'Unicef in Argentina, Costa Rica ed Haiti. "Noi tutti possiamo contribuire a fermare la mortalità dei bambini per cause prevenibili", ha detto Messi che quest'anno è diventato padre per la prima volta.

"Nonostante i notevoli progressi fatti in termini di sopravvivenza infantile - ricorda l'Unicef in una nota - circa 19 mila bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno per cause come la polmonite, la diarrea e il morbillo. I dati mostrano che, per la prima volta nella storia, il mondo ha sia le conoscenze che le tecnologie per raggiungere i bambini più emarginati con interventi salvavita. La mortalità infantile è passata da circa 12 milioni nel 1990 a circa 6,9 milioni nel 2011. Ma molto di più può e deve essere fatto". Per questo motivo Lionel Messi si è impegnato sul tema della sopravvivenza dei bambini e invita gli altri a fare lo stesso. Questi bambini "non devono morire, ma lo fanno - ha detto Messi - quel numero deve essere pari a zero".

Pediatria: esperti, giochi all'aperto per bimbi anche d'inverno, virus piu' forti al chiuso

Roma, 17 dic. (Adnkronos Salute) - Otiti, bronchioliti e polmoniti sono le principali malattie che colpiscono i bambini nella stagione invernale. Per evitare che i piccoli finiscano per passare a letto le vacanze di Natale i pediatri della Sitip (Società italiana di infettivologia pediatrica) hanno stilano un vademecum con alcuni consigli 'ad hoc' per i genitori. Ribadendo però che anche durante le fredde giornate i bambini possono giocare all'aperto. A sostenerlo è Susanna Esposito, presidente della Sitip, che spiega: "Con l’arrivo del freddo, i genitori hanno paura di lasciare i figli all’aria aperta, perché temono per la loro salute. In realtà, se ben coperti e portati fuori nelle ore centrali della giornata, hanno minori possibilità di essere esposti agli agenti infettivi di quante ne hanno se rimangono a lungo in luoghi poco aerati. Infatti - aggiunge - i contatti ravvicinati con altri bambini o, più in generale, con i soggetti malati sono una delle principali modalità di trasmissione delle malattie infettive".

Secondo gli esperti, "i bimbi devono essere coperti un poco di più di quanto si vesta una persona adulta, in quanto nei primi anni di vita hanno minori capacità di termoregolazione. Per evitare i malanni di stagione, quando si è fuori casa - sottolineano - mai dimenticare di far indossare cappello, sciarpa e guanti ai propri figli, se le temperature si abbassano. E’ importante, infatti, coprire orecchie e gola. Inoltre se gli indumenti si bagnano giocando nella neve o sciando, vanno asciugati accuratamente".

Oltre a questi accorgimenti, i pediatri della Sitip raccomandano di arieggiare almeno una o due volte al giorno gli ambienti chiusi; evitare contatti con soggetti malati (inclusi parenti anche di età adulta con sintomi respiratori modesti); non esporre i bambini a fumo passivo; privilegiare, nei bambini con meno di tre anni di età, vacanze in luoghi con clima relativamente mite; coprire adeguatamente i piccoli che vanno in vacanza in montagna e cambiarli qualora si bagnassero a contatto con la neve.

"Con l’arrivo delle feste - sottolinea Esposito - le persone si ritrovano in gruppi, quindi aumenta la circolazione dei principali virus che interessano le vie aeree, tra cui il virus respiratorio sinciziale, i virus influenzali e i rinovirus. Particolare attenzione va prestata ai bambini dei primi 12 mesi di vita, perché sono particolarmente a rischio di bronchiolite, tanto che spesso si rende necessario il ricovero per difficoltà respiratorie e conseguenti problematiche ad alimentarsi. Nei più grandi - osservano - l’esposizione al freddo in presenza di infezioni virali può favorire la comparsa di sovrainfezioni batteriche e il manifestarsi di polmoniti".

Altro pericolo 'stagionale' per i piccoli è l'otalgia che può essere causata però da altri motivi come "faringite, laringite, carie dentarie e artrosi cervicale - precisa la pediatria - e tra le patologie a carico dell’orecchio che provocano otalgia, ci sono l'otite media acuta e l’otite media con effusione".

Ma come si tratta l'otalgia? "Il trattamento più appropriato - risponde Esposito - dipende dalla sua natura. Sono quindi necessari un'anamnesi dettagliata e un esame obiettivo scrupoloso a carico non solo dell'orecchio, ma anche degli altri distretti della testa e del collo. Indipendentemente dalla terapia della singola causa - aggiunge - il problema otalgia va affrontato in primis con farmaci analgesici".

Salute: 3 bambini su 10 con problemi di peso sono stranieri

(ASCA) - Roma, 17 dic - Merendine ipercaloriche, cibi fritti e, piu' in generale, un approccio sbagliato con il cibo. Sono questi gli ingredienti principali di una cattiva alimentazione, che portano l'Italia a essere il primo Paese in Europa per numero di bambini obesi. Per combattere all'origine il problema Amc, azienda della vendita diretta leader della sana alimentazione, si e' alleata con l'Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano lanciando ''L'Abc dell'alimentazione'', campagna mirata a migliorare il rapporto con il cibo fin da piccoli. ''Ogni anno migliaia di famiglie si rivolgono all'ospedale Buzzi per avere consigli su come gestire problematiche legate al peso dei bambini e, nel 30% dei casi, si tratta di stranieri - afferma Cinzia Baldo, nutrizionista dell'ospedale Buzzi -. Le cause sono soprattutto cibi troppo calorici consumati magari davanti alla televisione oppure dati come 'premio' dai genitori. Troppe volte si sente dire: 'Se fai il bravo ti compro le patatine' oppure 'Oggi sei stato proprio bravo, ti meriti una caramella'''. Il cibo, insomma, e' utilizzato come gratifica o come ricatto. L'approccio corretto e' invece abituare i bambini a mangiare un po' di salute ogni giorno e per riuscirci e' importante iniziare fin dai piccoli: ''Un ruolo fondamentale lo rivestono i genitori, che sono i primi a dover insegnare ai bimbi i principi base di una corretta alimentazione - afferma Paolo Petris, responsabile marketing di Amc -. Per questo abbiamo voluto collaborare con il Buzzi in questa campagna di educazione alimentare rivolta alle famiglie''. Recenti ricerche stabiliscono che i bambini in sovrappeso hanno maggiore possibilita' di diventare adulti con problemi di peso, con conseguenze importanti sulla salute. Sovrappeso e obesita' si evidenziano gia' nella fascia di eta' prescolare, per cui e' importante intervenire fin dalla piu' tenera eta'. ''Alcuni consigli - spiega il nutrizionista - sono fare tanto movimento, ridurre le porzioni e le dimensioni dei piatti, in modo che non sia evidente anche alla vista la minor quantita' di cibo, e ancora scegliere cibi con minor apporto energetico, variare molto la dieta, mangiare tanta frutta e verdura, abolire le merendine o scegliere quelle che hanno un minor contenuto di lipidi''. com-dab/

Salute: bambini all'aria aperta anche d'inverno, meno rischi infettivi

(ASCA) - Milano, 17 dic - Chiusi in casa d'inverno, per evitare malattie e contagi? Niente di piu' sbagliato. I bambini, all'aria aperta, corrono molto meno rischi infettivi di quando si trovano in locali chiusi. A sostenerlo e' la Prof. ssa Susanna Esposito, Direttore della UOC Pediatria 1 Clinica della Fondazione Policlinico di Milano e Presidente della Societa' Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP), che aggiunge: ''Con l'arrivo delle temperature fredde, i genitori hanno paura di lasciare i figli all'aria aperta, perche' temono per la loro salute. In realta', se ben coperti e portati fuori nelle ore centrali della giornata, hanno minori possibilita' di essere esposti agli agenti infettivi di quante ne hanno se rimangono a lungo in luoghi poco areati. Infatti, i contatti ravvicinati con altri bambini o, piu' in generale, con i soggetti malati, sono una delle principali modalita' di trasmissione delle malattie infettive''. In generale, i bambini devono essere coperti un poco di piu' di quanto si vesta una persona adulta, in quanto, nei primi anni di vita, hanno minori capacita' di termoregolazione. Per evitare i ''malanni di stagione'', quando si e' fuori casa, la prima forma di prevenzione e' utilizzare un abbigliamento adeguato: mai dimenticare di far indossare cappello, sciarpa e guanti ai propri figli, se le temperature si abbassano. E' importante, infatti, coprire orecchie e gola al fine di evitare otiti e bronchioliti, molto frequenti in questa stagione. Inoltre, se gli indumenti si bagnano giocando nella neve o sciando, vanno asciugati accuratamente. Oltre a questi accorgimenti, per evitare influenze e raffreddori, in previsione delle vacanze di Natale, i pediatri della SITIP raccomandano di: arieggiare almeno una o due volte al giorno gli ambienti chiusi; evitare contatti con soggetti malati (inclusi parenti anche di eta' adulta con sintomi respiratori modesti); non esporre i bambini a fumo passivo; privilegiare, nei bambini con meno di tre anni di eta', vacanze in luoghi con clima relativamente mite (mare, campagna, collina); coprire adeguatamente i bambini che vanno in vacanza in montagna, e cambiarli qualora si bagnassero a contatto con la neve. Ovviamente, i malanni di stagione non si possono evitare del tutto quindi, meglio essere informati sul da farsi. Otiti, bronchioliti e polmoniti sono le principali malattie che colpiscono i bambini nella stagione invernale ed il clima temperato di questo autunno ha posticipato la circolazione di gran parte dei virus respiratori. ''Con l'arrivo delle feste, - prosegue la Prof.ssa Esposito - le persone si ritrovano in gruppi, quindi aumenta la circolazione dei principali virus che interessano le vie aeree, tra cui il virus respiratorio sinciziale, i virus influenzali e i rhinovirus. Particolare attenzione va prestata ai bambini dei primi 12 mesi di vita, perche' sono particolarmente a rischio di bronchiolite, tanto che spesso si rende necessario il ricovero per difficolta' respiratorie e conseguenti problematiche ad alimentarsi. Nei piu' grandi, invece, l'esposizione al freddo in presenza di infezioni virali puo' favorire la comparsa di sovrainfezioni batteriche e il manifestarsi di polmoniti''. E' importante, inoltre, fare visitare il bambino, soprattutto se alla febbre prolungata, si associano tosse e dolore toracico. com-dab/

domenica 16 dicembre 2012

Francia, 4mila Babbi Natale a gara beneficienza per bimbi Terzo Mondo

Parigi (Francia), 16 dic. (LaPresse/AP) - Più di quattromila persone vestite da Babbo Natale hanno preso parte ad una gara di beneficenza a Issy-les-Moulineaux, appena fuori Parigi. L'obiettivo della "Corrida de Noel", così è chiamato l'evento, era quello di sostenere le organizzazioni che aiutano le persone povere del Terzo Mondo. "Ci sono migliaia di persone, la maggior parte delle quali bambini, che in Africa soffrono di difetti cardiaci e che per essere operate devono venire in Francia. Stiamo per questo sostenendo un'organizzazione chiamata Fungana, che si sta adoperando per la formazione di giovani medici in Kenya", ha detto l'organizzatore Harry Bignon. Durante l'evento, per il quale i partecipanti hanno tutti indossato il classico abito rosso di Babbo Natale, non sono mancati giochi speciali per i più piccoli.

sabato 15 dicembre 2012

Napoli, cade intonaco in scuola: maestra e 3 bimbi in ospedale

Napoli, 15 dic. (LaPresse) - Parti di intonaco sono caduti in testa agli alunni in una scuola del napoletano. E' successo stamane alla elementare Marco Polo di Cardito. Tre bimbi e la maestra sono stati colpiti e portati in ospedale, in condizioni non gravi. L'aula è stata dichiarata inagibile.

venerdì 14 dicembre 2012

Fecondazione: single in cerca dell'uomo perfetto, sogno del bebe' si 'congela'

Roma, 14 dic. (Adnkronos Salute) - Aspettare per anni l'uomo giusto, il padre ideale per i propri figli. Ma, intanto, il tempo passa e l'orologio biologico ticchetta. Per non perdere la possibilità di procreare senza dover fare scelte affrettate, c'è chi congela preventivamente gli ovociti. "Una scelta da fare quando si è ancora giovani, entro i 35-36 anni. Si parla ancora poco di questa opzione - sottolinea Ermanno Greco, direttore del Centro di Medicina e biologia della riproduzione dell'European Hospital di Roma - moltissime donne non sanno nemmeno che è qualcosa di fattibile anche da noi".

"L'importante - raccomanda - è farlo prima possibile, quando si è ancora abbastanza giovani da produrre ovociti forti e in grado di sopravvivere allo scongelamento, quando finalmente si creano le condizioni per il concepimento. Nel nostro centro abbiamo già avuto 50 pazienti che hanno optato per questa soluzione, tutte fra i 30 e i 35 anni". Quando la paziente 'single' prende la decisione, "si procede con uno o più cicli di stimolazione ormonale - spiega Greco - successivamente si prelevano gli ovociti e si congelano per l'uso futuro".

Prima di scegliere il congelamento preventivo degli ovociti, ecco alcune poche regole da seguire per preservare la propria fertilità: "Mantenere il proprio peso forma - consiglia Greco alla presentazione dei due corsi organizzati oggi e domani a Roma - non fumare e tenere sotto controllo eventuali fattori di rischio trombotico".

Dagli esperti riuniti a Roma per i corsi 'How to improve Ivf success rate' e 'Strategies to improve art results', arriva anche il decalogo per una fecondazione assistita di successo. Ecco gli elimenti chiave:

1) Studio delle caratteristiche personali e delle necessità della coppia.

2) Valutazione della riserva ovarica della donna.

3) Personalizzazione, attraverso la farmacogenomica, del percorso terapeutico migliore per la paziente.

4) Analisi degli spermatozoi per individuare quelli da utilizzare perché aventi le migliori caratteristiche qualitative. Il tutto attraverso tecniche come il test di frammentazione del Dna spermatico.

5) Diagnosi genetica preimpianto degli embrioni.

6) Prevalutazione delle caratteristiche qualitative degli embrioni.

7) Scelta dei migliori embrioni da impiantare.

8) Valutazione della capacità dell'endometrio femminile di accogliere l'embrione.

9) Eventuale trattamento per aumentare la recettività dell'endometrio femminile.

10) Affiancamento con terapie non convenzionali come l’agopuntura, per ridurre lo stress e aumentare le chance di successo.

Natale: mini-guida ai regali, per bimbi ideale gattino e giochi da pavimento

Roma, 14 dic. (Adnkronos Salute) - Nel Natale della crisi "vietato ridurre il numero di pacchetti per il piccolo di casa. I bambini, infatti, si divertono a fantasticare e scartare: meglio scegliere giochi da pavimento, che alimentano la loro creatività, e quest'anno vorrei proporre l'idea di regalare un cucciolo di gatto. Il gatto è un animale domestico che tutte le famiglie, con un minimo di buona volontà, possono gestire: è autosufficiente, non va portato fuori e, se controllato periodicamente, non è un rischio per la salute dei bambini. Il bambino così si sentirà meno solo, si abituerà a trattare con gli animali e a prendersene cura e i genitori possono capire se ha qualche difficoltà relazionale". Lo dice all'Adnkronos Salute il pediatra di Milano Italo Farnetani.

"Il cane in effetti è molto amato dai bambini, ma molto più impegnativo. Invece con l'attuale impostazione - spiega - che punta le famiglie a fare vacanze brevi, non c'è neanche problema della gestione durante l'estate e quindi il rischio di abbandono". L'animale domestico ha un effetto terapeutico per il bambino, sia quando "sta male, sia quando sta bene fisicamente ma magari è un po' giù". E per gli allergici o chi ha già un cucciolo? "Meglio scegliere doni meno costosi, ma sempre numerosi: il sogno di ogni bambino è scartare e gustarsi la sorpresa rovistando fra i pacchetti".

Bene i giochi da pavimento: sdraiati sul tappeto di casa a pancia in giù i piccoli "possono montare, smontare, far correre palline e auto, muovere cuccioli in viaggio in castelli misteriosi, da soli o ancora meglio in compagnia. Dopo i 3 anni, infatti, i bambini amano stare con i coetanei, e mettere a disposizione un gioco da fare insieme agli altri nei pomeriggi invernali è un'ottima idea". Meglio eliminare invece pugnali, pistole e mitra di plastica: "Armi finte e oggetti che presuppongono la violenza sono da evitare a ogni età", raccomanda. No ai fuochi d'artificio, neppure quelli considerati innocui come le stelline: c'è sempre il rischio di una scottatura.

Se nonostante la crisi si regalano televisori e computer, "mai collocarli nella camera dei bambini, perché favorirebbero l'isolamento dalla famiglia e scorrette abitudini legate al sonno". Dopo i giochi da pavimento nella classifica del pediatra troviamo quelli da tavolo, "che permettono di divertirsi in compagnia di bambini o adulti, meglio se con i genitori. Il gioco così - spiega Farnetani - non sarà una forma di chiusura per il bambino, ma un modo di aggregazione e inserimento nella vita di relazione. Come indicazione generale, i giochi da tavolo sono graditi a tutti, le bambole e i cuccioli morbidi sono il regalo preferito dalle bambine, mentre automobiline e trenini lo sono per i maschietti".

Sempre promossi dal pediatra, ma meno sfruttabili nel breve termine, "palloni, pattini, bici e altri giochi da fare all'aperto: in molti casi il bambino dovrà riporli in attesa delle belle giornate". Occhio invece ai giochi con pezzi troppo piccoli, "specie sotto i 3 anni: c'è il rischio che vengano ingeriti o inalati". Cruciale, per conoscere le preferenze dei figli, "la classica letterina a Babbo Natale", sorride Farnetani. La figura di Babbo Natale è molto importante per i bambini; verso gli 8-9 anni, però, alcuni iniziano ad avere dei dubbi sull'esistenza dell'omone in rosso. "I genitori - raccomanda Farnetani - non devono dire mai bugie. Finché i bambini ci credono in modo assoluto, dovranno coltivare la cosa. Ai primi dubbi, però, è meglio sostenere sì l'esistenza dell'omone in rosso, ma senza insistere troppo, rispondendo ai dubbi che il bambino si pone senza eccessive giustificazioni".

"In questo modo - aggiunge l'esperto - quando dopo qualche mese i figli si convinceranno che effettivamente Babbo Natale non esiste, i genitori non avranno investito troppo della loro credibilità su un argomento destinato a 'cadere', ma nello stesso tempo non avranno contribuito ad abbattere troppo rapidamente una favola a cui tutti vogliamo credere".

Musica: Allevi domani in concerto a Torino per i bambini

Roma, 14 dic. (Adnkronos) - Reduce dai successi del nuovo album 'Sunrise' e di un tour che ha registrato il tutto esaurito in ogni tappa, Giovanni Allevi domani, sabato 15 dicembre e' atteso a Torino per un appuntamento a scopo benefico. Il musicista salira' sul palco del Teatro Regio alla guida dell'Orchestra Sinfonica Italiana, in un concerto di solidarieta' per raccogliere fondi a sostegno della Fondazione Paideia, che dal 1993 opera a livello nazionale per migliorare le condizioni di vita dei bambini che si trovano in situazioni di disagio.

Per quanto riguarda le prossime date del tour 'Sunrise', oltre ai richiesti straordinari ritorni a Roma il 28 febbraio 2013 (Auditorium Conciliazione) e Milano il 21 aprile (Teatro degli Arcimboldi), sono gia' aperte le prevendite per le nuove tappe a Catania il 5 marzo (Teatro Metropolitan), a Cosenza il 6 marzo (Teatro Rendano), a Padova il 9 marzo (Gran Teatro Geox), a Cagliari il 10 marzo (Teatro Lirico), a Lugano il 16 marzo (Palazzo dei Congressi). Tutte le info su www.giovanniallevi.com

Salute: domani al Bambino Gesu' telemedicina per bambini con pacemaker

(ASCA) - Roma, 14 dic - Domani alle ore 11.30, presso la Seminary Room dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' di Palidoro, sara' presentato alla stampa il nuovo progetto di telemedicina per i bambini con pacemaker. Un progetto che ha l'obiettivo di far risparmiare alle famiglie tempo e soldi, senza rinunciare all'assistenza piu' qualificata. Grazie al nuovo dispositivo per il controllo a distanza, - si legge in una nota - sara' possibile per lo specialista di turno avere in tempo reale tutti i dati sul pacemaker del piccolo paziente, esattamente come durante una normale visita ambulatoriale. Saranno presenti all'incontro il responsabile delle sedi di Palidoro e Santa Marinella del Bambino Gesu', dottor Alessio Calandrelli, il responsabile dell'Unita' Operativa di Aritmologia, dottor Fabrizio Drago e la responsabile dell'Accoglienza e dei Servizi Sociali, dottoressa Lucia Celesti. com/gc

giovedì 13 dicembre 2012

Sanita': Ipovisione, al Gemelli Centro diagnostica per bimbi disabili

(ASCA) - Roma, 13 dic - Si accende la speranza per i piccoli colpiti da piu' disabilita' sensoriali e per i loro genitori. Molti bambini sviluppano infatti nei primi anni di vita o, in alcuni casi, gia' fin dalla nascita, seri problemi di ipovisione, spesso associata ad altri disturbi neurologici e degli altri organi di senso. Il riconoscimento e la possibilita' di agire tempestivamente fin dai primi giorni di vita, con diagnosi e interventi mirati, aiuta a migliorare la vita di questi bambini. E' per prevenire questi aspetti - che compromettono anche il corretto sviluppo del bambino - che apre i battenti al Policlinico universitario ''A. Gemelli'' di Roma, in collaborazione con l'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecita'-IAPB Italia onlus, il ''Centro di diagnostica e riabilitazione visiva per bambini con deficit plurisensoriali'', che accogliera' il bambino e la sua famiglia fin dai primi giorni dalla nascita. Inaugurato oggi nel giorno di Santa Lucia, protettrice della vista, il Centro - una realta' unica nel suo genere - e' costruito su fondamenta solide legate all'esperienza multidisciplinare degli specialisti coinvolti, che comprendono neuropsichiatri infantili esperti in funzioni visive, oculisti, neonatologi ed esperti di riabilitazione per l'Ipovisione. Grazie ad una maggiore interazione tra tutti questi operatori, che lavoreranno a stretto contatto, vi sara' una maggiore possibilita' di discussione e approfondimento dei singoli casi clinici, riducendo la confusione dei genitori sul ruolo e sulle competenze delle diverse figure che ruotano intorno al bambino affetto da pluridisabilita'. Il lavoro di e'quipe e la disponibilita' di strumenti e di spazi idonei consentiranno, inoltre, di eseguire il maggior numero di esami in tempi ristretti, evitando quindi ai neonati e agli altri bambini inutili peregrinazioni. Il lavoro del Centro verra' svolto all'interno del Day Hospital di Neuropsichiatria Infantile del Gemelli per la parte diagnostica, con la collaborazione e la possibilita' di utilizzare le competenze e i locali del Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecita' e la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti con sede presso il Policlinico universitario. ''Lo scopo del Centro - spiega Eugenio Mercuri, Ordinario di Neuropsichiatria infantile all'Universita' Cattolica di Roma e Direttore dell'Unita' Operativa Complessa di Neuropsichiatria infantile del Policlinico A. Gemelli - e' fornire un profilo preciso delle difficolta' visive e neurologiche dei bambini dai primi anni di vita, utilizzando queste informazioni per identificare percorsi di riabilitazione. Questi saranno disegnati su misura per ciascun bambino con deficit plurisensoriali in modo da sfruttare al meglio le sue potenzialita', non solo per quel che riguarda la vista, ma anche gli aspetti motori e piu' generalmente il suo sviluppo globale. Questo sara' possibile unendo al lavoro diagnostico, che da anni viene svolto da un team consolidato di neuropsichiatri infantili e psicomotricisti, oculisti e neonatologi, l'esperienza degli specialisti nella riabilitazione del Polo Nazionale della IAPB Italia onlus''. Gli interventi altamente specialistici permetteranno, inoltre, di creare i presupposti necessari per la definizione di linee guida nazionali per la riabilitazione visiva in eta' pediatrica ed evolutiva. red/mpd

mercoledì 12 dicembre 2012

Torino, bimbo nasce alle 12.12 del 12/12/12

Torino, 12 dic. (LaPresse) - La coincidenza è di quelle che fanno sorridere e, per chi crede nel destino, è sicuramente qualcosa di speciale. Il piccolo Andrea è nato oggi, 12/12/12, alle 12.12 all'ospedale Maria Vittoria di Torino. Figlio di una coppia italiana, il bimbo pesa tre chili ed è nato con un parto cesareo, eseguito dai ginecologi Biagio Contino e Rosanna Cotardo con l'ostetrica Sara Guerrieri. La data di oggi racchiude molti significati in diverse culture. Nel simbolismo il 12 è considerato il giorno perfetto e portafortuna, nella mitologia greca rappresenta la perfezione e ricorda i dodici Dei principali del Monte Olimpo, nella cultura cinese è un numero propiziatorio. Innumerevoli i rimandi al numero 12: dodici sono i mesi dell'anno, i segni zodiacali, le ore antimeridiane e pomeridiane in cui è suddivisa la giornata, dodici sono i Patriarchi di Israele nella Genesi e dodici gli Apostoli nei Vangeli.

Salute: in Italia su 10 mila bambini il 39% ha patologie oftalmiche

(ASCA) - Roma, 12 dic - In Italia su 10.000 bambini il 39% presenta patologie oftalmiche. E' quanto emerso dall'indagine condotta dall'ASSILT (Associazione per l'assistenza sanitaria integrativa ai lavoratori delle aziende del Gruppo TelecomItalia) su un campione di bambini di eta' compresa tra i 4 e i 14 anni, nell'ambito della campagna di prevenzione oftalmologica in eta' pediatrica 'Vedere meglio per vivere meglio'. La ricerca ha coinvolto piu' di 300 medici specialisti su tutto il territorio nazionale con l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla necessita' di diagnosticare e correggere per tempo diverse patologie oculari largamente diffuse tra i ragazzi e che, in caso contrario, possono creare gravi ed irreversibili problemi all'apparato visivo. Dallo studio e' inoltre emerso che il 32% soffre di vizi di refrazione, mentre, a seguito della visita oculistica, per il 22% dei bambini e' stato necessario prescrivere nuove lenti da vista. Risultati di estrema rilevanza dal punto di vista epidemiologico e che consentono - grazie ad un campione cosi' ampio - di fotografare lo stato di salute della vista dei bambini italiani. In particolare, 580 piccoli pazienti sono risultati affetti da ambliopia, il cosiddetto 'occhio pigro'; oltre il 2,55% (corrispondente a oltre 250 bambini) e' risultato positivo alla congiuntivite allergica mentre il cheratocono, importante patologia a carattere evolutivo della cornea, e' stato riscontrato in oltre lo 0,03% dei bambini visitati, una percentuale significativa se si tiene conto che tale alterazione e' tipica dei soggetti in una fascia di eta' piu' avanzata rispetto a quella oggetto dello studio. Emergono solo 7 casi di cataratta congenita, mentre la ptosi palpebrale e' risultata presente nello 0,14 % degli esaminati. Dai dati anamnestici e' emerso, inoltre, che il 13% dei ragazzi presenta allergie a farmaci o ad altre sostanze. Nella distribuzione geografica delle patologie rilevate, la Valle d'Aosta e' risultata quella con la piu' bassa percentuale di patologie (21% dei bambini visitati),mentre i piccoli pazienti della Calabria risultano quelli con la piu' alta incidenza (oltre il 67% dei bambini visitati). com-dab/

Salute: basta un poco di zucchero, gusto dolce allevia dolore bimbi per iniezioni

Roma, 12 dic. (Adnkronos Salute) - Un 'trucco' della nonna promosso dagli scienziati. Durante le vaccinazioni il sapore dolce dello zucchero può dare qualche conforto ai bambini e farli piangere meno per la puntura. E' quanto emerge da una nuova revisione sistematica della Cochrane: i ricercatori hanno infatti trovato che, dando alcune gocce di soluzione zuccherina prima dell'iniezione, i bambini non piangevano o lo facevano per poco tempo. Da quando nascono a quando compiono un anno e mezzo, i bimbi possono arrivare a ricevere fino a 15 iniezioni, ricordano gli studiosi.

Non è certo se i piccoli sentano il dolore quanto i bambini più grandi o gli adulti, o se sono semplicemente incapaci di esprimerlo. Recenti prove scientifiche mostrano comunque che i bambini piccoli sentono dolore, quindi sono stati messi in atto metodi per ridurre quello causato dalle iniezioni, ad esempio attraverso l'uso di farmaci, creme, ciucci e tecniche di distrazione. Una semplice alternativa è l'utilizzo di una siringa senz'ago o di un contagocce per mettere alcune gocce di una soluzione zuccherina in bocca al bambino. Lo zucchero può aiutare a ridurre il dolore provocando il rilascio di sostanze antidolorifiche o stimolando i recettori del gusto che inducono sensazioni di benessere.

Per capire se il rimedio funziona, i ricercatori hanno esaminato i dati di 14 studi condotti su un totale di oltre 1.500 bambini di età compresa tra un mese e un anno. La maggior parte degli studi compara l'uso del saccarosio, dato due minuti prima della vaccinazione, con la semplice acqua. Nel complesso, i bambini che hanno ricevuto la soluzione zuccherina piangono per un tempo più breve rispetto a quelli che hanno ricevuto solo acqua, anche se i risultati degli studi variano. Inoltre alcuni studi utilizzano misure diverse per rilevare il dolore e questo rende difficile concludere che effettivamente la soluzione di zucchero riduca il dolore.

"Dare ai bambini qualcosa di dolce da gustare prima delle iniezioni può impedire loro di piangere per tutto il tempo", commenta Manal Kassab, ricercatore del Dipartimento di Salute Materno Infantile dell'Università Giordana di Scienza e Tecnologia a Irbid. "Anche se non possiamo ancora dire con certezza che le soluzioni zuccherine riducano il dolore associato all'ago, questi risultati sembrano promettenti".

I singoli studi utilizzano diverse diluizioni della soluzione zuccherina, per questo i ricercatori suggeriscono che i lavori futuri dovrebbero esaminare gli effetti di diverse concentrazioni della soluzione. Secondo le conclusioni di Kassab, a questo punto "è necessario avere più dati provenienti da studi in bambini di età inferiore a un anno, soprattutto in relazione alla concentrazione ottimale, al volume e al metodo di somministrazione delle soluzioni di zucchero".

Fecondazione: indagine, in media 12.300 euro per avere un bebe'

Roma, 12 dic. (Adnkronos Salute) - Quanto costa avere un bimbo con la fecondazione assistita in Italia? Secondo i dati emersi dall'indagine della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari, presentata oggi alla Camera, il costo finale del cosiddetto 'bimbo in braccio', è in media di 12.300 euro, con un valore minimo di 6.900 in Emilia Romagna e un valore massimo di 15.600 euro in Lombardia.

Con questa voce - precisa la commissione - si intendono tutti i costi che intercorrono dal momento della terapia riproduttiva a cui viene sottoposta la coppia, alle spese per la gravidanza visite, ecografie, esami, con i relativi eventuali ricoveri. A questi si aggiungono i costi dovuti alle complicanze delle gravidanze plurime e delle iper-stimolazioni. Infine quelli del parto vero e proprio, che è generalmente cesareo, e quelli delle complicanze sui nascituri, frequenti soprattutto nei parti plurimi che sono sempre prematuri e quindi necessitano di assistenza neonatale anche intensiva. Sottraendo i costi che riguardano la gravidanza, il parto e le eventuali complicanze nel neonato, si ottiene la somma che pagano le famiglie che fanno ricorso al privato, che oscilla dai 3.000 ai 4.000 euro. A pagarli di tasca propria, se non optano per la mobilità passiva, sono in particolare i cittadini che vivono al Sud e nelle isole, dove i centri sono perlopiù privati.

Ma quanto costa una procedura di fecondazione in vitro? Il rimborso medio nazionale corrisposto dalle Asl delle diverse regioni è pari a 1.934 euro. Quello che colpisce, è l'oscillazione del costo, che va da un minimo 928 a un massimo 3.547 euro, molto probabilmente specchio di performance diverse, di cui però nessuno può controllare i risultati. La prescrizione dei farmaci induttori dell'ovulazione - farmaci ad alto costo, visto che un ciclo può costare fino a 800 euro e molto spesso non basta - è affidata alla responsabilità dei centri di Pma solo nel 75% dei casi, in modo omogeneo sul territorio. Nel 25% dei casi dunque esiste il rischio che queste vengano fatte da chi non è controllabile, ovvero vengano erogate senza responsabilità specifiche.

Fecondazione: scelta da 51 mila italiane, un quarto in altra regione

Roma, 12 dic. (Adnkronos Salute) - Le donne che si sono sottoposte a fecondazione assistita in Italia dal 1 gennaio 2011 al 30 giugno 2012 sono 50.900: di queste, 37.322 erano residenti nella stessa regione del centro di Pma, mentre 13.578 hanno dovuto migrare verso altre regioni, con conseguenti costi e disagi. Se la media a livello nazionale di donne trattate per ogni centro è di 444 donne residenti e di 168 donne non residenti, più di un quarto delle donne esegue quindi trattamenti in altre regioni diverse da quelle di residenza, con una migrazione che va, tipicamente, da sud verso Nord. L'indice di attrattività, che esprimere la capacità di una struttura di una regione di richiamare potenziali pazienti da altre regioni, vede in testa: Toscana (113,3%), Valle d’Aosta (61,9%), Friuli Venezia Giulia (48%), Emilia Romagna (34,2%), Lombardia (31,8%).

Questi i dati sulla procreazione medicalmente assistita in Italia, emersi dall'indagine condotta dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari, presentata oggi alla Camera. Si tratta del risultato dell'analisi di 96 risposte su un totale di 351 centri dell'elenco del Registro nazionale Pma (27%). Le risposte ai questionari provengono soprattutto dal settentrione: 46% dal Nord-Ovest, il 23% dal Sud e Isole, il 18% dal Nord-Est e il 13% dal Centro. Dalla sola Lombardia è arrivato il 31% delle risposte.

Il motivo dei 'viaggi della speranza' è dovuto al fatto che nella maggior parte delle regioni del nord, tali trattamenti sono previsti all'interno del sistema sanitario regionale, mentre in altre regioni sono effettuati in centri privati e, dunque, a carico del paziente. In Sicilia, su 36 centri, 7 sono pubblici e fanno 445 cicli (14%) e 29 sono privati ed effettuano il 86% dei trattamenti. Quindi a pagare è la famiglia se il trattamento viene fatto nella propria regione d'origine, mentre paga quest'ultima se viene fatto in altre regioni diverse dalla propria.

Al Sud e nelle Isole, dunque, si concentra il maggior numero di centri privati (con 7 strutture su 16), mentre il maggior numero dei privati convenzionati si trova in Lombardia, con 9 centri su 10 appartenenti a questa tipologia. Ne consegue che spesso al Sud le coppie pagano di tasca loro, oppure sono costrette a fare lunghi viaggi della speranza verso i centri del Nord che vengono pagati dalle Regioni a scarsa dotazione (Sicilia, Calabria) alle Regioni ad alta dotazione (Lombardia, Emilia Romagna). Sono stati quasi 60.000, complessivamente, i cicli di fecondazione portati completamente a termine nei 18 mesi presi in esame dall'indagine. Ovvero 3.333 cicli al mese, 39.000 all'anno. Il dato è relativo al 25% dei centri, è dunque ipotizzabile che estendendo la proporzione su tutto il territorio, si arrivi a cifre molto significative, come 150.000 cicli completi effettuati ogni anno. Più della metà dei cicli sono stati effettuati tra Piemonte e Lombardia (55%), seguiti da Centro (20%), Nord-Est (15% sul totale), Sud e Isole (pari al 10%).

Il numero medio di cicli effettuati per ogni centro è di 681. Sopra la media il Nord-Ovest con 802 cicli, il Nord-Est con 703 cicli e il Centro con 793. Molto al di sotto della media Sud e Isole, con un numero medio di cicli pari a 313. Nelle strutture pubbliche, in media, il numero di cicli completi effettuati è inferiore rispetto a quelli effettuati in strutture completamente private o convenzionate. Il dato riflette un'offerta pubblica inadeguata rispetto alla domanda complessiva, con un servizio spesso caratterizzato da lunghe attese a fronte della pronta disponibilità dei privati.

Dall'entrata in vigore della legge 40 - ricorda la Commissione citando i dati della Relazione al Parlamento sulla Pma del ministero della Salute relativi a giugno 2012 per l'anno 2010 - continuano ad aumentare in modo costante le coppie che accedono alle tecniche di Pma, così come aumentano il numero di cicli iniziati e delle gravidanze ottenute. Oggi i nati da fecondazione in vitro sono il 2,2% dei nuovi nati. E' in aumento l'età media delle donne che si sottopongono a questo tipo di trattamenti, che nel 2010 si è attestato a 36,3 anni, mentre ben il 29,2% dei 'cicli a fresco', ovvero che non utilizzano gameti o embrioni crioconservati è effettuato da pazienti con età superiore ai 40 anni. Questo fattore incide negativamente sui risultati delle tecniche stesse e sul numero dei cicli di trattamento effettuato. Ciononostante, continua a migliorare l'efficacia delle procedure di procreazione medicalmente assistita, come mostrato da tutti gli indicatori, dal numero dei nati vivi a quello delle gravidanze in rapporto ai cicli iniziati ed ai trasferimenti eseguiti.

Fecondazione: Tribunale Firenze rimanda legge 40 a Consulta

Roma, 12 dic. (Adnkronos Salute) - La Corte costituzionale dovrà pronunciarsi sul divieto dell'utilizzo degli embrioni 'sovrannumerari' per la ricerca scientifica e sull'irrevocabilità del consenso informato della donna ai trattamenti di fecondazione assistita, due punti della legge 40. A rimandare il provvedimento all'esame della Consulta è il Tribunale di Firenze, che ha sollevato la questione di costituzionalità su questi due punti.

Teatro: successo per la prima nazionale al Manfredi de 'Il marito di mio figlio'

Roma, 12 dic. (Adnkronos) - Successo per 'Il marito di mio figlio', al debutto assoluto al teatro Nino Manfredi di Ostia. La commedia scritta e diretta da Daniele Falleri, in scena fino a domenica 16 dicembre nella sala lidense, nel 2011, e' stata selezionata dall'Istituto di cultura italiana di Washington, per essere rappresentata negli States, all'interno di una rassegna dedicata alla nuova drammaturgia. Sul palcoscenico un cast di grande rilievo: Andrea Roncato, Monica Scattini, Pietro De Silva, Pia Engleberth, Roberta Giarrusso, Ludovico Fremont e Domenico Balsamo.

Una commedia degli equivoci che affronta con ironia un tabu' sulla cresta dell'onda in tutto il mondo: il matrimonio gay. Di come dare l'annuncio ai rispettivi genitori. E grazie alla vicenda emergono situazioni e storie che forse non sarebbero mai emerse. I personaggi sono legati l'uno all'altro con imprevisti e il racconto scorrevolissimo diverte il pubblico che applaude a scena aperta.

'Il marito di mio figlioi' - spiega Falleri - non vuole essere un manifesto gay. Non e' una storia di propaganda. Non vuole portare la bandiera di nessun movimento. Vuole andare oltre. O piu' precisamente vuole essere tutto questo ed altro. La chiave di osservazione della storia esige di non prescindere da una considerazione fondamentale, e cioe' che Michael e George ancor prima di essere gay sono due ragazzi che si amano. Non e' la loro inclinazione sessuale a fare da protagonista in questa storia. Il protagonista, se ce n'e' uno, e' l'amore. Per un compagno, per un figlio, per una madre, per un sogno, per un ideale, per se stessi, per la vita. L'intento - fa sapere - e' dichiarato dalla scelta del titolo. Il punto di vista si colloca inequivocabilmente all'esterno della coppia di sposi che diventano un elemento fra gli elementi. Chi parla e' una mamma o un papa'. Questo e' cio' che piu' mi interessa, indagare sull'istituzione famiglia".

martedì 11 dicembre 2012

Salute: poco cibo da bambini, piu' smart in vecchiaia

Roma, 11 dic. (Adnkronos Salute) - Occhio alle abbuffate da piccoli: sembra infatti che i bambini che non eccedono con il cibo, anzi hanno addirittura patito la fame, una volta anziani siano più svegli e smart rispetto ai coetanei che hanno sempre avuto il piatto pieno. E' quanto emerge da uno studio dei neurologi del centro malattia di Alzheimer del Rush University Medical Center, pubblicato su 'Neurology'.

"Si tratta di risultati inattesi, perché altri studi hanno mostrato che le persone che avevano vissuto delle avversità da bambini erano più inclini a presentare problemi di salute crescendo, rispetto ai coetanei più fortunati", spiega Lisa Barnes, autrice della ricerca. Il team ha esaminato 6.158 persone con un'età media di 75 anni, tutte residenti a Chicago, monitorandole ogni tre anni per 16 anni, con appositi test per misurare la prontezza mentale. Così il team ha scoperto che quelli che da bambini avevano patito la fame, ed erano più magri fino ai 12 anni, in tarda età erano più 'smart'. Un effetto che i ricercatori non hanno ancora spiegato con certezza: "E' possibile - conclude la studiosa - che la restrizione calorica possa ritardare l'avvio dei cambiamenti dell'organismo legati all'età, aumentando anche la longevità".

Fumo: bimbi 'bacchettano' genitori, +21% ha ricevuto richiesta di smettere

Roma, 11 dic. (Adnkronos Salute) - 'La mia mamma tossisce', 'il mio papà puzza!'. I bimbi non le mandano a dire ai genitori con il vizio delle sigarette. E sembrano aver raccolto l'invito del 'maestro' Renato Pozzetto, protagonista della campagna antifumo del ministero della Salute, a farli smettere. Dopo la campagna, infatti, sono aumentati del 21,4% i fumatori che hanno ricevuto la richiesta di smettere da parte dei propri figli. Il dato emerge dalla Relazione sullo stato sanitario del Paese 2011, presentata questa mattina dal ministro della Salute Renato Balduzzi.

In generale, per effetto della campagna 'Io non fumerò mai', la percentuale dei non fumatori che hanno chiesto ai fumatori presenti in famiglia di buttare pacchetto e accendino è passata dal 39,9% al 74,3%. Oltre il 60% dei fumatori ha affermato di essere stato indotto a modificare le proprie abitudini: quasi il 20% ha deciso di non fumare in presenza dei bambini e il 14% ha provato a smettere.

A preoccupare, però, è la diffusione del vizio fra i giovanissimi, che fumano nonostante il divieto di vendita della sigarette ai minori di 16 anni prima e 18 anni dopo il Dl Balduzzi. La Global Youth Tabacco Survey, promossa dal Centro di controllo delle malattie, ha evidenziato che il 46% dei ragazzi di 13, 14 e 15 anni ha fumato almeno una volta. Non solo. Il 92% ha dichiarato che i rivenditori non si sono mai rifiutati di vendere loro le sigarette. Se nel 2010 le vendite di bionde si sono ridotte del 2,4% rispetto al 2009, sono aumentate (+32,7%) quelle del tabacco trinciato a un costo inferiore, particolarmente 'appetibile' per i giovani consumatori.

Sanita': Rapporto, obesita' per l'11% dei bambini. 22,9% sovrappeso

(ASCA) - Roma, 11 dic - Dai dati raccolti grazie al progetto 'Okkio alla Salute' 2010, risulta che nel 2011 l'11 % dei bambini e' obeso, il 22,9 % e' in sovrappeso, cioe' piu' di 1 bambino su 3 ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per la sua eta'. Si evidenziano inoltre notevoli differenze per regione: dal 49% di bambini sovrappeso o obesi in Calabria al 15% a Bolzano. E' quanto emerge dalla relazione sullo stato sanitario del Paese 2011, presentato dal ministero della Salute. L'educazione nutrizionale e' un importante fattore preventivo dell'obesita', con particolare riferimento all'infanzia, ed e' elemento cardine del programma 'Guadagnare salute' del ministero della Salute. Il ministero ha istituito un tavolo tecnico che ha definito il documento ''Regole per la Comunicazione Commerciale relativa ai prodotti alimentari e alle bevande, a tutela dei bambini e della loro corretta alimentazione'' che mira ad esplicitare e a diffondere le buone pratiche delle imprese piu' sensibili. Nell'ambito delle strategie suggerite dall'Ue e' stato elaborato, inoltre, il documento di indirizzo: ''Obiettivi condivisi per il miglioramento della qualita' nutrizionale e delle informazioni in etichetta dei prodotti alimentari per la popolazione infantile'', al fine di ottimizzare lo stato nutrizionale della popolazione infantile, contrastare l'aumento di sovrappeso e obesita' e piu' in generale delle patologie croniche degenerative. In materia di alimentazione particolare, il ministero della Salute svolge attivita' diretta di verifica e di controllo. Infatti, l'immissione in commercio di alcuni alimenti, come i prodotti per sportivi, quelli a fini medici speciali, i senza glutine e le formule destinate all'alimentazione del lattante fino ai 6 mesi di eta', e' subordinata alla procedura di notifica al ministero, che consente di accertare la rispondenza di tali prodotti alla normativa specifica di settore. Nel 2011 sono pervenute circa 1351 nuove notifiche e 289 istanze di riesame. red/mpd

lunedì 10 dicembre 2012

Aids: proposta Marino, test per donne in gravidanza e chi viene ricoverato

Roma, 10 dic. (Adnkronos Salute) - Test dell'Hiv per tutte le persone che vengono ricoverate in ospedale, per tutte le donne in dolce attesa e per chi si rivolge ai Sert. La proposta arriva da Ignazio Marino, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, che questa mattina a Roma, durante l'incontro 'Lotta all'Aids: conoscere i cambiamenti superare i limiti. Conversazioni sulla 135/90', ha ricordato che "negli ultimi due anni nel nostro Paese sono nati 30 bambini con Hiv".

In Italia sono ancora molte le persone positive al virus, con un'incidenza maggiore nel Centro-Nord rispetto al Sud e alle Isole. L'età media delle persone sieropositive è di 39 anni per gli uomini e 35 per le donne. Nel decennio 2000-2010 sono aumentate le infezioni acquisite attraverso contatti sessuali non protetti. E il 30% delle diagnosi di infezioni da Hiv viene fatta in persone che sono già in stato avanzato di malattia. "Questo - spiega Marino - perché l'accesso al test è disordinato. Bisogna cambiare attitudine: offerta del test, spiegazioni e colloquio con un medico è la soluzione migliore".

Non bisogna dimenticare, poi, che "la spesa farmaceutica per l'Aids pesa per il 37% sulla spesa ospedaliera - sottolinea Davide Croce, direttore Crems-Centro ricerca in economia e management in sanità e nel sociale dell'università Carlo Cattaneo di Castellanza (Varese) - ed è pari a 661,5 milioni di euro. Il costo complessivo di ogni nuovo paziente dal momento della diagnosi a circa 70 anni è di 400 mila euro".

"Nonostante la legge 135 del 1990 sia avanzata - continua Marino - è necessario un impegno maggiore per la tutela e la cura delle persone sieropositive. Negli ultimi 12 anni i servizi per le tossicodipendenze hanno potuto effettuare il test sulla sieropositività in numero sempre minore: tra il 2000 e il 2011, infatti, la percentuale di persone non testate è passata dal 60,8% al 69,5%. La stessa situazione di criticità è presente nelle carceri, dove di fatto gli screening restano poco diffusi".

"E poi, per quanto la ricerca scientifica abbia raggiunto dei risultati - aggiunge il senatore Pd - è davvero importante che lo Stato investa sulla prevenzione, ma attraverso campagne di sensibilizzazione senza ipocrisie. Perché non si investe massivamente su campagne sull'importanza dell'uso del preservativo?". Le linee guida da seguire sono prevenzione, sensibilizzazione e semplificazione dei processi di accesso al test Hiv, il tutto in un quadro normativo che risponda efficacemente all'evoluzione sociale del Paese.

venerdì 7 dicembre 2012

Influenza: oltre 60 mila casi a settimana, bimbi 3 volte piu' colpiti

Milano, 7 dic. (Adnkronos Salute) - Le temperature si abbassano e i virus colpiscono un po' più duro. In Italia i casi di sindromi influenzali segnalati dai medici sentinella della rete Influnet hanno ormai superato i 60 mila a settimana. Sono stati 63.500 nell'ultimo periodo monitorato, dal 26 novembre al 2 dicembre: esattamente 10 mila in più rispetto alla settimana precedente, un aumento che era stato previsto dagli esperti anche in base all'annunciato crollo della colonnina di mercurio.

Nella popolazione generale, l'incidenza delle sindromi influenzali è pari a 1,05 casi ogni mille assistiti. Come sempre, la fascia di età più colpita è quella dei bimbi da zero a 4 anni: 2,72 casi per mille, quasi 3 volte in più rispetto alla media. Nella categoria dei 5-14enni l'incidenza è di 1,22 casi per mille, dai 15 ai 64 anni di 1,04 per mille, e dai 65 anni in poi di 0,41/mille. Dall'inizio del periodo di sorveglianza, gli italiani messi a letto dal virus sono stati in tutto 286 mila.

"L'incidenza delle sindromi influenzali è al livello di base - si legge nell'ultimo rapporto Influnet - L'andamento della curva epidemica è paragonabile a quello delle passate stagioni influenzali".

Salute: studio rivela, avere figli allunga la vita

Milano, 7 dic. (Adnkronos Salute) - Avere figli allunga la vita. Non è lo slogan di un movimento pro-life, ma è quello che si può dedurre da uno studio scientifico danese pubblicato sul 'Journal of Epidemiology and Community Health'. Una doccia fredda per il partito in crescita dei 'No Kids', un motivo in più per decidersi a metter su famiglia nonostante la crisi.

Per la precisione, la ricerca è stata condotta su oltre 21 mila coppie che stavano cercando di avere un bimbo attraverso la fecondazione assistita. Si trattava quindi di uomini e donne già intenzionati ad avere un figlio. In ogni caso, quello che è emerso è che chi non aveva prole moriva prima di chi diventava genitore. E' risultato che il fatto di non avere bimbi moltiplica le probabilità di morte prematura dovuta a tumori, malattie cardiovascolari o incidenti: del doppio per gli uomini e addirittura di 4 volte per le donne.

Gli autori tengono a precisare che il legame causa-effetto non è provato, e che la ricerca dimostra solo un'associazione tra il non procreare e un maggior rischio di morte anticipata. Ma la morale resta la stessa: un bimbo ti allunga la vita.

Lo studio, rimbalzato sulla stampa internazionale, non è stato immune da critiche. Alcuni esperti insistono infatti sulla particolare condizione psicologica delle coppie che vogliono fortemente un bambino, non riescono a concepirlo per vie naturali e si rivolgono alla 'provetta'.

"Si tratta di una situazione davvero peculiare, che non può essere generalizzata", osserva per esempio Ingrid Collins, psicologa sentita dalla Bbc online. "Le coppie che si sottopongono alla fecondazione assistita tendono a desiderare un bimbo disperatamente - dice - E se non ci riescono, spesso scivolano nella depressione" che, si sa, compromette significativamente la salute aumentando il rischio di malattie e decesso.

La psicologa Helen Nightingale concorda invece sul fatto che "non avere figli indubbiamente riduce la voglia di lottare per la vita. Prendiamo l'esempio di una persona che si ammala di cancro: poter contare sul sostegno di una famiglia, essere concentrati sul futuro dei propri figli o nipoti, il desiderio di vedere come sarà la loro vita, sono elementi che sicuramente regalano una spinta in più a combattere per sopravvivere". Viceversa, senza figli si ha meno voglia di sapere come andrà a finire.

Calcio: Brasile, figlio di Romario firma per club terza divisione

Rio de Janeiro, 7 dic. - (Adnkronos/Xin) - Il figlio dell'ex grande attaccante brasiliano Romario ha firmato il suo primo contratto da professionista con un club verdeoro di terza divisione, il Brasiliense. Romarinho, 19 anni, e' arrivato nel club di Brasilia meno di 24 ore dopo la chiusura dell'accordo con le giovanili del Vasco da Gama, in seguito ad una lite con lo staff tecnico del club di Rio.

"Il Vasco e' stato il club dove ho sognato di giocare, ma se loro non vogliono vedermi crescere, devo farlo da qualche altra parte", ha detto Romarinho. "Sono grato al Brasiliense per avermi offerto la possibilita' di giocare da professionista. Spero ora sia possibile ottenere maggiore esperienza giocando in prima squadra". L'ex stella del Barcellona, Romario, ha pubblicamente criticato i dirigenti del Vasco all'inizio di quest'anno per le opportunita' limitate date a suo figlio. Ronaldo ha usato il suo account Twitter per lodare il figlio del suo ex compagno di squadra in nazionale, dopo averlo visto segnare per il Vasco durante una partita nel mese di gennaio. "Romarinho ha dimostrato che ha il Dna di una superstar", ha scritto Ronaldo.

giovedì 6 dicembre 2012

Salute: Ospedale Bambino Gesu', Roma piu' vicina all'estremo Oriente

(ASCA) - Roma, 6 dic - Impegnato sin dal 2002 con progetti di cooperazione in Thailandia, Cambogia, Vietnam, Laos e Myanmar, l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' ha siglato un importante accordo di collaborazione con la Thai Airways per contribuire allo sviluppo dell'assistenza sanitaria infantile d'eccellenza nel sud-est asiatico ed in particolare in Thailandia. Grazie all'intensa attivita' internazionale in Paesi di tutti i continenti, il Bambino Gesu' realizza programmi di formazione per personale medico e infermieristico locale dando anche vita a Centri specializzati che garantiscono cure e assistenza ai piu' piccoli, come il Centro Clinico-Chirurgico di Takeo, in Cambogia, dove ad oggi sono stati ricoverati e curati oltre 14000 bambini. Nell'ambito di questo impegno, l'accordo con Thai Airways consentira' di facilitare la realizzazione di iniziative a favore della salute dei bambini offrendo ai piccoli pazienti e alle loro famiglie, nonche' al personale medico e infermieristico in missione, voli a tariffe agevolate, con percorsi prioritari per chi - dall'estremo oriente - ha necessita' di raggiungere l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' per cure sanitarie. red/mpd

Musica: Elisa in dolce attesa annuncia ai fan l'arrivo del secondo figlio

Roma, 6 dic. (Adnkronos) - "Ciao a tutti! Io, Andrea ed Emma Cecile, siamo entusiasti di annunciare che la nostra famiglia a breve si allarghera'. Un piccolo nuovo arrivo sta per rendere ancora piu' viva la nostra esistenza...". Lo ha annunciato Elisa in chat, in anteprima ai suoi fan, postando sui suoi social. "Per godere appieno di questo bellissimo regalo - ha proseguito la cantante - insieme a Sugar, F&P ed Asile, miei compagni di viaggio, abbiamo deciso di posticipare l'uscita del mio nuovo album al prossimo settembre e la partenza del mio nuovo tour a dicembre 2013. Arrivederci a prestissimo!".