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venerdì 30 settembre 2011

Will e Kate per i bambini malati

Uscita pubblica di fine settembre per il Principe William e la moglie Kate Middleton. Il Duca e la Duchessa di Cambridge hanno inaugurato un nuovo padiglione del Royal Marsden Hospital di Sutton, a pochi chilometri da Londra, dedicato ai bambini malati di cancro. Ovviamente anche stavolta la coppia è apparsa impeccabile: elegante e sempre col sorriso sulle labbra. E ad accoglierli c'era una festante folla di persone. Le foto di Will e Kate a Sutton sono su GossipNews.Foto: kikapress.com © Gossip.it

Famiglia: coppie sterili, i consigli dell'esperto per avere figli

Per le coppie che scoprono o sospettano un problema di fertilità, si apre sempre una selva di interrogativi dalla difficile soluzione, per orientarsi tra strutture pubbliche e private, vicine o lontane, in Italia o all'estero. Secondo uno studio apparso sulla rivista Human Reproduction, sarebbero fra le 3.500 e le 4.500 le coppie italiane che attraversano i confini per sottoporsi a cure, di cui 2.700 per donare i gameti, dato che la legge italiana vieta la fecondazione eterologa. Allora risultano preziosi i consigli di Carlo Flamigni - uno dei più famosi ginecologi d'Italia, intervistato dal sito della Fondazione Umberto Veronesi - che sintetizziamo di seguito.

  • Pubblico o privato - "Se fossi una coppia infertile, privilegerei quando è possibile un centro pubblico, cioè con il Sistema Sanitario Nazionale, dove si spende meno e spesso la casistica è favorevole. Ma la realtà è fatta di risorse limitate, liste d'attesa lunghe, donne che per età non possono permettersi di aspettare". I dati ci dicono che il 55 per cento dei centri censiti dal Registro nazionale è privato non convenzionato col Ssn.
  • Scelta del centro - "Una volta presa coscienza del problema, cercherei di capire quali centri offrono i risultati migliori nei casi come il mio. Avere dati oggettivi è spesso impossibile e quando ci sono (molte informazioni si trovano presso il Registro nazionale della procreazione medicalmente assistita), ci si deve fidare di quanto comunicano i centri stessi, dato che non esistono controlli terzi".
  • Chiedere consigli - Poi "cercherei qualcuno a cui chiedere: ma questo è una persona seria? E' poco utile andare dal medico dove si è trovata bene l'amica. Meglio chiedere al medico di base, al ginecologo o all'andrologo. Esistono anche le associazioni di pazienti, soprattutto donne, ma è meglio cercare quelle che non sono legate a un centro di cura. Consultare internet è un'ottima idea, purché si mantenga sempre il senso critico e si comprenda chi sta dietro le informazioni lette".
  • Italia o estero - "Andrei all'estero solo se necessario, come per l'eterologa, ma attenzione alle differenze enormi fra la vecchia Europa occidentale, forse cinica, ma spaventata dai tribunali, quindi attenta a muoversi sempre con responsabilità e controllo, e l'Europa dell'Est, in cui i prezzi sono bassi ma non sempre ci sono le garanzie necessarie e i centri si accendono e si spengono come  lampadine".
  • Medici famosi - "Eviterei di andare da chi è sempre in tv, da chi non fa che propagandare il proprio centro. E' una medicina commerciale che tende a sfruttare la sofferenza. La gente ha spesso una cattiva percezione della tecnica e sottovaluta il peso del laboratorio. Fra un biologo e un medico, il primo è più importante ai fini della riuscita, ma i pazienti non lo sanno, nessuno glielo dice".
  • Cambiamento - "Abbandonare un centro perché è fallito un tentativo è sbagliato. Bisogna tenere conto che in medicina si impara dall'errore. Al contrario, è giusto abbandonare un centro perché nessuno ti ha parlato, ti sei sentito un numero, il medico aveva fretta durante il colloquio".
  • Delusioni - "È necessario prepararsi anche alle delusioni, sapendo che si sta intraprendendo una strada che ci metterà profondamente in discussione anche come coppia".

giovedì 29 settembre 2011

Bimba di 10 anni muore investita da auto ad Ascoli Piceno

Ascoli Piceno, 29 set. (LaPresse) - Una bambina di 10 anni è morta questa sera ad Ascoli Piceno dopo che un'auto l'ha investita. E' accaduto in largo delle Querce, attorno alle 18. Alla guida della vettura c'era un ventenne. Sul luogo dell'incidente, in cui l'investitore non è in questo caso un pirata della strada, sono intervenuti gli agenti della polizia municipale. La bimba, soccorsa dagli operatori dell 118, è deceduta poco dopo essere arrivata al pronto soccorso.

Salute: ginecologi Aogoi, ghiaccioli salva nausea in gravidanza

Roma, 29 set. (Adnkronos Salute) - Nausea e vomito in gravidanza? Basta un ghiacciolo per mandarli via. Ne hanno parlato ieri a Palermo al congresso nazionale dei ginecologi dall'Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (Aogoi). "Si tratta - spiegano - di ghiaccioli naturali a base di sostanze come zenzero, mandarino e limone. La sperimentazione condotta su 30 gestanti ha dimostrato che 21 future mamme hanno avuto immediati benefici e si sono liberate da questo malessere gustando il ghiacciolo.

Il test sui ghiaccioli anti nausea 'Lillipops', certificati dagli specialisti italiani, è stato condotto da 6 centri distribuiti in tutta la penisola (Bergamo, Gorizia, Pescara, Chieti, Roma, Napoli). "Nausea e vomito - afferma Antonio Chiantera, segretario nazionale dell'Agoi - sono problemi molto comuni in gravidanza: circa l’80% delle donne è colpito da disturbi non gravi ma che provano fisicamente ed emotivamente le future mamme". "Bastano 2 ghiaccioli al giorno - avverte l'esperto - e l'intensità della nausea è calata dal 7.1 a 4.3 (su una scala da 0-10)".

"I Lillipops - sottolineano gli specialisti - sono stati approvati dalle associazioni scientifiche degli specialisti di tutta Europa e sono un ottimo rimedio in questa fase delicata della vita femminile, in cui l'assunzione di farmaci va assolutamente evitata". Anche perchè la nausea in gravidanza è un disturbo molto diffuso tra le gestanti: "La maggior parte delle ragazze - avvertono gli esperti - inizia a soffrirne entro 4 settimane dal concepimento e nel 60% dei casi il disturbo si attenua o scompare dopo il terzo mese di gravidanza. Ma nel restante 40% si può prolungare per mesi, talvolta fino alla vigilia del parto"

Le donne scelte per la prova (età media 30 anni) si trovavano alla nona settimana di gravidanza e avevano cominciato ad avvertire la nausea alla sesta settimana. "Ventisei ragazze su 30 - spiegano i ginecologi dell'Agoi - non avevano assunto farmaci, mentre 21 mettevano in pratica accorgimenti specifici per combattere il malessere come: la dieta, niente fumo e l' agopuntura. Senza però ottenere grandi risultati".

"Ma grazie all'assunzione di 2 ghiaccioli al giorno - concludono gli esperti - la nausea è calata dal 7.1 (su una scala da 0-10) dell'ingresso nella fase di studio, al 4.3 della successiva visita di controllo. Senza nessun effetto collaterale".

Sanita' Lazio: Tar accoglie ricorso Codacons, estendere test Tbc ad altri bimbi

Milano, 29 set. (Adnkronos Salute) - I test per capire se i nati al Policlinico Gemelli di Roma sono entrati in contatto con il batterio della tubercolosi vanno estesi anche ad altri bambini. Lo ha deciso oggi il Tar del Lazio, che "ha accolto il ricorso presentato dal Codacons contro la Regione Lazio, sostenendo la tesi dell'associazione ossia che i controlli sui bimbi nati al Policlinico vadano estesi a tutto il periodo in cui l'infermiera malata ha lavorato nel reparto di neonatologia". Lo riferisce il Codacons in una nota.

Il Codacons riporta quanto si legge nell'ordinanza della terza sezione quater del Tar del Lazio. "Le conoscenze mediche acquisite agli atti di causa attestano che la malattia Tbc può insorgere e manifestarsi anche con sintomi non evidenti, come stanchezza e inappetenza, con conseguenza incertezza della data di insorgenza della malattia nell'infermiera presunta causa della diffusione dei germi".

Pertanto, anche dopo aver "preso atto del ritrovamento di numerosi casi di bambini nati nel corso anche del 2010 in quel reparto, risultati positivi al test Tbc, la predetta limitazione del periodo dei test volontari ai bambini nati nel reparto" di Neonatologia del Gemelli "al predetto periodo, con esclusione di tutto il periodo di permanenza dell'infermiera nel reparto e senza procedere a ritroso dal 1 gennaio 2011 fino all'assenza di risultanze di casi di positività al test stesso, non appare adeguatamente motivato anche alla luce del principio di precauzione e di prevenzione e tutela della salute".

"Siamo soddisfatti per la decisione del Tar - commenta il presidente Carlo Rienzi - che ha mostrato sensibilità annullando una decisione abnorme e incomprensibile degli organi tecnici della Regione Lazio. Nello specifico, i giudici hanno riconosciuto il danno grave e irreparabile insito nei ritardati accertamenti di bimbi nati nel 2010, ritardi che a lungo termine potrebbero addirittura annullare gli effetti positivi di una profilassi. Ora - prosegue Rienzi - abbiamo chiesto alla Asl di fornire tutti gli atti relativi a procedimenti e sanzioni nei confronti del Gemelli e di altri ospedali per carenze nei controlli periodici del personale". Il Codacons ha istituito infine uno staff medico-legale, a disposizione delle famiglie che vogliano avere informazioni o chiarimenti in merito al caso Tbc. Lo staff risponde alla mail info@codacons.it.

mercoledì 28 settembre 2011

Pediatria: nanna difficile per 3 bimbi su 10, decalogo Fimp

Milano, 28 set. (Adnkronos Salute) - Occhi aperti fino all'alba, sonno a singhiozzo, pianti continui. Sono moltissime le mamme che bussano alla porta dei pediatri in preda alla preoccupazione per il bebè che non dorme. Secondo le stime dei medici dei piccoli la nanna è difficile per 3 bimbi su 10. "Ma spesso il problema è che non li si mette in condizione di dormire bene", avverte Michele Fiore, coordinatore nazionale del V Congresso della Fimp (Federazione italiana medici pediatri), in programma fino a sabato 1 ottobre a Torino.

Per evitare le notti bianche, secondo i pediatri Fimp basta seguire alcune regole d'oro. Ecco il decalogo del 'buon sonno', presentato oggi a Milano alla vigilia della 4 giorni torinese.

1) Il 'buon sonno' si costruisce nei primi mesi di vita. Il genitore, nelle primissime ore della vita del proprio figlio, deve comprendere ed adattarsi ai suoi ritmi, capire come e quando questi vanno modificati o rispettati. Il pediatra deve aiutare il genitore a conoscere l'organizzazione del sonno del bambino;

2) Il ritmo sonno-veglia si acquista con il passare dei mesi, i genitori devono saper attendere e rispondere ai bisogni del proprio bambino con serenità e fiducia;

3) Costruite con il bambino un percorso rituale che preceda l’addormentamento: una canzoncina, una fiaba, ma anche la scelta del pigiama o di un oggetto da portare a letto;

4) E' importante far addormentare il bambino nella sua stanza e nel suo letto. Evitare di farlo addormentare in braccio o in altri luoghi, associare il suo letto con il sonno. Altrimenti, quando si sveglierà il bambino si troverà in un posto che non riconosce e vorrà ritornare fra le braccia del genitore per riaddormentarsi. Evitare di giocare la notte con il bambino. Evitare di dar da bere (latte, bevande, tisane) prima e durante il sonno;

E ancora: 5)I risvegli notturni sono la rappresentazione di un “disagio”, manifestano un disagio (es. cambiare posizione del proprio corpo) sono quindi dei meccanismi inconsci di difesa;

6) Quando il bambino piange rassicuratelo con una carezza, controllate eventuali 'necessità' (fame, sete, cambio di pannolino). Evitate di accendere le luci e parlate col tono della voce basso. Cercate di resistere, non correte nella sua stanza appena piange;

7) L'ambiente dove dorme il bambino deve essere tranquillo, il più silenzioso possibile e poco illuminato con una temperatura confortevole (intorno a 20° C);

8) Il bambino deve dormire a pancia in su;

9) Non fumare in casa, il fumo passivo è dannoso ed è importante evitare di coprirlo troppo. Questi accorgimenti sono importanti per prevenire la Sids (Sindrome della Morte in Culla);

10) Non usare farmaci o rimedi naturali per indurre il sonno, spesso non risolvono il problema e possono dare un effetto paradosso: eccitare invece di calmare. Vanno usati solo sotto controllo medico, a volte sono indispensabili, per correggere cattive abitudini.

Alimentazione: bambini vegetariani in aumento, no a menu' fai da te

Roma, 28 set. (Adnkronos Salute) - "Considerato che in Italia un bambino su 3 risulta in sovrappeso, direi che il minor apporto calorico garantito dalla dieta verde è uno dei principali benefici che i genitori, attraverso la scelta vegetariana, possono assicurare ai propri figli". Questa l'indicazione di Leonardo Pinelli, pediatra vegano, vicepresidente della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.

"Per quanto riguarda l'apporto di tutte le sostanze nutrienti necessarie alla crescita - riferisce ancora Pinelli all'Adnkronos Salute - la dieta vegetariana non comporta alcun rischio. Direi, al contrario, che anche un accrescimento più equilibrato è garantito dalla dieta verde: i bambini italiani, infatti, hanno spesso troppa massa grassa. L'unica attenzione va riservata ai piccoli vegani, i quali hanno bisogno d'integrare, attraverso appositi prodotti, la vitamina B12".

Infine Pinelli rivolge un monito a medici e genitori: "L'unico consiglio è quello di affidarsi, sin dai primi giorni di vita del bambino, a un pediatra esperto in nutrizione. Accade spesso che genitori vegetariani, intenzionati a educare alla dieta verde anche i propri figli, incontrino le resistenze del pediatra: allora, convinti della propria scelta ma privi del supporto del medico, si trovano costretti a una dieta 'fai da te', sovente non pianificata e quindi poco equilibrata. L'auspicio, quindi, è duplice: che i genitori si preoccupino di cercare pediatri più aggiornati - che abbiano approfondito le proprie conoscenze sulle scienze nutrizionali - e che sempre più medici dei bambini s'informino sui benefici della dieta vegetariana".

Adriana Volpe posa con la figlia: foto

E' davvero felice Adriana Volpe, che ha posato per la prima volta insieme alla sua bimba, Gisele, nata un mese e mezzo fa. La bella showgirl trentina ha mostrato al mondo la sua piccola attraverso un servizio fotografico pubblicato sul numero in edicola di "Diva e Donna". Adriana, nella sua casa di Roma con la neonata in braccio, racconta alla giornalista del settimanale di aver voluto dare un nome francese alla piccola "perchè è stata concepita nel Principato di Monaco". Poi svela un episodio doloroso della sua vita: "Prima di lei ho perso il bambino che aspettavo. Mi sono sentita ferita nell'inimità di donna. Mi ha aiutato mio marito, è stato lui a trovare il coraggio e la delicatezza per riprovarci". Ora, però, la Volpe guarda solo al suo futuro da mamma: "Voglio dimenticare il dolore. Perchè Gisele è la prova che tutte abbiamo una seconda chance".© Diva e Donna

Scivola in cassonetto carta, grave bambino di 10 anni a Grosseto

Grosseto, 28 set. (LaPresse) - Grave incidente questa mattina intorno alle 9.30 a Manciano, in provincia di Grosseto. Secondo quanto si apprende da fonti sanitarie un bambino di circa 10 anni sarebbe scivolato dentro un cassonetto della raccolta della carta e, nel tentativo di uscire, la chiusura a scatto del bidone gli avrebbe stretto il collo. Il piccolo sarebbe riuscito comunque a lasciarsi cadere sull'asfalto. Immediato l'intervento del 118 di Grosseto. Dopo avergli praticato il massaggio cardiaco, i sanitari lo hanno portato in elisoccorso all'ospedale di Siena. Sul posto i carabinieri di Manciano.

Bimbo 8 anni cade in piscina con la bici nel bergamasco, è gravissimo

Bergamo, 27 set. (LaPresse) - Il bambino proveniente dalla Bielorussia ricoverato in fin di vita agli Ospedali Riuniti di Bergamo, dopo essere caduto in una piscina con circa 1,5 metri d'acqua, mentre era su una bicicletta, ha 8 anni ed era ospite di una famiglia di Cividate al Piano (Bergamo). A quanto appreso dai carabinieri, il ragazzino, che si trova in prognosi riservata agli Ospedali riuniti di Bergamo per le lesioni riportate nella caduta, era arrivato in Italia attraverso la Fondazione 'Aiutiamoli a vivere', che aiuta i bambini originari della Bielorussia, ancora oggi vittime del disastro nucleare di Chernobyl.

L'incidente si è verificato stasera intorno alle 19.10. Secondo la prima ricostruzione dei militari, il ragazzino stava giocando nel piazzale della casa, quando è caduto nella vasca dove il livello dell'acqua era basso. Sono intervenuti gli operatori del 118 che l'hanno trasportato in ospedale, dove è ricoverato in condizioni gravi. A trovare nella vasca il bambino, che aveva perso conoscenza, è stato il figlio adolescente della famiglia che lo ospita, che, con suo padre, lo ha soccorso e tirato fuori dalla piscina.

martedì 27 settembre 2011

Sanita': Fazio, in Italia 35% bambini obesi o in sovrappeso

Roma, 27 set. (Adnkronos Salute) - "In Italia abbiamo un grande problema rappresentato dall'obesità, specie per i più giovani. Il 35% dei bambini, ovvero circa un milione di persone, è infatti obeso o in sovrappeso". Lo ha detto il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, durante un incontro su obesità e diabete svolto oggi a Roma per presentare il decimo volume della collana 'Quaderni del ministero della Salute'.

"Il problema dell'obesità infantile - ha aggiunto - non è omogeneo nel nostro Paese. Si va dal 49% della Campania al 23% della Valle d'Aosta. Le cause sono da ricercare nell'eccesso di tv e videogiochi e nella scarsa attività fisica, specialmente a scuola. Rispetto agli altri Paesi europei - ha concluso Fazio - l'Italia ha ultimamente registrato un regresso sull'attività fisica scolastica. Le linee guida contenute in questi 'Quaderni' potranno essere certamente utili alla Regioni per contrastare il problema".

SALUTE: FIGLI ALLUNGANO VITA, CUORE PIU' FRAGILE PER CHI NON E' PAPA'

(ASCA) - Roma, 27 set - Chi l'avrebbe mai detto: le levatacce

notturne per sedare i pianti del pargolo e i salti mortali

per allevare la prole allungano la vita. Parola dei

ricercatori dell'Universita' di Stanford (Usa) secondo i

quali il rischio di morire di patologie cardiovascolari e'

maggiore per gli uomini senza figli rispetto a chi e' padre.

Lo studio, in corso di pubblicazione su Human Reproduction,

ha preso in esame circa 135.000 maschi adulti alla ricerca di

un nesso significativo tra la salute cardiaca e longevita'

dei papa'. Dai primi dati, la condizione di non-genitore e'

risultata correlata ad un aumento di morte per infarto

superiore del 17% rispetto alla media.

''Dobbiamo approfondire la relazione che esiste tra

infertilita' e rischio cardiovascolare'', spiega Michael

Eisenberg, che ha guidato lo studio. Secondo Eisenberg e

colleghi i problemi riproduttivi potrebbero essere una spia

di sottostanti disturbi cardiovascolari non ancora emersi.

Curare in anticipo i primi, quindi, potrebbe aiutare a

prevenire pericoli piu' gravi per la salute.

noe/cam/bra

lunedì 26 settembre 2011

SALUTE: GRAVIDANZA, OMEGA 3 RIDUCONO ALLERGIE NEONATI

(ASCA) - Roma, 26 set - Durante la gravidanza una dieta ricca

di acidi grassi polinsaturi - i cosiddetti omega 3 - riduce

il rischio di allergia nei neonati. A suggerirlo e' una

ricerca pubblicata dal Journal of Physiology, coordinata da

Gaelle Boudry dell'INRA Research Institute di Rennes

(Francia), in cui e' stato dimostrato che introdurre

nell'alimentazione della gestante gli omega-3 contenuti in

pesce, olio di noci e semi di lino modifica lo sviluppo

dell'intestino del feto. ''Il risultato finale - spiega

Boudry - e' che il sistema immunitario del bambino puo'

svilupparsi e maturare piu' velocemente, consentendo migliori

funzioni immunitarie e una probabilita' inferiore di soffrire

di allergie''.

noe/cam/rob

domenica 25 settembre 2011

(AGI) EX DI ETO'O, NON VOLEVA FARE DA PADRE A NOSTRA BAMBINA

(AGI) Roma - "Non aveva intenzione di fare da padre alla nostra

bambina e mi ha detto che mi avrebbe aiutata ad abortire, ma io

ho rifiutato e sono andata avanti da sola". Queste le parole di

Anna Barranca, ex fidanzata del campione Samuel Eto'o, che oggi

ha raccontato in tv il suo calvario per far si' che sua figlia

possa avere un rapporto con il padre.

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Tubercolosi Roma, positivo altro bimbo del Gemelli

Roma, 25 set. (LaPresse) - Ancora controlli a tappeto, ancora contagi e ancora allarme. Sembra allargarsi la vicenda della Tbc al Policlinico Gemelli di Roma. Il Codacons denuncia oggi il caso di un bimbo risultato positivo al test, seppure senza essere mai passato dal reparto neonatologia dell'ospedale, dove lavorava l'infermiera malata di tubercolosi e dove 122 bimbi sono risultati positivi ai test effettuati. "In base alle dichiarazioni dei genitori - spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi - il bimbo sarebbe nato nel reparto di pediatria che si trova su un altro piano del nosocomio, eppure senza essere mai passato nel reparto di neonatologia, è risultato positivo alle analisi sulla tubercolosi". "Si tratta di un caso emblematico, per il quale ci aspettiamo adeguate risposte dal Gemelli e dalle autorità sanitarie che stanno indagando", conclude Rienzi.

Radio Vaticana, nuovo esposto dei residenti: 'nostri bimbi a rischio'

Roma, 25 set. (LaPresse) - La protesta non si placa, la rabbia neanche e la raccolta di firme continua. Da ieri a Cesano, paesino alla porte di Roma noto alle cronache per ospitare nel suo territorio i famigerati ripetitori di Radio Vaticana, è iniziata una raccolta di firme fatta davanti alla chiesa in calce a un esposto che sarà inviato alla Procura della Repubblica, ai sindaci e al presidente della Regione e della Provincia. L'iniziativa è promossa dall'associazione 'Bambini senza onde'.

Oggetto: l'inquinamento elettromagnetico di Radio Vaticana. I residenti chiedono una definitiva svolta nel contenzioso ormai decennale che li oppone all'emittente del Papa. L'esposto ricorda che per effetto della sentenza della Cassazione del 24 febbraio scorso 'è stato definitivamente accertato in sede giudiziaria che gli impianti di Radio Vaticana siti in Santa Maria di Galeria a partire dal 1999 hanno diffuso onde elettromagnetiche atte ad offendere o molestare i residenti delle aree circostanti ed in particolare a Cesano di Roma, arrecando agli stessi disagio, disturbo, fastidio e turbamento'.

Ma nulla è accaduto fino a oggi. Nei prossimo giorni, quindi, l'esposto arriverà a piazzale Clodio per rimettere di nuovo il caso nella mani della giustizia. La nocività delle onde elettromagnetiche trasmesse da Radio Vaticana non è solo provata da una sentenza della Cassazione dello scorso febbraio ma anche da una perizia, durata oltre quattro anni, realizzata dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. I risultati sono stati resi noti dal comitato dei cittadini di Roma Nord, dove, in 425 ettari, sorge l'intero impianto radio-trasmittente. Il dossier del perito del tribunale non lascia spazio a dubbi. Nelle carte viene indicata un'associazione "coerente, importante e significativa" di rischio di morte per leucemia o di rischio di ammalarsi di leucemia, linfoma e mieloma per lunga esposizione ai ripetitori fino a 12 chilometri di distanza.

Ma non basta. Nei documenti si legge ancora: Non siamo stati in grado di trovare un fattore di causa diverso dalla Radio Vaticana. I risultati hanno a che fare con la dislocazione in cui queste persone, e soprattutto i bambini, hanno abitato nel loro periodo di vita. Livelli così elevati di rischio si riscontrano, nella letteratura scientifica, soltanto negli studi epidemiologici relativi alle zone che hanno subito gli effetti dell'esplosione di una bomba atomica".

Lo studio condotto dal centro di tumori di Milano sulla nocività delle onde emesse da Radio Vaticana, contro le quali i cittadini di Cesano hanno iniziato la raccolta di firme per un esposto in procura, ha analizzato i 137 decessi per leucemia dal 1997 al 2003 prendendo in esame 20 anni di storia abitativa antecedenti la data della morte. Questo il risultato: nei territori compresi entro i dodici chilometri dalle antenne, il rischio di morte per leucemia è 6,6 volte superiore a quello attestato oltre i dodici chilometri.

Lo studio ha analizzato casi di leucemie, linfomi e mielomi nei bambini da 0 a 14 anni avvenuti dal 1989 al 2005 e ha esaminato l'intera storia abitativa individuale antecedente la data in cui si è manifestata la patologia. Fino a 12 chilometri dagli impianti, il fattore di rischio è da 4,1 a 4,7 volte superiore al valore oltre i 12 chilometri di distanza. Il rischio sale fino a 6,9 volte se si considerano solo i bambini di età maggiore di un anno. Questo si traduce in circa 1 caso stimato di leucemia o linfoma per ciascuno dei 17 anni di studio.

Torino,famiglie occupano palazzina:'Non andremo in strada coi bambini'

Torino, 25 set. (LaPresse) - "Non possiamo fare altro, siamo con le spalle al muro e non abbiamo niente da perdere". Racconta così Francesco, 35 anni, la sua scelta di partecipare all'occupazione di una palazzina di quattro piani a Torino in zona San Paolo insieme ad altre famiglie in difficoltà. "Ho un figlio di due anni e mezzo", spiega. Si chiama Oscar. "Il 30 settembre abbiamo lo sfratto esecutivo. Io mio figlio non lo porto a dormire in mezzo a una strada. Lo Stato ci ha girato le spalle. Ho la partita Iva - racconta - lavoravo come preparatore di auto, ma non si riesce, alla fine ti truffano sempre. Mia moglie lavora, ma fa le pulizie", tira su solo poche centinaia di euro al mese. "Al nido non c'è posto, i servizi sociali non ti aiutano". Quella di occupare, riassume, "è la cosa giusta da fare".

Una storia non molto diversa da quella di Luana. E' romena ma è da dieci anni in Italia. "Domani - racconta - ci buttano fuori, c'è lo sfratto esecutivo". Ha cinque figli, il più grande di 15 anni, l'ultimo, nato a Torino, di quattro; anche lei fa le pulizie. "Con quei 300 euro al mese che guadagno - dice - che facevo, pagavo l'affitto o davo da mangiare ai bambini? Mio marito faceva il muratore, lavorava in un cantiere. Ma quando ti assumono ti fanno firmare un foglio bianco e quando ti vogliono mandare via ci scrivono la tua lettera di dimissioni. Le imprese fanno tutte così. Anche a mio padre hanno fatto la stessa cosa. Adesso siamo qui, vediamo un po' che succede. Ma se arriva la polizia io non mi faccio portare via, non so dove andare".

mercoledì 21 settembre 2011

Bambina muore travolta da statua in centro commerciale a Pescara

Pescara, 21 set. (LaPresse) - Un bambina francese di 5 anni è morta questo pomeriggio, intorno alle 16.30, all'interno del centro commerciale Outlet Village di Città Sant'Angelo, in provincia di Pescara, travolta da una statua di metallo che si trovava nella parte centrale dell'ipermercato. Secondo quanto riferiscono i carabinieri di Montesilvano, che coordinano le indagini, la piccola stava giocando con la sorellina di 6 anni ed entrambe si erano appese alla statua quando improvvisamente è stata travolta dalla scultura che le ha schiacciato il cranio. Sul posto è intervenuto immediatamente il 118, ma per la bambina non c'è stato più nulla da fare. A constatare il decesso è stato il medico legale. Illesa, invece, la sorella. Le bambine erano in vacanza con la mamma.

Calcio: Turchia, solo donne e bambini per Fenerbahce-Manisaspor

Istanbul, 21 set. - (Adnkronos) - Solo donne e bambini minori di 12 anni hanno potuto assistere alla partita della Superliga turca che il Fenerbahce ha giocato in casa martedi' contro il Manisaspor. La Federazione Turca di Calcio (TFF), ha preso questa misura innovativa per combattere la violenza ed i disordini negli stadi. "I tempi delle partite a porte chiuse sono passati", scrive il quotidiano turco 'Aksam'.

Il Fenerbahce e' stato sanzionato con due partite senza pubblico da parte della TFF perche' alcuni tifosi della squadra hanno fatto irruzione nello stadio in occasione di una partita amichevole a luglio contro la squadra ucraina dello Shaktar Donetsk. Ma poi la federazione ha deciso di modificare la punizione. Nonostante tutto allo stadio Sukru Saracoglu erano presenti 41.000 persone. Il club ha regalato gratuitamente 27.000 biglietti ai suoi tifosi. "Rivoluzione femminile nel Fenerbahce" o "Giorno mondiale della donna del Fenerbahce", titolano oggi i quotidiani turchi. Ma l'appoggio di donne e bambini non ha portato la squadra di casa oltre l'1-1.

Il tema in classe di un bambino del 1913 aveva previsto il futuro

Prevedere il futuro? A volte è possibile, anche tra i banchi di scuola. Nell'Inghilterra dei primi anni del Novecento, un bambino di 12 anni, Edgar Codling, immaginò in un compito in classe come sarebbe stato l'anno 2000. Il risultato? Molte delle profezie contenute nel tema, ritrovato solo ora grazie a un gruppo di volontari, si sono rivelate esatte.
Era il 1913, un anno prima dello scoppio della Prima guerra mondiale, e Codling, proveniente da Hillington, nel Norfolk, aveva previsto che alla fine del secolo gli aerei sarebbero stati diffusi tanto quanto le automobili e che le biciclette, all'epoca molto costose, sarebbero diventate un oggetto alla portata di tutti. "Nel 2000 - aveva scritto Edgar nel suo tema - le bici saranno prodotte per somme di denaro contenute. E gli aerei diventeranno comuni come le macchine". Mai previsione fu più azzeccata.
Ma non finisce qui. Il giovane Edgar, pur privo della sfera di cristallo, aveva immaginato un vero e proprio boom dei viaggi e uno sviluppo dei quotidiani, che avrebbero trovato nel loro prezzo basso una delle ragioni principali del loro successo. Nel suo elaborato si legge infatti che "gli aerei saranno usati per motivi d'affari ma anche per i viaggi di piacere. I quotidiani saranno molto economici".
Sullo sviluppo della tecnologia nel terzo millennio, le previsioni del piccolo Nostradamus inglese non erano quindi distanti dalla realtà. Le sue doti di veggente però non funzionavano altrettanto bene a proposito dell'emancipazione femminile, visto che nel suo compito scrisse: "Le suffragette forse otterranno il diritto di votare, ma probabilmente non ce la faranno". 
Il tema di Edgar è venuto alla luce come parte di una mostra sullo sviluppo della scolarizzazione negli ultimi 200 anni. I volontari che hanno lavorato al progetto, durato due anni, hanno fatto indagini e foto in tutte le scuole di campagna ancora esistenti nel Norfolk e costruite prima del 1950. In questo modo, il team che ha svolto le ricerche ha scoperto una serie di compiti in classe simili a quelli del piccolo Edgar Codling.
L'indagine si è concentrata anche sugli archivi dell'Ufficio del registro del Norfolk, nei quali sono presenti anche progetti architettonici, diari, registri scolastici, libri sulle punizioni e quaderni degli allievi. Alcuni di questi reperti sono stati inclusi nella mostra.

martedì 20 settembre 2011

Fecondazione: il 'mercato' online, ovuli, uteri in affitto e agenzie tuttofare

Roma, 20 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Non c'e' limite alle proposte su Internet per la fecondazione assistita, in cliniche con sedi in Paesi dove le regole sono poche. Si va dalla donazione di sperma e di ovuli 'scelti', fino all'utero in affitto, con agenzie che offrono, anche in lingua italiana, pacchetti completi con tanto di listino prezzi. Per la fecondazione eterologa, vietata in Italia, non mancano, tra gli altri, i siti 'targati' Spagna, meta preferita dalle coppie italiane che si spostano per l'ovodonazione e dove, pero', le donne oltre i 50 anni non possono sottoporsi a trattamento. Limiti minori in Russia, con centri, che si propongono, senza alcun ostacolo bioetico, in 6 lingue. Per chi non ha problemi economici, poi, ci sono i centri degli Stati Uniti, dove la vendita degli ovociti e dello sperma e' consentita cosi' come i contratti di utero in affitto. Un 'mercato', quello statunitense, che con la crisi e l'aumento della disoccupazione ha conosciuto un vero e proprio boom. Non mancano, infatti, i giovani disponibili a vendere per 60-100 dollari - prezzo di mercato - una fiala di sperma. Le donne, invece, possono ricavare fino a 7.000 dollari per un ovulo fertile.

Tbc al Gemelli, primi iscritti nel registro degli indagati

09:51 | Tbc al Gemelli, primi iscritti nel registro degli indagati:

Prosegue l'inchiesta della Procura di Roma sul caso tubercolosi al Gemelli. A due mesi dal ricovero dell'infermiera malata e dopo i numerosi casi di bambini contagiati dal germe tubercolare, sembra ormai imminente l'iscrizione di alcune persone nel registro degli indagati per il reato di epidemia colposa, anche se sono al vaglio anche episodi di omissioni in atti d'ufficio. L'inchiesta, fino ad oggi, non aveva nessun indagato.

Stesso iter per il caso della bambina sana ma nata morta i primi di settembre. La magistratura sta indagando per omicidio colposo, nel frattempo ha avviato un'indagine interna anche della direzione dell'ospedale.



Source: http://www.romacapitale.net/

lunedì 19 settembre 2011

Pediatria: crisi aumenta abusi su bimbi in 1 famiglia su 2 gia' a rischio

Roma, 19 set. (Adnkronos Salute) - Una vita precaria, l'incubo del licenziamento o un'improvvisa povertà. Sono i fattori esterni, acutizzati dalla crisi economica internazionale, che mettono seriamente a repentaglio la stabilità della famiglia e finiscono per far esplodere, in forme violente, lo stress dei genitori. E spesso "almeno nel 50% delle famiglie, già in una situazione delicata, questo si trasforma in un episodio di maltrattamento ai danni dei figli". Ad affermalo all'Adnkronos Salute è Isabel Fernandez, psicoterapeuta e delegata nazionale al Consiglio d'Europa per gli interventi di supporto in disastri collettivi.

"Ogni componente della famiglia - avverte la psicoterapeuta - che finisce schiacciato dalla crisi può, in momenti di forte stress, scaricare queste tensioni verso i membri più deboli e indifesi. E spesso i piccoli sono vittime di traumi alla testa e della sindrome del bambino scosso (Sbs)".

L'equazione crisi economica e abusi fisici sui più piccoli è dimostrata da uno studio dell'University of Texas di Austin (Usa), pubblicato sulla rivista Pediatrics. I ricercatori hanno verificato come nei tre anni precedenti il 'crack' finanziario internazionale del 2007, il tasso di lesioni alla testa riportato dai bambini (età media di nove mesi) è stato di 8,9 su 100 mila all'anno. Dopo la crisi economica, il numero è salito a 14,7 su 100 mila. "In Italia - non abbiamo dati sul fenomeno. Ma è chiaro che anche nel nostro Paese la relazione figli-genitori è il legame che subisce i colpi peggiori da un situazione economicamente destabilizzata. Lo stress, l'ansia e le forti preoccupazioni dell'adulto, già in notevole difficoltà, vengono trasferite anche con episodi di maltrattamenti ai figli".

"Possono verificarsi - spiega Fernandez - sia violenze dirette che indirette. Le prime sono legate ai traumi alla testa e ai casi di sindrome del bambino scosso (Sbs), ovvero quando vengono provocati danni neurologici scuotendo il cranio del piccolo. Episodi - sottolinea - che possono accadere, ad esempio, quando non si riesce a far smettere di piangere il bimbo. I secondi invece sono le sofferenze che il bambino percepisce osservando il genitore in difficoltà. Lo vede stanco - prosegue l'esperta - senza energie, spesso depresso o in preda a eccessi d'ira e violenza".

Secondo la ricerca americana tra le possibili cause dell'aumento degli episodi di maltrattamento, dovuti alle conseguenze della crisi negli Stati Uniti, c'è la diminuzione delle risorse a disposizione delle madri, spesso costrette a lasciare i bambini a persone che di solito non si prendono cura di loro. Contano anche i tagli alle politiche di assistenza sociale. Un fenomeno che si sta manifestando anche nel nostro Paese, come avverte la psicoterapeuta: "Quando ci si accorge che la situazione all'interno del nucleo familiare sta sfuggendo di mano bisogna chiedere aiuto. Ecco - suggerisce - che le mamme e i papà, o i parenti stretti, devono chiedere aiuto ai servizi sanitari del territorio. Quindi agli assistenti sociali, ai consultori, al pediatra. Senza dimenticare il medico di famiglia".

"Questo tipo di problemi può risolverli anche la stessa famiglia - afferma la psicoterapeuta con un pizzico di ottimismo - per prima cosa il papà o la mamma non devono escludere il piccolo dalla grave situazione che stanno vivendo. Se hanno un figlio di 4-5 anni possono spiegargli tranquillamente il motivo del peggioramento del loro umore. Perché sono distratti o nervosi. Insomma - conclude Fernandez - devono parlare al piccolo e non chiudersi in un isolamento che peggiora solo la condizione di forte stress. E danneggia la tranquillità del minore".

Tv: Facchinetti, quando e' nata mia figlia stavo svenendo

Roma, 19 set. (Adnkronos) - "La nascita di mia figlia? I dieci minuti che hanno cambiato la mia vita. Mi veniva da piangere come mai mi era successo prima, e poi mi sono sentito svenire. Qualcuno se n'e' accorto e, per evitarlo, mi ha riempito di pizzicotti. E quando Alessia ha dato alla luce nostra figlia, che abbiamo voluto chiamare Mia, ho tagliato io il cordone ombelicale". Cosi' Francesco Facchinetti racconta l'emozione di diventare papa' nell'intervista esclusiva che appare su Tv Sorrisi e Canzoni in edicola domani. "Per la prima volta ho provato quello che definisco l'amore universale: l'amore per una donna unito all'amore per una figlia. E' quello che occupa tutti gli spazi dentro me, che ha le chiavi per aprire tutte le mie porte". Un momento magico per il conduttore, che oltre a gustarsi le gioie della paternita' sta per partire con un nuovo programma, il talent musicale di Raidue 'Star Academy' (su Rai2 in prime time da martedi' 27). E ne anticipa i dettagli a 'Sorrisi': "Abbiamo 16 talenti straordinari che verranno seguiti da quattro tutor che non sono insegnanti di canto ma cantanti veri come, tra gli altri, Gianluca Grignani e Ron. Poi ci sono quattro giurati di grande esperienza musicale: Lorella Cuccarini, Ornella Vanoni, Nicola Savino e Roy Paci. Ci verranno a trovare grandi artisti che si metteranno davvero in gioco con i nostri giovani talenti. Uno per tutti: Zucchero". Chiusa la parentesi 'X Factor' ("ma mi sono tenuto lo studio che e' bellissimo"), Facchinetti risponde a Simona Ventura che in una intervista gli aveva rimproverato di "essersi perso": "Mi e' dispiaciuto, lei e' la mia mamma artistica e le voglio bene. Conosce il mio numero di telefono e siccome ha detto cose che toccano il mio personale, mi sarebbe piaciuto ricevere una telefonata di spiegazione. Per il resto, quello che ha dichiarato non mi preoccupa. Ha preoccupato invece mia nonna che pensava che mi drogassi!".

Fecondazione: almeno 10 italiane over 50 all'estero ogni anno per avere figlio

Roma, 19 set. (Adnkronos Salute) - L'aspirazione alla maternità non si ferma con il limite dettato dalla biologia, come dimostrano anche i casi di cronaca di questi giorni. Ogni anno sono almeno 10 le italiane 'over 50' che vanno all'estero, nei pochi Paesi dove i limiti di età non sono particolarmente rigidi, per ottenere una gravidanza con la fecondazione assistita eterologa (pratica vietata in Italia dalla legge 40) grazie agli ovociti di giovani donatrici. Oltre 5 mila i cicli di cure con questa tecnica di procreazione (con la donazione di ovuli ma anche di spermatozoi) a cui si sottopongono, fuori dai confini nazionali, le coppie del nostro Paese: 200 cicli riguardano aspiranti madri tra i 44 e i 46 anni, 150 quelle tra i 47 e i 49 e 15 le donne che hanno superato i 50 anni.

A fornire i dati all'Adnkronos Salute è Anna Pia Ferraretti, direttore scientifico della Sismer (Società italiana studi di medicina della riproduzione) e componente del gruppo della Eshre, Società europea di riproduzione umana ed embriologia, dedicato al monitoraggio dei viaggi 'procreativi' in Europa . "Un fenomeno che esiste ed è consistente - riferisce Ferraretti - e gli italiani ne rappresentano una parte rilevante". Secondo i dati resi noti dall'Eshre nel 2010 e raccolti a fine 2009 (prima della sentenza della Corte costituzionale che ha riaperto la possibilità di congelare gli embrioni) sulle circa 12 mila coppia europee che ogni anno vanno all'estero per la fecondazione assistita, 3 su 10 sono italiane, ovvero circa 4 mila coppie .

Per quanto riguarda la fecondazione eterologa, con donazione di ovuli o spermatozoi, si tratta di circa 2.500 coppie. "Ciascuna di queste fa circa 2 cicli l'anno", continua l'esperta che traccia anche un identikit. "Si tratta, in generale, di famiglie standard, con appena il 7% al di sopra della normale età riproduttiva: nell'80% dei casi sono coppie sposate, il 20% sono conviventi in maniera stabile e meno dell'1% è rappresentato da omosessuali o single", spiega Ferraretti sottolineando che "per la donazione degli ovuli gli italiani più giovani vanno in Spagna. E in Svizzera per la donazione di seme. Le coppie più anziane, invece, si rivolgono alla Russia e altri Paesi dell'Est", dove non ci sono limiti di età, e persino alla Grecia.

I prezzi variano a seconda delle tecniche, "per la donazione di ovociti - spiega Ferraretti - il costo medio è circa 8 mila euro a ciclo e varia dai 2 ai 12mila euro a seconda del Paese. Mentre con la donazione di seme può variare dai mille a 5 mila euro, in base al trattamento".

In Europa, ricorda l'esperta, le donatrici di ovociti non possono essere pagate, ma ricevono un rimborso, per la donazione, fino a un massimo di 900 euro. "Una cifra che in alcuni Paesi può attrarre. E i rischi di speculazione e di scarsa sicurezza, sia per i donatori che per la coppia, sono dietro l'angolo". Ferraretti evidenzia che dopo la 'fotografia' scattata, attraverso i dati, di questo fenomeno, la Società europea ha "messo a punto linee guida per i centri che ricevono coppie provenienti dall'estero. E che dovrebbero avere caratteristiche precise. Ciò rappresenta una garanzia sia per i centri che per i pazienti. Il 'bollino' di qualità di questi centri, legato al rispetto delle regole indicate dall'Eshre infatti, aiuta a capire che le cure fornite rispondono a regole di buona pratica medica".

Il passo successivo, infine, sarà quello di 'studiare' le donatrici, "per evitare speculazioni, sfruttamento e garantire la tutela della salute di tutti", conclude Ferraretti.

Pediatria: il bimbo timido sara' un adolescente ansioso? L'Eeg lo predice

Milano, 19 set. (Adnkronos Salute) - Il bimbo timido diventerà un adolescente ansioso? L'elettroencefalogramma può predirlo, hanno concluso i ricercatori dell'Istituto scientifico universitario San Raffaele di Milano, autori di uno studio longitudinale i cui ultimi risultati sono pubblicati sulla rivista 'Depression and Anxiety'. Leggendo le onde cerebrali dei tracciati Eeg, ottenuti in bimbi di 8 anni ai quali vengono mostrate immagini di coetanei con un'espressione ostile sul volto - spiegano gli scienziati - è possibile prevedere il rischio che a 15 anni insorga uno specifico disturbo d'ansia, chiamato fobia sociale.

Il lavoro è firmato dal Centro per lo studio della plasticità del comportamento dell'università Vita-Salute San Raffaele e dal Dipartimento di neuroscienze cliniche dell'Irccs milanese. I ricercatori hanno seguito nel tempo un gruppo di bambini arruolati nella popolazione generale, spiega una nota da via Olgettina. A partire dai 7 anni hanno raccolto dati sul grado di timidezza e ansia dei piccoli reclutati, sul profilo genetico, sulle risposte elettroencefalografiche alla visione di volti che comunicavano diversi segnali sociali, sull'attivazione di specifiche aree cerebrali attraverso la risonanza magnetica funzionale, e sulle strutture di connessione cerebrale attraverso la tecnica di Diffusion tensor imaging (Dti).

Nel progetto, coordinato da Marco Battaglia, docente di psicopatologia dello sviluppo del San Raffaele, le modalità con cui il cervello in crescita risponde alle stimolazioni sociali ed emotive che arrivano dai coetanei sono state misurate utilizzando espressioni del volto di altri bambini o ragazzi che mostravano segnali di accettazione (gioia), ostilità (rabbia) o ambiguità (neutre). Nel nuovo capitolo dello studio, che ha coinvolto gli stessi bimbi ormai diventati adolescenti, gli studiosi hanno cercato di capire se sia possibile utilizzare le risposte Eeg ottenute a 8 anni per predire se a 15 anni l'ansia sociale avrà raggiunto l'intensità di un vero e proprio disturbo.

I nuovi dati di Battaglia e colleghi hanno mostrato che, più del grado di timidezza osservabile nell'infanzia, erano le reazioni elettroencefalografiche che i bambini avevano fornito all'età di 8 anni di fronte a immagini di coetanei ostili ad agire da elementi di predizione per la presenza della fobia sociale nell'adolescenza.

Tra i partecipanti allo studio, spiegano gli autori, "la semplice operazione di guardare dei volti di coetanei era sufficiente a determinare nell'amigdala - una piccola area che risiede in profondità, nelle zone più arcaiche del nostro cervello - un grado di attivazione, cioè di risposta emozionale, che andava di pari passo col grado di ansia sociale. In altri termini, erano i ragazzi con il disturbo di fobia sociale a mostrare la massima attivazione dell'amigdala, ed erano i volti di coetanei con espressioni rabbiose (di rifiuto) o neutre (con valenza sociale difficilmente valutabile) a evocare risposte differenti tra ragazzi, a seconda della presenza o meno di fobia sociale". Inoltre, "a seconda dell'assetto genetico relativo al gene promotore del trasportatore della serotonina (lo stesso gene che Battaglia e collaboratori avevano trovato connesso alla timidezza e alle risposte Eeg ai volti, nei partecipanti allo studio quando avevano 8 anni) era possibile riconoscere una diversa reattività dell’amigdala in adolescenza".

"Gli studi longitudinali di questo genere sono complessi, relativamente costosi e richiedono considerevoli conoscenze multidisciplinari, oltre che capacità di collaborazione tra studiosi di diversa formazione - commenta Battaglia - In cambio, ci aiutano a capire come le evoluzioni da adattamento a difficoltà nel corso dello sviluppo siano governate da un numero elevato di fattori, quasi mai da un'unica causa, e come lo studio congiunto di questi fattori nel tempo sia la chiave per migliorare la salute delle nuove generazioni".

Fecondazione: donatrici ovuli in Europa, identikit allo studio degli esperti

Roma, 19 set. (Adnkronos Salute) - Capire chi sono le giovani donne europee che donano i propri ovociti per la fecondazione assistita, nei Paesi dove è la pratica è consentita. Ma anche scoprire perché lo fanno, quali sono le motivazioni, se sono sufficientemente informate dei rischi, quali farmaci assumono, che rapporti hanno con il centro medico e quanto ottengono di rimborso. Sono gli obiettivi di uno studio avviato dall'Eshre (European Society of Human Reproduction and Embryology) i cui primi risultati' "saranno disponibili a gennaio", annuncia Anna Pia Ferraretti, direttore scientifico della Sismer (Società italiana studi di medicina della riproduzione) e componente del gruppo di lavoro dell'Eshre sulla mobilità dei pazienti che ricorrono alla procreazione assistita.

"Si tratta - spiega l'esperta all'Adnkronos Salute - di analizzare i rischi non solo per le donne che si sottopongono a cicli di fecondazione assistita eterologa, ma anche per le donatrici". Giovani che assumono medicinali e si sottopongono a trattamenti per donare gli ovuli. Un atto che, secondo le indicazioni europee, "deve essere gratuito e prevede solo un rimborso, per le giornate lavorative perdute, di un massimo di 900 euro".

Fino ad oggi, continua l'esperta, "non è stato mai realizzato un identikit di queste donne nel nostro continente. Non sappiamo nulla di loro". Al momento "nei diversi centri europei "sono stati distribuiti questionari anonimi alle donatrici, andando direttamente alla fonte. Nelle analisi precedenti i dati, infatti, sono stati raccolti sempre attraverso i pazienti o i medici", conclude l'esperta secondo la quale "è più che probabile che i casi di speculazione siano rari e che la maggioranza delle donatrici sappia perfettamente quello che fa. Ma dobbiamo averne la certezza perché il rischio è elevato".

SALUTE: YOGURT 'LIGHT' IN GRAVIDANZA E ASMA BIMBO, LATTE NON C'ENTRA

(ASCA) - Roma, 19 set - Mangiare yogurt a basso contenuto di

grassi durante la gravidanza potrebbe essere associato ad un

lieve aumento del rischio di sviluppare asma da parte del

bambino. Lo sostiene uno studio di Harvard (Stati Uniti)

presentato durante il Congresso annuale della Societa'

europea di medicina del respiro (European Respiratory

Society) che scagiona il latte da possibili problemi per il

bebe'.

Lo studio mirava a valutare se gli acidi grassi della

caseina abbiano o meno una relazione con le malattie

allergiche nel bambino. I ricercatori confermano che bere

latte e mangiare latticini nei nove mesi non solo non

influenza le malattie respiratorie del piccolo, ma potrebbero

addirittura proteggerli. Tuttavia, i figli di donne che hanno

mangiato yogurt magro alla frutta una volta al giorno durante

la gravidanza hanno mostrato un rischio leggermente piu'

alto, 1,6 volte in piu', di sviluppare l'asma intorno ai 7

anni. ''Dobbiamo verificare se questo aumento e' dato da

sostanze nutritive diverse dai grassi contenuti nello yogurt

'light' - spiega la ricercatrice Ekaterina Maslova - oppure

da stili di vita a cui l'alimento e' estraneo''.

noe/sam/alf

venerdì 16 settembre 2011

Fecondazione: giudici Torino, bimba tolta a genitori non per età

Torino, 16 set. (Adnkronos Salute) - "Nessun tribunale, meno che mai quello per i minorenni di Torino, dichiarerebbe adottabile un bambino perché i genitori sono 'troppo anziani'". Lo precisano in una nota congiunta il procuratore della Repubblica per i minorenni Anna Maria Baldelli e il presidente del Tribunale per i minorenni Fulvio Villa, in merito alla vicenda di una bimba di un anno e mezzo, concepita a 57 anni dalla madre e a 70 anni dal padre, dichiarata adottabile.
"Nel caso portato all'attenzione dei media - spiegano - l'età dei genitori non è posta a fondamento della dichiarazione dello stato di adottabilità, come risulta esplicitamente scritto nella sentenza. Si giunge a dichiarare l'adottabilità di un bambino quando siano accertati episodi abbandonici sistematici, tali da provocare un grave danno alla sua integrità fisica e psicologica e manchino i presupposti per un recupero delle funzioni genitoriali; nonché quando, di fronte a tale situazione, non vi siano parenti disponibili a surrogare i genitori nelle loro funzioni".

Fecondazione: italiani all'estero per diagnosi preimpianto perché disinformati

Roma, 16 set. (Adnkronos Salute) - Sono molte le coppie italiane che vanno all'estero per fare la diagnosi preimpianto, in una procedura di fecondazione assistita, per evitare di trasmettere una malattia genetica. Una scelta spesso dovuta alla disinformazione. "Tanti aspiranti genitori non sanno, infatti, che questa procedura attualmente può essere fatta in Italia dove, tra l'altro, gli standard sono elevati". Lo denuncia Ermanno Greco, direttore del Centro di medicina e biologia della riproduzione dell'European Hospital di Roma, centro che il 21 settembre ospiterà il congresso 'Umanizzazione della procreazione medicalmente assistita: dalle tecniche alla persona".
"Ancora oggi - spiega Greco all'Adnkronos Salute - non è chiaro a molte persone che nel nostro Paese, con la sentenza della Corte Costituzionale del 2009 , può essere effettuata la diagnosi preimpianto per le malattie monogeniche come la talassemia, la fibrosi cistica, la distrofia muscolare. Tanti pazienti ci dicono di essere stati all'estero perché convinti di non poter fare in Italia questo tipo di procedura. Il problema è che ancora non c'è chiarezza: non c'è sufficiente informazione o ci sono informazioni contraddittorie che lasciano le coppie in sospeso".
Tra l'altro, ribadisce Greco, l'Italia vanta ottimi risultati per questa tecnica. "Attualmente - spiega - abbiamo il 55% di gravidanze portate a termine. Ciò vuol dire che questo tipo di diagnosi non è invasiva. Ed è anche 'perfetta', perché non abbiamo mi avuto errori diagnostici", conclude.

Fecondazione: il medico, limite per essere genitori? Non età ma salute psicofisica

Roma, 16 set. (Adnkronos Salute) - Per essere genitori il limite non è l'età. "Avere un figlio da anziani richiede, però, caratteristiche di salute e affidabilità psicologiche e fisiche. L'ostacolo, a mio avviso, non è l'anagrafe". Lo sottolinea il direttore del Centro di medicina e biologia della riproduzione dell'European Hospital di Roma, Ermanno Greco, commentando con l'Adnkronos Salute la sentenza dei giudici di Torino che hanno tolto la figlia ad una coppia di genitori anziani.
Greco non entra nel merito della decisione dei giudici - e degli elementi su cui si è basata - ma rimarca che i genitori avanti con l'età possono svolgere serenamente il loro ruolo. Questo non vuol dire però - secondo il medico, che da anni segue le coppie infertili - che tutto può essere consentito. Dal punto di vista etico, infatti, "bisogna considerare i termini di fertilità presunta della donna e anche i termini di sopravvivenza presunta". In Italia non è consentita la fecondazione eterologa, quindi non ci può essere ovodonazione per aspiranti madri in menopausa, "ma anche nei Paesi dove la donazione di gameti è prevista - conclude non si consente di donazione quando l'età della donna è superiore ai 50 anni. Solo alcuni Paesi chiedono un comitato etico specifico per valutare caso per caso".
La comunità scientifica, in ogni caso, ha le sue norme di autoregolamentazione. "Quando in Italia la fecondazione eterologa era consentita, prima della legge 40, c'era comunque il codice deontologico, secondo il quale le donazioni non possono essere fatte a donne al di sopra dei 51 anni".

Farmaci: negli Usa boom di avvelenamenti tra i bimbi, +28% in 7 anni

Milano, 16 set. (Adnkronos Salute) - Avvelenati dalle medicine di mamma e papà. Tra i bambini americani è boom di intossicazioni da farmaci: nei 7 anni dal 2001 al 2008 i piccoli minori di 5 anni visitati nei dipartimenti di emergenza degli ospedali Usa per aver ingerito accidentalmente principi attivi anche molto potenti trovati in casa - in cima alla lista ci sono oppioidi e sedativi - sono aumentati di quasi un terzo (+28%), e anche di più sono cresciuti i ricoveri (+36%). Un'impennata di gran lunga superiore all'incremento della popolazione under 5 registrata nel periodo in esame (+8%). E questi incidenti, nella maggior parte dei casi, finiscono in tragedia: muore praticamente il 70% dei bambini che ingoiano pillole per sbaglio.
A lanciare l'allarme è un gruppo di medici del Cincinnati Children's Hospital Medical Center e dell'università di Cincinnati, in uno studio pubblicato oggi sul 'Journal of Pediatrics' e che sarà presentato il 20 settembre ad Atlanta durante il meeting della 'Protect Initiative', un progetto lanciato dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) statunitensi proprio per proteggere i bimbi dal rischio overdose di medicinali.
Randall Bond e colleghi hanno analizzato le informazioni raccolte dal 2001 al 2008 nel National Poison Data System, un database elettronico delle chiamate ricevute dai membri dell'American Association of Poison Control Centers. I bambini under 5 coinvolti nello studio sono stati oltre 453 mila. Nel 95% dei casi l'avvelenamento era stato causato da un'auto-ingestione, in particolare di medicinali per adulti con obbligo di prescrizione (55% delle visite, 76% dei ricoveri, 71% dei danni gravi). Complessivamente, il 66% dei piccoli era morto.
Antidolorifici oppioidi come l'ossicodone, comuni sedativi o antinsonnia come il diazepam o il lorazepam, beta-bloccanti per le malattie cardiovascolari. Sono queste, secondo lo studio americano, le pillole dei grandi che i bimbi ingoiano più spesso per errore.
"Il fenomeno degli avvelenamenti da farmaci in età pediatrica sta peggiorando", avverte Bond: "Ogni anno aumentano i bambini esposti, aumentano le visite nei dipartimenti di emergenza, i ricoveri e i danni gravi". Decessi compresi. Un trend legato, secondo gli esperti, a una crescente medicalizzazione anche fra gli adulti. Se un'indagine condotta nel 1998-99 ha calcolato che un adulto su due aveva assunto un farmaco nella settimana precedente la rilevazione e il 7% ne aveva presi 5 o anche più, nel 2006 i dati erano saliti al 55% e all'11% rispettivamente. In altre parole, i bimbi rischiano di più perché trovano più medicine in casa.
"Gli sforzi per prevenire incidenti domestici di questo tipo sono insufficienti", dice Bond. "E' necessario trovare nuove soluzioni per confezionare e conservare i farmaci in modo più sicuro", aggiunge l'esperto che propone "chiusure a prova di bimbo o barriere meccaniche come blister" ad hoc.

giovedì 15 settembre 2011

Internet: Elis, solo una famiglia su 5 protegge navigazione figli in rete

Roma, 15 set. (Adnkronos) - Severi a parole, molto meno nei fatti. Per la stragrande maggioranza dei genitori italiani, fino ai 18 anni bisogna assolutamente bloccare l'accesso dei figli a siti pornografici su internet; ma solo uno su cinque poi provvede a installare sistemi di protezione per la navigazione in rete. E' quanto emerge dall'indagine nazionale della Elis, l'associazione Educazione Lavoro Istruzione Sport, condotta dall'istituto di ricerca Format su un campione di un migliaio di famiglie. Il sondaggio - che ha per tema "la percezione del problema dell'accesso dei minori alla pornografia su internet e le azioni per tutelarli" - mette in rilievo la consapevolezza dei papà e delle mamme italiani sui rischi della pornografia in generale e sui riflessi ancor più negativi che può avere sui minori. Infatti, il 65,3% dei genitori ritiene che occorra evitare che i ragazzi fino ai 18 anni possano avere libero accesso alla pornografia su internet e la percentuale sale a 86,1% fino a 16 anni, al 96,0% fino a 14 anni, a 97,4% fino a 12 anni e al 97,9% fino ai 10 anni. Soltanto un residuale 2,1% pensa che si debba essere liberi di navigare anche in siti porno a tutte le eta'.

Web: nasce Ecogiochiamo.com, il negozio virtuale di soli giocattoli ecosostenibili

Bologna, 15 set. (Adnkronos) - Peluche in cotone biologico e bambole di pezza, puzzle e costruzioni di legno, castelli di cartone e aquiloni. C'è tutto il mondo del gioco e della fantasia dei bambini in questi giochi, belli, semplici e soprattutto ecologici. Nasce www.ecogiochiamo.com, il primo negozio virtuale italiano interamente dedicato ai giochi ecosostenibili, realizzati con materiali naturali o riciclati e con colorazioni atossiche, alcuni fatti a mano in maniera artigianale.

mercoledì 14 settembre 2011

Ricerca: sotto il letto 'mix' letale sostanze chimiche, bimbi più a rischio

Roma, 14 set. (Adnkronos Salute) - Sotto i letti si annida un 'mix' pericoloso di sostanze chimiche che può mettere in pericolo la salute. Arrivando a provocare seri danni alla fertilità, deficit d'attenzione e perfino malattie oncologiche. A finire sul banco degli imputati sono gli interferenti endocrini rilasciati da molti oggetti presenti spesso in camera da letto: cosmetici, elettrodomestici e giocattoli. E a rischiare di più sono i bambini europei, che passano fino al 90% del loro tempo in casa, dove l'esposizione a queste sostanze chimiche può arrivare ad essere mille volte superiore a quella riscontrata all'esterno.
A lanciare l'allarme è lo studio 'Mostri malvagi sotto il letto', che ha analizzato la polvere presente nelle camere da letto in Europa, Africa e Asia. La ricerca, pubblicata oggi, è stata promosso dall'Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e Ambientale (Amica), dall'organizzazione no profit ChemSec, insieme alla Società Svedese per la conservazione della natura (Ssnc).
"Questo rapporto - afferma Anne-Sofie Andersson, direttrice di ChemSec - dimostra che sotto il letto si annidano sostanze chimiche altamente problematiche. Per permettere di dormire bene la notte sia l'Unione Europea che tutti i singoli Paesi membri devono agire con forza. Attualmente i cittadini non sono adeguatamente protetti da questo cocktail di interferenti endocrini dalle leggi comunitarie in materia".
"I risultati dello studio - riferisce l'Amica - hanno dimostrato che gli interferenti endocrini vengono rilasciati da molti prodotti comunemente presenti nelle nostre case, tra i cui mobili, strumenti elettronici, cosmetici e giocattoli. I soggetti che rischiano di più a causa dell'esposizione alle sostanze chimiche presenti nella polvere domestica sono quelli più vicini al pavimento, cioè i bambini piccoli". Gli scienziati hanno analizzato i campioni di polvere raccolti nelle camere da letto in sei Stati membri dell'Unione Europa, in quattro paesi dell'Africa e in due del sud-est asiatico. Alcune delle sostanze chimiche ricercate, come il nonilfenolo e alcuni ftalati, sono state trovati a livelli più alti nelle case europee.
"E' evidente che in Europa non viene sufficientemente impiegato il principio di precauzione - avverte Francesca Romana Orlando, vice presidente di Amica - se nelle case degli italiani e degli europei si riscontrano livelli così alti di interferenti endocrini. Servono maggiori controlli sui prodotti - prosegue - e, in generale, la Commissione Europea e i singoli governi dovrebbero comprendere che mettere limiti all'industria rappresenta un colossale risparmio in termini di salute e sicurezza ambientale".

Tv: Belen, mi piacerebbe sposarmi e avere dei figli, ma non è ancora arrivato il momento

Milano, 14 set. (Adnkronos) - "La famiglia è molto più importante, il lavoro ti dà delle soddisfazioni fino ad un certo punto. Mi piacerebbe sposarmi e avere dei figli anche se al momento ho dovuto rinunciarci per via di alcuni contratti". Lo ha detto Belen Rodriguez nuova conduttrice di Colorado Café, programma di Italia1, durante la conferenza stampa di presentazione della nuova edizione.
Quanto al suo rapporto con il fidanzato Fabrizio Corona, Belen ritiene che "dopo tre anni di relazione non sempre è facile, possono sempre sorgere ostacoli". "L'amore è complicità - ha aggiunto la showgirl - e se ne trovo un altro dovrei ricominciare dall'inizio; un detto argentino dice che è meglio un cattivo conosciuto che un cattivo da conoscere".

TMNews - Cinema/ Megan Fox: Prima divento ricca poi penserò a un figlio

TMNews - Cinema/ Megan Fox: Prima divento ricca poi penserò a un figlio

Milano, 13 set. (TMNews) - Ha le idee precise sul suo futuro l'attrice Megan Fox, e per ora le sue condizioni economiche non le danno ancora sicurezza per poter pensare a un figlio con il compagno Austin Green. "Ho una cifra precisa nella mia mente della quantità di soldi che voglio in banca, in modo che possa proteggere il futuro del bambino - ha dichiarato Megan Fox a 'Hollywood Reporter' -. E' solo una questione di tempo".

Non è un periodo facile per la 25enne attrice che è stata estromessa dal terzo episodio di "Transformer" per volontà dello stesso Steven Spielberg. Megan Fox, nonostante sia stata nominata nel 2008 come la donna più sexy del mondo da "Fhm Magazine", non si è però mai sentita molto attraente: "Non sono mai stata 'la bella ragazza della scuola', portavo le bretelle e non ero popolare. Sono sempre stata un tipo solitario - ha concluso l'attrice -. Sono arrivata nell'industria hollywoodiana per altri motivi".

Source: http://www.tmnews.it/

martedì 13 settembre 2011

Diabete: più semplice diagnosticarlo in gravidanza | FocusSalute

Diabete: più semplice diagnosticarlo in gravidanza | FocusSalute:
In Italia sono circa dieci “future mamme” su cento le donne con diabete gestazionale, una particolare forma della malattia che insorge in gravidanza e che, di solito, si risolve dopo il parto. Le principali cause predisponenti sono il sovrappeso, il parto dopo i 35 anni e la familiarità di primo grado per il diabete. Se ne è discusso al V Congresso nazionale centro studi e ricerche - Fondazione Associazione medici diabetologi, inaugurato oggi.

«Il diabete gestazionale rappresenta una vera minaccia, se non prevenuto e curato - dice Antonino Di Benedetto, coordinatore del gruppo di studio “diabete e gravidanza” - perché una donna su tre dopo il parto ha un rischio elevato di contrarre il diabete mellito tipo 2 nei cinque anni successivi. Ma l’impatto della malattia non riguarda solo la gestante. Anche le conseguenze per il feto possono essere serie: dalla crescita disarmonica sino alla predisposizione al diabete, all’obesità e alle malattie cardiovascolari, perché il feto si nutre di troppi zuccheri già nel ventre materno».

Eppure, prevenire il diabete gestazionale con un corretto stile di vita, diagnosticarlo e curarlo con l’alimentazione corretta e, nei casi più gravi, con l’insulina, sembrerebbe semplice. Ma evidentemente non è stato sinora così. «Infatti - spiega Di Benedetto - dopo oltre trent’anni anni, da alcuni mesi i criteri per lo screening e la diagnosi del diabete gestazionale sono stati semplificati. È sufficiente una semplice misurazione della glicemia al momento della prima visita ginecologica».

source: http://www.focussalute.it/

Comune di Cosenza promuove tour cittadino per bambini rom - Adnkronos Calabria

Cosenza - (Adnkronos) - I piccoli del campo di Vaglio Lise in giro per la città, per conoscerne il patrimonio storico-artistico, insieme all'assessore De Rosa, un tour operator e le guide che durante l'estate hanno accolto i turisti.

Cosenza, 13 set. - (Adnkronos) - L'inclusione sociale dei rom passa attraverso la conoscenza dei luoghi della città. Il percorso avviato dall'amministrazione comunale di Cosenza si arricchisce con un'iniziativa originale, rivolto in particolare ai più piccoli. Domani e dopodomani i bambini del campo di Vaglio Lise verranno portati in giro in città con il bus turistico 'ScopriCosenza' insieme all'assessore alla solidarietà e alla coesione sociale Alessandra De Rosa, al tour operator Dino De Santo e alle guide che durante l'estate hanno accolto i turisti.

''L'iniziativa - sottolinea in una dichiarazione l'assessore De Rosa - si inquadra nel percorso educativo e di integrazione sociale avviato dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Occhiuto, in collaborazione con le associazioni di volontariato 'Mo.C.i.' e circolo culturale 'Popilia', a beneficio delle comunità rom e rumene del campo di Vaglio Lise''.

Il tour coincide con l'apertura del nuovo anno scolastico e delle attività socio-educative delle associazioni di volontariato con le quali l'amministrazione ha avviato una sinergia. ''E' evidente che - ha proseguito la De Rosa - tra i nostri obiettivi c'è anche quello di favorire, da parte dei bambini delle comunità rom che sentiamo vicini alla nostra, la conoscenza del patrimonio storico-artistico della città per pervenire, a tappe successive e non lontane, ad una effettiva integrazione''.


Source: http://www.adnkronos.com/

Kylie Minogue: «Non chiedetemi se avrò mai dei figli»

Kylie Minogue: «Non chiedetemi se avrò mai dei figli»:

«Odio quando mi chiedono "Allora, pensi di avere dei figli?"». Kylie Minogue, 43 anni, si confessa alla rivista inglese You. La cantante, che nel 2006 è guarita da un tumore al seno, racconta che i suoi genitori sono gli unici a non metterle pressione riguardo la maternità. Da tre anni, la Minogue è fidanzata con il modello spagnolo Andres Velencoso.

«Incredibilmente non ho mai sentito questa domanda da parte dei miei. Non hanno mai fatto pressione a nessuno di noi (Kylie ha un fratello, Brennan, e una sorella, Dannii, ndr). L'unica risposta che posso dare è che se succedesse a me, sarebbe bellissimo. Vedremo. Amo i bambini e amo l'idea di avere una famiglia. E Andre è davvero bravo con i bambini». Al momento, la Minogue si accontenta di fare la zia: la sorella Dannii ha avuto il primo figlio, Ethan, lo scorso anno, mentre il fratello Brendan ne ha due, Charlie e James.

Tubercolosi al Gemelli, positiva mamma di un bimbo nato a luglio

Roma, 13 set.(LaPresse)- La mamma di un bimbo nato a luglio al Gemelli è risultata positiva alla tubercolosi. Anche il bimbo era risultato positivo al test e la donna, una 30enne, ha effettuato il test ai primi di settembre, dopo aver ascoltato il parere del pediatra. La donna con l'avvocato Luca Petrucci ha presentato una denuncia alla procura. "Prima si devono definire i fatti in maniera compiuta con la procura - spiega Petrucci - poi faremo le nostre contestazioni costituendoci parte civile".

source: it.notizie.yahoo.com

SALUTE: POCO PESCE NELLA DIETA DEI BAMBINI ITALIANI

(ASCA) - Roma, 13 set - I bambini italiani consumano 1,3 porzioni di pesce a settimana contro le 2-3 porzioni raccomandate dalle linee guida della SINU, la Società Italiana Nutrizione Umana. Una carenza che si aggira tra il 35 e il 57%: a metterla in evidenza una ricerca emersa dall'Osservatorio Nutrizionale Grana Padano condotta sulle abitudini alimentari di 1400 bambini italiani tra 6 e 10 anni da cui emergono anche un limitato apporto di frutta e verdura e uno scarso utilizzo di alimenti integrali.
''Possiamo parlare di una vera e propria criticità in merito al basso consumo di pesce dei bambini - spiega Michela Barichella, responsabile della Struttura di Dietetica e Nutrizione clinica ICP di Milano -. Evidentemente si tratta di abitudini alimentari errate che derivano anche dal comportamento dei genitori. Nella maggioranza dei casi il consumo di pesce dei bambini non arriva alle porzioni consigliate. Va ribadita, invece, la qualità nutrizionale e la ricchezza dei principi nutritivi del pesce, si pensi solo
all'importanza dell'apporto di Omega3, che ha un ruolo rilevante sulle funzioni cerebrali e sulla memoria a lungo termine''.
noe/mau/rl

Tirò capelli al figlio, corte Stoccolma lo ritiene colpevole di abusi

Stoccolma (Svezia), 13 set. (LaPresse/AP) - L'italiano arrestato in Svezia qualche giorno fa per aver dato tirato i capelli al figlio, il consigliere comunale di Canosa di Puglia Giovanni Colasante, è stato ritenuto colpevole dalla Corte distrettuale di Stoccolma di violenza sui minori. Tuttavia il tribunale ha ritenuto che i tre giorni già trascorsi in carcere siano una punizione sufficiente e ha rinunciato all'imposizione di una multa di 6.600 corone. Secondo la Corte, Colasante ha "inflitto intenzionalmente" dolore al figlio di 12 anni per avergli tirato i capelli durante una lite avvenuta il 23 agosto scorso nella città vecchia di Stoccolma. Il cittadino italiano, che era stato arrestato dopo la segnalazione di alcuni testimoni alla polizia, ha sempre negato le accuse ed era tornato in Italia dopo che gli era stato restituito il passaporto.

Torino, colto da febbre bimbo di 7 anni muore in ospedale

Torino, 12 set. (LaPresse) - Colto dalla febbre ieri, ha preso una tachipirina che gli ha dato la mamma ma questa mattina è morto appena arrivato all'ospedale Regina Margherita di Torino. Protagonista della tragedia un bimbo di 7 anni. Ieri, ha riferito la madre, il bimbo aveva la febbre. La madre gli ha somministrato del paracetamolo, in dosaggio normale. Questa mattina il bimbo non stava ancora bene. La donna, preoccupata, ha chiamato il 118, ma il piccolo è arrivato in ospedale già in arresto cardiaco. E' spirato poco dopo al pronto soccorso. Ora si dovrà attendere l'autopsia per capire cosa gli è stato fatale.

Solidarietà: un sms per salvare il cuore dei bambini

Roma, 13 set. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Da oggi al 2 ottobre è possibile salvare un piccolo cuore, con un semplice sms da 2 euro al numero 45503. Questa campagna di solidarietà a sostegno dell'Associazione 'Bambini cardiopatici nel mondo' servirà per finanziare una missione operatoria in Camerun e salvare la vita di 20 piccoli pazienti. Le donazioni possono essere effettuate da tutti i cellulari personali Tim, Vodafone, Wind, 3, Postemobile e COOPVoce, oppure chiamando lo stesso numero da rete fissa TelecomItalia, Infostrada, Fastweb e TeleTu.
Nel mondo ci sono più di 5 milioni di bambini malati di cuore, ricordano in una nota i promotori dell'iniziativa. Ogni anno ne nascono un milione, di cui 800 mila non hanno speranza di vita perché nati in Paesi in via di sviluppo, privi di medici e di strutture ospedaliere adeguate. L'Associazione Bambini cardiopatici nel mondo - A.I.C.I. Onlus, nata nel 1993, è attiva nei Paesi poveri con l'obiettivo di assistere e curare i bambini con cardiopatie congenite, senza discriminazioni di sesso, nazionalità o religione. Quest'associazione ha partecipato alla costruzione del Cardiac center, primo e unico centro cardiochirurgico dell'Africa centro-occidentale, nato in Camerun nel 2009 presso il St. Elizabeth Catholic General Hospital di Shisong. La campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi attraverso sms è promossa dall'Associazione per garantire il proseguimento delle attività del Cardiac Center e incrementare il numero di operazioni al cuore dei suoi piccoli pazienti. Dal giorno della sua inaugurazione ad oggi, infatti, l'attività medica svolta presso il centro cardiologico ha conseguito importanti risultati: 13 missioni operatorie in loco, 157 interventi chirurgici, 95 cateterismi diagnostici e interventistici, 16 impianti di pacemakers e 8.333 visite ambulatoriali. La realizzazione di quest'opera, inoltre, è stata il primo tassello del progetto 'Cuore per l'Africa', che prevede la costruzione di 12 centri di cardiochirurgia pediatrica in tutto il continente africano.

lunedì 12 settembre 2011

A Perugia tributo a De André per bambini autistici

(ANSA) - PERUGIA, 12 SET - Sabato, a partire dalle 21, il Parco Chico Mendez in via Cortonese, a Perugia, ospiterà un concerto di solidarietà organizzato dal Comitato Montanari, che lavora con le famiglie di bambini affetti dalla sindrome autistica.

Si esibirà il gruppo musicale ''Via del Campo - Tribute Band De Andre' '', con un ospite speciale: Riccardo Mori, chitarra acustica di molti tour italiani ed europei di Vasco Rossi.

Il ricavato della vendita dei biglietti, il prezzo base è di 5 euro, andrà a finanziare le attività di sostegno alle famiglie. (ANSA).

TMNews - Tv/ SpongeBob fa male ai bambini, allarme dagli psicologi Usa

TMNews - Tv/ SpongeBob fa male ai bambini, allarme dagli psicologi Usa:

Roma, 12 set. (TMNews) - Uno studio americano lancia l'allarme: SpongeBob e altri cartoni animati simili, dal ritmo molto frenetico, fanno male ai bambini peggiorandone per esempio la capacità di concentrazione. I risultati della ricerca condotta dalla dottoressa Angeline Lillard della University of Virginia sono stati rilanciati dai principali quotidiani di Regno Unito e Usa, dove il cartone sulla spugna animata che vive a Bikini Bottom gode di particolare successo (basti pensare che il presidente Obama l'ha citato una volta fra le sue serie tv preferite...).

Gli psicologi statunitensi hanno messo a paragone bambini di quattro anni che avevano appena guardato nove minuti di spezzoni di SpongeBob o cartoni dello stesso genere, ad altri coetanei che avevano guardato qualcos'altro dai ritmi più tranquilli, o niente del tutto: i primi sono andati significativamente peggio in una serie di test che misuravano le funzioni esecutive del cervello, fra cui l'attenzione, il lavoro di memoria e l'auto-regolamentazione, tutti parametri fortemente collegati al successo negli studi.

I bambini che hanno guardato SpongeBob hanno totalizzato circa il 10 percento di punti in meno rispetto agli altri 2 gruppi. E la spiegazione più probabile, stando agli psicologi, è la sovrastimolazione. Il programma più lento cambiava infatti scena nello spazio di 34 secondi, mentre quello veloce la cambiava ogni 11 secondi con un'andatura definita dagli studiosi "innaturale". Un'altra spiegazione potrebbe essere quella della volontà del bimbo di imitare il comportamento caotico del loro personaggio tv preferito.

Lillard, citata fra gli altri dai britannici Telegraph e Daily Mail, ha precisato che i suoi esperimenti dimostrano come le performance dei bambini peggiorino solo immediatamente dopo la visione dei cartoni animati, ma la scoperta va a confermare altri studi sugli effetti negativi che la televisione può avere sul lungo termine.

"I nostri risultati confermano altre ricerche che mostravano un rapporto negativo fra l'intrattenimento tv e l'attenzione" ha spiegato Lillard, il cui studio è interamente pubblicato dall'ultimo numero della rivista Pediatrics, in edicola da oggi. "Vista la popolarità di alcuni cartoni animati dai ritmi nevrotici fra i bambini piccoli - ha aggiunto la ricercatrice - è importante che i genitori siano avvertiti sulla possibilità di un livello più basso di alcune funzioni esecutive dei bambini, almeno subito dopo che hanno visto questi cartoni".



Source: http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20110912_00185.shtml

Pediatria: 4 bimbi al mese muoiono soffocati, un libro per salvarli

Roma, 12 set. (Adnkronos Salute) - Una nocciolina, una pallina, una mandorla, un sorso di latte, una caramella. Oggetti a prima vista innocui, ma che se ingeriti da un bambino possono essere fatali: in Italia muore un piccolo a settimana a causa dell'ostruzione delle vie aeree superiori, ovvero quattro al mese. Ma prevenire questi eventi è possibile, intervenendo nella maniera giusta. A insegnarla è un libro dal titolo 'Come salvare i bambini dal soffocamento', scritto da Mario Squicciarini, medico volontario della Croce rossa italiana e referente Rianimazione cardiopolmonare e manovre disostruzione pediatrica, e Mario Pappagallo, giornalista del 'Corriere della Sera'.
Il libro, edito dalla Cfi Progetti del Cavaliere del lavoro Luigi De Vita, da sempre in prima linea nel diffondere la cultura del soccorrere e nel fornire un'adeguata preparazione per affrontare le situazioni di emergenza - informa una nota - è alla base di una grande campagna di prevenzione sociale: "Un semplice libro alla portata di tutti - evidenzia De Vita - che insegna a tutti coloro che vivono o lavorano accanto ai bambini come agire in caso di soffocamento, salvando così la vita del piccolo. Oltre 100 testimonianze di genitori che hanno salvato i figli una volta imparate le semplici manovre per tutti. Nel libro, oltre al poster illustrativo con le manovre per il bambino e il lattante, sono riportate anche le linee guida internazionali 2010 Ilcor sull'uso del defibrillatore semiautomatico in pediatria".
Il 15 settembre alle 11 si svolgerà a Napoli, presso la sala convegni della Camera di Commercio, la presentazione del Congresso nazionale Giec (Gruppo di intervento emergenze cardiologiche). Nel corso della conferenza stampa, Squicciarini presenterà il nuovo manuale tascabile dedicato all'insegnamento delle manovre di disostruzione pediatriche alla popolazione.
"Nel nostro Paese - sottolinea il giornalista Mario Pappagallo - muore un bambino a settimana a causa dell'ostruzione delle vie aeree superiori. E quanti giovani hanno un arresto cardiaco inaspettato e insospettabile. Ma soprattutto quante persone restano disabili per quegli interminabili minuti senza ossigeno al cervello che passano tra un evento come quelli appena descritti e l'arrivo di un soccorso. E quanti, sempre per lo stesso motivo, devono passare giorni in rianimazione dopo essere stati salvati dal provvidenziale arrivo dell'ambulanza. Eppure basterebbero poche mosse o un defibrillatore di ultima generazione per salvare tante vite o per evitare ancor più persone da invalidanti conseguenze. Invece di disperarsi, mettersi le mani nei capelli aspettando l'ambulanza, perché non fare qualcosa?".
"Alcune conoscenze del primo soccorso - assicura - sono alla portata di tutti dopo una giusta formazione. Squicciarini, medico e volontario della Croce Rossa, ha dimostrato che è possibile prima a migliaia di mamme, nonne, baby sitter e poi a me. Così come un cavaliere del lavoro di ampie vedute ha intuito l'importanza dei defibrillatori nel salvare vite e poi del messaggio di Squicciarini. Luigi De Vita si è così trasformato in editore. Il risultato è una sorta di 'manuale salvavita', che è anche la biografia di Marco Squicciarini. E della sua sfida: divulgare la conoscenza per evitare più morti o handicap possibili. Da un iniziale porta a porta pratico-educativo a un manifesto del salvavita 'fai da te' in grado di divulgare più rapidamente e a molte più persone il messaggio".
E non solo: "In un momento di grave crisi economica, di tagli ai servizi sociali e alla sanità - sottolinea il giornalista - questo concetto se colto significa risparmiare vite, ma anche risorse economiche. Come quelle dei giorni di degenza in rianimazione, di un eventuale coma, di eventuali riabilitazioni, di possibili supporti di vario genere a una conseguente disabilità: il blocco improvviso del cuore in Italia arriva a colpire, per varie cause, una persona ogni mille abitanti all'anno. Con una sopravvivenza del 3%. Nei Paesi in cui è diffusa la defibrillazione precoce la sopravvivenza tocca il 50%". Il motto del libro è dunque questo: "addestrati a ridare la vita in cinque minuti".

Ruby Rubacuori: "Spero che mio figlio sia un maschio"

Stavolta Ruby Rubacuori è incinta per davvero e il pancione da mamma in dolce attesa, che ha sfoggiato durante una serata alla discoteca Palffy di Vienna, lo dimostra.
Karima El Mahroug è apparsa serena e rilassata di fronte ai giornalisti ed ha risposto con disinvoltura alle loro domande. Riguardo al sesso del bebè, però, non si è voluta sbilanciare: "Si gira troppo nella pancia - ha raccontato all'Ansa - non è riconoscibile. Spero che sia un maschio perché i maschi sono più forti e non ci si deve troppo preoccupare".
Ruby è volata a Vienna dopo l'invito di Helmut Werner, fidanzato con la figlia di Richard Lugner, il signore che ha voluto fortemente, suscitando non poche polemiche, Karima al Ballo dell'Opera. E sembra proprio che la ragazza si sia innamorata dei paesaggi austriaci: "Vorrei venire anche l'anno prossimo e conoscere ancora meglio la capitale dell'Austria". E in Italia, ha aggiunto: "Non voglio rimanere. Subito dopo la nascita del bambino lascerò il paese col mio fidanzato Luca Risso".
Karima si è concessa una serata mondana in quel di Vienna dove ha ballato bevendo, come si conviene a una donna incinta, solo acqua: "Però dall'ottavo mese in poi non uscirò più". Ha affermato, sottolineando come la gravidanza sia stata voluta e di quanto abbia portato "luce in una situazione di buio". Tanti auguri.

sabato 10 settembre 2011

Le strane voglie di Beyonce in gravidanza

Roma, 10 settembre 2011 - Oreo con i cetrioli sotto aceto, Bounty con chili e banana intinta nel ketchup: sono le "voglie" alquanto "bizzarre" a cui la bellissima Beyoncé Knowles in dolce attesa non sa resistere. Il marito-produttore Jay-Z è pronto - rivela il Sun - a esaudire ogni desiderio della star di 'Thing I never had', incinta del loro primogenito, durante la vacanza nei mari di Croazia e Italia.

Mentre gli amici a bordo dello yacht da 300mila euro a settimana sorseggiano champagne Cristal e sbocconcellano aragoste, la cantante "ha voglie alquanto bizzarre": "Fa spuntini con i biscotti Oreo e i cetrioli sotto aceto, con gelato al Bounty e salsa al chili e ama intingere le banane nel ketchup. Per colazione mangia croissant con barrette al cioccolato fuse come ripieno", ha rivelato una fonte al tabloid. Non solo: la star R&B ingoia queste "schifezze" con litri di birra allo zenzero e ghiaccio tritato.

A servire le star americane e i loro ospiti sono stati ingaggiati undici camerieri. Sulla barca il 4 settembre Knowles aveva un motivo in più per festeggiare: il suo trentesimo compleanno.

Cambogia, mucca allatta bimbo di 20 mesi senza i genitori

Koak Roka (Cambogia), 10 set. (LaPresse/AP) - Potrebbe essere la trama di una fiaba o di film di Walt Disney, invece quanto accaduto a un bambino cambogiano è reale ed è testimoniato dalle immagini. Tha Sophat è un bimbo di 20 mesi e vive insieme ai nonni nella provincia di Siem Reap, da quando i suoi genitori si sono trasferiti in Thailandia per cercare lavoro. A luglio, dopo aver visto un vitellino succhiare il latte dalle mammelle della mamma, ha cominciato a fare lo stesso e una o due volte al giorno si attacca alla mucca e fa una poppata completa. I parenti hanno cercato di allontanarlo dall'animale, ma il piccolo non ne vuole sapere di rinunciare al suo pasto ed è ormai diventato l'attrazione del villaggio. Il nonno ha raccontato ad Associated Press che a preoccuparlo non è il fatto che il bambino assuma grandi quantità di latte vaccino direttamente dalle mammelle della mucca, ma che gli abitanti del luogo possano soprannominarlo 'vitellino'.

venerdì 9 settembre 2011

Pediatria: bimbi più socievoli grazie a esperienze motorie precoci

Roma, 9 set. (Adnkronos Salute) - 'Allenarsi' giocando a essere più socievoli, fin da piccolissimi. In un nuovo studio pubblicato su 'Developmental Science', i ricercatori del Kennedy Krieger Institute e della Vanderbilt University (Usa) hanno scoperto che esperienze motorie precoci possono stimolare la preferenza dei neonati per oggetti e volti. I risultati dello studio dimostrano che fornire ai bebè guanti appiccicosi per manipolare i giocattoli aumenta il loro interesse successivo per i volti. Cosa che, spiegano i ricercatore, suggerisce un balzo in avanti dello sviluppo sociale.
Lo studio sostiene dunque che un precoce approccio con esperienze motorie contribuisce a far comprendere ai bambini il mondo sociale che li circonda. E, al contrario, quando le capacità motorie sono in ritardo o alterate - come nell'autismo - anche le future interazioni sociali potrebbero essere influenzate negativamente.
"I nostri risultati ci forniscono un nuovo modo di pensare allo sviluppo, sia tipico che atipico", spiega Klaus Libertus, del Kennedy Krieger Institute Center for Autism. "La mente non è indipendente dal corpo, soprattutto durante lo sviluppo. Via via che progrediscono le capacità motorie del bambino, altre seguono l'esempio, e questo indica un forte legame tra aree apparentemente non correlate". Secondo i ricercatori queste insospettabili connessioni suggeriscono che interventi mirati allo sviluppo motorio possono promuovere quello sociale", dice lo studioso.
Precedenti ricerche hanno visto che i bambini con diagnosi di disturbi dello spettro autistico mostrano meno interesse per i volti e un minor orientamento sociale. Secondo i ricercatori, che hanno condotto la ricerca su 36 bimbi non autistici di 3 mesi, una formazione motoria ad hoc potrebbe essere utile anche a quelli a rischio di autismo, e questo iniziando prestissimo.
"Per i genitori, questo significa che lo sviluppo motorio precoce è molto importante, e che dovrebbero incoraggiare esperienze motorie e di esplorazione attiva per il loro bambino", dice Libertus. "Promuovere lo sviluppo motorio non deve necessariamente essere complicato o richiedere guanti appiccicosi", rassicura comunque lo studioso.