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mercoledì 30 novembre 2011

Unita' d'Italia: Firenze, si apre la mostra ''Figli d'Italia, gli Innocenti''

Firenze, 30 nov. - (Adnkronos) - Si intitola "Figli d'Italia, gli Innocenti e la nascita di un progetto nazionale per l'infanzia (1861-1911)" la mostra allestita all'Istituto degli Innocenti in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unita' d'Italia. L'inaugurazione e' prevista per venerdi' prossimo 2 dicembre alle ore 18.

La mostra mette per la prima volta in luce l'aspetto storico-antropologico dell'Istituto, ponendo l'attenzione sul tema dell'accoglienza e della vita quotidiana all'interno della fabbrica-capolavoro del rinascimento fiorentino: l'allestimento ripercorre i primi cinquant'anni dopo l'unita', toccando tappe fondamentali quali la chiusura della "rota" degli innocenti e la fine dell'abbandono anonimo. L'Istituto apre virtualmente le porte del proprio archivio storico mettendo in mostra le storie di singoli "nocentini" e "nocentine" attraverso gli oggetti di riconscimento, i carteggi dell'istituto, scoprendo tutta l'umanita' che si cela dietro la rigorosa grazia del celeberrimo loggiato.

Lo studio "Eutropia/architettura" e' stato incaricato di sviluppare il progetto grafico ed allestitivo di questo inedito evento culturale che coinvolge tutto il complesso degl'Innocenti, dalla "rota", ai cortili, fino alla pinacoteca, sottolineando la straordinaria carica innovativa della fabbrica rinascimentale con misurati accenti di contemporaneo . All'interno della sala Grazzini, uno degli ambienti principali della mostra, sara' esposta per la prima volta "Aleph", un'installazione realizzata da Eutropia/architettura + Patrizio Travagli per ospitare gli inediti materiali d'archivio.

martedì 29 novembre 2011

Cinema: Rossi Stuart protagonista a Festival Torino in sezione 'Figli amanti'

Torino, 29 nov. - (Adnkronos/Cinematografo.it) - Le due edizioni precedenti del TFF hanno visto protagonisti i registi. Quest'anno la sezione 'Figli amanti', desiderata fortemente da Gianni Amelio fin dal suo primo anno di direzione, vanta la presenza di attori che occasionalmente si sono cimentati anche con la regia. Il primo di questi appuntamenti che si protrarranno fino a venerdi' 2 dicembre e' stato quello con Kim Rossi Stuart, che ha scelto di presentare al pubblico, affollato come sempre in queste occasioni, 'Mamma Roma', uno dei capolavori di Pier Paolo Pasolini.

L'attore romano, accompagnato in sala dallo stesso Amelio, ha incontrato gli spettatori subito dopo la fine del film. Insieme a lui Emanuela Martini e Roberto Escobar, che lo hanno intervistato chiedendogli innanzitutto quale delle due carriere cinematografiche il film di Pasolini avesse influenzato maggiormente, se quella di regista o quella di attore: "Sicuramente la prima - ha dichiarato l'attore senza alcuna esitazione - 'Mamma Roma' e' un film immenso, in cui c'e' tutto. Un film da cui ho cercato di rubare moltissimo quando mi sono cimentato con la mia prima e unica regia".

Salute: bambini e cellulari, rischio tumore. Ecco le precauzioni

Non c'è alcuna evidenza scientifica, eppure il rischio che l'utilizzo dei cellulari aumenti le possibilità di contrarre un tumore è evidente. È proprio il Consiglio superiore della salute a consigliare precauzione [1]  nell'uso del telefono mobile (anche dei cordless), specie per i bambini.

La tematica, riportata di recente alla luce dalla trasmissione televisiva Report di RaiTre, conosce nuovi risvolti: il Consiglio superiore ha infatti deciso di divulgare le conclusioni della seduta sui "rischi potenziali di uno smodato uso di telefoni cellulari", tenuto lo scorso 15 novembre al ministero. Di fatto le conseguenze scientifiche oggi non consentono di escludere l'esistenza di causalità tra uso del cellulare e insorgenza del cancro al cervello. Per questo è bene usare nei confronti dei bambini tutte le precauzioni del caso: l'utilizzo del telefonino deve essere anzitutto appropriato, quindi "limitato alle situazioni di vera necessità".

Piuttosto chiara la spiegazione d Lennart Hardell - Oncologo dell'Ospedale Universitario Di Orebro, in Svezia - intervistato dai giornalisti di Report, secondo il quale poiché il cervello dei bambini è in via di sviluppo, le onde dei cellulari possono penetrare più in profondità. Ma le stesse raccomandazioni sono utili anche agli adulti: per prevenire rischi, ad esempio, è importante usare l’auricolare per le telefonate; ed è raccomandato tenere il cellulare lontano dal corpo quando non lo si usa. Se ci si trova in casa è meglio poggiarlo sulla scrivania e non tenerlo in tasca,  usando il telefono fisso al posto del cordless. In macchina, invece, è consigliato abbassare il finestrino quando si parla al telefono; è bene anche evitarne l’uso in treno ed è assolutamente sconsigliato tenerlo sotto il cuscino quando si dorme.

Links
  1. ^ precauzione (www.intrage.it)

Kim Rossi Stuart: "Mio figlio si chiama Ettore"

Caterina Balivo su Twitter ha lanciato la notizia: Ilaria Spada e Kim Rossi Stuart sono diventati genitori di un bel maschietto. Non sono trapelate, però, altre indiscrezioni, e in molti si sono chiesti quale sia il nome scelto per il bimbo venuto alla luce il 26 novembre scorso. A svelare l'arcano, lo stesso Kim, che, al Torino Film Festival, come riporta LaStampa, ha dichiarato: "Mio figlio si chiama Ettore".L'attore ha aperto la rassegna "Figli e Amanti" che prevede cinque incontri con altrettanti protagonisti del cinema italiano che hanno il compito di presentare i film della loro vita. Kim ha scelto "Mamma Roma" di Pier Paolo Pasolini con la straordinaria Anna Magnani. L'attore ha anche raccontato dei suoi esordi e della sua carriera che da "Senza Pelle" di D'Altri in poi è stata un susseguirsi di pellicole importanti che l'hanno affrancato dal "Ragazzo dal Kimono D'Oro", facendolo diventare uno degli attori di rilievo del cinema nostrano. Ma ora il suo ruolo più importante è quello di padre.Foto: M.Bruni © Gossip.it

lunedì 28 novembre 2011

Pediatria: Libri e fiabe 'medicina' per sviluppo bimbi, in Italia vince tradizione

Roma, 28 nov. (Adnkronos Salute) - Libri e fiabe sono una 'medicina' per lo sviluppo ottimale dei bambini. E gli italiani sono legati alla tradizione quando si tratta di far addormentare i figli con il racconto. Lo indica la ricerca condotta da Doxa su un campione rappresentativo della popolazione composto da genitori e giovani, presentata a Verona in occasione del decimo anniversario del progetto di responsabilità sociale di GlaxoSmithKline 'Leggere per Crescere'. L'indagine 'incorona' Cappuccetto rosso, favola letta da 3 persone su 4, tra gli adulti (poco meno tra i giovani), seguita da "le avventure di Pinocchio".

A partire dal terzo posto, tra giovani e adulti la classifica cambia: se 'Il piccolo principe' è stato l’amico fantastico per il 63,4% dei teen agers, per gli adulti Saint Exupery scende al quinto posto, raccontato ai più piccoli solo in un caso su due. Il 63,2% delle persone, poi, ricorda come lettura 'Alice nel paese delle meraviglie'. "Tra i tanti buoni motivi per rilanciare l'esperienza fertile della lettura e del racconto, uno mi sta particolarmente a cuore: nella lettura e nella narrazione, adulti e piccoli ascoltatori possono conoscersi meglio e in modo più autentico", commenta Fulvio Scaparro, psicoterapeuta e direttore scientifico Associazione GeA, Genitori Ancora, parlando di "Leggere per crescere", esperienza che si rifà al progetto 'Born to Read', voluto dall’Associazione dei Bibliotecari americani per favorire attraverso la lettura ad alta voce lo sviluppo mentale e l’amore per i libri nei bambini. Un progetto che in Italia ha coinvolto fino ad oggi 14 Regioni, 600.000 famiglie, 11.000 operatori, 71 ospedali.

Abituare il piccolo al racconto, quindi renderlo in futuro un lettore, è un obiettivo che si raggiunge attraverso la partecipazione tra tutte le componenti che entrano nel processo di crescita del bimbo. Anche per questo famiglie, scuola, istituzioni (nel caso di Verona il Comune e l’Università, insieme alla regione Veneto che hanno accolto l'iniziativa), biblioteche, farmacie sono divenuti protagonisti attivi di 'Leggere per Crescere', che vede comunque nei pediatri il punto di riferimento. "Il pediatra è una parte fondamentale nel processo di crescita del bambino perché lo segue nel tempo monitorandone lo sviluppo ed ha il ruolo di prevenire le malattie, ed anche situazioni di possibile disagio, e di aiutare le famiglie ad un accrescimento ottimale del bambino", sottolinea Giampietro Chiamenti, segretario Regionale Federazione italiana medici pediatri (Fimp) Veneto.

La lettura ad alta voce al bambino, consiglia ancora il pediatra, "deve iniziare nei primi periodi della vita, a partire dal sesto mese, con 'libri-giocattolo' adeguati per cui il pediatra è in grado di dare il giusto consiglio a tutte le famiglie, nell’ambito dell’opera di prevenzione del pediatra che oltre a prevenire gli incidenti, a sensibilizzare sugli effetti nocivi del fumo passivo, ad aiutare il piccolo a nutrirsi e riposare bene e a controllare le normali funzioni fisiologiche deve valutare nel tempo lo sviluppo del bambino e favorire appunto il racconto già in tenerissima età, obiettivo primo del progetto Leggere per Crescere", conclude Chiamenti.

La lettura ad alta voce, che dovrebbe iniziare a partire dal sesto mese di vita del bimbo, è utile nella prevenzione delle difficoltà di apprendimento, soprattutto per i bambini che vivono in ambienti svantaggiati. La prova di questo viene da ricerche condotte negli Usa: un bambino che vive in una famiglia disagiata ascolta mediamente in un’ora 616 parole, sente 5 affermazioni e riceve 11 proibizioni. Se l’ambiente familiare è migliore, le parole ascoltate in un’ora quadruplicano offrendo maggiori stimoli, le affermazioni sono 9 volte più numerose e le proibizioni si dimezzano, forse per il fatto che i tanti 'perché' dei più piccoli ottengono risposte esaurienti. Il racconto, in questo senso, può diventare uno strumento eccezionale per una crescita psicofisica migliore.

"Come ogni buon cittadinoâ€" ha commentato Luc Debruyne, presidente e amministratore delegato GlaxoSmithKline. GSK desidera contribuire al benessere della comunità cui appartiene e può farlo in due modi. Può favorire lo sviluppo economico attraverso l’eccellenza e l’innovazione delle proprie attività d’impresa e quello sociale attraverso progetti e collaborazioni sostenibili, utili e durature, come Leggere per Crescere che, in 10 anni, ha creato una vastissima rete di famiglie, operatori sanitari, educatori, istituzioni per prendersi cura dei nostri figli, del nostro futuro".

SALUTE: MENO VITALITA' E BENESSERE MENTALE PER DONNE SENZA FIGLI

(ASCA) - Roma, 28 nov - Pubblicato su BioMed Central uno

studio australiano che mette in evidenza come le donne che

non hanno figli abbiano livelli di salute generale, di

benessere mentale, di vitalita' e di socialita' inferiori

rispetto alle coetanee con prole. Lo studio, realizzato dalla

Deakin University su 50 donne, ha anche messo in risalto, al

contrario, che le signore senza figli sembrano avere livelli

di benessere fisico maggiori.

''Mentre la maternita' e' al centro di tante ricerche, si

sa ancora poco sulla salute e il benessere delle donne che

non hanno figli - spiega Melissa Graham, uno dei ricercatori

dello studio -. Con una migliore comprensione della salute

delle donne senza figli saremo maggiormente in grado di

andare incontro ai loro bisogni''.

noe/lus/ss

venerdì 25 novembre 2011

Salute: vip 'Babbo Natale' per un giorno, fondi a bimbi cardiopatici

Milano, 25 nov. (Adnkronos Salute) - Vip nei panni di Babbo Natale per un giorno per aiutare i bambini che nascono con gravi cardiopatie in Paesi poveri e rischiano di essere orfani di cure. E' l'iniziativa promossa dalla Fondazione 'Aiutare i bambini'. Un evento di piazza che coinvolgerà in qualità di testimonial volti noti come l'attrice Anna Valle, la conduttrice tv Federica Panicucci, il comico Max Pisu, gli attori Leo Gullotta e Neri Marcorè, i gruppi musicali Elio e le storie tese e gli Zero Assoluto, il calciatore Giuseppe Colucci.

I vip 'arruolati' per l'evento, giunto ormai alla settima edizione, si sono fatti ritrarre con il classico cappello rosso da Babbo Natale per promuovere la raccolta fondi a favore del progetto 'Cuore di bimbi', che punta a coprire le spese per interventi chirurgici al cuore. Tutti potranno contribuire con una piccola donazione sabato 26 e domenica 27 novembre: basterà cercare uno dei 180 banchetti allestiti nelle principali piazze italiane (la lista è consultabile sul sito www.aiutareibambini.it).

In segno di ringraziamento per il contributo i volontari della fondazione offriranno in dono un addobbo a forma di cuore per abbellire l'albero di Natale. Nel mondo ogni anno nascono un milione di bambini affetti da gravi cardiopatie: di questi 800 mila hanno poche speranze di sopravvivere perché nel loro Paese mancano i medici o le strutture ospedaliere per operarli. Il progetto 'Cuore di bimbi' dal 2005 realizza missioni di medici italiani volontari all'estero in India, Nepal, Kazakistan, Uzbekistan, Cameroun. Altri bambini vengono trasferiti in Italia. Sono già 350 i babypazienti operati, altre migliaia di bambini hanno invece ricevuto una diagnosi corretta e una cura. Supportano l'evento gli sponsor Kairos e Penny Market.

giovedì 24 novembre 2011

Medicina: 2 mila euro al mese per un bimbo autistico, famiglie in rivolta sul web

Roma, 24 nov. (Adnkronos Salute) - Fino a 2 mila euro al mese sborsati di tasca propria dalle famiglie italiane con un bambino autistico. Dribblando la burocrazia delle Asl, le difficoltà con la scuola 'impermeabile' ai terapisti esterni, il sostegno che spesso è un miraggio. E cercando di far quadrare i conti del bilancio familiare con le richieste d'oro che arrivano dai consulenti e dai terapisti privati, spesso stranieri, in un mercato che sembra non risentire affatto della crisi.

La rivolta dei genitori italiani con bambini autistici parte dal web: "Vogliamo denunciare una situazione difficile e troppo spesso ignorata", spiega all'Adnkronos Salute Gianni Papa, insegnante di sostegno della provincia di Varese, padre di due bambini (di cui uno con autismo), e combattivo blogger creatore di 'autismoincazziamoci.org': un blog per ''l'autismo da combattimento", nato più di un anno fa e che oggi calamita mille persone al giorno. Proprio grazie a Papa su Facebook è nato un gruppo, 'Il costo dell'autismo', che fotografa le spese affrontate dai genitori per gli interventi cognitivo comportamentali.

"Trattamenti che secondo le linee guida, tutte le linee guida, devono essere intensivi, precoci e, appunto, di tipo cognitivo comportamentale per aiutare i nostri figli ad acquisire le competenze necessarie per vivere nel mondo", dice Papa. Ma che costano un occhio della testa, perché sono al di fuori del Servizio sanitario nazionale. Il conto è presto fatto: da 1.300 a 1.500 euro al mese per le terapie (non scaricabili), 170-300 euro per i consulenti formati ad hoc, quando non si tratta di 'guru' del metodo Aba (Applied Behavior Analysis â€" Analisi applicata del comportamento) in arrivo dall'estero. E poi vanno aggiunti i costi per i materiali (foto, immagini e cartoncini) usati dai terapisti e quelli per i rinforzi: "Come l'iPad, strumento usato come premio per stimolare il bambino a fare determinate cose. Mio figlio lo adora, e adesso toglierglielo è diventato un problema", racconta Papa con un sorriso.

"Alla fine, sul conto mio e di mia moglie, restano ogni mese poche centinaia di euro. Anche se cerchiamo di risparmiare in ogni modo, affidandoci anche a una consulente giovane, che comunque prende 50 euro l'ora. Più di un neurochirurgo". Il papà blogger è arrabbiato, così come i tanti componenti del gruppo e i genitori con cui è in contatto sul web. "Si tratta di un mercato privato, che proprio per questo è senza limiti. Solo creando dei servizi pubblici si potrebbero abbassare i prezzi".

Ma l'autismo non è una malattia 'di moda': "Se ne parla troppo poco, e ancora oggi nei servizi sanitari domina l'approccio relazionale-familiare e psicodinamico. Risultato? Anni di psicoterapia familiare prima di interventi che partano dal problema del bambino, cercando di risolverlo", dice Papa. E se i servizi delle unità di neuropsichiatria infantile sono troppo spesso "'impermeabili' all'approccio cognitivo comportamentale, tranne in rari casi come il Centro di Fano e quello di Bologna, la scuola non è certo più aperta". Questa, infatti, per le famiglie sarebbe la soluzione ideale, dal momento che il bambino passa a scuola molte ore. "Ma gli insegnanti non sono formati e spesso le scuole rifiutano di far entrare in classe il terapista privato scelto e pagato dai genitori". E gli insegnanti di sostegno? "Quando ci sono, molto spesso fanno ostruzionismo anche loro", assicura.

Ma se i bambini a scuola devono anche imparare a essere autonomi, i piccoli con autismo devono prima imparare a chiedere, a relazionarsi con gli altri, altrimenti sono naturalmente portati a fare da soli. "Con loro servono interventi mirati", sottolinea il papà. Così occorre concentrare le terapie dopo la scuola. Non solo. Capita anche di dover battagliare a suon di carte bollate con la Asl. "Io ho un bambino che farà 6 anni a dicembre e ho da poco vinto la causa con la Asl per ottenere l'accompagnamento, che non ci era stato riconosciuto. Ci era stato detto che, comunque, si trattava di un bambino piccolo e che avremmo dovuto stargli dietro in ogni caso, ma io mio figlio non posso lasciarlo un attimo. Abbiamo fatto causa e l'abbiamo vinta, ma altre famiglie magari finiscono per rinunciare e accontentarsi. Questo non è giusto", conclude.

Arte: Brunelleschi, attribuita nuova Madonna con Bambino in stucco dipinto e dorato

Firenze, 24 nov. - (Adnkronos) - Una scultura raffigurante la ''Madonna con Bambino'' attribuita a Filippo Brunelleschi e' stata donata dal notaio fiorentino Massimo Ersoch alla Cattedrale di Firenze. La scultura, in stucco dipinto e dorato (66,5 x 87 x 20 cm), sara' collocata vicino all'altare maggiore del Duomo a partire dalla vigilia di Avvento, sabato 26 novembre, per essere sottoposta alla venerazione e ammirazione dei fedeli nelle settimane che precedono il Natale; poi sara' collocata definitivamente nella Cappella di San Pietro della Cattedrale. La ''Madonna col Bambino'', opera del primo Quattrocento fiorentino attribuita ora per la prima volta a Filippo Brunelleschi (1377-1446), mostra Maria a mezza figura che tiene in braccio un tenero Gesu' affettuosamente posato con la fronte alla guancia della madre. Ad una parentela brunelleschiana era giunto autonomamente il collezionista Massimo Ersoch, che aveva personalmente confrontato la sua Madonna, acquistata presso un antiquario fiorentino di via Maggio senza notizie sulla storia e sulla provenienza, e i rilievi del Brunelleschi a Pistoia e nel Museo Nazionale del Bargello. Sia quest'opera donata alla Cattedrale di Firenze che altre Madonne della stessa 'famiglia' risultano discendenti da un archetipo illustre: una Madonna col Bambino in terracotta policroma, dipinta a freddo, che si trova nel Museo Bandini di Fiesole. Lo studioso Luciano Bellosi aveva svolto numerose ricerche volte a ricostruire l'attivita' di Brunelleschi nella scultura e nella plastica. La Madonna di Fiesole fu cosi' inserita nell'ideale catalogo brunelleschiano e collocata nei primissimi anni del Quattrocento. Le altre risultano derivazioni da quell'illustre modello ed eseguite da parte di collaboratori del grande maestro.

mercoledì 23 novembre 2011

Sanita' Lazio: clown dottori al Gemelli per regalare un sorriso ai bimbi ricoverati

Roma, 23 nov. (Adnkronos Salute) - Dalla Pediatria alla Neuropsichiatria infantile, dalla Neurochirurgia all'Oncologia pediatrica, insieme a clown dottori coloratissimi, bolle di sapone e un po' di regali. Ha preso il via alle 10.30 di questa mattina il tour dell'assessore alla Famiglia, all'educazione e ai giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo nei reparti pediatrici del policlinico universitario 'Agostino Gemelli' di Roma. L'assessore infatti ha voluto portare un sorriso ai piccoli ricoverati.

"Sono qui per incontrare questi bambini - spiega De Palo - e per dire grazie ai pediatri e a quei 'nasi rossi' che rendono più umana una puntura o una medicazione. Ridare il sorriso a un bambino ricoverato e' rendere la nostra città più accogliente". Un'occasione, dunque, nella Settimana mondiale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, per sottolineare l'importanza di chi lavora per far si' che l'esperienza del ricovero e della malattia possa essere vissuta dai più piccoli senza perdere il gusto della propria eta'.

De Palo ha anche portato un dono per questi piccoli ricoverati: un astuccio con matite colorate per tutti, biglietti omaggio per accedere alla Casina di Raffaello a Villa Borghese per i bambini con meno di 7 anni, e un biglietto omaggio per Technotown, il museo della scienza, per quelli con più di 7 anni.

La presenza di questi clown dottori "è molto gradita - aggiunge Andrea Cambieri, direttore sanitario del Gemelli - perché allevia la durezza di alcune situazioni in ospedale. In questi reparti difficili l'umanizzazione è metà della cura. Tutte quelle associazioni che fiancheggiano l'ospedale, dunque, lo arricchiscono. E il sorriso aiuta a guarire, nei bambini ancora di più. Siamo grati per questa iniziativa al Comune e a Roma Capitale".

"Dovremmo cercare di sviluppare quel patto e quell'alleanza terapeutica - continua l'assessore De Palo - dove l'ospedale non deve essere lasciato solo. C'è bisogno di un'alleanza tra associazioni e Istituzioni per mettere al centro di tutto la famiglia e i bambini. E rendere umani questi ambienti che sono luoghi dove il bene comune viene fatto ogni giorno".

La visita al Gemelli è la prima tappa di un tour che l'assessore De Palo farà nei policlinici romani in cui sono ricoverati bambini. Le prossime visite saranno all'Umberto I, al Sant'Eugenio, al San Camillo, al Sant'Andrea, al Policlinico di Tor Vergata, al Grassi di Ostia e al Villa San Pietro.

Sanita' Lazio: clown dottori al Gemelli per regalare un sorriso ai bimbi ricoverati

Roma, 23 nov. (Adnkronos Salute) - Dalla Pediatria alla Neuropsichiatria infantile, dalla Neurochirurgia all'Oncologia pediatrica, insieme a clown dottori coloratissimi, bolle di sapone e un po' di regali. Ha preso il via alle 10.30 di questa mattina il tour dell'assessore alla Famiglia, all'educazione e ai giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo nei reparti pediatrici del policlinico universitario 'Agostino Gemelli' di Roma. L'assessore infatti ha voluto portare un sorriso ai piccoli ricoverati.

"Sono qui per incontrare questi bambini - spiega De Palo - e per dire grazie ai pediatri e a quei 'nasi rossi' che rendono più umana una puntura o una medicazione. Ridare il sorriso a un bambino ricoverato e' rendere la nostra città più accogliente". Un'occasione, dunque, nella Settimana mondiale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, per sottolineare l'importanza di chi lavora per far si' che l'esperienza del ricovero e della malattia possa essere vissuta dai più piccoli senza perdere il gusto della propria eta'.

De Palo ha anche portato un dono per questi piccoli ricoverati: un astuccio con matite colorate per tutti, biglietti omaggio per accedere alla Casina di Raffaello a Villa Borghese per i bambini con meno di 7 anni, e un biglietto omaggio per Technotown, il museo della scienza, per quelli con più di 7 anni.

La presenza di questi clown dottori "è molto gradita - aggiunge Andrea Cambieri, direttore sanitario del Gemelli - perché allevia la durezza di alcune situazioni in ospedale. In questi reparti difficili l'umanizzazione è metà della cura. Tutte quelle associazioni che fiancheggiano l'ospedale, dunque, lo arricchiscono. E il sorriso aiuta a guarire, nei bambini ancora di più. Siamo grati per questa iniziativa al Comune e a Roma Capitale".

"Dovremmo cercare di sviluppare quel patto e quell'alleanza terapeutica - continua l'assessore De Palo - dove l'ospedale non deve essere lasciato solo. C'è bisogno di un'alleanza tra associazioni e Istituzioni per mettere al centro di tutto la famiglia e i bambini. E rendere umani questi ambienti che sono luoghi dove il bene comune viene fatto ogni giorno".

La visita al Gemelli è la prima tappa di un tour che l'assessore De Palo farà nei policlinici romani in cui sono ricoverati bambini. Le prossime visite saranno all'Umberto I, al Sant'Eugenio, al San Camillo, al Sant'Andrea, al Policlinico di Tor Vergata, al Grassi di Ostia e al Villa San Pietro.

Pediatria: anche nei bimbi occhio a girovita, ecco i test spia di obesità

Milano, 23 nov. (Adnkronos Salute) - Metro della sarta alla mano per capire se i rotoli del bimbo sono davvero 'tutta salute', o piuttosto l'anticamera di una vita da 'extralarge'. Anche da bambini il girovita è un parametro da tenere sotto controllo, avverte Marcello Giovannini, presidente della Società italiana di nutrizione pediatrica. L'esperto, professore emerito di pediatria all'università degli Studi di Milano e capo del Comitato scientifico della Fondazione Istituto Danone, durante un incontro organizzato nel capoluogo lombardo ha passato in rassegna i test utili a scoprire se il 'cucciolo di casa' è fuori forma. Diagnosi precoce, infatti, significa anche prevenzione. Perché se un bimbo è obeso, il rischio che rimanga tale anche da adulto è da 2 a 6,5 volte superiore rispetto al caso in cui il bambino è normopeso.

I dati del ministero della Salute (indagine Okkio 2010), ricorda Giovannini, indicano che tra i bambini italiani in età scolare oltre uno su 4 (22,9%) è sovrappeso e più di uno su 10 (11,1%) obeso. Un rischio da monitorare con attenzione fin dai primi mesi di vita. Ma come? "Fino a 24 mesi il dato da tenere sotto osservazione è il rapporto peso/lunghezza - spiega il pediatra - Il valore soglia (cut-off) è all'85° percentile per il sovrappeso e al 95° percentile per l'obesità. Dopo i 24 mesi si può utilizzare anche l'indice di massa corporea Bmi", cioè il peso in chili fratto l'altezza in metri elevata al quadrato.

"In questo caso - precisa lo specialista - come valore cut-off per il sovrappeso si considera il percentile di Bmi coincidente con un Bmi di 25 una volta compiuti i 18 anni", mentre la spia di obesità è "il percentile di Bmi coincidente con un Bmi di 30 a 18 anni. Il calcolo del Bmi è raccomandato ad ogni controllo clinico". Ma "anche la plica tricipitale (misura dello 'spessore' del grasso sottocutaneo nella parte superiore del braccio, confrontata con specifiche tabelle, ndr) può essere usata per diagnosticare l'eccesso di peso". Una volta diagnosticati sovrappeso o obesità, plicometria e rilevazione del girovita sono strumenti chiave per 'dosare' la massa adiposa e svelare un eventuale rischio metabolico.

Anche "in età pediatrica - continua Giovannini - la circonferenza della vita può essere considerata da sola un marcatore di rischio cardiovascolare nei soggetti in sovrappeso". Se per gli adulti 'l'allarme rosso' scatta superati i 102 centimetri per gli uomini e i 88 per le donne, per interpretare il girovita dei bambini esistono specifiche tabelle di riferimento in cui i valori soglia variano con l'età. In tutti i casi, comunque, il cut-off è al 90° percentile (per fare un esempio, circa 55 centimetri e mezzo per i bimbi dai 5 ai 6 anni). "Inoltre - aggiunge il pediatra - è stato recentemente suggerito che un rapporto tra circonferenza vita e altezza, espressi in centrimetri, superiore a 0,5 sia associato a un rischio più elevato di sviluppare patologie cardiovascolari" in età adulta.

Durante l'incontro milanese sono stati analizzati gli indicatori di sovrappeso e obesità anche negli adulti, con un focus particolare sul Bmi. "L'intervallo dei valori compresi tra 18,5 e 24,99 - ricorda Andrea Ghiselli, dirigente dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran) e membro del Comitato scientifico della Fondazione Istituto Danone - costituisce il range di normalità e definisce il gruppo a minore rischio di mortalità. Valori più alti (ma anche più bassi) si associano a un maggiore rischio di morte e di malattia. Nel caso dell'adulto, tuttavia - precisa l'esperto - non sempre il Bmi è un indicatore accurato di rischio cardiovascolare, poiché è un parametro che da solo non dà informazioni sulla composizione corporea". E siccome per valutare i pericoli per cuore e arterie "sembra essere più importante la distribuzione del tessuto adiposo, piuttosto che il semplice dato di quantità di tessuto adiposo, un modo a buon mercato e facile per tutti è la misura del girovita, che segnala la presenza di obesità addominale".

L'ultimo argomento affrontato dagli esperti vede protagonista il microbiota intestinale, nuovo termine tecnico con cui si intende la più 'familiare' microflora intestinale. Secondo gli ultimi studi - evidenziano infatti gli specialisti - i batteri presenti nel nostro apparato digerente, condizionando l'assorbimento dei cibi, potrebbero influenzare anche l'ago della bilancia. Ad oggi sono disponibili in letteratura circa 200 articoli sul possibile rapporto tra obesità e gruppi batterici che abitano nell'intestino, anche se molte di queste ricerche riguardano studi su modello animale. "Mano a mano che si accumulano i dati è sempre più evidente che esiste un legame", afferma Lorenzo Morelli, preside della Facoltà di agraria all'università Cattolica di Piacenza e vice presidente del Comitato scientifico della Fondazione Istituto Danone. "Ma quali siano i batteri protagonisti di questo rapporto ancora non è chiaro, in quanto i fattori confondenti quali la dieta, l'età e altri rendono difficile elaborare una regola universalmente valida".

Pediatria: anche nei bimbi occhio a girovita, ecco i test spia di obesità

Milano, 23 nov. (Adnkronos Salute) - Metro della sarta alla mano per capire se i rotoli del bimbo sono davvero 'tutta salute', o piuttosto l'anticamera di una vita da 'extralarge'. Anche da bambini il girovita è un parametro da tenere sotto controllo, avverte Marcello Giovannini, presidente della Società italiana di nutrizione pediatrica. L'esperto, professore emerito di pediatria all'università degli Studi di Milano e capo del Comitato scientifico della Fondazione Istituto Danone, durante un incontro organizzato nel capoluogo lombardo ha passato in rassegna i test utili a scoprire se il 'cucciolo di casa' è fuori forma. Diagnosi precoce, infatti, significa anche prevenzione. Perché se un bimbo è obeso, il rischio che rimanga tale anche da adulto è da 2 a 6,5 volte superiore rispetto al caso in cui il bambino è normopeso.

I dati del ministero della Salute (indagine Okkio 2010), ricorda Giovannini, indicano che tra i bambini italiani in età scolare oltre uno su 4 (22,9%) è sovrappeso e più di uno su 10 (11,1%) obeso. Un rischio da monitorare con attenzione fin dai primi mesi di vita. Ma come? "Fino a 24 mesi il dato da tenere sotto osservazione è il rapporto peso/lunghezza - spiega il pediatra - Il valore soglia (cut-off) è all'85° percentile per il sovrappeso e al 95° percentile per l'obesità. Dopo i 24 mesi si può utilizzare anche l'indice di massa corporea Bmi", cioè il peso in chili fratto l'altezza in metri elevata al quadrato.

"In questo caso - precisa lo specialista - come valore cut-off per il sovrappeso si considera il percentile di Bmi coincidente con un Bmi di 25 una volta compiuti i 18 anni", mentre la spia di obesità è "il percentile di Bmi coincidente con un Bmi di 30 a 18 anni. Il calcolo del Bmi è raccomandato ad ogni controllo clinico". Ma "anche la plica tricipitale (misura dello 'spessore' del grasso sottocutaneo nella parte superiore del braccio, confrontata con specifiche tabelle, ndr) può essere usata per diagnosticare l'eccesso di peso". Una volta diagnosticati sovrappeso o obesità, plicometria e rilevazione del girovita sono strumenti chiave per 'dosare' la massa adiposa e svelare un eventuale rischio metabolico.

Anche "in età pediatrica - continua Giovannini - la circonferenza della vita può essere considerata da sola un marcatore di rischio cardiovascolare nei soggetti in sovrappeso". Se per gli adulti 'l'allarme rosso' scatta superati i 102 centimetri per gli uomini e i 88 per le donne, per interpretare il girovita dei bambini esistono specifiche tabelle di riferimento in cui i valori soglia variano con l'età. In tutti i casi, comunque, il cut-off è al 90° percentile (per fare un esempio, circa 55 centimetri e mezzo per i bimbi dai 5 ai 6 anni). "Inoltre - aggiunge il pediatra - è stato recentemente suggerito che un rapporto tra circonferenza vita e altezza, espressi in centrimetri, superiore a 0,5 sia associato a un rischio più elevato di sviluppare patologie cardiovascolari" in età adulta.

Durante l'incontro milanese sono stati analizzati gli indicatori di sovrappeso e obesità anche negli adulti, con un focus particolare sul Bmi. "L'intervallo dei valori compresi tra 18,5 e 24,99 - ricorda Andrea Ghiselli, dirigente dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran) e membro del Comitato scientifico della Fondazione Istituto Danone - costituisce il range di normalità e definisce il gruppo a minore rischio di mortalità. Valori più alti (ma anche più bassi) si associano a un maggiore rischio di morte e di malattia. Nel caso dell'adulto, tuttavia - precisa l'esperto - non sempre il Bmi è un indicatore accurato di rischio cardiovascolare, poiché è un parametro che da solo non dà informazioni sulla composizione corporea". E siccome per valutare i pericoli per cuore e arterie "sembra essere più importante la distribuzione del tessuto adiposo, piuttosto che il semplice dato di quantità di tessuto adiposo, un modo a buon mercato e facile per tutti è la misura del girovita, che segnala la presenza di obesità addominale".

L'ultimo argomento affrontato dagli esperti vede protagonista il microbiota intestinale, nuovo termine tecnico con cui si intende la più 'familiare' microflora intestinale. Secondo gli ultimi studi - evidenziano infatti gli specialisti - i batteri presenti nel nostro apparato digerente, condizionando l'assorbimento dei cibi, potrebbero influenzare anche l'ago della bilancia. Ad oggi sono disponibili in letteratura circa 200 articoli sul possibile rapporto tra obesità e gruppi batterici che abitano nell'intestino, anche se molte di queste ricerche riguardano studi su modello animale. "Mano a mano che si accumulano i dati è sempre più evidente che esiste un legame", afferma Lorenzo Morelli, preside della Facoltà di agraria all'università Cattolica di Piacenza e vice presidente del Comitato scientifico della Fondazione Istituto Danone. "Ma quali siano i batteri protagonisti di questo rapporto ancora non è chiaro, in quanto i fattori confondenti quali la dieta, l'età e altri rendono difficile elaborare una regola universalmente valida".

Pediatria: Unicef, in Asia orientale e Pacifico Sos per 30 mln bimbi

Roma, 23 nov. (Adnkronos Salute) - Sos per 30 milioni di bambini in Asia orientale e nell'area del Pacifico. Analizzando la situazione di 7 Paesi di quest'area (Cambogia, Laos, Mongolia, Filippine, Thailandia, Vanuatu e Vietnam), per una popolazione infantile di oltre 93 milioni di bambini, l'Unicef ha rilevato che oltre 30 milioni di bimbi hanno sofferto di almeno una forma di privazione grave - come l'impossibilità di andare a scuola o la mancanza di cibo e acqua o il mancato accesso ai servizi igienico-sanitari - e che più di 13 milioni hanno sofferto di due o più forme gravi di privazione.

Il nuovo studio targato Unicef mostra come la povertà colpisca i bambini in modi molto diversi rispetto agli adulti. Di conseguenza, sottolinea l'organizzazione umanitaria, i responsabili politici dovrebbero guardare oltre gli indicatori di reddito familiare per ottenere un quadro più completo della povertà. "Lo studio dimostra che gli aumenti di reddito, compresi i Paesi di medio livello presenti in quest'area, non si sono sempre tradotti in vantaggi per i bambini - sottolinea Mahesh Patel, regional advisory Unicef per le politiche sociali - Qualsiasi politica basata sull'equità e sulla riduzione delle disparità deve cominciare dalla riduzione della povertà infantile".

Lo studio dell'Unicef, intitolato 'Global Study on Child Poverty and Disparity', ha coinvolto 53 Paesi in tutto il mondo di cui 7 dell'Asia orientale e del Pacifico, con l'obiettivo di porre l'attenzione sulle privazioni subite quotidianamente dai bambini e sul conseguente impatto negativo sullo sviluppo nazionale.

Lo studio evidenzia vari tipi di disparità, ad esempio tra l'ambiente rurale e urbano: la povertà infantile era del 30% più elevata nelle aree agresti della Cambogia rispetto a quelle urbane; il 60% più accentuata nelle zone rurali della Thailandia, il 130% più alta nelle campagne delle Filippine e il 180% più elevata nelle zone rurali del Vietnam.

Le disparità all'interno dei Paesi sono, in alcuni casi, più pronunciate rispetto alla disparità tra i Paesi a basso e medio reddito. Ad esempio, il numero di bambini che soffrono di gravi forme di privazione in Vietnam era di 6 volte più alto nel Nord-Ovest, nella regione del delta del Fiume Rosso; mentre era il 50% più alto nel sud della Thailandia rispetto al Nord.

Vi è poi grande disparità nei livelli di povertà e di privazione tra bambini di minoranze etniche, un problema che riguarda quasi tutti e 7 i Paesi esaminati. In Vietnam i bambini appartenenti a minoranze etniche più marginali hanno 11 volte più probabilità di soffrire di gravi privazioni rispetto a quelli provenienti da gruppi etnici dominanti; nelle Filippine la possibilità è 9 volte maggiore e in Thailandia è 15 volte più elevata. La privazione raddoppia nelle famiglie in cui il capofamiglia ha solo il diploma di scuola primaria, rispetto alle famiglie in cui il capofamiglia ha avuto un'istruzione secondaria o superiore.

I figli degli immigrati sono italiani? Ecco perché ora non è così

Le parole del Presidente della Repubblica Napolitano lasceranno il segno: i figli degli immigrati nati in Italia devono essere Italiani. Attualmente la nostra legislazione prevede invece che il diritto di cittadinanza dei figli degli immigrati non si acquisisca automaticamente: ma in Italia, oggi, sono quasi un milione i figli di immigrati. A cosa si deve questa situazione?

La condizione giuridica dei bambini di origine di origine straniera nati in Italia è da un lato strettamente legato alla condizione dei genitori: se i padri ottengono la cittadinanza - dopo 10 anni di residenza legale - questa si trasmette anche ai figli. Dall'altro lato la legge prevede che i minori di origine straniera nati in Italia possano fare richiesta di cittadinanza solo al compimento del 18° anno di età (ed entro il compimento del 19°) a condizione che siano in grado di dimostrare di aver vissuto ininterrottamente sul territorio italiano.

Ma quali diritti implica la cittadinanza italiana?

  • l'acquisto di diritti politici (il diritto di voto alle elezioni locali e nazionali nonché il diritto di essere eletto alle cariche pubbliche);
  • il diritto di accedere senza limitazione (previo concorso) ai posti di lavoro pubblici;
  • il rilascio del passaporto: lo straniero che diventa cittadino ha il diritto di circolazione e soggiorno nel territorio italiano e dell'Unione Europea.
  • il diritto di stabilirsi in Italia anche per i familiari (entro il 4° grado).

Nella cartina ecco qual è la situazione nel nostro Paese, in base alla percentuale di stranieri sul totale della popolazione regionale.:

Falsifica documenti per certificare figli mai nati, denunciata a Bologna

Bologna, 23 nov. (LaPresse) - Al termine di gravidanze non andate a buon fine falsifica i documenti per certificare la nascita dei bambini e ottenere così le relative detrazioni di imposta. Protagonista della vicenda una dipendente dell'ospedale Sant'Orsola Malpighi di Bologna, che è stata denunciata dai Nas per truffa aggravata ai danni di enti pubblici e falso ideologico in documentazione pubblica. La donna, infatti, aveva prodotto false certificazioni comprovanti la nascita dei due figli nel febbraio 2004 e nell'ottobre 2009.

Il danno erariale, secondo le ricostruzioni dei carabinieri è di oltre 33mila euro. Assunta dall'ospedale come operatrice tecnica, infatti, con funzione di supporto assistenziale, negli ultimi 9 anni la donna aveva prestato servizio solamente per 6 giorni con lunghi periodi di malattie ed assenze per maternità, sfruttando due presunte gravidanze, dapprima per complicanze della gestazione e poi per maternità obbligatoria, di fatto non vere o comunque non portate a termine su cui sono in corso accertamenti.

La signora, con vari raggiri, è riuscita a ottenere dai medici del consultorio familiare e dell'ospedale Maggiore di Bologna i certificati di maternità a rischio, omettendo poi di sottoporsi a specifici esami diagnostici per l’accertamento dell’effettivo stato di gravidanza; così ha potuto poi ottenere i lunghi periodi di assenza presso la direzione del policlinico ospedaliero e la direzione provinciale del lavoro.

martedì 22 novembre 2011

Maltempo, nel messinese muore un bimbo di 7 anni. Due dispersi

Messina, 22 nov. (LaPresse) - E' tragico il bilancio del maltempo che ininterrottamente sta colpendo l'Italia da settimane e che oggi a Messina ha provocato due dispersi e una vittima: un bambino di 7 anni. Dal nord Italia le piogge si sono spostate al sud, soprattutto in Sicilia, nella zona del messinese. Dopo un'intera giornata di pioggia una frana si è staccata si è staccata da una parete rocciosa travolgendo il Comune di Saponara e quello di Villafranca. A Saponara i soccorritori di protezione civile, vigili del fuoco e carabinieri sono accorsi sul luogo per accertare l'entità del danno ed estrarre dai detriti i residenti. Un bambino di sette anni è rimasto travolto dalla colata di fango e detriti. Lo confermano dal Comune di Saponara. Due i dispersi, padre e figlio: i soccorritori non sospendono le ricerche sperando di trovarli ancora vivi sotto il fango.

Maltempo, nel messinese muore un bimbo di 7 anni. Due dispersi

Messina, 22 nov. (LaPresse) - E' tragico il bilancio del maltempo che ininterrottamente sta colpendo l'Italia da settimane e che oggi a Messina ha provocato due dispersi e una vittima: un bambino di 7 anni. Dal nord Italia le piogge si sono spostate al sud, soprattutto in Sicilia, nella zona del messinese. Dopo un'intera giornata di pioggia una frana si è staccata si è staccata da una parete rocciosa travolgendo il Comune di Saponara e quello di Villafranca. A Saponara i soccorritori di protezione civile, vigili del fuoco e carabinieri sono accorsi sul luogo per accertare l'entità del danno ed estrarre dai detriti i residenti. Un bambino di sette anni è rimasto travolto dalla colata di fango e detriti. Lo confermano dal Comune di Saponara. Due i dispersi, padre e figlio: i soccorritori non sospendono le ricerche sperando di trovarli ancora vivi sotto il fango.

Salute: in Italia nascono 1.000-1.500 bimbi sordi l'anno, screening nel Lazio

Roma, 22 nov. (Adnkronos Salute) - Ogni anno in Italia nascono dai 1.000 ai 1.500 bambini sordi. Alcune sordità congenite possono manifestarsi dopo la nascita in maniera subdola e progressiva. La grande scommessa della moderna audiologia infantile è il rafforzamento e la promozione dello screening uditivo neonatale universale, cioè su tutti i nati, a rischio e non. E finalmente anche nel Lazio vede la luce un piano di prevenzione - il progetto Dioniso - che si propone di realizzare uno screening uditivo neonatale in numerosi ospedali di Roma e dell'intera Regione.

L'iniziativa, realizzata con il contributo della Regione Lazio e che si svilupperà sotto il coordinamento del Policlinico Umberto I e della Asl RomaH, è stata presentata questa mattina a Roma nel corso della presentazione della Settimana nazionale Airs. "Lo screening uditivo neonatale - spiega Roberto Filipo, direttore del Dipartimento organi di senso della Sapienza e coordinatore del progetto Dioniso - è un'indagine di basso costo e produce elevati benefici in chiave economica per la diminuzione dei costi delle famiglie e della sanità pubblica dovuti ai tempi e strumenti di riabilitazione. E' un'iniziativa che arriva in ritardo rispetto a gran parte delle Regioni italiane, ma finalmente ora anche nel Lazio sarà possibile fare questo tipo di prevenzione e intervenire precocemente, nel periodo ideale di neuroplasticità del linguaggio".

"Già a 3-4 anni - continua Filipo - il bambino sordo corretto e riabilitato precocemente può possedere competenze linguistiche e cognitive equivalenti a quelle dei bambini coetanei normoudenti". "La sordità, sia nell'adulto che nel bambino - aggiunge Giancarlo Cianfrone, presidente Airs onlus - si può ridurre grazie alla diagnosi precoce".

Salute: in Italia nascono 1.000-1.500 bimbi sordi l'anno, screening nel Lazio

Roma, 22 nov. (Adnkronos Salute) - Ogni anno in Italia nascono dai 1.000 ai 1.500 bambini sordi. Alcune sordità congenite possono manifestarsi dopo la nascita in maniera subdola e progressiva. La grande scommessa della moderna audiologia infantile è il rafforzamento e la promozione dello screening uditivo neonatale universale, cioè su tutti i nati, a rischio e non. E finalmente anche nel Lazio vede la luce un piano di prevenzione - il progetto Dioniso - che si propone di realizzare uno screening uditivo neonatale in numerosi ospedali di Roma e dell'intera Regione.

L'iniziativa, realizzata con il contributo della Regione Lazio e che si svilupperà sotto il coordinamento del Policlinico Umberto I e della Asl RomaH, è stata presentata questa mattina a Roma nel corso della presentazione della Settimana nazionale Airs. "Lo screening uditivo neonatale - spiega Roberto Filipo, direttore del Dipartimento organi di senso della Sapienza e coordinatore del progetto Dioniso - è un'indagine di basso costo e produce elevati benefici in chiave economica per la diminuzione dei costi delle famiglie e della sanità pubblica dovuti ai tempi e strumenti di riabilitazione. E' un'iniziativa che arriva in ritardo rispetto a gran parte delle Regioni italiane, ma finalmente ora anche nel Lazio sarà possibile fare questo tipo di prevenzione e intervenire precocemente, nel periodo ideale di neuroplasticità del linguaggio".

"Già a 3-4 anni - continua Filipo - il bambino sordo corretto e riabilitato precocemente può possedere competenze linguistiche e cognitive equivalenti a quelle dei bambini coetanei normoudenti". "La sordità, sia nell'adulto che nel bambino - aggiunge Giancarlo Cianfrone, presidente Airs onlus - si può ridurre grazie alla diagnosi precoce".

Alimenti, bimbi indipendenti a merenda grazie a buon esempio e parole giuste

Roma, 22 nov. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Finiti i tempi in cui le mamme chiamavano i figli dalla finestra mentre giocavano in cortile per dargli la merenda, oggi i bambini già a 7 anni acquisiscono una certa autonomia se, come dimostra un'indagine Eurispes, dispongono di una paghetta. Ai genitori spetta dunque il compito di educarli a compiere scelte alimentari in modo consapevole. Per farlo, ecco i consigli di una psicologa dell'educazione e di una nutrizionista pedagogista che, dal sito www.merendineitaliane.it, aiutano a esplorare questo momento fondamentale nella crescita.

Ebbene, anche in questo caso è fondamentale il valore dell'esempio. "Come prima cosa - raccomanda Anna Maria Ajello, psicologa dell'educazione e docente all'università Sapienza di Roma - evitate liste di alimenti buoni e cattivi: per i bambini più piccoli sono incomprensibili e per i più grandi costituiscono un elemento di potenziale trasgressione". Insomma, piuttosto che parlare di cibi cattivi, è bene spiegare che esistono modalità, quantità e frequenze di consumo corrette, e altre meno. "Molto più utile, inoltre, diversificare l'alimentazione, in modo che bambini e ragazzi non si concentrino solo su alcuni alimenti, quelli per loro più appetitosi".

E' importante poi coinvolgere i propri figli nelle decisioni in campo alimentare. "Siate attenti - continua Ajello dalle pagine di www.merendineitaliane.it - a costruire con loro il menù che durante la settimana intendete proporre, per renderli sempre più consapevoli dei criteri di scelta e quindi potenziali alleati nella realizzazione della vita quotidiana a tavola". Una regola vince su tutte: adottare per primi un comportamento alimentare corretto, per poter essere un modello per i propri figli.

Ma come far capire ai propri bambini qual è il comportamento corretto nei confronti della merenda? Secondo Maria Rita Spreghini, nutrizionista pedagogista, "prima di tutto dobbiamo parlare con i bambini e anche i giochi di parole possono aiutarci. Ripetere che a metà mattina e a metà pomeriggio si fa uno 'spuntino', non uno 'spuntone' aiuta i bimbi a ricordare che non si deve eccedere con le quantità. La merenda deve solo 'ricaricare', per non far arrivare il bambino troppo affamato al pasto successivo, ma nemmeno troppo sazio".

La merenda deve fornire circa il 5-7% dell'energia che serve quotidianamente. "E' importante non saltarla - continua Spreghini - Per avere un'alimentazione equilibrata è fondamentale infatti che ci siano 5 pasti nel corso della giornata: prima colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda del pomeriggio e cena". "Non utilizziamo la merenda o lo spuntino come un premio - raccomanda Spreghini - i bambini devono imparare che mangiare correttamente è un impegno per la loro salute, che è importante per il loro benessere e non è la ricompensa per un'attività svolta".

Per far sì che acquisiscano delle corrette abitudini, poi, è molto importante affiancarli. "Preparare la merenda insieme è il modo più utile per capire le porzioni e cosa scegliere: per questo è consigliabile far sì che i bambini entrino in cucina e che siano presenti nel momento in cui si sceglie cosa mangiare. Preparare insieme un piccolo panino, una macedonia di frutta o scegliere dei biscotti, una fettina di crostata o ciambella o una merendina da forno confezionata è un modo perché il bambino apprenda con l'esempio cosa è più giusto mangiare in quel momento della giornata".

Per spiegare ai bambini che ogni alimento deve essere adatto a un determinato momento della giornata, può essere utile anche ricorrere a qualche metafora. "Il cibo è come un vestito, si sceglie in base all'occasione - spiega Spreghini - parlare con semplicità ai bambini è un modo per fargli capire le differenze tra i vari alimenti. Ad esempio, se un bambino chiede la pizza a merenda, proviamo a fargli capire che è un cibo più adatto per cena, un po' come se volessimo andare a una festa di compleanno in pigiama. Proponiamogli soluzioni valide e, allo stesso tempo, gustose per un bambino come una merendina da forno, un piccolo panino dolce o salato, oppure un frutto di stagione, accompagnati da t+, latte, una spremuta, un frullato, oppure un semplice bicchiere d'acqua: è importante infatti non trascurare i liquidi e la frutta, che i bambini fanno sempre fatica ad accettare".

Qualche consiglio per invogliare i bambini a mangiare anche la frutta a merenda? "Il modo migliore - assicura Spreghini - è puntare sul colore, che attira molto i bambini. Per cui spazio a frutti colorati (e ricchi di vitamine) come arance, mandarini, mele, scegliendo preferibilmente frutta matura e di stagione. Un'idea che funziona è organizzare un frutta-party: proporre, cioè, un buffet in cui la frutta sia protagonista, ricco di macedonie, spiedini di frutta e dolcetti alla frutta".

Proviamo poi a far assaggiare ai bambini anche "frutti meno noti, come il melograno, un perfetto anti-ossidante, dal sapore dolce e anche 'divertente' da scoprire, dal momento che per gustarlo si devono prendere a uno a uno i vari chicchi". Infine niente fretta. "E' importante che i bambini capiscano che il cibo è un valore - conclude Spreghini - anche la merenda non deve essere consumata frettolosamente, ma va gustata. Evitiamo di far mangiare i bambini in macchina mentre rientrano a casa dall'allenamento sportivo o dalle lezioni e cerchiamo anche, entro i limiti del possibile, di non lasciarli mangiare la merenda da soli davanti alla tv o al computer, in attesa del rientro dei genitori".

Cinema: Scorsese, 'Hugo' in 3D per mia figlia

Roma, 22 nov. (Adnkronos) - "Quando il produttore Graham King mi ha proposto di girare un film da 'Hugo Cabret', ne ho parlato con mia figlia e i suoi amici, che in coro mi hanno chiesto: sara' in 3D, vero? Ho sentito che era il momento di lanciarmi in questa avventura". Martin Scorsese, in un'intervista a 'la Repubblica' racconta cosi' la scelta di sperimentarsi con il 3D nel suo ultimo film, 'Hugo', in uscita domani negli Usa e il 3 febbraio in Italia, aggiungendo che "dopo 'Shutter Island' mi piaceva anche l'idea di fare finalmente un film che mia figlia Francesca potesse vedere, e soprattutto avevo voglia di lavorare con dei bambini come protagonisti".

Cinema: Scorsese, 'Hugo' in 3D per mia figlia

Roma, 22 nov. (Adnkronos) - "Quando il produttore Graham King mi ha proposto di girare un film da 'Hugo Cabret', ne ho parlato con mia figlia e i suoi amici, che in coro mi hanno chiesto: sara' in 3D, vero? Ho sentito che era il momento di lanciarmi in questa avventura". Martin Scorsese, in un'intervista a 'la Repubblica' racconta cosi' la scelta di sperimentarsi con il 3D nel suo ultimo film, 'Hugo', in uscita domani negli Usa e il 3 febbraio in Italia, aggiungendo che "dopo 'Shutter Island' mi piaceva anche l'idea di fare finalmente un film che mia figlia Francesca potesse vedere, e soprattutto avevo voglia di lavorare con dei bambini come protagonisti".

lunedì 21 novembre 2011

Usa, bimbo trovato per strada di notte armato di torcia dopo un incubo

Vancouver (Washington, Usa), 21 nov. (LaPresse/AP) - Un bambino di 4 anni vestito con un pigiama di Spider Man è stato trovato alle 3 di notte dalla polizia mentre vagava per le strade di Vancouver con coperta e torcia. Secondo quanto riferiscono le autorità, il piccolo, che stava dormendo a casa della nonna, si è svegliato di soprassalto dopo un incubo ed è uscito per andare alla ricerca della madre. Gli agenti non sono riusciti a trovare la casa del bambino e così lo hanno portato in una vicina stazione di polizia dove gli hanno dato cioccolata e arance e gli hanno fatto guardare i cartoni animati in televisione. È tornato a casa il giorno successivo, dopo la chiamata della madre alle 7 del mattino per denunciare agli agenti la scomparsa.

domenica 20 novembre 2011

(AGI) VIP: KATE IN JEANS, BIMBI DELUSI "NON SEMBRA PRINCIPESSA"

AGI) Londra- La duchessa di Cambridge sceglie un abbigliamento

informale (jeans e maglione) per visitare una scuola per bimbi

difficili, ma i piccoli alunni rimangono delusi: "Non sembra

una principessa. Dove sono i suoi vestiti?". Kate, la moglie

del principe William, ha visitato la scorsa settimana in

assoluta discrezione la Robert Blair Primary School, a Londra,

una scuola che utilizza l'arte-terapia come mezzo educativo

.20111120T074204+0000

venerdì 18 novembre 2011

Nomi filo-nazisti a 4 figli: tutti prelevati da servizi sociali Usa

Newark (New Jersey, Usa), 18 nov. (LaPresse/AP) - In New Jersey una coppia di genitori si è vista sottrarre dai servizi sociali il proprio neonato, dopo che già altri tre figli avevano subito la stessa sorte. Il motivo è sempre lo stesso: un nome ispirato al nazismo. Heath e Deborah Campbell erano saliti agli onori della cronaca nel 2009, quando un supermercato rifiutò di decorare la torta di compleanno del loro bambino, chiamato Adolf Hitler. Lui e le sue due sorelle, anche loro con nomi ispirati al nazismo, Joycelynn Aryan Nation e Hons Lynn Hinler, sono stati portati via alla coppia nel 2009. Ieri è toccato all'ultimo nato, il piccolo Hons. L'avvocato della famiglia, Pasquale Giannetta, ha detto ai giornalisti che il quarto figlio è nato all'Hunterdon medical center ed è stato prelevato subito dai servizi sociali. Per lunedì è prevista un'udienza in cui si deciderà se l'agenzia manterrà la custodia del piccolo. Nei documenti della corte, l'agenzia ha fatto sapere che i bambini erano in pericolo a causa di precedenti violenze in famiglia.

(AGI) FIGLIA ASSEDIATA DA PAPARAZZI, HUGH GRANT RICORRE A GIUDICE

(AGI) Londra - Preoccupato e infastidito dall'assedio dei

paparazzi alla figlia di un anno, Hugh Grant ha ottenuto

dall'Alta Corte inglese un'ingiunzione che ordina ai media di

star lontano dalla piccola e da sua madre. Il protagonista di

"Quattro matrimoni e un funerale" e' divenuto padre a 51 anni

di una bimba venuta al mondo piu' o meno un mese fa; la piccola

e' nata da una fugace relazione con un'aspirante attrice

cinese, Ting Lan Hong. Da allora madre e figlia sono braccate

dai fotografi, ha denunciato l'attore che ha ha ottenuto un

ordine di allontanamento dei paparazzi, che non potranno

avvicinarsi a meno di cento metri dalla bimba.


.20111118T170805+0000

Violenta la figlia per 16 anni, 61enne arrestato nel beneventano

Benevento, 18 nov. (LaPresse) - Per sedici anni ha violentato la figlia, fino a quando la ragazza ha trovato il coraggio di denunciarlo. E' successo a Frasso Telesino, in provincia di Benevento, dove i carabinieri hanno arrestato un 61enne pensionato con l'accusa di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e degli altri due figli. La denuncia è partita alcuni mesi fa, quando la donna, ora 26enne, con l'aiuto della sua psicologa e del fidanzato, ha trovato il coraggio di raccontare i continui abusi sessuali subiti dal padre, iniziati fin da quando lei aveva 10 anni e durati fino all'estate scorsa. Il padre ha sempre immobilizzato e abusato sessualmente della figlia approfittando dell'assenza della madre e degli altri fratelli. La ragazza, però, è riuscita quando aveva 14 anni a registrare un tentativo di violenza su una audiocassetta che ha custodito e poi consegnato ai militari.

Inoltre aveva provato a raccontare alla madre quello che stava succedendo ma la donna, in stato di soggezione del marito, non aveva mai creduto alle richieste di aiuto della figlia. Solo quando la giovane ha rotto il muro di silenzio e trovato il coraggio di raccontare ai carabinieri i continui soprusi del proprio genitore, anche gli altri componenti della famiglia hanno seguito il suo esempio. La moglie, infatti, ha testimoniato i continui maltrattamenti subiti da lei stessa che non aveva mai avuto il coraggio di denunciare e gli altri due figli, le continue percosse quando erano ancora minorenni. L'arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Benevento.

Infanzia: Istat, bambini super-tecnologici, 93% ha cellulare

Roma, 18 nov. (Adnkronos) - Bambini e ragazzi italiani sempre piu' 'tecnologici'. A partire dal telefonino: fra gli 11-17enni, tra il 2000 e il 2011, si e' passati dal 55,6% al 92,7% di minori che hanno un cellare. Non solo: la crescita maggiore si e' verificata tra i piu' piccoli. La quota di ragazzi tra gli 11 e i 13 anni che utilizza il telefonino e' passata, infatti, dal 35,2% al 86,2%, mentre tra i 14 e i 17 anni dal 70,4% al 97,7%. Ma il cellulare non si usa solo per telefonare. Era gia' cosi' nel 2000, ma lo e' ancora di piu' nel 2011. Tra il 2000 e il 2011 diminuisce, infatti, la quota di bambini e ragazzi tra gli 11 e i 17 anni che utilizza il cellulare solo per telefonare, passando dal 20,3% al 3,9%. Tra le funzioni utilizzate del cellulare al primo posto si colloca il telefonare (93,1%), a brevissima distanza l'invio/ricezione messaggi (83,3%). Oltre la meta' dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni gioca con il cellulare, il 48% cambia suonerie e il 47,4% fa uso della rubrica telefonica, il 46,6% ascolta musica. Al settimo posto tra le funzioni utilizzate si colloca fare/ricevere foto (41,7%), seguito dal fare squilletti (38,1%). Con percentuali piu' basse ma comunque di interesse emergono: inviare e ricevere filmati (13,2%), utilizzare l'agenda diario (13,1%), collegarsi a internet (11,6%) e registrare conversazioni (10,9%).

mercoledì 16 novembre 2011

Torino, bambina 10 anni ustionata da stufa in casa, è grave

Torino, 16 nov. (LaPresse) - Una bambina di 10 anni è stata ustionata dal ritorno di fiamma di una stufa a Villarfocchiardo, nel torinese. La piccola stava giocando con una bottiglia d'alcol e dopo averne spruzzato un po' sulla stufa è stata travolta dalla spirale di fuoco. Trasferita all'ospedale di Rivoli, alla piccola sono state diagnosticate ustioni diffuse su gran parte del corpo. E' grave, in prognosi riservata.

Andrea Lehotska, sposata con Bonaga, felice con il figlio della D'Urso

Ufficialmente è sposata con il filosofo Stefano Bonaga, ufficialmente, però, esce allo scoperto pure come fidanzata di Emanuele Berardi, figlio di Barbara D'Urso. Andrea Lehotska, 30 anni il prossimo 2 dicembre, bellissima showgirl slovacca del Chiambretti Night, ha deciso di raccontare il suo amore per il ragazzo 23enne che le ha fatto perdere la testa da un anno a Diva e Donna.Si diceva che la D'Urso non fosse felice dell'unione, tutt'altro. Andrea precisa: "Andiamo d'accordo, suo figlio me lo ha presentato lei". Emanuele è fotografo di reportage e ritrattista. Hanno deciso di raccontare il loro legame perché "prima era prematuro, anche se mi è dispiaciuto mentire". Si sono incontrati grazie a Jonathan, vincitore del GF5 e personaggio sempre nello show di Piero Chiambretti. L'ha uniti la passione per la fotografia.Andrea è andata all'altare con l'ex di Alba Parietti, ma sembra non essere una cosa importante: "Gliel'ho presentato (Emanuele n.d.r.) una volta, sotto casa a Bologna. Ma con Stefano non parlo di queste cose: io non chiedo a lui e lui non chiede a me. Ognuno ha la sua vita". Singolare, ma la showgirl spiega la sua scelta. Ha conosciuto il filosofo sette anni fa e lo ha eletto punto di riferimento: "Non era mai stato sposato e ha scelto di farlo con me. Abbiamo deciso, di comune accordo, di 'sposare i nostri cervelli'". Nessun obbligo di fedeltà. Berardi ama la stravaganza della ragazza, lo fa ridere. Lui ha un fratello più grande, Giammauro, 25 anni, che adora, con il padre Mauro ha un buon rapporto, ma la sua stella è mamma Barbara, con cui vive a Milano e che lo chiama anche dieci volte al giorno. Sta cercando di prendere un monolocale, quello che aveva in affitto l'ha lasciato prima di partire per la Thailandia con la Lehotska. Lì si sono scoperti identici. E la benedizione della D'Urso è stata la ciliegina sulla torta. Le due si erano conosciute a "Uno, due, tre stalla": "Dopo il reality a cui ho partecipato e che lei ha condotto non c'eravamo più viste. Ci siamo ritrovate adesso e andiamo d'accordo, scherziamo ed entrambe prendiamo in giro Emanuele". Happy end. Foto: C.Mangiarotti © Gossip.it

martedì 15 novembre 2011

Fecondazione: Antinori, linee guida discriminatorie e razziste

Roma, 15 nov. (Adnkronos Salute) - No alle nuove Linee guida sulla Legge 40, che non prevede il ricorso alle tecniche di fecondazione assistita per le coppie con malattie genetiche. A esprimere la propria contrarietà è Severino Antinori, presidente della World Association of Reproductive Medicine (Warm), in una nota.

"Si tratta di una decisione oscurantista, liberticida e fortemente discriminatoria - sottolinea il ginecologo - nei confronti di pazienti con patologie genetiche. Grazie alla diagnosi pre-impianto, riammessa dopo il divieto imposto dalla legge 40 del 2004 in seguito al mio ricorso alla Corta Costituzionale, si possono infatti escludere dal trattamento gli embrioni portatori di gravi malattie genetiche quali la beta-talassemia, la fibrosi cistica e la sindrome di Down. Impedire a pazienti portatori di geni per patologie gravi o affetti dalle stesse rappresenta quindi una grave violazione dei diritti umani e un atto fortemente discriminatorio e razzista", ribadisce.

Fecondazione: Gallo (Coscioni), nuove linee guida cancellano decisioni Tribunali

Roma, 15 nov. (Adnkronos Salute) - No alla fecondazione per le coppie con malattie genetiche o quelle in cui è lei, e non lui, a essere colpito da una patologia virale. E no alla diagnosi preimpianto. Sono alcuni punti delle nuove linee guida sulla Legge 40, messe a punto dall'ex sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella e consegnate al Consiglio superiore di sanità (Css) per il necessario parere. "Vengono cancellate le decisioni dei Tribunali, come quelle di Salerno, Firenze e Bologna", contesta Filomena Gallo, segretario dell'associazione Luca Coscioni e presidente dell'associazione Amica Cicogna.

"Non viene recepita affatto - spiega - la consolidata giurisprudenza determinata dalle decisioni dei Tribunali, come quelle di Salerno, Firenze e Bologna, che consentono anche alle coppie fertili portatrici di patologie genetiche di accedere alla fecondazione assistita per effettuare diagnosi preimpianto sull'embrione. Tanti sono i passaggi delle nuove linee guida che ledono gravemente e palesemente i diritti delle coppie - sottolinea - causando altresì un grosso spreco di denaro pubblico".

"Innanzitutto, secondo la Roccella, possono accedere alla fecondazione assistita, oltre alla coppie infertili, solo le coppie fertili in cui il partner maschile risulta affetto da una patologia virale. Sono escluse le coppie fertili portatrici di malattie come la talassemia e la fibrosi cistica, la Sma e le coppie in cui la donna sia portatrice di una patologia virale. Dunque un accesso discriminatorio su base sessuale e in virtu' della tecnica di fecondazione", evidenzia Gallo.

Secondo punto, prosegue Gallo, "le linee guida stravolgono completamente le decisioni dei giudici che fino a oggi e in piena osservanza della giurisprudenza costituzionale hanno obbligato i medici ad impiantare solo l’embrione sano. Esse infatti limitano la diagnosi sull’embrione che dovrà garantirne lo sviluppo. Terzo punto: le nuove linee guida svuotano di contenuto e competenza il ruolo dell’Istituto Superiore di Sanità, che detiene la competenza esclusiva in virtù della Legge 40 e non un governo senza né arte in materia né parte ministeriale totalmente incompetente".

E ancora, denuncia Gallo, "si vuole applicare un sistema di identificazione e schedatura dei pazienti che accedono alla fecondazione assistita, in piena violazione della legge sulla privacy. Infine, gli embrioni abbandonati che, per decreto del ministro Sirchia del 2004 sarebbero dovuti essere inviati nella biobanca di Milano, costata circa 700.000 euro e che costa annualmente circa 80.000 euro pur essendo inutilizzata, dovranno essere conservati, invece, a spese delle Regioni, che già in materia sanitaria sono in grave disavanzo".

"Tutto ciò a danno dei pazienti che di fatto devono pagare di tasca propria l'applicazione delle tecniche poiché il pubblico applica limiti illegittimi", conclude.

Lucca: Livio Berruti e il figlio di Bartali ospiti dell'Oscar dello Sport 2011

Lucca, 15 nov. - (Adnkronos) - Saranno Livio Berruti e Andrea Bartali, figlio di Gino, gli ospiti d'onore degli Oscar della Promozione Sportiva, in programma a Palazzo Ducale sabato 19 novembre alle ore 15.30. Questa mattina, in Sala Giunta, sono state presentate le iniziative che animeranno la giornata di consegna degli Oscar dello Sport. A illustrare il programma il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, il consigliere Luigi Bruni, titolare della delega allo Sport, Giuseppe Lucchesi, presidente del coordinamento degli Enti per la Promozione Sportiva, Renzo Marcinno', segretario del premio e i presidenti degli otto enti che hanno aderito all'iniziativa.

Il tema dell'edizione 2011 del Premio non poteva essere che legato alle Celebrazioni per il Centocinquantesimo anniversario dell'Unita' d'Italia. E, infatti, attraverso ricordi, aneddoti, storie di attivita' sportive in provincia, raccontate da veterani e personaggi dello sport, come Livio Berruti, campione olimpico dei 200 metri piani alle XVII Olimpiadi di Roma 1960, che con il suo racconto fara' rivivere quei giorni. Andrea Bartali, invece, parlera' di suo padre, Gino, e di un modo di vivere lo sport che ha caratterizzato il passato, ma che continua a riflettersi, soprattutto nelle realta' amatoriali, anche nel presente. (segue)

SALUTE: TEST URINE IN GRAVIDANZA PREDICE RISCHIO PREECLAMPSIA

(ASCA) - Roma, 15 nov - Il rischio di preeclampsia, malattia

della gravidanza associata all'ipertensione che puo' essere

fatale per madre e feto, puo' essere predetto con un semplice

test delle urine. Lo hanno dimostrato Vesna Garovic e

colleghi della Mayo Clinic di Rochester (Usa), secondo cui

solo nelle urine delle donne incinte i cui i livelli di

pressione elevata risultavano associati a questo disturbo

sono presenti alcune particolari cellule provenienti dai

reni. Nelle urine delle donne che, invece, portano a termine

la gravidanza senza complicazioni, queste cellule renali non

vengono rilevate. La ricerca, che ha coinvolto un totale di

315 donne in gravidanza, e' stata presentata all'Annual

Kidney Week dell'American Society of Nephrology di Filadelfia

(Stati Uniti).

noe/mpd

lunedì 14 novembre 2011

SALUTE: OBESITA' BIMBI DIPENDE DA FUMO E PESO MAMMA IN GRAVIDANZA

(ASCA) - Roma, 14 nov - L'obesita' infantile puo' essere

predetta a partire dai 3 anni di eta' dei bambini e a

influenzarla, in particolare, e' lo stile di vita materno

durante la gravidanza. A darne la notizia e' un gruppo di

ricercatori canadesi dell'Universita' di Montreal in uno

studio pubblicato su Archives of Pediatric and Adolescent

Medicine, che hanno scoperto che i bambini figli di madri che

durante la gravidanza erano in sovrappeso o avevano

l'abitudine al fumo corrono un rischio maggiore di diventare

sovrappeso o obesi.

''Abbiamo scoperto che tutti i bambini fino ai due anni e

mezzo circa avevano traiettorie di indici di massa corporea

simili'', afferma Laura Pryor, prima autrice dello studio. E'

a partire dai tre anni che, invece, si delineano i primi

cambiamenti nella corporatura. Secondo i ricercatori due

fattori influenzano questo fenomeno molto piu' di altri

criteri precedentemente studiati, come il peso del bambino

alla nascita: l'eccessivo sovrappeso delle mamme durante la

gravidanza e la loro abitudine al fumo.

noe/lus/ss

Sanita': Codacons su Tbc, parte diffida a Regione su test a bimbi nati nel 2010

Roma, 14 nov. (Adnkronos Salute) - Il Codacons non molla la questione della Tbc al Policlinico Gemelli di Roma, e intima alla Regione - alla luce della recente sentenza del Consiglio di Stato - di effettuare i test anche ai bimbi nati nel 2010. "Oggi - spiega il Codacons - per eliminare qualsiasi dubbio sulla decisione del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dal Gemelli, il Codacons ha notificato alla Regione Lazio una diffida urgente nella quale si elencano i casi di bimbi positivi nati nel 2010 che impongono - in osservanza a quanto disposto dallo stesso Consiglio di Stato - di estendere i test sulla Tbc anche all'anno 2010. Nella diffida, premesso che i giudici del Consiglio di Stato hanno ordinato di procedere con il sistema dei cerchi concentrici, andando indietro nei controlli di tre mesi rispetto a qualsiasi caso di positività emersa, si indicano i seguenti casi di bambini positivi: B. L. nato il 17/9/2010; S.G. nato l'8/12/2010; F.F. nato il 15.12.2010; P.S. nato il 12/12/2010". Date queste positività, per il Codacons, "il periodo dei controlli deve essere esteso ai bimbi nati tra maggio e giugno 2010, e fino a tale data la Regione dovrà acquisire al Gemelli i nomi dei bimbi nati nel periodo e avvertire subito i genitori sull'opportunità di sottoporre ai test i propri figli. Ulteriori ritardi da parte dell’amministrazione, infatti, possono rappresentare un pericolo per la salute dei bimbi nati al Gemelli, in quanto si rischia di inficiare gli effetti positivi di una eventuale profilassi". E riguardo alla profilassi, il Codacons depositerà domani alla Procura della Repubblica di Roma le querele avanzate dai genitori di 42 bambini risultati positivi ai test sulla Tbc e sottoposti a profilassi, per danni da effetti collaterali legati all'assunzione del farmaco antibiotico. Tra i principali disturbi accusati dai bimbi, vi sono alterazioni del sonno, nervosismo e inappetenza.

Gb: muore bambina 10 mesi, condannata madre, la forzava a mangiare

Londra, 11 nov. (Adnkronos) - E' stata condannata a 3 anni di reclusione Gloria Dwomoh, accusata dalla Old Bailey di aver causato la morte della figlia di 10 mesi costringendola a ingerire cibi solidi, secondo quanto riportato dalla Bbc. La bambina, che ha iniziato a seguire questa dieta a partire dai 6 mesi di vita, e' morta nel marzo 2010, dopo che il cibo accumulato nei polmoni le ha bloccato le vie respiratorie.

Musica: Giorgia debutta sul palco 'da mamma', portero' mio figlio con me

Roma, 12 nov. (Adnkronos) - "Pensavo che avere un figlio fosse difficile, ma non immaginavo cosi' tanto. Cerco di organizzare gli spazi e i tempi in base a lui: tanto comandano loro, nascono e gestiscono la vita dei grandi, come e' giusto". Giorgia si racconta a "Gente", in edicola da lunedi' 14 novembre. L'artista sta pensando, come hanno fatto Gianna Nannini ed Elisa, di portare con se' il figlio in tour: "Lui e' pure piu' grande. Provero' ma alla fine sara' lui a decidere".

Dopo quattro anni e un figlio, la cantante parla del suo album, Dietro le apparenze, del tour in partenza a gennaio e della sua nuova vita da mamma con il piccolo Samuel. "Io vado in giro come Johnny Stecchino, ripetendo 'non mi somiglia per niente!'. E' biondo platino, sembra svedese. Sembra strano ma anche io fino a 3 anni ero bionda". La neo mamma si dice fiera dell'indipendenza che Samuel gia' mostra di avere nel carattere.

Riflessioni sulla vita con il compagno Emanuel, sulla sua timidezza, ma anche ricordi di infanzia, come quando il padre le fece credere che la canzone Georgia on my mind fosse dedicata a lei. "Si', fino a 11 anni, e' stata una botta, mi sono sentita un po' fessa! Ho superato molto meglio Babbo Natale". E dovendo scegliere tra rimpianti o rimorsi, Giorgia non ha dubbi. "Piu' rimpianti: ma so che non ci si puo' fermare a cio' che non e' stato, alle cose che avrei potuto dire e non ho detto, alle cose mancate con chi non c'e' piu'. Se vivi cosi' ti perdi quello che succede. E io sto cercando di smettere".

Americana vende a rate la figlia neonata per 2mila dollari

Abilene (Texas, Usa), 12 nov. (LaPresse/AP) - Joana Delacruz Huerta, una donna statunitense di 29 anni, ha venduto la figlia di 7 settimane a un'altra donna, Marilu Munoz, in cambio di 2mila dollari da pagare a rate. Entrambe sono state accusate dalle autorità dello Stato del Texas per vendita e acquisto di neonato, grave crimine per cui si rischiano fino a dieci anni di carcere. La polizia locale ha scoperto la vendita della piccola grazie a una soffiata anonima, ricevuta giovedì mattina. Il sergente Lynn Beard ha riferito che alcuni pagamenti erano già stati versati. Al momento le autorità non sanno ancora chi sia il padre biologico della neonata o come le donne siano entrate in contatto. Ora la bambina si trova in una casa di accoglienza, in attesa dell'udienza che nelle prossime settimane deciderà a chi debba essere affidata. "L'abbiamo portata in una struttura dove il personale la sta accudendo con tutte le attenzioni", ha riferito Marleigh Meisner, la portavoce dell'agenzia per la protezione dei minori, Child protective service.

Usa,automobilista vede arma e chiama polizia: era bimbo con giocattolo

Pomona (California, Usa), 12 nov. (LaPresse/AP) - Sei veicoli della polizia sono accorsi in una strada di Chino, in California, dopo che un automobilista preoccupato ha riferito alle autorità di aver visto una persona agitare un'arma all'interno di un minivan. Quando gli agenti hanno fermato il mezzo hanno capito che si trattava solo di un malinteso: all'interno del veicolo hanno infatti trovato un bambino con in mano una pistola giocattolo. Il piccolo stava solo agitando in aria l'arma finta insieme a un amichetto, ma il gioco innocente ha provocato un bello spavento.

Pediatria: Gb, muore bimba di 10 mesi, madre la forzava a mangiare

Londra, 11 nov. (Adnkronos Salute) - E' stata condannata a 3 anni di reclusione Gloria Dwomoh, accusata dalla Old Bailey di aver causato la morte della figlia di 10 mesi costringendola a ingerire cibi solidi, secondo quanto riportato dalla Bbc. La bambina, che ha iniziato a seguire questa dieta a partire dai 6 mesi di vita, è morta nel marzo 2010, dopo che il cibo accumulato nei polmoni le ha bloccato le vie respiratorie. Secondo le accuse la donna avrebbe usato una brocca per far ingerire 'a forza' il cibo alla piccola.

Dwomoh, infermiera di 31 anni, ha negato ogni accusa, affermando che anche lei è stata svezzata nello stesso modo da sua madre. Nonostante questo, il giudice Brian Barker ha affermato che costringere la figlia a mangiare andava contro "i suoi istinti naturali".

L'avvocato della donna, Trevor Burke, ha affermato che la donna "è stata punita abbastanza", ed ha presentato al giudice una petizione firmata da mille persone, tra cui ci sono i familiari e gli amici della donna, per chiedere che la pena venga sospesa.

Pediatria: capricci da mal di testa? Bambino Gesu' insegna segnali spia

Roma, 11 nov. (Adnkronos Salute) - Dolori agli arti inferiori, mal di pancia, mal d'auto, vertigini, torcicollo che dura 2-3 giorni e che si ripete periodicamente in bambini anche al di sotto dell'anno di età. Sono sintomi estremamente frequenti in tutti gli emicranici, adulti e bambini, che spesso nei più piccoli si manifestano indipendentemente dal mal di testa. Segnali 'insospettabili', dunque, ma che possono essere indice di emicrania, la malattia neurologica più diffusa tra i piccoli, principalmente tra coloro che hanno almeno un genitore che ne è affetto. La diagnosi e le strategie terapeutiche per i trattamento delle cefalee in età evolutiva saranno i temi al centro del IV Congresso della sezione interregionale Lazio-Molise della Società italiana per lo studio delle cefalee, in programma domani all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

La cefalea ricorrente è uno dei sintomi più noti dell'emicrania e in età pediatrica ha un'incidenza altissima: ne soffre l'80% dei bambini che, soprattutto se molto piccoli, manifestano il proprio disagio con pianti e capricci. Questi segnali non vanno ignorati o sottovalutati. I bambini cominciano infatti ad essere in grado di lamentare mal di testa intorno ai 2-3 anni di età. La prima cosa da fare in questo caso - sottolineano gli esperti del Bambino Gesù - è rivolgersi al pediatra di famiglia per stabilire se il mal di testa è espressione di emicrania, cioè una patologia vera e propria, o sintomo di altre malattie come sinusiti, patologie cerebrali potenzialmente serie o difetti di vista.

Il secondo passo è contattare un centro specializzato. Il Centro cefalee del Bambino Gesù, grazie all'approccio multidisciplinare che coinvolge neurologo, oculista, otorinolaringoiatra, gastroenterologo e psicologo, garantisce un trattamento a 360 gradi del bambino con episodi di mal di testa: dalla diagnosi alla terapia più adeguata, seguendo il piccolo lungo un percorso di follow-up.

sabato 12 novembre 2011

Musica: Giorgia debutta sul palco 'da mamma', portero' mio figlio con me

Roma, 12 nov. (Adnkronos) - "Pensavo che avere un figlio fosse difficile, ma non immaginavo cosi' tanto. Cerco di organizzare gli spazi e i tempi in base a lui: tanto comandano loro, nascono e gestiscono la vita dei grandi, come e' giusto". Giorgia si racconta a "Gente", in edicola da lunedi' 14 novembre. L'artista sta pensando, come hanno fatto Gianna Nannini ed Elisa, di portare con se' il figlio in tour: "Lui e' pure piu' grande. Provero' ma alla fine sara' lui a decidere".

Dopo quattro anni e un figlio, la cantante parla del suo album, Dietro le apparenze, del tour in partenza a gennaio e della sua nuova vita da mamma con il piccolo Samuel. "Io vado in giro come Johnny Stecchino, ripetendo 'non mi somiglia per niente!'. E' biondo platino, sembra svedese. Sembra strano ma anche io fino a 3 anni ero bionda". La neo mamma si dice fiera dell'indipendenza che Samuel gia' mostra di avere nel carattere.

Riflessioni sulla vita con il compagno Emanuel, sulla sua timidezza, ma anche ricordi di infanzia, come quando il padre le fece credere che la canzone Georgia on my mind fosse dedicata a lei. "Si', fino a 11 anni, e' stata una botta, mi sono sentita un po' fessa! Ho superato molto meglio Babbo Natale". E dovendo scegliere tra rimpianti o rimorsi, Giorgia non ha dubbi. "Piu' rimpianti: ma so che non ci si puo' fermare a cio' che non e' stato, alle cose che avrei potuto dire e non ho detto, alle cose mancate con chi non c'e' piu'. Se vivi cosi' ti perdi quello che succede. E io sto cercando di smettere".

Americana vende a rate la figlia neonata per 2mila dollari

Abilene (Texas, Usa), 12 nov. (LaPresse/AP) - Joana Delacruz Huerta, una donna statunitense di 29 anni, ha venduto la figlia di 7 settimane a un'altra donna, Marilu Munoz, in cambio di 2mila dollari da pagare a rate. Entrambe sono state accusate dalle autorità dello Stato del Texas per vendita e acquisto di neonato, grave crimine per cui si rischiano fino a dieci anni di carcere. La polizia locale ha scoperto la vendita della piccola grazie a una soffiata anonima, ricevuta giovedì mattina. Il sergente Lynn Beard ha riferito che alcuni pagamenti erano già stati versati. Al momento le autorità non sanno ancora chi sia il padre biologico della neonata o come le donne siano entrate in contatto. Ora la bambina si trova in una casa di accoglienza, in attesa dell'udienza che nelle prossime settimane deciderà a chi debba essere affidata. "L'abbiamo portata in una struttura dove il personale la sta accudendo con tutte le attenzioni", ha riferito Marleigh Meisner, la portavoce dell'agenzia per la protezione dei minori, Child protective service.

Usa,automobilista vede arma e chiama polizia: era bimbo con giocattolo

Pomona (California, Usa), 12 nov. (LaPresse/AP) - Sei veicoli della polizia sono accorsi in una strada di Chino, in California, dopo che un automobilista preoccupato ha riferito alle autorità di aver visto una persona agitare un'arma all'interno di un minivan. Quando gli agenti hanno fermato il mezzo hanno capito che si trattava solo di un malinteso: all'interno del veicolo hanno infatti trovato un bambino con in mano una pistola giocattolo. Il piccolo stava solo agitando in aria l'arma finta insieme a un amichetto, ma il gioco innocente ha provocato un bello spavento.

venerdì 11 novembre 2011

Pediatria: Gb, muore bimba di 10 mesi, madre la forzava a mangiare

Londra, 11 nov. (Adnkronos Salute) - E' stata condannata a 3 anni di reclusione Gloria Dwomoh, accusata dalla Old Bailey di aver causato la morte della figlia di 10 mesi costringendola a ingerire cibi solidi, secondo quanto riportato dalla Bbc. La bambina, che ha iniziato a seguire questa dieta a partire dai 6 mesi di vita, è morta nel marzo 2010, dopo che il cibo accumulato nei polmoni le ha bloccato le vie respiratorie. Secondo le accuse la donna avrebbe usato una brocca per far ingerire 'a forza' il cibo alla piccola.

Dwomoh, infermiera di 31 anni, ha negato ogni accusa, affermando che anche lei è stata svezzata nello stesso modo da sua madre. Nonostante questo, il giudice Brian Barker ha affermato che costringere la figlia a mangiare andava contro "i suoi istinti naturali".

L'avvocato della donna, Trevor Burke, ha affermato che la donna "è stata punita abbastanza", ed ha presentato al giudice una petizione firmata da mille persone, tra cui ci sono i familiari e gli amici della donna, per chiedere che la pena venga sospesa.

Pediatria: capricci da mal di testa? Bambino Gesu' insegna segnali spia

Roma, 11 nov. (Adnkronos Salute) - Dolori agli arti inferiori, mal di pancia, mal d'auto, vertigini, torcicollo che dura 2-3 giorni e che si ripete periodicamente in bambini anche al di sotto dell'anno di età. Sono sintomi estremamente frequenti in tutti gli emicranici, adulti e bambini, che spesso nei più piccoli si manifestano indipendentemente dal mal di testa. Segnali 'insospettabili', dunque, ma che possono essere indice di emicrania, la malattia neurologica più diffusa tra i piccoli, principalmente tra coloro che hanno almeno un genitore che ne è affetto. La diagnosi e le strategie terapeutiche per i trattamento delle cefalee in età evolutiva saranno i temi al centro del IV Congresso della sezione interregionale Lazio-Molise della Società italiana per lo studio delle cefalee, in programma domani all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

La cefalea ricorrente è uno dei sintomi più noti dell'emicrania e in età pediatrica ha un'incidenza altissima: ne soffre l'80% dei bambini che, soprattutto se molto piccoli, manifestano il proprio disagio con pianti e capricci. Questi segnali non vanno ignorati o sottovalutati. I bambini cominciano infatti ad essere in grado di lamentare mal di testa intorno ai 2-3 anni di età. La prima cosa da fare in questo caso - sottolineano gli esperti del Bambino Gesù - è rivolgersi al pediatra di famiglia per stabilire se il mal di testa è espressione di emicrania, cioè una patologia vera e propria, o sintomo di altre malattie come sinusiti, patologie cerebrali potenzialmente serie o difetti di vista.

Il secondo passo è contattare un centro specializzato. Il Centro cefalee del Bambino Gesù, grazie all'approccio multidisciplinare che coinvolge neurologo, oculista, otorinolaringoiatra, gastroenterologo e psicologo, garantisce un trattamento a 360 gradi del bambino con episodi di mal di testa: dalla diagnosi alla terapia più adeguata, seguendo il piccolo lungo un percorso di follow-up.

Gb: muore bambina 10 mesi, condannata madre, la forzava a mangiare

Londra, 11 nov. (Adnkronos) - E' stata condannata a 3 anni di reclusione Gloria Dwomoh, accusata dalla Old Bailey di aver causato la morte della figlia di 10 mesi costringendola a ingerire cibi solidi, secondo quanto riportato dalla Bbc. La bambina, che ha iniziato a seguire questa dieta a partire dai 6 mesi di vita, e' morta nel marzo 2010, dopo che il cibo accumulato nei polmoni le ha bloccato le vie respiratorie.

giovedì 10 novembre 2011

INFLUENZA: ESPERTO, FAR BERE DI PIU' BIMBI SE FEBBRE SALE

(ASCA) - Roma, 10 nov - Malanni di stagione in agguato?

Meglio batterli sul tempo, soprattutto nei piu' piccoli. Con

una buona idratazione, ad esempio, una mossa ideale contro

molti tipi di disturbi tipici del periodo invernale:

raffreddore, tosse, febbre e gastroenterite.

''Il corpo umano e' formato principalmente di acqua e nei

piu' piccoli la proporzione e' notevolmente maggiore rispetto

a quella degli adulti, con relative perdite giornaliere piu'

elevate che arrivano a raggiungere il 15% del peso corporeo

nei primi mesi di vita - spiega Marcello Giovannini, docente

di Pediatria dell'Universita' degli Studi di Milano e membro

del Comitato Scientifico Acqua Panna -. I bambini sono dunque

particolarmente esposti al rischio di disidratazione, questo

e' ancora piu' vero in caso di malattie da raffreddamento e

di influenza caratterizzati ad esempio da episodi ripetuti di

diarrea e vomito''.

E se l'influenza e' particolarmente cattiva di quanto

aumenta il fabbisogno di liquidi? ''In caso di rialzo

febbrile aumenta del 10% per ogni grado di temperatura

maggiore a 37.0* - conclude Giovannini -. E' quindi

consigliabile che i piu' piccoli abbiano sempre a portata di

mano una bottiglietta di acqua, preferibilmente a temperatura

ambiente''.

noe/sam/ss

Aspettano il 20esimo figlio - Yahoo!

Una coppia americana dell’Arkansas sta attendendo il 20esimo figlio. Tre mesi e mezzo fa la madre è rimasta incinta all’età di 45 anni, dopo avere già partorito per 19 volte. I due si chiamano Michelle e Jim Bob Duggar e di recente hanno raccontato la loro storia al programma Today della MSNBC. Michelle Duggar ha confidato: “Non pensavo che Dio ci avrebbe dato un altro figlio, e Gli siamo semplicemente riconoscenti”.


Partorisce quattro gemelli in un colpo solo

I Duggar del resto, entrambi cristiani tradizionalisti, hanno sempre detto di lasciare la pianificazione della loro famiglia nientemeno che a Dio, evitando qualsiasi forma di controllo delle nascite. L’ultima gravidanza di Michelle Duggar è stata piena di difficoltà: la donna soffriva di problemi alla cistifellea e di ipertensione. Per salvare la vita alla piccola Josie, la figlia più piccola dei Duggar, i medici l’hanno fatta nascere prematura. Il suo peso era di 624 grammi, e ha dovuto affrontare una serie di gravi problemi di salute inclusa una perforazione all’intestino. Alla fine però Josie è potuta tornare a casa con il resto della famiglia, e ora è una bambina sana che a dicembre festeggerà il suo secondo compleanno.


Nasce in aereo, caso diplomatico sulla sua nazionalità

I Duggar riescono a vivere con uno stipendio annuo di 25mila dollari, grazie a una ditta che vende auto usate e alla proprietà di un capannone che hanno affittato a un’industria. La famiglia abita a Springdale Ark, nell’Arkansas, e i figli hanno un’età compresa tra i 23 anni e i 23 mesi. I loro nomi iniziano tutti per la lettera J: Joshua, Jana, John-David, Jill, Jessa, Jinger, Joseph, Josiah, Joy-Anna, Jedidiah, Jeremiah, Jason, James, Justin, Jackson, Johannah, Jennifer, Jordyn-Grace e Josie.

Mette al mondo un figlio senza sapere di essere incinta [3]

[1] [2]