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venerdì 31 gennaio 2014

Sanita': bilancio sociale Bambino Gesu', 'valore aggiunto' per 153 mln

(ASCA) - Roma, 31 gen 2014 - Cresce, nonostante la crisi economica, il valore aggiunto prodotto dall'Ospedale pediatrico Bambino Gesu', pari a 153 milioni di euro. Aumentano i ricoveri e gli interventi chirurgici, segno della capacita' di accoglienza e di attrazione dell'Ospedale per i pazienti che vengono da fuori Regione. Si consolida l'alta complessita' con circa 300 procedure trapiantologiche eseguite, mentre l'attivita' di ricerca ha portato alla scoperta di 9 nuovi geni-malattia. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo bilancio sociale del Bambino Gesu', riferito all'anno 2012 presentato in conferenza stampa nella sede del Gianicolo. ''Un'iniziativa - ha spiegato il presidente dell'Ospedale Giuseppe Profiti - dettata dalla volonta' di rispettare attraverso una rendicontazione pubblica i criteri di trasparenza e verificabilita' del nostro operato''. ''Il bilancio sociale - ha aggiunto Profiti - e' la testimonianza di cio' che quotidianamente il sistema Bambino Gesu' realizza per i propri pazienti, per le loro famiglie e per la societa' in cui essi vivono''. Sul piano della rendicontazione economica, l'Ospedale ha prodotto nel 2012 153 milioni di euro di valore aggiunto (+ 2.226.184 rispetto al 2011). Una cifra reinvestita per il 98% sul personale. Il restante 2% - pari a quasi 3 milioni di euro - costituisce il margine operativo lordo realizzato dall'Ospedale nell'ultimo anno, malgrado le ripercussioni della crisi economica sul sistema sanitario nazionale e regionale. Il valore aggiunto e' un indice di salute dell'organizzazione, in quanto ne rappresenta la capacita' di aggiungere valore a beni e servizi acquistati. Il risultato e' dato dalla differenza tra il valore della produzione realizzata (260 milioni di euro) e i costi esterni sostenuti (materie e servizi, pari a 107 milioni di euro). Una cifra reinvestita sui circa 3400 lavoratori dell'Ospedale tra personale dipendente e collaboratori (di cui il 70% e' rappresentato da personale femminile, che occupa anche il 52% degli incarichi di responsabilita')'' . Sul piano della cura e dell'assistenza e' aumentato il numero dei ricoveri, oltre 26mila (+5%),s ono aumentati gli accessi al Pronto Soccorso, dalle 59mila visite del 2010 alle 71mila del 2012, le attivita' operatorie sono passate da 20mila a quasi 26mila (+26% dal 2010, +18% dal 2011). Il 28% dei pazienti ricoverati in regime ordinario provenivano da altre Regioni (Campania 2d%, Puglia 14%, Calabria 13%). Il 12% sul totale dei ricoverati erano pazienti di origine straniera. Si conferma, per il 2012, l'elevata produttivita' dell'attivita' trapiantologica con quasi 300 trapianti tra rene, cuore, fegato, midollo, cornea, protesi valvolari cardiache e membrane amniotiche. Sul piano della ricerca, tra i risultati piu' significativi, l'identificazione di 9 nuovi geni-malattia nel campo della genetica e delle malattie rare; la messa a punto di modelli di simulazione per ottimizzare la correzione chirurgica delle cardiopatie nel campo delle malattie multifattoriali e dei fenotipi complessi; gli studi sulle cellule B della memoria nell'area di ricerca in immunologia e farmacoterapia; gli studi del profilo immunologico nei trapianti aploidentici in oncoematologia; lo sviluppo di un nuovo software per la valutazione delle acquisizione delle tecnologie sanitarie, per le innovazioni clinico-tecnologiche; lo sviluppo di tecniche chirurgiche mini-invasive sul piano delle innovazioni clinico-assistenziali. E' aumentata la partecipazione ai bandi ricerca nazionali e internazionali, cosi pure il tasso di successo dei progetti presentati (dal 24% del 2011 al 29% del 2012) ovvero dei progetti finanziati. Sul fronte delle attivita' di accoglienza delle famiglie dei piccoli ricoverati, nel 2012 l'Ospedale ha garantito oltre 100mila notti gratuite negli alberghi della capitale e in altre strutture ricettive. 4500 i nuclei familiari coinvolti nei progetti di assistenza, 1700 mediazioni culturali svolte in 90 lingue diverse e 2500 bambini inseriti nel programma di scuola in ospedale. red/mpd

Seth Rogen: «Non voglio figli»

Seth Rogen e la moglie Lauren Miller non si sentono ancora pronti per avere dei figli, poiché adorano viaggiare in libertà in giro per il mondo.

L'attore ha sposato la collega nel 2011, dopo averla conosciuta sul set dello show televisivo di Ali G. Nel suo nuovo film «Neighbors», in uscita in Italia il prossimo 31 luglio, il 31enne interpreta un padre che si trasferisce insieme alla compagna (interpretata da Rose Byrne, ndr) in un nuovo quartiere, dove dovrà vedersela con il vicino di casa interpretato Zac Efron.

Mentre il suo personaggio sembra essere a suo agio nel ruolo di uomo di famiglia, Rogen ha ammesso di non condividere un tale desiderio di paternità.

«Ho recitato in film dove c'erano dei bebè. Ad un certo punto dobbiamo far allontanare l'infante dal set dicendo: “Piange, non riusciamo a farlo smettere!”», ha dichiarato ridendo a Collider.com.

«Una delle ragioni per cui io e mia moglie non vogliamo avere dei bambini è che poi non saremmo più in grado di andarcene in vacanza, uscire con i nostri amici e fare tardi, o altre cose che ci piace fare».

Nonostante non si senta ancora pronto per i figli, l'attore è felice di essersi sposato.

«Onestamente penso che aiuti molto, almeno da un punto di vista improvvisato. Mi sento addomesticato. Io e mia moglie guardiamo “House of Cards”», ha proseguito.

«Non usciamo più a bere, anche se ci piacerebbe. Ci chiediamo costantemente: “Che cosa facciamo, andiamo in quel club e restiamo alzati tutta la notte con i nostri amici, oppure ci vediamo qualche puntata di “Game of Thrones” e andiamo a dormire?”».

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mercoledì 29 gennaio 2014

Roberto Cavalli: il figlio Daniele si dimette

Il figlio dell’iconico stilista Roberto Cavalli, Daniele, ha lasciato l’azienda del padre. Il 27enne, uno dei 3 figli che Cavalli ha avuto insieme alla sua seconda moglie, Eva, era stato al timone dell’abbigliamento maschile del brand dal 2011. A dare la notizia delle dimissioni è stato il sito WWD, il quale aggiunge che a sostituire temporaneamente la mente creativa del giovane sarà proprio suo padre, che si occuperà della collezione autunnale.

È un momento di intenso cambiamento per il brand, che già la settimana scorsa aveva annunciato le dimissioni dell’amministratore delegato Gianluca Brozzetti e del direttore operativo Carlo Di Biagio.

Secondo alcune voci, l’azienda sarà addirittura presto in vendita, e il gruppo finanziario Permira possiede la maggioranza delle quote.

Cavalli, che lo scorso novembre ha compiuto 73 anni, ha recentemente lanciato un’autobiografia dedicata ai fan, intitolata «Just Me».

«Ho ingannato tutti», aveva precedentemente rivelato il designer a proposito della pubblicazione. «Con questo libro la gente scoprirà un Roberto Cavalli che non si aspetta, perché la farsa è finita, quindi salgo sul palco e presento al pubblico il vero me stesso».

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Staminali: famiglie bimbi in cura con Stamina diffidano Spedali civili

Roma, 29 gen. (Adnkronos Salute) - "La vita dei nostri bambini è a rischio per colpa di un'improvvisa 'obiezione tecnica' da parte dei nove medici responsabili della somministrazione delle cure compassionevoli con il protocollo Stamina". A denunciare l'illegittimità di questo cosiddetto 'sciopero bianco' sono le famiglie dei pazienti già in cura agli Spedali Civili di Brescia, da poco riunite nel Movimento per le cure compassionevoli, per poter meglio rappresentare i diritti dei propri cari. La neonata associazione "diffida la direzione e i nove medici, allegando al testo parte dei certificati medici con i miglioramenti dei pazienti in cura perchè se ne prenda atto, nel rispetto della privacy di ciascun paziente".

"Ancora una volta ci sentiamo traditi e abbandonati", sottolinea il Movimento in una nota ricordando che "da una settimana la direzione degli Spedali ha interrotto la programmazione delle prossime infusioni, perchè i nove medici preposti alla somministrazione delle cure hanno deciso di deresponsabilizzarsi nei confronti di una terapia interdetta dai Nas di Torino 'a tutela della propria dignità personale', dopo oltre 2 anni in cui hanno somministrato serenamente ai nostri figli le stesse terapie compassionevoli da cui adesso prendono le distanze".

"Non è però possibile ridurre a carta straccia le sentenze favorevoli dei Tribunali del lavoro di tutta Italia - spiega il presidente del Movimento Gianpaolo Carrer - che hanno ordinato agli Spedali il prosieguo delle cure per i nostri malati, garantendo loro quella continuità terapeutica che ora rischia di venire meno e che invece è assolutamente necessaria al mantenimento di una buona qualità di vita. Ricordiamo che le cure compassionevoli sono un diritto garantito dalla legge italiana. L'atteggiamento del personale medico è deontologicamente inaccettabile. Così come quello del commissario straordinario Ezio Belleri che, invece di organizzare l'ospedale in modo che i medici compiano quanto ordinato dai giudici e finora applicato, alza le mani e temporeggia invitandoli ad agire 'in scienza e coscienza'". Le famiglie dei pazienti, se le infusioni non dovessero riprendere, sono pronte a "ricorrere anche alla giustizia penale".

Hugh Grant riconosce il terzo figlio illegittimo

Hugh Grant ha riconosciuto il suo terzo figlio illegittimo.

L'attore ha già avuto un maschietto e una femminuccia dalla compagna Tinglan Hong: Tabitha Xaio Xi, nata a settembre del 2011 e Felix Chang, venuto al mondo esattamente un anno dopo.

Ora però la star ha svelato di essere padre di un'altra creatura, un bimbo di 16 mesi nato sempre a settembre del 2012 dalla sua relazione clandestina con la produttrice televisiva svedese Anna Elisabet Eberstein.

«Le due donne sono rimaste entrambe incinte nello stesso periodo», ha riferito una fonte al giornale inglese The Sun.

Secondo la pubblicazione, la paternità del bambino avuto dalla Eberstein è stata divulgata solo dopo che Grant ha riconosciuto il bebé, lo scorso dicembre.

«Grant ha sostenuto Anna per tutto il tempo della gravidanza. Lei vive in una bella casa a West London e sapeva di poter contare su di lui», ha continuato la fonte.

«I genitori della Eberstein erano al corrente della situazione e lei ha sempre avuto il loro benestare».

D'altra parte Grant non ha mai nascosto la gioia di essere padre. Più volte infatti il divo ha dichiarato di aver cambiato completamente prospettiva di vita grazie alla paternità.

«Tutti mi dicevano ultimamente: “Hugh, perchè non fai dei figli? Ti cambiano la vita!”», aveva raccontato l'attore tempo fa ospite del The Ellen DeGeneres Show.

«Ora che ho un figlio, è vero, la mia vita è cambiata. Fateli anche voi! Non posso negare che è stata una sorpresa anche per me! Ma che bella sorpresa!».

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Hugh Grant ha terzo figlio segreto con una produttrice tv svedese

Roma, 29 gen. (TMNews) - Un terzo figlio segreto per Hugh Grant? Secondo indiscrezioni che circolano sul web, l'attore 53enne sarebbe papà di un altro maschietto, nato a settembre 2012 dalla produttrice tv svedese Anna Elisabet Eberstein.

Per il tabloid "The Sun", il protagonista di "Notthing Hill" inizialmente avrebbe cercato di mantenere nascosta la notizia, levando il suo nome dal certificato di nascita del piccolo, ma a dicembre di quest'anno lo scoop è venuto fuori quando il certificato è stato nuovamente registrato con tutti i dati corretti. Una fonte ha raccontato che "Anna viene supportata in ogni modo da Hugh. Vive in una casa confortevole e sa bene che lui c'è sempre per lei. I genitori della donna, in Svezia, sono al corrente della relazione e hanno dato la loro benedizione".

Grant ha già una figlia e un figlio avuti con la cinese Tinglan Hong: Tabitha, nata nel 2011 e Felix, un anno dopo. Il secondogenito dell'attore è venuto alla luce a dicembre 2012, quindi sarebbe solo tre mesi dopo dalla nascita del primo figlio con Eberstein. La star una volta ha definito la sua storia con Hong come "un fugace flirt", ma ha aggiunto anche che "è una brava persona, simpatica, divertente, chiara e una mamma in gamba".

lunedì 27 gennaio 2014

Fecondazione: nuovo dubbio legittimità costituzionale su legge 40

Roma, 27 gen. (Adnkronos Salute) - Il giudice Filomena Albano del Tribunale di Roma ha sollevato dubbio di legittimità costituzionale sul divieto della legge 40 del 2004 all'accesso alle tecniche di fecondazione medicalmente assistita per le coppie fertili. Per la prima volta tale divieto arriva all'esame della Corte Costituzionale. "In passato - evidenziano Filomena Gallo e Angelo Calandrini, entrambi legali della coppia e rispettivamente segretario e consigliere generale dell'associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica - avevamo avuto già due decisioni su tali divieto: quella del Tribunale di Salerno del 9 gennaio 2010 in cui si ordinava l'esecuzione dell'indagine diagnostica preimpianto e il trasferimento in utero degli embrioni che non presentino mutazioni genetiche. Per la prima volta era riconosciuto alla coppia non sterile in senso tecnico la possibilità di accedere alla Pma; quella della Corte europea dei diritti dell'uomo del 28 agosto 2012, nel caso Costa Pavan che ha condannato l'Italia per violazione dell'art. 8 della Corte Edu".

"Dunque questa decisione del Tribunale di Roma - spiegano - non solo va a confermare le suddette decisioni evidenziando anche il contrato della legge 40 con la Carta Costituzionale che garantisce a tutti i cittadini garanzie e tutele quali il diritto alla salute, all'autodeterminazione, al principio di uguaglianza che sono irrimediabilmente lesi dalla legge 40. Se l'8 aprile la Consulta dovrà pronunciarsi sui dubbi di legittimità costituzionale sul divieto di eterologa e sul divieto della donazione degli embrioni alla ricerca, ora dovrà calendarizzare anche un'udienza per questo ulteriore dubbio di legittimità costituzionale che, rispetto alle decisioni del tribunale di Salerno e della Cedu, avrebbe portata generale, ovvero estendibile a tutte le coppie. Con questa decisione è come chiudere un cerchio: l'intera legge 40 è costituzionalmente dubbia. Proprio il prossimo 19 febbraio la legge 40 compirà 10 anni e che in questi anni ha visto per ben 28 volte l'intervento dei tribunali".

"Come associazione Luca Coscioni - concludono Gallo e Calandrini - con gli esperti in materia in questi anni abbiamo fatto depositare progetti e disegni di legge condivisi dal mondo scientifico e giuridico, ma a oggi il Parlamento ha deciso di non decidere. Per quanto tempo ancora il legislatore italiano ignorerà una fascia di popolazione in aumento che chiede giustizia".

Ecco la storia della coppia, portatrice di distrofia muscolare di Becker: all'esito di una gravidanza spontanea che alla 12° settimana evidenziava la trasmissione della malattia genetica al feto, la coppia ha dovuto affrontare la dolorosa scelta di dover interrompere la gravidanza. Appreso che l'indagine diagnostica eseguita poteva eseguita prima del trasferimento in utero dell'embrione, la coppia si è rivolta a una struttura pubblica autorizzata a eseguire tecniche di fecondazione assistita, ma ha ricevuto il diniego all'accesso perché la legge 40 prevede l'accesso per le coppie infertili. La coppia si è rivolta all'Associazione Coscioni chiedendo aiuto a far rispettare il loro diritto a poter eseguire indagini cliniche diagnostiche al fine di non tramettere la patologia di cui la coppia è portatrice ai propri figli.

Il Tribunale di Roma ha emesso ordinanza che conferma la liceità della diagnosi preimpianto, ma entra nello specifico sull'accesso alle tecniche di Pma vietate alle coppie fertili. Nelle motivazioni l il giudice scrive che "la decisione della Corte Edu sul caso Costa Pavan è diritto internazionale pattizio, capace di vincolare lo Stato, ma non produttivo di effetti diretti nell'ordinamento interno, tali da legittimare i giudici nazionali a disapplicare le norme interne per contrato".

Si reputa non applicabile l'interpretazione costituzionalmente orientata formulata anche da altri Tribunali in passato, perché la legge 40 con il divieto di accesso per le coppie fertili portatrici di patologie genetiche: viola l'art. 3 Corte Cost., principio di uguaglianza tra chi è infertile con malattie genetiche e può sottoporsi a Pma con indagine preimpianto e chi è fertile e portatore di malattie genetiche che a causa della legge 40 non può effettuare tali indagini e evitare un aborto. Anche la decisione della Corte Edu evidenza tale irragionevole divieto in un sistema che prevede il ricorso all'aborto; viola l'art. 2 della Costituzione, il diritto di autodeterminazione nelle scelte procreative; viola l'art. 32 della Costituzione sotto il profilo della tutela della salute della donna; infine, viola l'art. 117 comma 1 Cost. e art. 8 e 14 della Carta Edue, sotto il profilo delle scelte e del principio di uguaglianza.

Matthew McConaughey versione turista a Roma con Camila e i figli

Roma, 27 gen. (TMNews) - Vacanza romana per Matthew McConaughey e famiglia. L'attore è arrivato nella Capitale per presentare il suo nuovo film "Dallas Buyers Club", per cui è candidato all'Oscar, e ha approfittato della domenica di sole per fare una passeggiata in centro con la moglie Camila Alves e i figli Levi, di 5 anni, e Vida, di 4 e non è sfuggito ai paparazzi. La coppia ha anche un altro figlio di poco più di un anno.

Il divo, come si vede nelle foto pubblicate dal Mail Online, vestito molto sportivo con giacca di pelle, ha tenuto per mano il figlio con un look molto simile al suo, ed è passato quasi inosservato in mezzo agli altri turisti al Colosseo. Dopo un bel giro tra le rovine e in alcune chiese, McConaughey e Camila in serata sono usciti senza i bambini per una cena romantica.

L'attore 44enne per il suo ruolo del malato di Aids nel film ha già vinto il Golden Globe come miglior attore protagonista ed è uno dei favoriti per la statuetta più ambita che sarà assegnata il 2 marzo nella notte degli Oscar. Martedì incontrerà la stampa italiana per parlare del film, già presentato a Roma con successo durante l'ultimo Festival Internazionale del Film Di Roma. "Dallas Buyers Club" uscirà nelle sale italiane il 30 gennaio distribuito da Good Films.

Madonna col figlio ai Grammy

Ieri sera Madonna è arrivata alla cerimonia di Los Angeles dei Grammy in compagnia del figlio David Banda.

La cantante e il ragazzino si sono presentati con mise coordinate, fatta eccezione per la griglia d'oro ai denti sfoggiata appositamente dalla popstar per sfidare le critiche.

«Sì stasera ho la griglia! Sta sul c***o a tutti quando la indosso e allora eccola qua!», ha dichiarato la popstar a E! News mentre sfilava sul red carpet con David.

«La sfoggio quando si sposa con la mise. E poi stasera non dobbiamo mangiare. In realtà, ho imparato anche a mangiare con la griglia!».

Probabilmente al prossimo appuntamento ufficiale anche David sfoggerà una griglia d'oro identica a quella della madre. La cantante ha infatti promesso al ragazzino di comprargliela ma è stata troppo impegnata ultimamente per occuparsene.

«Sì, lo so ma non abbiamo avuto tempo. Dobbiamo prima andare dal dentista a prendere le impronte!», ha spiegato Madonna che ai Grammy ha cantato coi Macklemore al ritmo della loro hit «Same Love».

«Non mi sarei mai esibita con artisti vecchi e con canzoni vecchie, ma ho voluto far parte di questo progetto perchè sapevo che stasera avremmo lasciato il segno nella storia della musica».

La popstar 55enne ha poi rivelato che l'idea di sfoggiare mise coordinate alla cerimonia è stata proprio del figlio David. Così la coppia ha sfilato sul red carpet con un completo elegante nero con pantaloni e cappello abbinato.

«Entrambi sfoggiamo abiti Ralph Lauren», ha rivelato la popstar.

«Per il look di stasera ho seguito i suoi consigli. È lui che mi ha vestita, voleva che ci vestissimo uguali così gli ho obbedito».

© Cover Media

domenica 26 gennaio 2014

Kim Kardashian: il secondo figlio può aspettare

Kim Kardashian non ne vuole sapere di avere un altro figlio, almeno non per ora. La 33enne di «Al passo con i Kardashian» e il rapper Kanye West hanno avuto da poco una bambina, North, che compirà un anno a giugno.

«Kanye le ha proposto di provare a fare un altro bambino, ma Kim non si sente pronta», ha spifferato una fonte al magazine inglese Closer. «Dice che fa addirittura incubi sulla gravidanza!».

La diva in topless di «Bound2» ha precedente ammesso di essersi messa più volte a piangere in modo «isterico» durante i 9 mesi prima del parto, e che il suo stato emotivo non era affatto stabile.

«Lei almeno 4 figli li vorrebbe, ma vuole anche restare normale per qualche altro mese!», ha aggiunto la fonte. «Vuole godersi il matrimonio e sentirsi a suo agio dentro il suo abito da sposa».

Nel frattempo, la starlette non fa che lodare le doti da papà del compagno musicista, a cui spedisce regolarmente foto e video della piccola mentre lui è in giro per il tour.

«È davvero il papà migliore del mondo. La ama moltissimo», ha dichiarato la stessa Kardashian durante il varietà TV di Ellen DeGeneres. «Se n’è appena andato e gli ho inviato una foto e un video. E mi fa: “Quanto è cresciuta!”, e io: “Tesoro, è passato solo un giorno. Non la vedi da ieri. Non è cambiato tanto».

© Cover Media

venerdì 24 gennaio 2014

Vin Diesel resta bambino - Yahoo Notizie Italia

Vin Diesel è celebre per essere un uomo d'azione. Ciò nonostante, l'attore ha spiegato quanto sia importante per lui mantenere un sguardo infantile ed innocente sugli eventi della vita.

Il 46enne ha infatti recentemente pubblicato su Facebook una fotografia risalente alla sua infanzia, accompagnandola con il commento: «Proteggete la vostra innocenza. L'innocenza ci permette di fare ciò che la mente pratica ci impedisce».

In seguito alla tragica scomparsa del collega e amico fidato Paul Walker, Diesel è stato particolarmente attivo sul web. Poche settimane fa, ad esempio, il divo ha voluto omaggiare l'amico scomparso tramite il social network, pubblicando diverse foto scattare sul set di «Fast & Furious».

«C'erano sempre momenti in cui ridevamo come bambini...», ha scritto accanto ad un'immagine che li mostra entrambi sorridenti.

«Nel 2013 avevamo perseguito molti obiettivi insieme».

Walker aveva solamente 40 anni quando lo scorso 30 novembre è morto in un incidente d'auto. L'attore si trovava in compagnia dell'amico di lunga data Roger Rodas, il quale era anche alla guida del veicolo, una Porsche Carrera GT del 2005. Mentre sfrecciava su una strada di Santa Clarita, in California, Rodas ha perso il controllo dell'automobile finendo contro un palo, e provocando così una forte esplosione.

© Cover Media

giovedì 23 gennaio 2014

Flavio Briatore pensa al secondo figlio

Flavio Briatore vuole diventare di nuovo papà. Lo ha detto lui stesso, in una lunga intervista rilasciata alla rivista Oggi, che gli ha anche dedicato la copertina.

«Stiamo lavorando a un secondo figlio», ha infatti dichiarato l'imprenditore, sposato con la showgirl Elisabetta Gregoraci.

«Ma senza ansie», ha subito aggiunto.

Già nel 2010, a pochi mesi dalla nascita del primogenito Nathan Falco, la Gregoraci aveva rivelato a Gente di sentirsi pronta per pensare ad una nuova gravidanza, possibilmente al femminile.

«Voglio che mio figlio abbia tutto e presto gli vorrei regalare una sorellina. Falco è bellissimo e non vorrei che resti solo. Una sorellina potrebbe fargli la giusta compagnia», aveva spiegato.

Oggi, a quasi quattro anni di distanza da quelle dichiarazioni, la coppia sembra finalmente pronta per realizzare il desiderio, ed è anche più affiatata che mai.

«(Elisabetta, ndr) Non mette mai il muso. Non si arrabbia mai e se si arrabbia dopo due minuti le passa, mi sorride e io non mi accorgo di niente», ha proseguito Briatore, lodando la giovane compagna.

Infine il businessman ha avuto parole di encomio anche per il figlioletto.

«A tre anni e mezzo parla già come uno di dieci», ha concluso sorridente.

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Salute: medici famiglia, 70% bimbi non beve a sufficienza

Roma, 23 gen. (Adnkronos Salute) - Poco più di un litro al giorno. Ecco la quantità media di liquidi che gli italiani introducono nel loro organismo. Un valore decisamente troppo basso, inferiore del 50% rispetto alle raccomandazioni mediche, che minaccia soprattutto la salute dei più piccoli. Circa 7 bimbi italiani su 10 (66%), infatti, non beve a sufficienza prima di sedersi sui banchi di scuola. Le conseguenze sono prestazioni cognitive rallentate, fino al 14% in meno rispetto ai coetanei idratati correttamente. E' quanto emerge da uno studio (Liz) condotto su 2 mila pazienti in tutto il Paese, presentato oggi a Milano, realizzato dalla Società italiana di medicina generale (Simg) e Nutrition Foundation of Italy (Nfi).

"Assumere pochi liquidi - spiega il presidente Simg Claudio Cricelli - è un aspetto comune a tutte le età. La conferma arriva dal Liz, un'indagine unica nel suo genere, che ha analizzato anche il consumo di zuccheri nella popolazione".

Per il presidente Nfi, Andrea Poli, "i dati che emergono dallo studio sono una nitida fotografia della popolazione reale, perché la ricerca è stata condotta su un campione di persone estratto, con un processo rigorosamente casuale, dalle liste dei pazienti dei medici di famiglia. Eravamo molto interessati a rilevare anche il reale introito di saccarosio e di dolcificanti tra i cittadini. Abbiamo avuto la conferma che, in media, non siamo di fronte ad apporti elevati: si tratta infatti di 68 grammi al giorno per gli uomini e di 66 grammi per le donne. Questi dati forniscono un'informazione basilare: è difficile immaginare di risolvere il problema del sovrappeso nella Penisola comprimendo semplicemente il consumo di zucchero".

Alla luce di questo quadro, per Ovidio Brignoli, vicepresidente Simg, "le proposte di tassazione e/o limitazione delle bevande gassate, magari virtuose negli intenti, appaiono ingiustificate: non tengono conto della realtà. Sono ben altri - spiega - i fattori che incidono sull'obesità, una patologia che colpisce ormai il 10% degli italiani: un paradosso, nella patria della dieta mediterranea. Come Simg stiamo pianificando campagne specifiche, perché si tratta di un problema esplosivo a tutte le età, con risvolti importanti per la salute, soprattutto dei più giovani, ma anche della popolazione adulta e degli anziani. Intervenire e modificare questa tendenza rappresenta per noi, come per tutti gli operatori nel settore salute, una priorità".

È proprio sull'eccesso di peso e sulle capacità di evitare questa condizione che si gioca una buona parte della sostenibilità dei servizi sanitari, già messi in sofferenza dalla crisi economica e dal fardello delle patologie croniche. "La prevenzione primaria - aggiunge Brignoli - è la chiave per riuscire a garantire, in futuro, l'accesso universale alle prestazioni mediche. Ed è in questa direzione che ci stiamo muovendo. Innanzitutto, dobbiamo formare i nostri membri perché comunichino in modo corretto i concetti ai pazienti: stiamo preparando una serie di schede descrittive sui cibi, sulle loro caratteristiche, sulle modalità di cottura, ecc. che faciliteranno la comprensione per tutti i nostri assistiti, anche i più anziani. È già pronto un network di 500-600 camici bianchi per assolvere questi compiti, con l'indicazione di raccogliere a ogni visita i dati relativi ai cittadini, per inserirli poi in un database strutturato. L'obiettivo è raggiungere i 30 milioni di persone, un progetto mai realizzato prima".

"Sondando le conoscenze e i comportamenti del pubblico - sottolinea Poli - abbiamo scoperto aspetti sorprendenti, confrontando soprattutto quello che le persone intervistate dichiarano di fare e, invece, mettono realmente in pratica. Il 45% dei maschi e il 33% delle femmine, ad esempio, non presta attenzione alle calorie che introduce, correndo ai ripari solo quando il grasso ha già iniziato ad accumularsi". Ecco perché, secondo Cricelli, il medico di famiglia "deve essere uno dei protagonisti di questo cammino, assolutamente necessario, verso la prevenzione. Conosciamo più di chiunque altro il paziente, la sua storia umana e clinica, il contesto familiare e sociale in cui vive. Inoltre - conclude - rappresentiamo la congiunzione tra territorio e ospedale. È nei nostri ambulatori che il cittadino deve trovare una risposta efficace alle proprie esigenze".

Aperto a Milano il Museo dei Bambini, era atteso da 20 anni

Milano, 23 gen. (TMNews) - Dopo 20 anni di attesa Milano ha finalmente il suo Museo dei Bambini. A realizzarlo è stata la Fondazione Muba, alla quale il Comune di Milano ha concesso in affitto per otto anni la seicentesca chiesa sconsacrata della Rotonda della Besana di Milano. Nei suoi 1.200 metri quadrati, arricchiti dal giardino pubblico che la circonda, i bambini troveranno uno spazio dove sperimentare, conoscere e imparare attraverso il gioco e l'esperienza diretta. Un centro per promuovere arte e cultura già dall'infanzia, con laboratori e almeno tre diverse mostre che saranno allestite ogni anno a rotazione, la prima delle quali ha già fatto registrare il tutto esaurito. Boom di richieste anche per la caffetteria "Rotonda Bistro", dove potranno essere organizzate feste per bambini.

La Fondazione pagherà al Comune un canone annuo di 93mila euro e royalties sul fatturato annuo del bar e della libreria (il 3% fino a 250mila euro) e sul fatturato annuo eccedente (il 5%), e si farà carico della manutenzione ordinaria e straordinaria dello spazio, degli allestimenti interni e della manutenzione ordinaria delle parti esterne dell'edificio. Mostre e laboratori saranno a pagamento, ma non è escluso che, con l'aiuto di sponsor, possano esserne allestiti di gratuiti.

Previsti anche progetti in sinergia con gli eventi culturali di punta della città come il Salone del mobile e progetti in corrispondenza delle giornate/mesi dedicati ad argomenti di attualità come l'ambiente, l'alimentazione e l'integrazione. Alla libreria "Rotonda Corraini" si possono trovare libri per bambini piccoli, libri per bambini grandi, libri per bambini che parlano e anche per quelli che ancora non lo fanno, libri per grandi che vogliono saperne di più sui piccoli, ma anche libri per grandi che vogliono rimanere bambini.

(segue)

Aperto a Milano il Museo dei Bambini, era atteso da 20 anni -2-

Milano, 23 gen. (TMNews) - La prima mostra-gioco che inaugura la programmazione del Muba si intitola "Scatole", sarà aperta fino al 31 marzo e indaga il concetto di scatola attraverso il tema della scoperta, dell'esplorazione sensoriale, dello sviluppo del pensiero progettuale creativo: diverse aree tematiche proporranno esperienze dirette sui concetti di volume, dentro-fuori, tridimensionalità e percezione. Muba ospita in modo permanente anche Remida Milano, il progetto didattico e artistico che si basa sul riuso creativo dei materiali di scarto a fini educativi. I biglietti per mostre e laboratori costeranno dai 6 agli 8 euro. L'obiettivo è che coprano, nella migliore delle ipotesi, il 70% del fabbisogno annuale di circa 1 milione di euro. Tutto il resto sarà finanziato dagli sponsor.

"Siamo orgogliosi di assegnare uno spazio così bello e prestigioso, che fa parte della storia della nostra città, ai bambini di Milano - ha detto l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. Una sede che si trova nel cuore della città e che diventerà la sede permanente del Muba, per abituare i giovanissimi milanesi che la frequenteranno a un contatto con l'arte e la bellezza sin da piccoli".

"La nostra organizzazione è da molti anni impegnata a promuovere la realizzazione a Milano di un centro permanente di attività culturali e creative, dove tutto è pensato e progettato per i bambini - ha aggiunto Elena Dondina presidente di Fondazione Muba - Siamo molto felici di poter inaugurare, grazie alla destinazione che il Comune ha voluto dare alla Rotonda di via Besana, il Museo dei Bambini di Milano e ci auguriamo che questo diventi un modello di istituzione culturale che si possa diffondere in altre città italiane".

mercoledì 22 gennaio 2014

Rai1: "Il coraggio di una figlia" per don Matteo

Roma, 22 gen. (TMNews) - Nel primo dei due episodi di Don Matteo

9, in onda su Rai1 giovedì 23 gennaio alle 21.10 dal titolo Il

coraggio di una figlia, un vecchio signore, che viveva in una

casa di cura per anziani, scompare improvvisamente.

Successivamente viene ritrovato in coma vicino al cadavere di una

giovane donna. Nel frattemp fervono i preparativi per la festa

dei 40 anni del capitano Tommasi, mentre Cecchini combinerà

altri. pasticci. Infine, Laura è corteggiata dal padre di un

ragazzino al quale sta dando delle lezioni private.

Nel secondo episodio intitolato Una vita sul filo, un tentato

omicidio accaduto nell'ambito di un call-center, presso cui

lavora anche Natalina fa scattare immediatamente le indagini. I

tentativi fatti per svelare i misteri fanno scoprire che Tommasi

vive una segreta paura dei topi e questo fatto renderà le

indagini più difficili e divertenti. Inoltre Laura è decisa a

lasciare la canonica dopo aver vissuto una delle tante delusioni

amorose.

martedì 21 gennaio 2014

Salute: Micro-perc, una puntura elimina calcoli renali nei bambini

(ASCA) - Roma, 21 gen 2014 - Polverizzare i calcoli renali nei bambini con una ''puntura'' indolore. Si puo', al Bambino Gesu' di Roma, con ''Micro-perc'' la nuova tecnica mini-invasiva, sperimentata con successo per la prima volta su una bambina di 11 anni, che consente, attraverso strumenti miniaturizzati, di abbattere il rischio di danni ai reni e di ridurre di oltre il 50% i tempi di ospedalizzazione rispetto ai metodi tradizionali. Considerata una malattia tipica dell'adulto, la calcolosi renale colpisce 2 bambini su 100, rappresentando un problema anche per i piu' piccoli. La nuova metodica si avvale di un ago sottile (da 1,6 mm) dentro il quale scorrono una finissima fibra ottica (0,9 mm) e una fibra laser (da 270 micron) con cui si riesce contemporaneamente ad avere una visione diretta dei calcoli renali e a distruggerli. Le dimensioni miniaturizzate della strumentazione riducono di molto il rischio di sanguinamento e di lesioni al rene, permettendo di trattare una buona parte di calcoli senza ricorrere alle tecniche ''classiche'', molto aggressive per l'organo. Presso l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' ogni anno vengono trattati circa 100 bambini con calcolosi dell'apparato urinario. I chirurghi urologi hanno eseguito con ottimi risultati la ''Micro-perc'' che costituisce una ulteriore possibilita' terapeutica per i piccoli pazienti, anche nei casi piu' complessi. Sono diversi i fattori che predispongono i bambini a sviluppare i calcoli renali: prime fra tutti le anomalie metaboliche e urogenitali, ma svolgono un ruolo significativo anche le infezioni, i fattori ambientali, l'eccesso di vitamina D. La calcolosi renale nei bambini, inoltre, e' associata a un alto tasso di recidiva (5 volte superiore che negli adulti) e a un'alta morbilita': vale a dire che un piccolo con i calcoli sara' destinato a perdere molti giorni di scuola. Nei casi in cui e' indicato il ricorso alla Micro-perc, bastano 24-48 ore in ospedale per superare efficacemente il problema: il bambino e' in grado di tornare a casa il giorno dopo, avendo subi'to una semplice ''puntura'' indolore, a fronte dei 4-5 giorni necessari con le procedure tradizionali. red/mpd

Pediatria: arriva la 'puntura' per eliminare calcoli renali in bimbi

Roma, 21 gen. (Adnkronos Salute) - All'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma è possibile polverizzare i calcoli renali nei piccoli con una 'puntura' indolore. Si chiama 'Micro-perc' la nuova tecnica mini-invasiva, sperimentata con successo per la prima volta su una bambina di 11 anni, che attraverso strumenti miniaturizzati consente di abbattere il rischio di danni ai reni e di ridurre di oltre il 50% i tempi di ospedalizzazione rispetto ai metodi tradizionali.

La nuova metodica si avvale di un ago sottile (da 1,6 mm) dentro il quale scorrono una finissima fibra ottica (0,9 mm) e una fibra laser (da 270 micron) con cui si riesce contemporaneamente ad avere una visione diretta dei calcoli renali e a distruggerli. Le dimensioni miniaturizzate della strumentazione riducono di molto il rischio di sanguinamento e di lesioni al rene, permettendo di trattare una buona parte di calcoli senza ricorrere alle tecniche classiche, molto aggressive per l'organo.

Considerata una malattia tipica dell'adulto, la calcolosi renale colpisce 2 bambini su 100. Sono diversi i fattori che predispongono i bambini a sviluppare i calcoli renali: prime fra tutti le anomalie metaboliche e urogenitali, ma svolgono un ruolo significativo anche le infezioni, i fattori ambientali, l'eccesso di vitamina D. La calcolosi renale nei bambini, inoltre, è associata a un alto tasso di recidiva (5 volte superiore che negli adulti) e a un'alta morbilità: vale a dire che un piccolo con i calcoli sarà destinato a perdere molti giorni di scuola. Al Bambino Gesù, ogni anno, vengono trattati circa 100 bimbi con calcolosi dell'apparato urinario.

Tra i vantaggi della nuova tecnica utilizzata al Bambino Gesù, esiti clinici ottimali, riduzione al minimo dell'invasività della procedura e della degenza ospedaliera. Nei casi in cui è indicato il ricorso alla 'Micro-perc', bastano 24-48 ore in ospedale per superare efficacemente il problema: il bambino è in grado di tornare a casa il giorno dopo, avendo subìto una semplice 'puntura' indolore, a fronte dei 4-5 giorni necessari con le procedure tradizionali.

"Nei più piccoli la presenza di calcoli è associata alla difficoltà del trattamento che non comporti danni alla funzionalità dei reni", sottolinea Paolo Caione, responsabile dell'Unità di progetto modelli innovativi in urologia e formazione del Bambino Gesù. "E' per questo che la 'Micro-perc' rappresenta una vera rivoluzione rispetto ai grandi interventi con apertura delle cavità renali che lasciavano pesanti esiti estetici e funzionali, oltre a richiedere ospedalizzazioni molto prolungate. Con la 'puntura' diretta dei calcoli renali, l'ospedale Bambino Gesù prosegue, spingendolo all'estremo, il cammino verso la mini-invasività degli interventi, percorso già avviato con la video-laparoscopia pediatrica".

lunedì 20 gennaio 2014

Roma, evade 2 miliardi di euro: denunciata figlia costruttore Armellini

Roma, 20 gen. (LaPresse) - Nell'ambito dell'operazione 'all backs', la guardia di finanza ha scoperto una maxi evasione per oltre due miliardi di euro riconducibili all'imprenditrice Angiola Armellini, figlia del noto costruttore Renato Armellini: la donna è proprietaria di 1.243 immobili, dislocati quasi tutti a Roma. L'ereditiera, a cui risultano intestati numerosi conti esteri, è stata denunciata dalle fiamme gialle insieme con altre 11 persone, tutte accusate di associazione a delinquere finalizzata all'evasione fiscale. I finanzieri hanno proceduto al disconoscimento degli effetti scriminanti di 10 scudi fiscali presentati nel 2009, con riferimento al patrimonio estero posseduto dall'indagata.

L'indagine, diretta dalla procura della Repubblica di Roma e svolta dal Comando provinciale della Capitale, iniziata un anno e mezzo fa, ha evidenziato che 'l'ammministratore di fatto' era una società fiduciaria con sede in Lussemburgo, "ideata negli anni '90 - rende noto un comunicato - al fine di schermare l'effettiva disponibilità di ingenti capitali detenuti all'estero, anche in Paesi cosiddetti a fiscalità privilegiata". L'omessa dichiarazione di ricavi, al lordo dei costi sostenuti, ammonta a circa 190 milioni di euro, oltre ad un'imposta di registro evasa per 230mila euro. Le attività hanno anche permesso di riscontrare il sistematico mancato versamento di tributi locali (Ici, Imu), per alcuni milioni di euro, connessi a gran parte del vasto patrimonio immobiliare, favorito dall'articolata e poco trasparente struttura societaria. Dal 2003 Armellini avrebbe trasferito all'estero 2,1 miliardi di euro per nasconderli al fisco. Le risultanze dell'operazione sono state rese pubbliche in occasione della firma del protocollo di intesa tra il Campidoglio e il comando provinciale della Guardia di finanza contro l'illegalità economico-finanziaria.

Miley Cyrus vuole tornare bambina

Miley Cyrus ha un gran bisogno di essere coccolata, proprio come quando era bambina. La popstar di «Adore You» sta attraversando giorni difficili a causa di un’infezione intestinale, e proprio in questi momenti di debolezza, il desiderio di avere qualcuno che si prenda cura di lei si è fatto più intenso.

«Mi pento di tutte le volte che, da piccola, ho pensato di voler crescere #vogliadicoccole (sic)», ha cinguettato sul suo profilo Twitter.

La sexy 21enne è stata al centro delle polemiche per le sue recenti performance, l’ultima delle quali è la clip girata in lingerie su un letto, Adore You, in cui lei stessa si riprende con una videocamera in atteggiamenti tutt’altro che innocenti. In risposta, la star punta il dito contro le persone che la criticano definendole «ipocrite».

«La gente dice così tante c**zate e poi fa esattamente le stesse c**zate!», ha continuato sulla rete sociale.

Nel frattempo la Cyrus non vede l’ora di guarire e di salire sul palco per la sua tournée mondiale, il Bangerz World Tour.

«Mi sento molto meglio e ovviamente sono eccitatissima per il tour. Pensarci mi dà molta agitazione perché magari non si presenterà nessuno, ma spero tanto che qualcuno ci sarà», aveva precedentemente confessato durante un’intervista con MTV.

Il tour avrà inizio il 14 febbraio, in Canada.

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sabato 18 gennaio 2014

Tennis: Federer e il terzo figlio in arrivo, l'ultima volta vinsi 2 Slam...

Melbourne, 18 gen. - (Adnkronos) - Roger Federer aspetta il terzo figlio e sogna un'altra vittoria in un torneo dello Slam. Il campione di Basilea ha annunciato a fine dicembre che sua moglie Mirka è di nuovo in dolce attesa. La coppia ha già avuto due gemelle, Myla e Charlene, nate nell'estate del 2009. ''L'ultima volta che è rimasta incinta mi andò molto bene: vinsi il Roland Garros e Wimbledon'', ha scherzato Federer dopo la facile vittoria al terzo turno dell'Australian Open, primo major stagionale, contro il georgiano Teimuraz Gabashvili.

Il campione di Basilea, che ha ingaggiato Stefan Edberg come coach, ha assicurato di avere superato il problema alla spalla che lo ha condizionato nella scorsa stagione: ''Sono felice di alzarmi la mattina e non sentirmi vecchio'', ha detto Federer nell'intervista post-partita con Jim Courier sul campo centrale di Melbourne. ''Mi sento benissimo fisicamente, mi sveglio la mattina e non sento il bisogno di un bagno caldo. Faccio un grande lavoro di prevenzione, dormo a sufficienza, mangio in modo sano'', ha aggiunto in conferenza stampa.

Lo svizzero nel 2013 ha messo in bacheca un solo titolo, conquistato sull'erba di Halle. Il 32enne svizzero, vincitore di 17 titoli dello Slam in carriera, punta ad arrotondare l'invidiabile bottino. ''Mi sento molto bene ma qui in Australia non guardo troppo avanti. Il primo obiettivo era superare la prima settimana'', ha spiegato Federer, che al quarto turno se la vedrà con il francese Jo-Wilfried Tsonga.

Kelly Osbourne lascia l’ex perché lui non vuole figli

La settimana scorsa Kelly Osbourne e lo chef Matthew Mosshart hanno annunciato la separazione, dichiarando tuttavia di restare in ottimi rapporti d’amicizia. Pare che la ragione della rottura sia stata il pesante disaccordo relativo alla possibilità di avere dei figli.

«Kelly aveva davvero intenzione di diventare mamma molto presto e di mettere su famiglia quest’anno. Aveva in programma di dividersi tra il Regno Unito e Los Angeles, ma lui voleva vivere a New York e ha messo in chiaro di non essere affatto pronto per avere bambini», ha rivelato una fonte al sito inglese Closer. «Kelly e Matt si sono visti molto meno del solito negli ultimi mesi e durante il periodo di Natale hanno fatto una bella chiacchierata».

L’ex coppia si era conosciuta al matrimonio di Kate Moss e il rocker dei The Kills Jamie Hince, nel luglio del 2011. La Osbourne era stata invitata dalla supermodella inglese, mentre Mosshart è il fratello del compagno di uno dei membri della band, Alison.

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venerdì 17 gennaio 2014

Suora in ospedale per una colica, ma partorisce un bimbo

E’ una di quelle notizie che increspa la bocca in un sorriso e dà la stura a cascate di commenti. A Rieti una suora ha partorito un bimbo di 3 chili e mezzo. La religiosa, che pare sia di nazionalità ecuadoregna, si era recata all’ospedale cittadino, il San Camillo De Lellis, lamentando forti dolori. Una prima diagnosi lasciava pensare a dolori addominali da colica renale. Poi una semplice ecografia non ha potuto nascondere la verità. La suora, che si era fatta accompagnare all’ospedale reatino da alcune consorelle, era semplicemente incinta. Ecco perché, invece di far ritorno al convento di Rieti in cui dimorava, è rimasta nel nosocomio del capoluogo laziale, dove è poi avvenuto il parto.

Nonostante il riserbo tenuto dalla direzione della struttura sanitaria, come si può immaginare, la notizia del lieto ma bizzarro evento è rimbalzata sui social network, dando al bimbo un'inevitabile visibilità mediatica. Un giorno, al riparo delle luci della ribalta, il bimbo magari scoprirà di non essere certamente l’unico ad avere una madre piuttosto insolita. Poco più di due anni fa in provincia di Macerata una suora di origine africana ha partorito una figlia avuta dopo un rapporto con un prete. La religiosa ha poi abbandonato i voti e ha incominciato una lunga battaglia legale per riavere la bimba, che, non riconosciuta dal padre, era stata data in affido.

Guarda anche: Parto in casa a Mortara guidato via telefono da operatori del 118

Risale, invece, a meno di due anni fa la notizia di una suora africana che in Zimbabwe è rimasta incinta dopo essersi innamorata di un fedele. Sorella Musvindire, questo il nome della religiosa, espulsa dal monastero della missione di San Giuseppe a Kezi, ha dovuto rinunciare ai voti. D’altro canto il clamore per la comunità religiosa locale era diventato insopportabile. E i dettami della religione cattolica, soprattutto quelli legati al celibato e all’astinenza dagli atti sessuali, parlano chiaro. Di lei e del frutto del suo amore proibito si sono perse le tracce.

Al di là dell'ironia che, com'è facile prevedere, pioverà su questa storia, la gravidanza di una suora resta materia di scandalo. E inevitabilmente evoca personaggi letterari: parliamo di Suor Virginia, meglio nota come la Monaca di Monza, resa indimenticabile dalle pagine de “I Promessi sposi” di Alessandro Manzoni. Il suo amore con il conte Gian Paolo Osio e la nascita di due figli le costarono, nella Lombardia del Seicento raccontata dal Manzoni, 13 anni di reclusione e isolamento in una cella. Oggi, grazie al cielo, non finirebbe così.

VIDEO - Quanto alle nascite particolari, ecco un parto davvero unico in California

Rai: Ad Estovest coppie italiane in Grecia per fecondazione assistita

(ASCA) - Trieste, 17 gen 2014 - Le cicogne del Peloponeso: EstOvest, la rubrica della TGR dedicata ai paesi della Mitteleuropa e dei Balcani, nel servizio d'apertura della puntata di domenica 19 gennaio racconta delle sempre piu' numerose coppie italiane che per sfuggire ai limiti imposti dalla legge sulla fecondazione assistita si rivolgono alle cliniche greche. Dalla Lombardia alla Puglia, dal Friuli al Lazio si ripetono le irruzioni di ladri nelle farmacie degli ospedali per rubare medicinali oncologici che poi vengono rivenduti nei Balcani. La Romania per uscire dalla depressione spera nell'aiuto di Bruxelles e intanto vive con le rimesse degli emigranti. A Budapest 200 mila visitatori per la grande mostra sui pittori italiani del Seicento e del Settecento. Un caffe' con schiuma di storia: i cent'anni del caffe' San Marco di Trieste, luogo dove si incrociano le storie di Svevo, Saba, Magris, Voghera e altri protagonisti della letteratura. Tutto questo a EstOvest, domenica 19 gennaio, alle 11 e 10 su Raitre.

Salute: carenza di ferro per 8 bimbi italiani su 10

Roma, 17 gen. (Adnkronos Salute) - Uno dei nutrienti essenziali per la crescita dei bambini è allo stesso tempo il grande assente sulle loro tavole: il ferro. Come rileva lo studio Nutrintake - che analizza le abitudini alimentari dei bambini italiani dai 6 ai 36 mesi - la quasi totalità dei lattanti (fino al primo anno di vita) e l'80% dei bambini sopra il primo anno non coprono il fabbisogno quotidiano di ferro. Il ferro è un elemento indispensabile per la crescita del bambino "perché necessario al corretto sviluppo di differenti funzioni biologiche", spiegato Andrea Vania, responsabile del Centro di dietologia e nutrizione pediatrica del Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria infantile della Sapienza Università di Roma. "E' infatti correlato allo sviluppo delle facoltà cognitive e comportamentali e ha una forte influenza anche sul corretto funzionamento del sistema nervoso centrale".

Oltre all'alterazione delle funzioni cerebrali, è stato dimostrato che la carenza di questo elemento può ridurre la velocità di crescita. Il ferro è un elemento nutrizionale fondamentale per lo sviluppo "quanto difficile da 'catturare'. E' caratterizzato - continua Vania - da un metabolismo complesso che ne prevede l'assorbimento preferibilmente quando connesso a determinati nutrienti". Tra gli alimenti che contengono ferro troviamo carne, legumi, alcune verdure e il tuorlo d'uovo. Vi sono poi i falsi miti, come gli alimenti molto ricchi in fibre quali i cereali integrali, oppure che ne apportano una quantità poco 'assorbibile' dall'organismo, come gli spinaci.

Per ridurre la carenza fin dai primi mesi Vania ha redatto un 'Vademecum pro ferro'. Ecco i consigli: prediligere l'allattamento al seno almeno per i primi 6 mesi di vita del bambino ed evitare il latte vaccino come bevanda lattea prima dei 12 mesi, perché povero di ferro; dopo l'anno mantenere il latte come alimento fondamentale per il bambino; introdurre nello svezzamento la carne e alternarla con il pesce, entrambi ricchi di ferro; associare laddove possibile la vitamina C ad alimenti ricchi di ferro per migliorarne l'assorbimento; non privilegiare o abbinare alimenti che inibiscano l'assorbimento del ferro e dopo i 12 mesi favorire l'uso delle piante aromatiche.

Latti di crescita, Associazioni contro Mukki Bimbo

I latti di crescita sono inutili, costosi, possono interferire con l’allattamento materno, la loro promozione è in contrasto con il Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno e con l’educazione alimentare, impegno condiviso di ogni Regione. Non hanno dubbi IBFAN Italia,  BabyConsumers e Movimento Difesa del Cittadino che hanno scritto una lettera per esprimere il proprio dissenso sul recente lancio sul mercato dell’ennesimo latte “di crescita”, Mukki Bimbo, realizzato dalla collaborazione tra il prestigioso Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e l’azienda Mukki. “Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni” fanno sapere le Associazioni secondo le quali la ‘gravità’ della campagna pubblicitaria di Mukki sta nell’aver utilizzato la dicitura “studiato in collaborazione con gli esperti di nutrizione infantile dell’Ospedale Pediatrico Meyer”.

L’Ospedale Meyer â€" spiegano le Associazioni - è il principale presidio pediatrico toscano e da circa 15 anni si avvale del sostegno e della collaborazione da parte della Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno, ma mai finora si era verificato che un Ospedale pubblico patrocinasse il lancio di un prodotto commerciale destinato all’alimentazione infantile.

La cosa ci sembra particolarmente grave â€" concludono  IBFAN Italia,  BabyConsumers e Movimento Difesa del Cittadino  tuttavia ci auguriamo che rappresenti l’occasione per una riflessione collettiva ed istituzionale non solo sulle collaborazioni di presidi sanitari con le industrie, ma anche e soprattutto sull’effettiva utilità dei latti di crescita e sull’opportunità di proporli ai bambini.

giovedì 16 gennaio 2014

Mel B: la figlia ricoverata d'urgenza in ospedale

Mel B ha portato di corsa in ospedale la figlia di sei anni dopo che questa ha iniziato a sanguinare dal naso in modo anomalo.

«Questa mattina la mia Angel non si sentiva bene. Ieri le girava la testa e perdeva sangue dal naso così l'avevo tenuta a casa da scuola», ha spiegato la 38enne durante il programma radiofonico australiano 2DayFM.

«Poi stamattina era totalmente disorientata, e sanguinava dal naso in modo mai visto, così l'ho portata al pronto soccorso».

Al momento l'ex Spice Girl è in attesa di una diagnosi da parte dei medici, e spera ovviamente che non sia nulla di grave.

«Non sanno ancora che cosa non va. Le hanno fatto una serie di esami del sangue, quindi stiamo aspettando i risultati», ha aggiunto.

«Pensano che possa trattarsi di un soffio al cuore, o un'infezione dei vasi sanguigni o della mucosa nasale».

Melanie B ha tre figli, ed è inoltre matrigna della piccola Giselle, figlia di suo marito Stephen Belafonte. Recentemente la 38enne ha trascorso le vacanze di Natale in Ruanda con tutta la famiglia, dopo essere stata invitata dal presidente del Paese Paul Kagame.

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mercoledì 15 gennaio 2014

Salute: bimbi mangiano male e fanno poco sport. Colpa anche della crisi

(ASCA) - Roma, 15 gen 2014 - Se delle sane abitudini di vita continuano a riguardare una quota ampia di bambini e adolescenti in Italia, complice anche la crisi, i dati segnalano come una fetta crescente di minori si ritrovi esclusa dalla possibilita' di fare per esempio sport e movimento con regolarita', di avere un'alimentazione completa e di godere dei positivi effetti fisici ed emotivi di corretti stili di vita. A documentarlo e' la ricerca su ''Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi'' realizzata da Ipsos per Save the Children e Mondelez in Italia e presentata in occasione dei 3 anni di attivita' di ''Pronti, Partenza, Via!'', progetto promosso da Save the Children insieme a Mondelez International Foundation nelle aree periferiche di 10 citta' italiane (Milano, Torino, Genova, Napoli, Catania, Sassari, Palermo, Bari, Ancona, Aprilia) a favore della pratica motoria e sportiva e dell'educazione alimentare dei bambini. Secondo i dati, 1 minore italiano su 4 non fa moto e sport nel tempo libero, nel 28% dei casi (+13%) per difficolta' economiche; 4 ragazzi su 10 si muovono in auto, pochi (24%) a piedi, ancora meno (9%) in bici; il 73% sta in casa nel tempo libero; diffuso - riguarda 7 minori su 10 - ma in flessione, il consumo quotidiano di frutta e verdura e il 9% non fa colazione, mentre l'abitudine di sedersi a tavola e' ancora di 9 famiglie su 10. Tra le cause dell'inattivita' - secondo il 35% di genitori intervistati - la mancanza di voglia e di interesse da parte dei bambini e ragazzi, quindi il costo eccessivo delle strutture, per il 28% di madri e padri, con un aumento del 13% rispetto al 2012, l'incompatibilita' degli orari - per il 13% del campione. A conferma dell'impatto crescente delle difficolta' economiche sugli stili di vita di minori e famiglie anche il dato su cosa fanno gli stessi genitori nel tempo libero: fra le attivita' che registrano un ridimensionamento (non lo praticano mai o raramente) vi e' infatti lo sport a cui rinuncia il 44% dei genitori (a fronte del 37% nel 2012). Analizzando l'opinione dei ragazzi, colpisce l'incremento di coloro che assegnano scarsa rilevanza e valore all'attivita' fisica: alla domanda ''tra i tuoi amici e compagni come viene considerato uno che pratica sport, fa attivita' fisica'', il 39% (+7% rispetto al 2012) risponde ''in nessun modo particolare, non se ne parla quasi'' a fronte invece di un 40% (-6% in confronto al 2012) di under 18 che dichiara un'opinione positiva del fare sport e moto. Rilevante si conferma, secondo la ricerca, il ruolo della scuola nella promozione delle attivita' sportive anche se si registra una maggiore indisponibilita' di spazi a cio' destinati: il 91% dei ragazzi pratica attivita' nel contesto del programma scolastico, prevalentemente con la classica frequenza bi-settimanale, riferiscono i genitori intervistati Un 9% di minori, tuttavia, non fa pratica motoria a scuola e cio' si deve, nel 39% dei casi, alla assenza di uno spazio attrezzato (+10% rispetto al 2012). Gli adolescenti, piu' autonomi nello spostamento e non ancora ''motorizzati'', impiegano i mezzi pubblici in misura superiore agli studenti degli altri gradi di scuola (59% versus 16% della secondaria inferiore) ma anche presso questo gruppo di eta' l'uso della bicicletta e' limitato al 12%, come del resto presso i pre-adolescenti (11-13 anni) che tuttavia si muovono a piedi in un terzo delle occasioni. Gli spostamenti a piedi, sebbene decisamente piu' limitati per i 14-17enni (11%), tendono ad esser un po' piu' lunghi, ma permane l'abitudine a camminare poco, massimo mezz'ora per due ragazzi su tre (66%) e piu' di un'ora solo per un segmento limitatissimo di giovani (4%), senza mutamenti d'abitudini rispetto agli anni passati. L'ascensore per raggiungere i piani alti si conferma la scelta di un terzo dei ragazzi (32%). A incentivare alcune abitudini sedentarie dei bambini e adolescenti italiani c'e' poi la fruizione dei media: il tempo trascorso davanti alla TV si conferma significativo : sulla totalita' dei minori che la vedono quasi la meta' (47%) la vede per un tempo compreso fra 1 e 3 ore al giorno. E aumenta, anche se di poco, il tempo dedicato dai ragazzi ai video-game: dell'85% che vi gioca (il 15% no), il 57% lo fa mediamente per un tempo compreso fra 1 e le 3 ore. Internet e' legato all'eta': lo utilizza il 100% degli over 14 anni e il 30% vi passa anche piu' di tre ore, contro un 80% degli 11-13 enni e il 59% dei minori di 10 anni, che ne fanno un uso piu' morigerato: rispettivamente in media un'ora e mezz'ora. In generale i minori italiani stanno moltissimo a casa: il 73% passa qui (a casa propria o di amici) il proprio tempo libero, a fronte di un 27% che lo trascorre fuori casa all'aperto con gli amici. Il 36% dei genitori, a fronte del 26% nel 2012, motiva lo stare a casa dei figli con la mancanza di ''spazi all'aperto dove incontrarsi con gli amici'' red/mpd

Salute: bimbi italiani mangiano male, saltano colazione, tv accesa a tavola

Roma, 15 gen. (Adnkronos Salute) - Peggiorano le abitudini alimentari dei ragazzi italiani. Nonostante 2 genitori su 3 (64%) dichiarino di conoscere le regole alimentari di base, sembrano consolidarsi delle tendenze poco sane come non mangiare la frutta e verdura, saltare la colazione, concentrare i pasti piuttosto che fare i 5 consigliati al giorno, o mangiare con la tv accesa. E' la fotografia scattata dalla ricerca 'Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi', realizzata da Ipsos per Save the Children e Mondelez, presentata oggi a Roma in occasione dei 3 anni di attività di 'Pronti, Partenza, Via!', progetto promosso nelle aree periferiche di 10 città italiane, per favorire la pratica motoria e sportiva e l'educazione alimentare dei bambini. Progetto che proseguirà anche nel 2014.

Dall'indagine emerge una flessione nel numero dei bambini e adolescenti che mangia frutta e verdura ad ogni pasto (35% a fronte del 37% nel 2012) o una volta al giorno (35% contro il 39% dell'anno precedente) e un aumento di coloro che non l’assumono o lo fanno un massimo di 2 volte a settimana (31% contro il 24% del 2012). Per quanto riguarda il numero e regolarità dei pasti, risulta un dato particolarmente critico circa la prima colazione che ben un quarto dei ragazzi non consuma regolarmente: il 9% mai, il 16% a volte sì e a volte no. Inoltre, con il crescere dell'età questo pasto perde il suo fondamentale ruolo e ben il 14% dei 14-17enni non lo consuma mai a casa ma al bar. Quanto al pranzo, circa metà dei ragazzi ha l'opportunità di consumarlo con almeno un genitore (49%) o comunque a casa in compagnia di qualcuno (14%). La mensa scolastica serve solo un quarto dei ragazzi intervistati, che sale a metà circa (48%) tra i 6-10enni.

La presenza della famiglia intorno al tavolo a cena risulta invece una costante nel tempo per quasi il 90% delle famiglie con bambini e ragazzi, anche se un convitato che risulta spesso presente è la tv, accesa sempre in 4 famiglie su 10, occasionalmente nel 35% dei casi e assente soltanto in un quarto dei casi. La presenza della tv non è certo legata all'assenza di vigilanza genitoriale, ma è anzi una presenza bene accetta nella metà dei casi o comunque tollerata (41%). Il fuori pasto è un'abitudine che riguarda il 70% circa dei giovani intervistati, con maggiore occasionalità al crescere dell'età. Pomeriggio e metà mattina risultano alternativi per circa il 40% dei ragazzi intervistati, mentre solo un ragazzo su 5 fa 2 break al giorno.

L'obesità minorile in Italia appare per i genitori un problema visibile e consueto: continuano a ritenere - in linea con il passato - che più di un terzo di bambini italiani sia sovrappeso oppure obesi e un altro terzo che questa percentuale stia comunque tra il 20% e il 30%. I bambini più piccoli sono, secondo la percezione dei nostri intervistati, colpiti in misura quasi doppia rispetto agli adolescenti. Tuttavia, quando si tratta di valutare lo stato di salute del proprio figlio, solo un genitore circa su 10 ammette un sovrappeso, mentre per l'80% delle famiglie i propri figli sono assolutamente nella norma.

"Se a delle cattive abitudini alimentari si associa, come spesso, accade, l'assenza di un'adeguata pratica sportiva e motoria, le conseguenze sul benessere di un bambino o un adolescente, sia sul piano fisico che emotivo, possono diventare rilevanti", commenta Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia. Da qui l'esigenza di avviare, nel 2011 - insieme a Mondelez International Foundation e in partnership con il Centro sportivo italiano (Csi) e l'Unione italiana sport per tutti (Uisp) - il progetto 'Pronti, Partenza, Via!'. Obiettivo: sensibilizzare, informare e coinvolgere bambini, genitori, insegnanti e operatori del settore per promuovere stili di vita più salutari in aree particolarmente disagiate di 10 città italiane: Torino, Genova, Milano, Aprilia, Ancona, Sassari, Napoli, Bari, Palermo e Catania.

"A distanza di 3 anni sono 70.000 i bambini e gli adulti raggiunti, 10 le aree sportive e verdi anche pubbliche riqualificate e utilizzate per attività motorie, ricreative ed educative, 1.400 i professionisti coinvolti, fra operatori, insegnanti, pediatri, nutrizionisti", spiega Raffaela Milano, direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children Italia. "L'intervento è consistito nel recupero e messa in opera di spazi come campi da gioco, percorsi sportivi, spazi verdi, campi polivalenti, skate e roller park, piste podistiche e ciclabili, con l'obiettivo di farne dei luoghi aperti a tutto il quartiere, contribuendo così a contrastare fenomeni di emarginazione ed esclusione sociale. Inoltre sono state organizzate sessioni informative su alimentazione e stili di vita salutari nelle scuole primarie e sono stati aperti 10 punti informativi dove le famiglie possono incontrare nutrizionisti e pediatri", spiega ancora Milano. Oggi e domani (ingresso gratuito, dalle 10 alle 18) sarà possibile visitare la mostra fotografica 'Pronti, Partenza, Via!'. Le foto sono state scattate da Francesco Alesi in varie città italiane e rappresentano 'I luoghi restituiti ai bambini' e 'I protagonisti del progetto'.

Influenza: esperti, non affollare ospedali per sintomi bimbi

Roma, 15 gen. (Adnkronos Salute) - "L'influenza deve essere gestita sul territorio, dal pediatra di famiglia e i ricoveri ospedalieri devono essere limitati ai casi di effettiva necessità, sia per evitare al bambino un inutile disagio legato alla degenza, sia per contenere i costi, sia ancora per non favorire la diffusione nosocomiale del virus, particolarmente pericolosa per i soggetti ospedalizzati con malattie croniche". Lo evidenzia Susanna Esposito, presidente della Società italiana di infettivologia pediatrica (Sitip). "Il virus influenzale - sottolinea in una nota - è il terzo agente, in ordine di frequenza, che causa infezioni ospedaliere in età pediatrica, dopo il virus respiratorio sinciziale e il rotavirus. L'obiettivo è quindi quello di evitare l'ospedalizzazione, se non indispensabile".

Per evitare ricoveri per soli sintomi influenzali, dunque, è necessario seguire le recenti linee guida nazionali e internazionali. In generale, spiegano gli infettivologi pediatrici, una diagnosi di influenza, nel momento in cui il virus circola nell'ambiente, è suggerita quando si presentano sintomi a esordio brusco e improvviso: la presenza costante di febbre che, in un numero non trascurabile di casi, raggiunga valori elevati anche superiori a 39; un sintomo respiratorio (tosse, faringodinia, congestione nasale) oppure un sintomo sistemico (cefalea, malessere generalizzato, sudorazione, brividi). Nei bambini più piccoli, che non sono in grado di descrivere i sintomi sistemici, l'influenza si può manifestare con irritabilità, pianto e inappetenza e, soprattutto nel lattante, può essere accompagnata nel 10-20% dei casi da vomito e diarrea.

Nel trattamento dei sintomi associati all'influenza, come febbre e dolore, risultano efficaci il paracetamolo e gli antinfiammatori non steroidei (Fans), sottolineano gli esperti della Sitip che suggeriscono, in assenza di complicazioni di verosimile origine batterica, di limitare l’impiego di antibiotici per evitare la possibile comparsa di ceppi batterici antibiotico-resistenti e per il loro costo elevato. Da non dimenticare, inoltre, semplici accorgimenti quali il riposo in ambiente confortevole e l'adozione di una dieta bilanciata, con particolare attenzione a un'adeguata somministrazione di liquidi e a un apporto calorico minimo che tenga conto della difficoltà del bambino ad alimentarsi.

martedì 14 gennaio 2014

Ciara incinta del primo figlio

Lo scorso ottobre Ciara ha annunciato il proprio fidanzamento ufficiale con il rapper Future, e ora la coppia è in attesa del primo figlio.

La cantante 28enne ha infatti confermato i rumor circa la sua gravidanza durante un'apparizione nel programma televisivo The View, condotto da Barbara Walters.

«Certo! Desidero confermare ciò che è stato detto», ha dichiarato mostrando i primi accenni di pancione.

Future, il cui nome all'anagrafe è Nayvadius Wilburn, ha già un figlio nato da una precedente relazione, ma come Ciara non è mai stato sposato.

I due cantanti hanno iniziato a frequentarsi all'inizio dello scorso anno, all'epoca in cui Future collaborava all'ultimo album di Ciara.

«È una donna splendida, straordinaria, incredibile», aveva detto il rapper durante un'intervista con Vibe lo scorso febbraio.

«Ci piace stare insieme e questa è la cosa più importante. C'è chimica tra di noi. È davvero fantastico. Lei mi rende felice, e io la faccio sorridere».

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Salute: Greenpeace, troppe sostanze tossiche in vestiti per bimbi

Milano, 14 gen. (Adnkronos Salute/Ats) - Rischio 'veleni' nei vestiti per bambini: abiti e scarpe per i piccoli, anche di marche molto note, conterrebbero sostanze altamente tossiche. E' quanto emerge da una serie di analisi realizzate da Greenpeace nell'ambito della campagna Detox, che chiede ai produttori di impegnarsi a eliminare completamente gli agenti chimici pericolosi entro il 2020.

I risultati mostrano poche differenze fra i capi d'abbigliamento destinati ai bambini, particolarmente vulnerabili, e quelli per adulti, indica Greenpeace in una nota. Alcune sostanze presenti nei vestiti non solo inquinano i fiumi dei Paesi di produzione, ma hanno effetti sull'attività ormonale di chi li indossa o sono addirittura cancerogeni, denuncia l'associazione. Per Mirjam Kopp, responsabile della campagna per la Svizzera, questi dati rappresentano "un incubo per i genitori che cercano di vestire i propri figli con abiti prodotti in modo sostenibile". Oltretutto, le sostanze chimiche pericolose possono essere presenti sia in abiti venduti a buon mercato che in marchi di lusso. Greenpeace sottolinea che sostanze tossiche sono state trovate in tutte e 12 le marche testate. Fra quelle analizzate, per esempio, Adidas, Primark, Disney, American Apparel e Burberry.

Greenpeace sottolinea che sono già 18 le marche che dal 2011 hanno risposto all'appello in favore di metodi di produzione più ecosostenibili. Ma mentre molti compiono progressi in materia di trasparenza della catena di fabbricazione, altre sono ancora in procinto di avviarsi in questa direzione.

JWoww: gravidanza turbolenta - Yahoo Notizie Italia

Jenni Farley, meglio conosciuta come JWoww grazie al reality di MTV «Jersey Shore», aspetta un bambino dal suo fidanzato Roger Mathews. Nonostante l’entusiasmo della dolce attesa, tuttavia, la star ha iniziato ad avere problemi legati alle troppe nausee, che le hanno provocato una repentina perdita di peso e hanno scatenato la preoccupazione del suo medico.

«Mi hanno dato Zofran (pastiglie contro la nausea, ndr) perché ho perso quasi 5 chili nel giro di 3 settimane», ha spiegato la star al sito E! Online. «Ogni giorno è come se avessi appena passato una sbornia, e mi ritrovo sempre abbracciata alla tavoletta del bagno!».

A parte i problemi fisici, la Farley confessa di essere molto felice e di non vedere l’ora di avere il primo figlio con il suo futuro marito.

«Ogni mattina Roger mi prepara un bicchiere d’acqua e una scodella di cereali, ma ogni volta mi infila qualcosa di strano nei cereali. Per esempio, la settimana scorsa ci ha messo una carotina, poi un uovo sodo con il guscio. Credo che gli piaccia la mia reazione, perché mi metto a urlare!».

La star della TV aveva annunciato di essere incinta lo scorso dicembre, rivelandolo attraverso gli auguri natalizi sul suo website.

«Buon Natale da dentro di me!», aveva scritto. «Io e Roger non avremmo potuto chiedere di meglio quest’anno per Natale! Volevamo condividere questa notizia con voi prima di chiunque altro, perché siete stati parte delle nostre vite in questi ultimi anni e avete visto l’amore tra me e Roger sbocciare e crescere».

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Greenpeace: sostanze chimiche pericolose nei vestiti per bambini

Acido perfluorottanico, ftalati, nonilfenoli etossilati: sono le sostanze chimiche pericolose che Greenpeace Asia ha trovato in una serie di vestiti e calzature per bambini di grandi marchi, fra i quali Disney, Burberry e Adidas, finiti sotto i riflettori dell’associazione che ha chiamato l’ultimo rapporto sulla presenza di sostanze nocive nell’abbigliamento “Piccoli mostri nell’armadio [1] ”.

I 12 marchi i cui prodotti sono stati testati da Greenpeace per la ricerca “Piccoli mostri nell’armadio” sono Adidas, American Apparel, Burberry, C & A, Disney, GAP, H &M, LI-Ning, Nike, Primark, Puma, Uni-qlo. “I risultati mostrano che non vi è grande differenza tra le concentrazioni di sostanze chimiche nei vestiti per bambini, un gruppo che è più vulnerabile all’inquinamento, rispetto a quelle riscontrate nei vestiti per adulti che sono stati analizzati in precedenti analisi condotte dall’associazione”, affermano da Greenpeace.

Quali i risultati della ricerca? Tutti i marchi testati hanno almeno un prodotto nel quale sono state rilevate sostanze chimiche pericolose. Le concentrazioni, ad esempio, di PFOA (acido perfluorottanico) in un costume Adidas erano molto più elevate del limite previsto da Adidas stessa nella sua lista di sostanze proibite, mentre una maglietta per bambini di Primark conteneva l’11 per cento di ftalati. Alti livelli di nonilfenoli etossilati sono stati trovati invece in prodotti di Disney, American Apparel e Burberry. PFOA, ftalati e nonilfenoli etossilati sono interferenti endocrini, sostanze che, una volta rilasciate nell’ambiente, possono avere potenzialmente effetti dannosi sul sistema riproduttivo, ormonale o immunitario.

“Un vero incubo per i genitori che desiderino comprare vestiti che non contengano sostanze chimiche pericolose â€" dichiara Chiara Campione, responsabile del progetto The Fashion Duel di Greenpeace Italia â€" Questi piccoli mostri chimici li troviamo ovunque, dai vestiti di lusso a quelli più economici, e stanno contaminando i nostri fiumi da Roma a Pechino”. L’associazione chiede al Governo della Cina, maggior produttore al mondo di tessile, di bandire le sostanze pericolose dall’industria e chiede alle imprese di impegnarsi a non rilasciare sostanze chimiche pericolose entro il  1 gennaio 2020. Dal lancio della campagna di Greenpeace “Detox” nel luglio 2011, 18 importanti aziende del settore dell’abbigliamento â€" tra cui Valentino, Mango e Zara - si sono già impegnate pubblicamente.

Settimo figlio per Brad Pitt e Angelina Jolie?

Settimo figlio in vista per Brad Pitt e Angelina Jolie che durante le vacanze natalizie hanno parlato di una nuova adozione.

«Angelina e Brad si sono chiesti in continuo se sia il caso o meno di adottare un settimo figlio. Hanno condiviso il loro desiderio con gli altri sei bambini e la piccola combriccola sembra eccitata all'idea di un nuovo fratellino», ha riferito una fonte vicina alla famiglia all'edizione inglese di Grazia.

La coppia ha in tutto sei figli: tre adottati (Pax, Maddox e Zahara) e tre biologici (Shiloh, Knox e Vivienne).

Pitt e la Jolie dedicano gran parte delle loro energie e risorse per fare beneficenza in Africa. La figlia Zahara è originaria dell'Etiopia, dove la coppia sta costruendo grazie ad una donazione di 1,8 milioni di euro una clinica per la cura dell'aids. Pitt e la Jolie vorrebbero che anche il nuovo bambino venisse dall’Africa.

«Hanno sempre voluto che Zahara avesse un fratellino con cui potesse condividere le sue origini africane. In teoria vorrebbero una femminuccia di due o tre anni».

«Nei prossimi mesi hanno programmato un viaggio in Etiopia per verificare come procedono i lavori alla clinica. Ma parallelamente faranno una visita anche negli orfanotrofi e sperano di riuscire ad ottenere tutti i documenti necessari per finalizzare l'adozione ad aprile».

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Matthew McConaughey sorprende il figlio

Matthew McConaughey ha tre figli insieme alla moglie Camila Alves â€" Levi, di 5 anni, Vida, di 4, e il piccolo Livingston, nato solo un anno fa.

Durante l'ultima cerimonia di premiazione dei Golden Globes, il 44enne si è aggiudicato il titolo di Miglior attore grazie al suo ruolo nel film di prossima uscita «Dallas Buyers Club», ma ciò nonostante pare che non abbia ricevuto il supporto sperato dal suo primogenito.

«Stavamo spiegando ai bambini cosa sarebbe successo questa sera», ha dichiarato in un'intervista con People.com rilasciata in occasione della serata di gala.

«”Il papà si batterà contro altri cinque attori, e tra loro verrà annunciato il vincitore”. Così mio figlio ha risposto: “Spero che vincerai papà, ma purtroppo penso che perderai”».

Nonostante la sfiducia del bimbo, McConaughey non si è lasciato scoraggiare. Secondo l'attore, al contrario, quelle parole gli sarebbero servite da portafortuna.

In passato il divo aveva parlato del delicato equilibrio che esiste tra la vita professionale di un attore e la sua vicenda personale.

«La mia vita al di fuori della mia carriera è estremamente interessante per me, e mi arricchisce molto», aveva dichiarato.

«Quindi lascio che il mio lavoro si nutra anche di questo, così come la mia vita si nutre del mio lavoro. Vorrei continuare in questa direzione, mantenendo una reciprocità».

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lunedì 13 gennaio 2014

Ricerca: dopo un figlio donne piu' felici ma matrimonio molto meno

Roma, 13 gen. (Adnkronos Salute) - Non tutte le ciambelle riescono con il buco. Se infatti le mamme sono il gruppo più felice all'interno della società, le donne sposate ma senza figli sono decisamente più soddisfatte del proprio matrimonio. Almeno in Gran Bretagna, dove una maxi-ricerca condotta su 5 mila persone per due anni ha cercato di far luce sul segreto di relazioni durature e felici. La ricerca dell'Open University, che verrà presentata in settimana, mostra infatti che, anche per le donne coinvolte in una relazione infelice, diventare madre è un viatico per rendere più lieta la vita.

Non solo: sembra proprio che piccoli gesti di attenzione, come dire grazie o lodare il proprio partner, siano più potenti rispetto a grandi gesti romantici per tenere assieme le coppie, come anticipa il 'Telegraph' online. La ricerca, finanziata dall'Economic and Social Research Council, ha consentito di individuare una differenza tra le persone con e senza figli: mentre le donne con bambini sono fra quelle che più spesso si dicono insoddisfatte della propria relazione e mostrano segni di lontananza dal partner, queste si piazzano però in cima alla top-ten delle persone più felici in generale. Le donne senza figli sono meno felici in assoluto, ma decisamente più soddisfatte della propria relazione.

Inoltre i papà sono leggermente meno felici degli altri uomini senza figli. Insomma, a conti fatti pare proprio che le donne alle prese con un bebè siano più inclini a focalizzarsi sui figli rispetto a mariti e fidanzati, spesso per lo sconforto di questi ultimi.

Prova ne è che quando hanno dovuto fare il nome della persona più importante della propria vita, ben più della metà delle mamme ha optato per il proprio bambino, contro appena un papà su quattro. Due terzi dei padri ha invece citato la propria moglie o compagna (contro appena una mamma su tre). "Insomma, sembra che le donne traggano una maggiore felicità dai figli piuttosto che dai padri", sintetizza Jacqui Gabb dell'Open University, che ha diretto lo studio.

Nota dolente per i papà, invece, è la mancanza di initimità sessuale nella vita di coppia. Anche se non sembra che "ci sia un impatto negativo tra la differenza della frequenza sessuale e il desiderio" sulla solidità del rapporto. E ancora, le persone di mezza età sono decisamente meno felici rispetto sia alle coppie giovani e in pieno slancio, che a quelle più anziane e rodate ormai da decenni. Inoltre, l'aver superato insieme uno scoglio come la perdita del lavoro, porta i partner a sentirsi più uniti, spiegano i ricercatori.

Lo studio mette poi in luce il potere del the per i britannici. Il segreto dei matrimonio più solidi si cela proprio in questo rito: sembra infatti che gli uomini che sono abituati a preparare una tazza di the alla compagna, o addirittura gliela servono a letto per colazione, facciano di più per la propria relazione di quelli che regalano fiori o doni più costosi. Insomma, una tazza di the - almeno Oltremanica - "vale più di mille parole", conclude Gabb.

Papa: No a cultura scarto, orrore per aborto o bambini soldato

Città del Vaticano, 13 gen. (LaPresse)- La pace è "ferita da qualunque negazione della dignità umana, prima fra tutte dalla impossibilità di nutrirsi in modo sufficiente. Non possono lasciarci indifferenti i volti di quanti soffrono la fame, soprattutto dei bambini, se pensiamo a quanto cibo viene sprecato ogni giorno in molte parti del mondo, immerse in quella che ho più volte definito la 'cultura dello scarto'". Così il Papa nel dicorso di inizio anno agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede. "Purtroppo, - ha continuato il Papa- oggetto di scarto non sono solo il cibo o i beni superflui, ma spesso gli stessi esseri umani, che vengono 'scartati' come fossero 'cose non necessarie'. Ad esempio, desta orrore il solo pensiero che vi siano bambini che non potranno mai vedere la luce, vittime dell'aborto, o quelli che vengono utilizzati come soldati, violentati o uccisinei conflitti armati, o fatti oggetti di mercato in quella tremenda forma di schiavitù moderna che è la tratta degli esseri umani, la quale è un delitto contro l'umanità".

Il figlio di Woody Allen accusa il padre di molestie sessuali

Ronan Farrow, che attualmente ha 26 anni, è il figlio nato dalla relazione tra Woody Allen e l'attrice Mia Farrow.

Ieri sera il giovane, poco dopo la cerimonia dei Golden Globes in cui Allen ha ricevuto un premio alla carriera, ha rivolto aspre critiche al padre tramite il proprio profilo Twitter.

L'iconico regista e la Farrow si lasciarono dopo 12 anni di relazione, quando l'attrice scoprì che il compagno aveva una liaison clandestina con una delle sue figlie adottive, Soon-Yi Previn.

«Mi sono perso il tributo a Woody Allen», ha scritto Ronan sul social network.

«Hanno incluso la parte in cui una donna lo ha pubblicamente accusato di averla molestata quando aveva sette anni prima o dopo aver citato il film “Io e Annie”?».

Con la propria accusa il giovane si riferisce alle dichiarazioni rilasciate nel 1992 da un'altra delle figlie della Farrow â€" Dylan â€" la quale affermò di aver ricevuto attenzioni poco gradite dal regista quando era ancora una bambina.

Il caso, presentato di fronte al tribunale, fu però archiviato senza colpevoli, e Allen fu libero di convolare a nozze con Soon-Yi Previn.

Tuttavia Dylan, che da allora ha persino cambiato nome, non si è data per vinta, e ha difeso le proprie posizioni in un'intervista rilasciata a Vanity Fair lo scorso anno.

«Ho paura di Allen, della sua immagine. Non mi è mai stato chiesto di testimoniare. Se potessi parlare adesso a me stessa quando avevo sette anni, mi direi di essere coraggiosa, di testimoniare l’accaduto».

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domenica 12 gennaio 2014

Stamina, un papà: Spesi 50mila euro e mia figlia è ancora in carrozzella

Roma, 12 gen. (LaPresse) - "In tutto il trattamento Stamina ci è costato 50mila euro e dobbiamo ancora finire di pagare perché questi soldi li abbiamo presi in prestito dalla banca. Vannoni ci aveva promesso che la bambina avrebbe lasciato la carrozzella e che avrebbe camminato, tutto il contrario di quello che dicono adesso. Adesso dicono che Stamina serve a migliorare la vita dei malati, ma a noi ci aveva promesso la guarigione". E' questo lo sfogo del signor De Matteis, padre della piccola Nicole, 11 anni, affetta dalla nascita da tetraparesi spastica, ai microfoni di Presadiretta, nella puntata che andrà in onda domani sera alle 21.05 su Rai3, in merito alla vicenda Stamina.

La bambina è stata sottoposta a una serie di infusioni prima all'ospedale Burlo Garofalo di Trieste e poi agli Spedali di Brescia. Il primo trattamento è costato 27mila euro, versati tramite bonifico alla Rewind Biotech Srl, una società con sede a San Marino. Pagamento anticipato.

"Dopo la prima infusione a Trieste fatta dal dottor Andolina senza anestesia - racconta la mamma di Nicole - la bambina ha cominciato a vomitare al punto che l'abbiamo dovuta portare in ospedale a Torino". Ai medici del nosocomio piemontese, però, i genitori di Nicole non dicono tutta la verità. "Ho chiamato Vannoni - spiega la donna - chiedendogli come mi dovevo comportare e lui mi ha detto che secondo lui era meglio non dire niente, perché altrimenti avrebbero bloccato tutto". "Noi volevamo finire le cinque punture - dice il signor De Matteis - perché il dottor Vannoni ci aveva spiegato che andava fatto il ciclo completo perché facessero effetto, due non sarebbero servite a niente". "Io non capisco le persone che si tolgono il sangue per avere Stamina davanti al Parlamento - conclude il papà di Nicole - noi abbiamo speso cinquantamila euro e mia figlia è ancora lì sulla carrozzella".

Katie Holmes: love story con il figlio di Meryl Streep?

Dopo il divorzio da Tom Cruise, Katie Holmes ha voltato pagina e si è buttata sul lavoro. Negli ultimi tempi la star è stata infatti molto impegnata con le riprese del nuovo film, «The Giver», in cui recita accanto alla collega Meryl Streep. Secondo alcune voci, la star 64enne crede che suo figlio Henry Streep, che di professione fa il cantante, sia un partito perfetto per la Holmes.

«Katie e Meryl sono andate subito d’amore e d’accordo. Katie le ha confidato senza problemi di volere un uomo nuovo nella sua vita e così Meryl ha deciso di farle vedere una foto di Henry», ha rivelato una fonte del magazine Grazia. «Ora si stanno conoscendo a poco a poco. Si sono scambiati dei messaggi e non passerà molto tempo prima che si incontrino per un appuntamento come si deve. Meryl sa che hanno molte cose in comune. Sarebbe perfetto anche per lei perché vorrebbe tanto che Henry passasse più tempo a New York».

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venerdì 10 gennaio 2014

Pediatria: Villani, tra 2-4 settimane picco malanni fra i bimbi

Roma, 10 gen. (Adnkronos Salute) - Finite le feste inizia il periodo 'nero' per le famiglie con bambini piccoli. "Siamo nella fase di aumento dell'incidenza dell'influenza, aspettiamo il picco tra fine gennaio e inizio febbraio. Ma intanto si diffondono i virus respiratori e gastrointestinali: tra 2-4 settimane, complice la riapertura delle scuole e la facilità di contagio, ci aspettiamo i giorni peggiori". Parola di Alberto Villani, responsabile della Pediatria generale e malattie infettive dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che spiega all'Adnkronos Salute come la maggior parte dei malanni di stagione sia "più fastidiosa che grave".

In genere, "a parte l'influenza, i piccoli sono alle prese con virus respiratori che danno tosse, febbre e mal di gola, o con quelli gastrointestinali, che danno diarrea e vomito. I fastidi durano per 3-10 giorni, ma non di rado allarmano i genitori tanto da spingerli al pronto soccorso". Spesso questo accade nel caso di bambini piccoli o genitori al primo figlio. E il pronto soccorso si affolla di codici bianchi. "Il problema è che ci si allarma per i sintomi sbagliati. Sono tre infatti - assicura l'esperto - le 'spie' di un problema più serio: un comportamento del bambino fuori dal normale (il piccolo straparla, o non si muove più), la gravità di sintomi come una tosse particolarmente violenta o la difficoltà a respirare, ma anche l'apatia e l'incapacità per ore di assumere liquidi (il rischio è la disidratazione). Infine, un'anomala durata dei sintomi". Insomma, non è tanto la febbre alta, quanto una febbricola che dura per giorni e giorni a dover allarmare.

"A mettere in difficoltà il genitore - conclude Villani - è anche la mancanza di sopporti a livello territoriale, specie la sera e nel fine settimana. Così, di fronte a una febbre molto alta o a un dolore che non passa, ci si allarma e si finisce al pronto soccorso".

Kanye West: una ninna nanna per la figlia di Jay Z

Kanye West ha scritto una ninna-nanna per la figlia di Jay Z e Beyoncé dimostrando così di avere un cuore tenero.

Secondo quanto riportato da fonte alla rivista inglese Daily Star, il rapper voleva donare qualcosa denso di significato alla primogenita della coppia, evitando però i soliti oggetti super costosi.

«Kanye voleva regalare qualcosa di personale per il suo amico Jay Z. Così ha deciso di scrivere una ninna nanna speciale per Blue Ivy. Non verrà rilasciata per il pubblico, è per Blue. (Kanye, ndr) Si augura che l’aiuti ad addormentarsi».

Sembra che la superstar adotti lo stesso metodo anche con la figlia North, nata lo scorso giugno dall’unione con la fidanzata Kim Kardashian. Tuttavia, pare che il vero obbiettivo delle canzoni scritte dal rapper sia quello di indurre nelle bambine un senso di sicurezza e potere.

«È molto orecchiabile e lenta. Diversa dalle solite filastrocche per addormentarsi, Kanye canta come in un futuro Blue Ivy e North saranno potenti e famose. Parla anche di se stesso e Jay Z e di come aiuteranno le loro bambine ad avere una vita molto più facile rispetto a quella che loro hanno vissuto».

Indiscrezioni recenti trapelate alla rivista Heat, parlano di un possibile fratellino o sorellina per Blue Ivy.

«Il piano iniziale che Beyoncé uscisse con un nuovo album nel 2014, ma Jay Z vuole provare ad avere un altro figlio. Sembra che i tentativi inizieranno prima della fine del tour a Lisbona di Beyoncé».

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