Roma, 5 set. (Adnkronos Salute) - Nuoto, tennis, danza, ginnastica, equitazione o pallavolo? Il 'toto sport' impazza tra i genitori, seminando dubbi sulla scelta migliore per i più piccoli. Soprattutto, mamme e papà si domandano quale sia l'attività fisica più adatta per evitare problemi di salute ai bambini. "Sicuramente il triathlon - spiega all'Adnkronos Salute Antonio Gianfelici, specialista in medicina dello sport della Federazione medico sportiva italiana (Fmsi) - perché è un 'mix' ideale. Mettendo insieme nell'ordine il nuoto, la bici e la corsa, permette la multilateralità del gesto sportivo, ossia lo sviluppo interattivo di tutte le capacità di coordinamento del bimbo. Non unico sport quindi - precisa l'esperto - ma l'attitudine già in tenera età a praticare più discipline".
"La cosa più importante che devono chiedersi i genitori al momento della selezione di un'attività sportiva è l'obiettivo che si vuole raggiungere - precisa Gianfelici - Se è la salute, allora il bambino deve praticare l'attività che gli piace di più. E il genitore deve evitare una precoce specializzazione in un'unica disciplina e l'agonismo troppo spinto".
Se il triathlon si aggiudica lo scettro dello sport migliore per i bambini, è però necessario capire a che età vanno avviati. "Dai 18 mesi in poi un bambino inizia a muovere i primi passi - risponde Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri - il primo step per stimolare da subito una sensibilità all'attività motoria. A tre anni inizia la socializzazione con i compagni di gioco. E' in questo lasso di tempo che il genitore può decidere di far iniziare uno sport al proprio figlio. Basta che sia ancora in una fase ludica".
"Se si vuole iniziare uno sport - interviene Gianfelici - va controllato 'in primis' lo stato fisico del bambino. Vanno escluse le patologie cardiologiche e i problemi ortopedici. Evitando, ad esempio, che un bambino con un ginocchio valgo si metta a fare un sport che affatica le articolazioni. Poi vanno osservate le capacità di flessione scongiurando problemi di scoliosi, cifosi, spondilolistesi". Una volta che ci si è assicurati della buona costituzione fisicam, lo si può avviare in tutta sicurezza. E qui il medico dello sport suggerisce il triathlon. "Molti pensano che sia il nuoto la scelta più saggia, ma dalla mia esperienza suggerisco il triathlon. Unisce le qualità di tre discipline fondamentali".
E per chi inizia "le distanze non sono proibitive. Nelle categorie dei ragazzi prevedono: 50 metri di nuoto, 2.000 di bicicletta e 500 di corsa". E gli altri sport? "Quelli di squadra - risponde Gianfelici - come il calcio, il basket, la pallavolo, il rubgy, possiedono tutti degli ottimi elementi per far crescere la socializzazione del bambino. Il rispetto dell'avversario e quello dei compagni. Quelli individuali - prosegue - come il tennis, la ginnastica, lo sci, possono essere indicati per caratteri meno predisposti all'introversione. Solo dai 4 ai 6 anni si può fare un'attività più assidua, anche due volte a settimana. Il calcio, il tennis, la ginnastica e lo sci si possono iniziare dai 5 ai 6 anni. Per quanto riguarda l'equitazione, invece, meglio aspettare i dieci anni. Prima di quest'età è meglio insegnare ai bambini a relazionarsi con i pony".
Nel 2010, secondo i dati della ricerca 'I numeri dello sport' realizzata dal Coni, erano oltre 19 milioni gli italiani con più di tre anni che hanno dichiarato di praticare almeno uno sport. Di questi il 66% fa sport con continuità e il restante 34% in modo saltuario, ovvero meno di una volta a settimana. Il rapporto del Coni evidenza inoltre come tra i giovani dai 6 ai 17 anni ci sia un'elevata percentuale di chi pratica sport. Dagli 11 anni in poi, fino ad arrivare ai 14, si raggiungono livelli di pratica superiore al 67%.
Ma quali sono le discipline in ascesa tra i ragazzi? A sorpresa il medico dello sport indica il badminton, il gioco in cui si deve colpire un volano con una racchetta facendogli oltrepassare la rete e mandandolo nella metà campo opposta. "E' il quinto sport praticato nelle scuole italiane, l'unica disciplina olimpica dove sul campo si possono trovare incontri misti tra ragazze e ragazzi. Abbiamo anche la vela e il rugby, che hanno guadagnato praticanti negli ultimi anni. In crisi di 'baby appassionati' è invece l'atletica leggera".
Ma lo sport andrebbe comunque unito, fin dalla più tenera età, a un'attenzione ai corretti stili di vita. Secondo il pediatra, in ogni famiglia andrebbe rispettata la regola del 5-2-1. "Ovvero 5 pasti al giorno, due ore dedicate all'attività motoria di base (ad esempio una passeggiata in bici) e solo un'ora
"La cosa più importante che devono chiedersi i genitori al momento della selezione di un'attività sportiva è l'obiettivo che si vuole raggiungere - precisa Gianfelici - Se è la salute, allora il bambino deve praticare l'attività che gli piace di più. E il genitore deve evitare una precoce specializzazione in un'unica disciplina e l'agonismo troppo spinto".
Se il triathlon si aggiudica lo scettro dello sport migliore per i bambini, è però necessario capire a che età vanno avviati. "Dai 18 mesi in poi un bambino inizia a muovere i primi passi - risponde Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri - il primo step per stimolare da subito una sensibilità all'attività motoria. A tre anni inizia la socializzazione con i compagni di gioco. E' in questo lasso di tempo che il genitore può decidere di far iniziare uno sport al proprio figlio. Basta che sia ancora in una fase ludica".
"Se si vuole iniziare uno sport - interviene Gianfelici - va controllato 'in primis' lo stato fisico del bambino. Vanno escluse le patologie cardiologiche e i problemi ortopedici. Evitando, ad esempio, che un bambino con un ginocchio valgo si metta a fare un sport che affatica le articolazioni. Poi vanno osservate le capacità di flessione scongiurando problemi di scoliosi, cifosi, spondilolistesi". Una volta che ci si è assicurati della buona costituzione fisicam, lo si può avviare in tutta sicurezza. E qui il medico dello sport suggerisce il triathlon. "Molti pensano che sia il nuoto la scelta più saggia, ma dalla mia esperienza suggerisco il triathlon. Unisce le qualità di tre discipline fondamentali".
E per chi inizia "le distanze non sono proibitive. Nelle categorie dei ragazzi prevedono: 50 metri di nuoto, 2.000 di bicicletta e 500 di corsa". E gli altri sport? "Quelli di squadra - risponde Gianfelici - come il calcio, il basket, la pallavolo, il rubgy, possiedono tutti degli ottimi elementi per far crescere la socializzazione del bambino. Il rispetto dell'avversario e quello dei compagni. Quelli individuali - prosegue - come il tennis, la ginnastica, lo sci, possono essere indicati per caratteri meno predisposti all'introversione. Solo dai 4 ai 6 anni si può fare un'attività più assidua, anche due volte a settimana. Il calcio, il tennis, la ginnastica e lo sci si possono iniziare dai 5 ai 6 anni. Per quanto riguarda l'equitazione, invece, meglio aspettare i dieci anni. Prima di quest'età è meglio insegnare ai bambini a relazionarsi con i pony".
Nel 2010, secondo i dati della ricerca 'I numeri dello sport' realizzata dal Coni, erano oltre 19 milioni gli italiani con più di tre anni che hanno dichiarato di praticare almeno uno sport. Di questi il 66% fa sport con continuità e il restante 34% in modo saltuario, ovvero meno di una volta a settimana. Il rapporto del Coni evidenza inoltre come tra i giovani dai 6 ai 17 anni ci sia un'elevata percentuale di chi pratica sport. Dagli 11 anni in poi, fino ad arrivare ai 14, si raggiungono livelli di pratica superiore al 67%.
Ma quali sono le discipline in ascesa tra i ragazzi? A sorpresa il medico dello sport indica il badminton, il gioco in cui si deve colpire un volano con una racchetta facendogli oltrepassare la rete e mandandolo nella metà campo opposta. "E' il quinto sport praticato nelle scuole italiane, l'unica disciplina olimpica dove sul campo si possono trovare incontri misti tra ragazze e ragazzi. Abbiamo anche la vela e il rugby, che hanno guadagnato praticanti negli ultimi anni. In crisi di 'baby appassionati' è invece l'atletica leggera".
Ma lo sport andrebbe comunque unito, fin dalla più tenera età, a un'attenzione ai corretti stili di vita. Secondo il pediatra, in ogni famiglia andrebbe rispettata la regola del 5-2-1. "Ovvero 5 pasti al giorno, due ore dedicate all'attività motoria di base (ad esempio una passeggiata in bici) e solo un'ora
source: it.notizie.yahoo.com
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