(ASCA) - Roma, 27 set - Chi l'avrebbe mai detto: le levatacce
notturne per sedare i pianti del pargolo e i salti mortali
per allevare la prole allungano la vita. Parola dei
ricercatori dell'Universita' di Stanford (Usa) secondo i
quali il rischio di morire di patologie cardiovascolari e'
maggiore per gli uomini senza figli rispetto a chi e' padre.
Lo studio, in corso di pubblicazione su Human Reproduction,
ha preso in esame circa 135.000 maschi adulti alla ricerca di
un nesso significativo tra la salute cardiaca e longevita'
dei papa'. Dai primi dati, la condizione di non-genitore e'
risultata correlata ad un aumento di morte per infarto
superiore del 17% rispetto alla media.
''Dobbiamo approfondire la relazione che esiste tra
infertilita' e rischio cardiovascolare'', spiega Michael
Eisenberg, che ha guidato lo studio. Secondo Eisenberg e
colleghi i problemi riproduttivi potrebbero essere una spia
di sottostanti disturbi cardiovascolari non ancora emersi.
Curare in anticipo i primi, quindi, potrebbe aiutare a
prevenire pericoli piu' gravi per la salute.
noe/cam/bra
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