Roma, 28 ott. (Adnkronos Salute) - Notti agitate in vista per le famiglie italiane. Portare indietro le lancette dell'orologio, come accadrà nella notte tra sabato e domenica con il ritorno dell'ora solare, si trasformerà infatti in un 'incubo' per 250 mila bimbi italiani: in pratica "un piccolo su due". L'ora di sonno in più, spesso salutata con gioia dagli adulti, rischia di trasformarsi in un'arma a doppio taglio per i bambini della Penisola, che potrebbero far fatica ad addormentarsi, incappando in insonnia e notti agitate. Lo spiega Italo Farnetani, pediatra e docente dell'università degli Studi di Milano Bicocca, che ricorda come i bimbi siano molto abitudinari, specie con sonno e pasti. Il loro organismo, rispetto a quello di mamma e papà, ha inoltre minori capacità di adattamento.
Ma quest'anno la vicinanza con Halloween e il giorno di festività per Ognissanti potrebbe rivelarsi un alleato prezioso per i genitori. "I piccoli - spiega infatti il pediatra all'Adnkronos Salute - potranno contare su due giorni di riposo in più per abituarsi al cambiamento, e questo è un gran vantaggio". Ogni novità per i bambini rappresenta una "piccola rivoluzione".
Del resto si sono abituati "per sei mesi ad andare a dormire, ad esempio, alle 21.30 - riflette il pediatra - Il loro ritmo sonno-veglia è dunque tarato sull'ora legale: improvvisamente domenica sera si ritroveranno a letto un'ora prima e si rigireranno fra le coperte ben svegli e arzilli. Stare a letto senza dormire, però, è il primo passo verso l'insonnia, di cui già normalmente soffre un piccolo su tre".
Farnetani prevede dunque giorni 'difficili' per i bimbi italiani, ma anche per i loro genitori, soprattutto al ritorno a scuola. Anche per questo motivo, il pediatra 'abolirebbe' lo spostamento delle lancette. "Sono contrario all'ora solare: manterrei l'ora legale tutto l'anno - dice - Questo perché poter contare su un'ora in più di luce al giorno, anche in inverno, fa crescere i bambini più sani e forti. Infatti potrebbero stare più tempo all'aperto, muovendosi di più. Si contrasterebbe, così, l'obesità ormai dilagante. Inoltre giocare al parco o in giardino ostacola lo 'scambio' dei virus, favorito nei luoghi chiusi, e combatte la solitudine".
Ma dal momento che ci si deve adattare, è bene non sottovalutare la portata di questo cambiamento per i piccoli, ammonisce l'esperto. Almeno per la prima settimana dopo il cambio d'ora sarebbe bene che a scuola "gli insegnanti privilegiassero materie e attività che richiedono operazioni più 'concrete' rispetto a quelle teoriche", aggiunge. Questo, in pratica, vuol dire che gli alunni delle elementari dovrebbero fare più compiti scritti, ad esempio temi o disegni, piuttosto che ascoltare spiegazioni orali. E ancora, "alle medie e alle superiori sono più indicate ricerche di gruppo o correzioni dei compiti - suggerisce Farnetani - che richiedono un impegno di tipo diverso, per aiutare i ragazzini a familiarizzare con il nuova orario".
Infine, per abituare i piccoli di casa al nuovo ritmo, il pediatra consiglia a mamme e papà di mandare a letto il bambino domenica sera secondo la 'vecchia' ora legale, "magari facendo preparare loro disegni e addobbi per Halloween", scalando poi 10 minuti al dì. Approfittando del ponte e del giorno di festa che quest'anno cade di martedì, i bambini possono dormire un po' più a lungo per due giorni. "Con gradualità - assicura Farnetani - in poco tempo il bimbo si abituerà al nuovo ritmo, 'rosicchiando' 10 minuti a sera. C'è chi ci metterà tre giorni, chi una settimana, ma alla fine tutti 'digeriranno' il passaggio all'ora solare ".
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