Roma, 19 ott. (Adnkronos Salute) - Come altri milioni di donne nel mondo, l'infermiera australiana Melinda Arnold ha un sogno: avere un bambino. Ma forse, per realizzarlo, ha fatto e farà più sforzi della media. Dopo tre tentativi falliti con una mamma surrogata, due con la sua stessa madre, Denise, e uno con un'amica, e a causa degli ostacoli per l'adozione, ha deciso di sottoporsi a un trapianto di utero. Non un organo qualsiasi, bensì quello da cui è nata lei stessa, 34 anni fa: sarà infatti Denise a donarglielo, per dare alla figlia e al marito Andrew l'ultima chance di diventare genitori.
L'età di Denise - riporta il 'Daily Mail' - non è stata resa nota, ma affinché l'intervento venga autorizzato è necessario che la donna non sia entrata in menopausa. L'operazione dovrebbe avvenire nel 2012 all'università di Gothenburg, in Svezia, per mano del luminare Mats Brannstrom e consisterà in un'isterectomia (espianto dell'utero) da Denise e in un trapianto dell'organo nel ventre di Melinda. Se tutto andrà bene, potrà essere inserito un embrione a distanza di un anno. Durante l'eventuale gravidanza mamma e feto saranno strettamente monitorati per evitare problemi di rigetto e per modulare la somministrazione dei necessari farmaci immunosoppressori.
Il team svedese ha già sperimentato con successo la metodica su topi e babuini e spera di portare a termine l'intervento per la prima volta al mondo su una donna. La notizia ha però generato non poche critiche dal punto di vista etico: l'utero potrebbe infatti essere rigettato dall'organismo di Melinda mentre il feto si sta sviluppando.
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