Roma, 15 nov. (Adnkronos Salute) - No alle nuove Linee guida sulla Legge 40, che non prevede il ricorso alle tecniche di fecondazione assistita per le coppie con malattie genetiche. A esprimere la propria contrarietà è Severino Antinori, presidente della World Association of Reproductive Medicine (Warm), in una nota.
"Si tratta di una decisione oscurantista, liberticida e fortemente discriminatoria - sottolinea il ginecologo - nei confronti di pazienti con patologie genetiche. Grazie alla diagnosi pre-impianto, riammessa dopo il divieto imposto dalla legge 40 del 2004 in seguito al mio ricorso alla Corta Costituzionale, si possono infatti escludere dal trattamento gli embrioni portatori di gravi malattie genetiche quali la beta-talassemia, la fibrosi cistica e la sindrome di Down. Impedire a pazienti portatori di geni per patologie gravi o affetti dalle stesse rappresenta quindi una grave violazione dei diritti umani e un atto fortemente discriminatorio e razzista", ribadisce.
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