(ASCA) - Roma, 3 nov - Le riniti allergiche tra i bambini
sono destinate a crescere. Secondo gli esperti, entro il
2020, in Italia, uno su due soffrira' di rinite allergica. Ne
parleranno gli allergologi riuniti a Parma per il Convegno
regionale di allergologia pediatrica ''Il bambino allergico e
la sua famiglia ci chiedono... l'alimentazione, la
respirazione, la cura, lo stile di vita per star meglio'',
organizzato da Universita' degli Studi di Parma, Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Parma, Azienda USL di Parma e
Centro Diagnostico Allergologico ''Dalla Rosa Prati'' di
Parma, l'11 e 12 novembre prossimi.
''In Italia si e' passati da un 10% della popolazione che nel
1950 soffriva di una manifestazione allergica alla frequenza
attuale di oltre il 30%, compresi bambini e ragazzi'', si
legge in una nota degli organizzatori. Tra i maggiori
imputati di questo incremento c'e' la troppa pulizia. Sembra
che al momento del parto un ambiente eccessivamente
igienizzato impedisca agli anticorpi del neonato, predisposto
alle allergie, di trovare subito i germi contro cui sono
deputati a combattere e come conseguenza rimangono
''disorientati''. Identico discorso per lo stile di vita: i
bambini di citta' crescono in ambienti ''sterili'', molto
piu' igienizzati di quelli in cui crescono i bambini nelle
zone rurali, per questo a contatto con maggiori ''stimoli''
per il sistema immunitario fin da piccoli. Secondo i dati
riferiti dal Libro Bianco della World Allergy Organization,
nei centri urbani negli ultimi 30 anni la frequenza di alcune
forme di allergia, come l'asma, la rinite e la dermatite
atopica, sono raddoppiate o triplicate.
noe/mau/bra
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