Milano, 12 dic. (Adnkronos Salute) - Una chiave speciale in dono a Natale, per aiutare i bimbi malati di cancro assistiti dalla Lilt di Milano e per regalare a chi la riceve un'opportunità unica: provare ad aprire una teca custodita nel negozio Tiffany & Co di via della Spiga, così da aggiudicarsi il suo prezioso contenuto. 'A keys for a cause' è una delle idee regalo per un Natale di solidarietà proposte dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori del capoluogo lombardo. Le chiavi saranno disponibili al prezzo di 15 euro ai piedi del grande albero di Natale allestito in piazza Duomo, dedicato per tradizione dal Comune ai piccoli malati di tumore assistiti dalla Lilt; presso lo stand dell'Onlus nell'atrio dell'Istituto nazionale tumori di Milano (via Venezian 1), e negli uffici Lilt di via Amadeo 41 (zona Città Studi). I possessori della chiave potranno tentare la fortuna dal 9 al 23 gennaio.
"Per sostenere il Natale della Lilt - spiega l'Associazione in una nota - oltre alla chiave di Tiffany è possibile anche scegliere tra le varie proposte presenti sul catalogo scaricabile all'indirizzo www.legatumori.mi.it: gustosi panettoni in eleganti confezioni, biglietti di auguri, ricchi cesti gastronomici, accessori da cucina e tante sorprese per i più piccoli. Idee e proposte due volte più buone, per il Natale e non solo - precisa l'Onlus - ottime per accompagnare i momenti di festa e per aiutare concretamente i bambini colpiti dal cancro".
"Basta un piccolo gesto per contribuire alle attività del Servizio assistenza bambini della Lega contro i tumori, che dal 1978 si dedica a bambini e adolescenti seguiti nell'Unità operativa di pediatria dell'Istituto tumori di Milano e a quelli curati nell'ambulatorio dell'Istituto o in altre strutture ospedaliere. In particolare - spiega la Lilt - i fondi raccolti con le strenne del Natale 2011 andranno a sostenere le Case accoglienza gestite dalla Lega contro i tumori e destinate ai piccoli malati di tumore e ai loro genitori (dove nel 2010 sono stati ospitati 250 bambini con le loro mamme per un totale di 2.200 pernottamenti), e il progetto Servizio reperibilità telefonica 24 ore di un medico oncologo, a disposizione sia delle famiglie dei bambini colpiti da un tumore sia dei loro medici di base. Nel 2010 sono state quasi 2.000 le chiamate, di cui il 72% sono arrivate da parte di un genitore e il 21,5% da un medico. Il 21,5% delle chiamate era motivato da complicanze del trattamento in corso, il 19,5% da episodi febbrili e il 9,9% da dubbi relativi alle prescrizioni terapeutiche".
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