(ASCA) - Roma, 25 gen - Un orientamento di fronte alla
molteplicita' di interventi proposti non tutti
scientificamente validati: interventi farmacologici (con
antipsicotici, stimolanti del sistema nervoso centrale e
altri) e non farmacologici (terapia cognitivo
comportamentale, musicoterapia, interventi mediati dai
genitori), interventi biomedici e nutrizionali (integratori
alimentari, dieta senza glutine e/o caseina, terapia con
ossigeno iperbarico). E' quello che propone la Linea Guida
sull'Autismo dell'Istituto Superiore di Sanita', che si
inserisce all'interno del primo programma nazionale di
ricerca sulla salute mentale nell'infanzia e
nell'adolescenza, il Programma Strategico ''Un approccio
epidemiologico ai disturbi dello spettro autistico''. Si
tratta di un aggiornamento di un documento gia' esistente e
datato 2008.
Un paragrafo e' dedicato all'importanza degli interventi
precoci e altri ai quesiti relativi alla fornitura dei
servizi contestualizzati alla realta' italiana, passando per
l'analisi del profilo epidemiologico e di quello
legislativo.
L'autismo e' una malattia che colpisce oltre 10 bambini
ogni 10 mila, ma se si considerano tutti i disturbi dello
spettro autistico la prevalenza supera i 40 casi per 10
mila.
Predilige i maschi, in misura 3-4 volte superiore rispetto
alle femmine, senza distinzioni sociali, geografiche o
etniche. I sintomi, e dunque le difficolta' nella vita
quotidiana, comprendono compromissioni del linguaggio anche
molto gravi fino alla scomparsa dello stesso, incapacita' o
difficolta' a sviluppare rapporti con gli altri e ad
esprimere emozioni e comportamenti stereotipati e
ripetitivi.
La metodologia di sviluppo di tale documento,
coerentemente con i principi adottati dal Sistema Nazionale
Linee Guida - Snlg, e' incentrata sulla trasparenza, la
multidisciplinarieta' - hanno partecipato rappresentanti dei
Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta,
oltre che dell'associazione FANTASiA (Federazione delle
associazioni nazionali a tutela delle persone con autismo e
sindrome di Asperger) - e la condivisione dei principi
metodologici della Evidence-Based Medicine.
La linea guida si e' sviluppata attraverso la costituzione
di un panel multidisciplinare formato da tutte le figure
professionali coinvolte nell'assistenza dei disturbi dello
spettro autistico (il farmacologo, lo psicologo, il pediatra,
il neuropsichiatra, il medico di medicina generale, il
logopedista, il terapista della neuro e psicomotricita',
l'epidemiologo e il metodologo delle linee guida). Nel panel
sono stati inclusi rappresentanti delle associazioni dei
familiari. Ciascun membro del panel ha sottoscritto una
dichiarazione di condivisione della metodologia del SNLG,
nonche' una dichiarazione concernente l'eventuale conflitto
di interesse.
La linea guida in oggetto ha avuto l'obiettivo di
rispondere a otto quesiti, dei quali i primi sei relativi
agli interventi farmacologici e non farmacologici/dietetici
proposti in letteratura per il trattamento dei disturbi dello
spettro autistico, con particolare riguardo a valutazione di
efficacia, tempi di inizio, durata e intensita', e
appropriatezza per specifiche tipologie di DSA e/o
comorbidita'. Il settimo quesito ha riguardato la valutazione
dell'efficacia degli interventi precoci, e l'ottavo la
valutazione di modelli di fornitura dei servizi.
La linea guida ha infine formulato raccomandazioni anche a
favore del coinvolgimento della famiglia nei programmi di
intervento, per il miglioramento della comunicazione sociale,
la riduzione dei comportamenti problema, il miglioramento
dell'interazione con il bambino e l'aumento del benessere
emotivo.
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