Roma, 5 gen. (Adnkronos Salute) - Partorire e decidere di staccarsi dal piccolo lasciandolo alle cure dell'ospedale, perchè non si hanno le forze economiche per dargli un futuro. "Nel 2011 a Roma abbiamo avuto 41 casi, ma nel Lazio si registrano circa 60 casi l'anno. Un dato simile anche in altre Regioni. Erano invece 31 nel 2010. Ma, ad esempio, nel 2005 sono stati 57, un record. Numeri in crescita visto che da quando registriamo questi dati, ovvero dal 2002, i casi allora furono 23". A fare il punto per l'Adnkronos Salute sugli abbandoni regolari di neonati è Piermichele Paolillo, direttore dell'Unità operativa di neonatologia del Policlinico capitolino Casilino, la struttura nella Regione Lazio, che registra da anni il fenomeno.
Secondo Paolillo il caso del bimbo, nato a Roma, affetto da nanismo e non riconosciuto dalla madre "è un episodio molto raro - avverte lo specialista - perchè nel maggior parte dei casi la scelta del genitore di non comparire è dettata da altre problematiche come stupri, violenze o indigenza". "Sono infatti - avverte Paolillo - soprattutto le mamme di origine extracomunitaria a abbandonare in maniera regolare il piccolo. Spesso giovanissime e a volte vittime di abusi. Ma anche desiderose di assicurare al figlio un futuro diverso da quello che potrebbe aprirsi rimanendo accanto a loro. La legge italiana - precisa l'esperto - consente alla donna di partorire in segretezza e non riconoscere il piccolo. E le autorità - conclude - non possono fare ricerche sull'identità e ne dichiarano lo stato di abbandono e la possibilità di un'adozione".
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