Roma, 4 feb. (LaPresse) - Cristina, 30 anni, di origini milanesi, si trovava sulla Costa Concordia quando la nave si è incagliata davanti all'isola del Giglio. Era incinta di 5 mesi e ora, in seguito al trauma subito, ha abortito. Per questo la ragazza ha deciso di fare causa alla Costa Crociere per 1 milione di euro. Lo ha reso noto a LaPresse l'avvocato Giacinto Canzona, cui la donna si è rivolta insieme ai legali Cristiano D'Aveta e Marco Angelozzi.
Cristina si era imbarcata sulla nave da crociera insieme al compagno, un commercialista romano, e prima della terribile notte del 13 gennaio non aveva mai avuto problemi di salute. Subito dopo quell'evento ha iniziato ad avere perdite, forti mal di testa e malori, fino al distacco del feto dall'utero e conseguente aborto, avvenuto circa una settimana fa. Una consulenza ginecologica ha attestato che l'aborto è stato causato da "un evento stressogeno in seguito a trauma". Ora Cristina ha chiesto un risarcimento di 1 milione di euro alla conpagnia.
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