(ASCA) - Roma, 13 feb - Una cura risolutiva per il 100% dei
piccoli pazienti con leucemia linfoblastica acuta, il tumore
piu' frequente dell'eta' pediatrica che oggi colpisce circa
350-400 nuovi bambini all'anno. E' l'obiettivo del nuovo
protocollo di cura internazionale, il cui coordinamento
Italiano e' stato affidato al Bambino Gesu', Ospedale
Pediatrico di Roma nel quale viene diagnosticato il piu'
elevato numero di bambini con malattia oncoematologica e dove
viene realizzato il 20-25% dei trapianti di cellule staminali
a livello nazionale. Il protocollo, condiviso da molti Paesi
tra cui Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Israele,
Paesi Bassi, Nuova Zelanda, prevede che i bambini vengano
trattati uniformemente per ottimizzare la probabilita' di
cura definitiva attualmente non superiore al 40% quando una
ricaduta ha luogo. Oggi circa l'80% dei pazienti guarisce con
i comuni approcci terapeutici mentre il rimanente 20% va
incontro a una ricaduta della malattia: quest'ultima
percentuale e' pero' destinata a diminuire drasticamente
grazie al lavoro della rete internazionale di collaborazione
fra i Paesi con maggior qualificazione nell'ambito della
diagnosi e della terapia delle leucemie del bambino.
Le leucemie linfoblastiche acute ricadute dell'eta'
pediatrica sono state al centro del meeting internazionale
che si e' appena concluso a Roma e nel corso del quale sono
state discusse le novita' piu' importanti relative alla
diagnosi e alla terapia dei pazienti affetti da queste
patologie. Sono stati analizzati i risultati dei protocolli
di trattamento attualmente in uso nei vari Paesi, le
strategie di trapianto di cellule staminali piu' innovative,
le prospettive dell'immunoterapia, i nuovi farmaci in corso
di sperimentazione e l'impatto di fattori biologici sulla
possibilita' di recupero.
Il nuovo protocollo di trattamento internazionale sara'
avviato nelle prossime settimane. Questo importante progetto
e sforzo organizzativo ha ricevuto supporto anche dall'Unione
Europea per il suo alto valore scientifico e assistenziale.
''La sfida per raggiungere la guarigione di tutti i
pazienti pediatrici affetti da una leucemia linfoblastica
acuta si arricchisce di un nuovo strumento - sottolinea
Franco Locatelli, Direttore del Dipartimento di Oncologia
Pediatrica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' - e la
cooperazione internazionale fra i diversi gruppi sara' di
ulteriore stimolo per affinare ancor piu' le strategie di
trattamento per curare sempre piu' efficacemente e in maniera
mirata i tumori del bambino. Con il nuovo protocollo
internazionale per la prima volta un largo numero di bambini
(circa 350 all'anno) verra' valutato in maniera omogenea per
le caratteristiche prognostiche. I piccoli pazienti saranno
attribuiti a due differenti gruppi di rischio (standard e
alto) e, conseguentemente, verranno trattati con un
protocollo di terapia largamente condiviso''.
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