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venerdì 30 marzo 2012

Farmaci: ginecologo, per pillola 5 giorni dopo meglio test gravidanza urine

Roma, 30 mar. (Adnkronos Salute) - Per il test di gravidanza necessario nel nostro Paese se si vuole ottenere la pillola dei cinque giorni dopo per la contraccezione d'emergenza, "il dosaggio delle Beta Hcg può essere eseguito sia con esame ematico, sia con un test delle urine, che rimane quello di prima scelta per diagnosticare una gravidanza in fase iniziale: normalmente non si ricorre all'esame del sangue per sapere se una donna è incinta, bensì solo dopo, quando si monitora l'evoluzione della gravidanza". Lo ha sottolineato Gian Benedetto Melis, direttore della Clinica ostetrica dell'università di Cagliari, oggi a Roma alla conferenza stampa di presentazione di ellaOne* (ulipristal acetato), la pillola dei cinque giorni dopo, dal 2 aprile nelle farmacie italiane, sotto presentazione di ricetta medica e di test di gravidanza negativo effettuato da un medico.

"Gli studi clinici eseguiti durante i 10 anni di sviluppo della pillola dei cinque giorni dopo, quindi prima della sua immissione in commercio - ha evidenziato l'esperto - descrivono un profilo di tollerabilità sovrapponibile ai preparati già in commercio. Ma assumendo la pillola dei cinque giorni dopo nelle prime ore dal rapporto non protetto (0-24 ore) il rischio di una gravidanza indesiderata si riduce di ben 2/3 rispetto all'utilizzo della pillola del giorno dopo, e della metà nel caso di assunzione nei primissimi giorni (0-72 ore). Il farmaco va preso quindi il prima possibile, per massimizzarne l'efficacia, e non oltre le 120 ore. Questo è quanto emerso da una metanalisi degli studi clinici di confronto tra i due medicinali, ulipristal acetato e levonorgestrel, recentemente pubblicata su 'The Lancet'".

"L'ulipristal acetato - continua - riesce ad agire sull'ovulazione anche quando la fase di innalzamento dell'ormone Lh, quel segnale che manda il nostro corpo per scatenare il fenomeno dell'ovulazione, è già cominciata (24-36 ore prima) a differenza della classica pillola a base di levonorgestrel. Anche quest'ultimo può bloccare l'ovulazione, ma solo nel caso non sia già iniziata l'aumento del Lh (quindi circa a 48-52 ore prima). Ecco perché definirei questa nuova pillola un potente velocista, che ha però anche la forza del maratoneta".

"Relativamente alla gravidanza - ha aggiunto Melis - sebbene l'ulipristal acetato 30 mg si sia dimostrato efficace nel ridurre il rischio di gravidanza indesiderata in un'alta percentuale di casi, tuttavia bisogna ricordare che questo rischio non viene completamente azzerato. E per escludere il caso di una gravidanza preesistente, in Italia è richiesto prima della prescrizione del prodotto, l'esito negativo di un test di gravidanza basato sul dosaggio Beta Hcg, a differenza di quanto avviene negli altri Paesi dove si lascia interamente al medico la scelta degli iter più adeguati per escluderla. A mio parere, tecnicamente questa è una cosa in più".

E negli altri Paesi, ha precisato Alberto Aiuto, amministratore delegato dell'azienda produttrice del medicinale, la Hra Pharma, "circa il 10% dei medici ricorre a test di gravidanza prima di prescrivere il medicinale". In accordo con l'Agenzia europea dei medicinali, Hra Pharma, ha istituito a livello europeo un registro web-based per raccogliere informazioni circa qualsiasi gravidanza non diagnosticata prima dell'assunzione del farmaco o susseguente al fallimento terapeutico.

Il monitoraggio continuo dei dati ottenuto dal registro delle gravidanze, un programma prospettico, volontario, disegnato ad hoc, permetterà un costante aggiornamento del profilo di sicurezza di ellaOne*. Ogni medico potrà inserire all'indirizzo www.hra-pregnancy-registry.com/it le informazioni relative al caso di gravidanza da lui segnalato, al relativo follow-up e all'esito.

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