Roma, 10 apr. (Adnkronos Salute) - Pasta corta al pomodoro, polpette e pollo, patate e parmigiano, preferito oggi dai bimbi al pecorino fresco e alla ricotta tanto amati dai nonni quando portavano i calzoni corti. A 'fotografare' i cambiamenti nell'alimentazione dei piccoli toscani è un'indagine condotta dal pediatra di Milano Italo Farnetani. Uno studio che ha coinvolto nonni e bambini di una scuola elementare e materna, che verrà presentato alla conferenza su 'L'alimentazione dei bambini ieri e oggi in Valcerfone', in programma venerdì 13 aprile presso il Centro sociale Valcerfone di Palazzo del Pero (Arezzo), organizzata dal Centro sociale Valcerfone.
"L'indagine, condotta nella scuola materna ed elementare di Palazzo del Pero - anticipa Farnetani all'Adnkronos Salute - è stata realizzata attraverso questionari proposti sia agli alunni sia ai loro nonni, in modo da poter rilevare le abitudini alimentari e i cibi consumati e più graditi sia in passato, sia oggi. In totale sono stati studiati 173 questionari. La zona - spiega il pediatra, autore del volume 'Da 0 a 3 anni' (Mondadori) - è stata scelta perché rappresenta una 'enclave' alimentare, cioè un'area geografica circoscritta ma rappresentativa delle abitudini alimentari e nutrizionali degli abitanti dell'Appennino toscano". I risultati mostrano "come oggi ci sia una maggior varietà alimentare, che è la base per un corretto apporto nutrizionale. Inoltre, le preferenze alimentari dimostrano come il tipo di pietanze sia più adatto alle ridotte dimensioni del cavo orale dei bambini e perciò permetta una migliore masticazione dei cibi".
"Si è realizzato anche un notevole miglioramento del gusto. Infatti, le preferenze alimentari dei bambini di questa zona sono simili e sovrapponibili a quelle dei coetanei dell'intero territorio nazionale", prosegue Farnetani. Si nota però anche che alcune scelte, sempre compatibili con le preferenze alimentari proprie dell'età , "evidenziano un forte legame con la tradizione rurale e familiare, cioè sono un segno di continuità con la tradizione gastronomica del territorio. Le preferenze alimentari dei bambini di oggi dimostrano ancora una volta come il ruolo della famiglia sia fondamentale nella scelta dei cibi e nellâorientamento del gusto", assicura l'esperto.
Ma quali sono i piatti più amati dei bambini toscani? "Fra i primi la pasta corta è il piatto più gradito a tutti; tra i bambini più piccini, infatti, al primo posto c'è proprio la pasta corta condita col pomodoro (50%), mentre tra i bambini delle elementari c'è una evoluzione del gusto, con la preferenza per la pasta corta condita col ragù (27,27%)". Fra i secondi piatti al primo posto figurano le polpette, che piacciono a due bambini su tre (71,42%) alla scuola materna e al 63,63% alle elementari.
"Interessante anche il secondo posto, che per i bambini di 3-6 anni spetta al petto di pollo, mentre al terzo posto c'è il pollo arrosto. Questa grande preferenza per il pollo è frutto proprio del legame familiare con il territorio - spiega il pediatra - Il pollo infatti era un animale da cortile molto delicato, rispetto al più resistente coniglio, pertanto i bambini hanno 'ereditato' dalla famiglia il grande apprezzamento per il pollo, più amato degli hamburger (graditi al 50%), nonostante questi siano più facilmente masticabili".
Al quinto posto troviamo la cotoletta fritta (37,71%). "Ben diversa la situazione del bambino delle scuole elementari, quando sempre le polpette sono al primo posto, ma al secondo si piazza la cotoletta fritta (50%); il pollo resta sempre tra i cibi più graditi, ma perde una posizione. Al quarto posto compaiono anche le salsicce (36,36%), facilmente masticabili e con maggior sapidità . Al sesto posto ci sono gli hamburger, proprio per la facilità di masticazione". In ogni caso 'resiste' il ruolo della tradizione familiare, rappresentato dal pollo. E i contorni? Nessuna incertezza: le patate sono al primo posto con un gradimento che oscilla fra tutti dal 57 al 59%. Curioso il caso del formaggio: se i nonni gradivano pecorino fresco, "prodotto tipico delle zone appenniniche, e la ricotta, che veniva prodotta proprio durante la lavorazione del formaggio, oggi il parmigiano è saldamente al primo posto, come peraltro in tutte le ricerche effettuate in Italia (64,20% fra i bambini delle scuole materne e 27,27% fra gli alunni delle elementari)", dice Farnetani.
Infine i dolci. "La crostata è il dessert preferito fra i bambini delle scuole materne (piace al 50%), e anche in questo caso si vede come la tradizione familiare incida fortemente: infatti si tratta di un tipico dolce familiare, il 'dolce delle nonne'. Al secondo posto (42%) ci sono dolce al mascarpone e tiramisù. Al terzo posto c'è la torta al cioccolato (21,42%)".
Gli stessi tre tipi di dolci sono ben presenti fra gli alunni delle elementari, ma in questo casso il tiramisù/dolce al mascarpone balza al primo posto, scavalcando di poco le crostate. "Anche qui si vede come le crostate rappresentano la continuità con la tradizione familiare, mentre il mascarpone-tiramisù, peraltro ben presente anche nei menù di genitori e nonni, balza al primo posto quando si nota un'evoluzione del gusto individuale" con l'aumentare dell'età del bambino. "Nessuna meraviglia - conclude il ricercatore - che la torta al cioccolato mantenga sempre i primi posti nella classifica del gradimento dei piccoli".
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