Chicago, 4 giu. (Adnkronos Salute) - Genitori al sole promossi a meta': attenti a proteggere i figli con creme, occhiali scuri, cappello e maglietta, molto meno bravi a difendere se stessi. A fotografare i comportamenti di mamme e papa' sotto i raggi Uv e' un'indagine condotta in Francia su scala nazionale, con interviste telefoniche a circa 1.500 persone con e senza bambini, presentata al congresso dell'American Society of Clinical Oncology (Asco) in corso a Chicago.
Dal summit, alla vigilia dell'estate, gli esperti rilanciano infatti l'allarme melanoma: il 'cancro del sole', fra i piu' maligni, ha fatto registrare un +30% di diagnosi negli ultimi 10 anni. Circa la meta' dei casi e' causata da esposizioni solari acute e intermittenti, alla ricerca di una tintarella intensa e ultra-veloce. Una tendenza in netta crescita ai tempi delle vacanze 'mordi e fuggi' e dei weekend last minute a prezzi d'occasione prenotati online. 'Edifice melanoma', la ricerca d'Oltralpe su genitori e figli, ha coinvolto dopo l'estate 2011 un totale di 1.502 over 18 di cui 1.067 (748 con bambini e 319 senza) hanno riferito di esporsi al sole almeno 10 giorni all'anno. Nonostante non siano state rilevate grosse differenze nei comportamenti di genitori e persone senza figli, 'zoomando' sul gruppo di mamme e papa' emerge una sostanziale incoerenza fra i comportamenti adottati nei propri confronti e in quelli dei figli: se il 50% dei genitori insiste perche' il bimbo si protegga la testa con un cappello, appena il 23% da' il buon esempio indossandolo.
E mentre l'87% applica e riapplica regolarmente la crema protettiva al figlio, il dato crolla al 44% quando si tratta di spalmarla sulla propria pelle. Senza contare il fattore protettivo, significativamente piu' basso nei genitori rispetto ai figli.
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