Roma, 12 lug. (Adnkronos) - Luca Ward si prepara a interpretare Giuseppe Fava, il giornalista catanese ucciso dalla mafia nel 1984: "Credo di essere stato scelto per la somiglianza che c'e' tra me e Fava, i tratti somatici tipicamente latini, mediterranei", dice l'attore, e doppiatore, all'Adnkronos. L'inizio delle riprese del progetto cinematografico "La ricotta sul caffe'", voluto e prodotto dalla Draka Production, e' previsto in Puglia il 16 luglio e, molto probabilmente, la pellicola partecipera' al Festival di Roma. Al fianco di Ward Barbara Tabita nel ruolo di Elena Fava, la figlia del giornalista.
La ricotta sul caffe' era il segnale che la mafia mandava a chi era destinato a morire "chi lo riceveva - spiega Ward - iniziava a tremare. Lo stesso destino capito' a Fava". Ecco perche' un titolo cosi' apparentemente enigmatico ma invece molto esplicativo della vicenda umana di Fava, uomo e padre, intellettuale eclettico, scrittore, drammaturgo, artista. "Fava era sceneggiatore, artista, scrittore, sceneggiatore - prosegue l'attore - ed e' proprio questa la parte che vogliamo sottolineare".
"Sono molto contento di poter rappresentare un figura cosi' importante, simbolo della denuncia giornalistica della connivenza tra malavita e politica, martire della verita' e del pensiero libero. Sono queste le grandi contraddizioni del nostro Paese - riflette Ward - che e' democratico ma poi se dici la verita' ti ammazzano. E allora che democrazia e'?". "Io sono padre, vivo e combatto per i miei figli, per garantirgli un Paese degno -aggiunge Ward- Interpretare un ruolo cosi' importante e' carico di responsabilita'. Spero che questo film riesca ad avere una buona divulgazione soprattutto nelle scuole perche' possa rimanere traccia del ricordo di un uomo come Fava, di quello che e' stato e di quello che ha fatto".
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