Roma, 31 ago. (Adnkronos) - L'idea di rivisitare uno dei classici piu' importanti della letteratura favolistica italiana come 'Pinocchio' gli e' venuta quando il padre se n'e' andato: "Da allora ho approfondito i perche' di un dialogo spesso superficiale tra lui e il mio atteggiamento di figlio non ubbidiente. Cosi' ho riletto il romanzo di Collodi sotto questa nuova luce". Il regista Enzo D'Aloo' torna al cinema dopo nove anni e racconta oggi, dalle pagine de 'Il Tempo', come ha affrontato la rilettura del classico di Collodi in una pellicola d'animazione realizzata in quattro anni di lavoro e presentata alle 'Giornate degli Autori' della Mostra del cinema di Venezia.
"Geppetto costruisce e crea suo figlio secondo le sue aspettative -dice- lo scolpisce nel legno e per lui e' perfetto, proprio come lo desidera. Ma, nonostante questo l'anima di Pinocchio tradisce le sue aspettative". Il percorso che i due fanno, pero', "li portera' alla fine della storia a conoscersi meglio, pur nelle loro differenze", spiega D'Alo'.
Il regista napoletano, che ha realizzato un'Isola dei Balocchi coloratissima ed esplosiva, rivela di aver ambientato la pellicola negli unici luoghi possibili: "Non si puo' raccontare la storia di Collodi -osserva- se non si conosce la Toscana, le colline e il mare tra Pisa e Livorno, quei paesaggi antichi dei piccoli borghi che contrastano con le grandi spiagge toscane". (segue)
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