Roma, 20 nov. (Adnkronos Salute) - Una corsia preferenziale, battezzata 'Semaforo verde', è stata attivata a Roma per individuare problematiche dello sviluppo nei bimbi fin dalla scuola materna. Grazie a un progetto finanziato da Roma Capitale, presentato oggi e condotto in collaborazione con il Dipartimento di Neuropsichiatria infantile dell'Università Sapienza, il 6% dei bambini su cui sono state riscontrate delle difficoltà di sviluppo ha scoperto proprio in questa occasione di avere disturbi lievi e meno lievi, prima non diagnosticati. "Con il progetto 'Osservi-Amo' Roma Capitale è riuscita a coniugare politiche educative e familiari, prevenendo il rischio che piccoli segnali di disagio possano trasformarsi, a distanza di anni, in problemi più grandi", dice l'assessore alla Famiglia, all'Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo, in occasione della conferenza di presentazione del Progetto.
"I dati - evidenzia De Palo - dicono che il 15% degli adolescenti problematici manda segnali di disagio già prima dei 6 anni d'età . Per questo, ringrazio Gabriel Levi e la sua équipe per aver contribuito alla realizzazione di questo progetto, che ha il sapore di futuro e mi piace sottolinearlo proprio oggi, in occasione della Giornata mondiale per i diritti dell'infanzia". Il campione coinvolto, rappresentato da 1.090 bambini tra i 3 e i 4 anni di 45 Scuole dell'infanzia comunali, è stato individuato su tutto il territorio cittadino, in maniera equa e omogenea su tutti i Municipi, rispettando anche la grandezza del territorio.
L'adesione al progetto è stata alta: l'87% dei genitori ha compilato il questionario e tra questi sono stati individuati 91 bambini per cui venivano descritte difficoltà di sviluppo (8%): una parte di questi (2% di tutta la popolazione coinvolta) aveva già effettuato una consultazione e ricevuto una diagnosi di disturbo dellâarea del linguaggio, mentre ben il 6% ha scoperto di avere disturbi lievi e meno lievi proprio grazie a questo screening; di questi, il 3% mostrava difficoltà non riconosciute prima nell'area dello sviluppo motorio, il restante 3% ha manifestato lievi vulnerabilità neuropsicologiche. E' emersa anche la presenza di 1 bambino autistico non diagnosticato in precedenza.
"Abbiamo avviato una felice collaborazione - prosegue De Palo - Attraverso dei semplici questionari, formulati ad hoc dagli specialisti di Neuropsichiatria infantile della Sapienza, i genitori hanno potuto segnalare eventuali preoccupazioni per qualche loro comportamento e, quando necessario, hanno incontrato l'équipe di Levi per valutare insieme, attraverso l'attivazione di una corsia preferenziale chiamata 'Semaforo verde', se si trattava solo di difficoltà transitorie o se, invece, dietro quei segnali si nascondeva un problema più delicato".
"Grazie a questo screening - rileva l'assessore - ben il 6% dei bambini su cui sono state riscontrate delle difficoltà di sviluppo ha scoperto di avere disturbi lievi e meno lievi che prima non erano stati diagnosticati ed è emersa anche la presenza di 1 bambino autistico non riconosciuto tale in precedenza. In particolare sono risultati problemi nell'area motorio-prassica, come goffaggine o scoordinamento che, se non presi in tempo, possono degenerare in isolamento e conseguentemente in casi clinici come depressione o aggressività nell'età scolare. Data la rilevanza di questi risultati - annuncia De Palo - ci impegniamo ad aggiungere ai 120.000 euro investiti per lo screening altri 60.000 euro per estendere questa possibilità a tutti i 35.000 bambini delle 305 Scuole dell'infanzia di Roma, a partire da gennaio 2013".
"Per rendere più ampia questa integrazione e offrire una possibilità di verifica delle preoccupazioni e dei dubbi di genitori ed insegnanti - conclude De Palo - stiamo ipotizzando l'apertura di un 'Semaforo verde' presso gli ambulatori di Neuropsichiatria dell'Umberto I, che possa dare risposta ogni anno ad almeno 250 bambini ed alle loro famiglie".
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