Lima (Perù), 7 nov. (LaPresse/AP) - La Bolivia ha restituito al Perù la mummia di un bambino risalente a 700 anni fa, rubata nel 2010 da alcuni contrabbandieri che avevano cercato di spedire il reperto in Francia. A trovarlo erano state le autorità boliviane che ora lo hanno riportato a casa. Il ministro degli Esteri peruviano e il ministro della Cultura della Bolivia hanno presentato ufficialmente alla stampa la mummia, avvolta in un telo di lino bianco e conservata in una teca. Incerto il sesso del bambino, che gli archeologi ritengono possa arrivare da una civiltà pre-Inca che risiedeva lungo le coste del Perù. Gli esperti hanno spiegato che una delle gambe della mummia appartiene, probabilmente, a un altro bambino e che soltanto due dei cinque pezzi di stoffa che l'avvolgono sono originali. Da tempo il Perù lotta contro i furti di opere artistiche e di reperti archeologici, il cui mercato di contrabbando continua ad essere fiorente. Tre anni fa Lima ha aggiunto i reperti umani ai prodotti sui quali vige il divieto di esportazione.
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