Roma, 15 gen. - (Adnkronos) - Una giovane modella, Andre'e Heuscling, Auguste Renoir il pittore, Jean, il figlio regista. Una donna, due uomini. Un triangolo amoroso. Arte, passione, volutta'. Tra luci e ombre. Il regista francese Gilles Bourdos ha dedicato il suo ultimo film ai 'Renoir' partendo dal ritratto dell'ultima, giovane modella di Auguste Renoir (interpretato da Michel Bouquet), Andre' Heuschling (nel film Christa Theret), diventata poi la prima moglie del regista di 'La regle du jeu' (l'attore Vincent Rottiers). ''Il racconto di un'eredita' artistica, tra padre e figlio, attraverso la passione per una fanciulla'', ha spiegato al settimanale francese 'Point de vue', il regista Gilles Bourdos.
''E' questo il cuore della mia opera. Una straordinaria occasione -ha sottolineato- per raccontare gli ultimi giorni di un pittore e i primi passi di un gigante del cinema. Auguste, nonostante la malattia, l'artrosi che gli aveva deformato le mani, ha celebrato sino alla fine dei suoi giorni la volutta', la femminilita'. Scovolgente, affascinante. E' quello che, in fondo, ho voluto riportare nel mio film''. Nella pellicola Gilles Bourdos, parla naturalmente dei rapporti tra padre e figlio. ''Complessi, sfaccettati, difficili da descrivere''.
Una relazione schiacciante, comunque -ha spiegato ancora-. Anche se Renoir padre si mostrava particolarmente sollecito e affettuoso nei confronti del figlio. L'importante era non disturbarlo quando lui dipingeva. La storia di questi due uomini e' fantastica. E' cominciata a Limoges -ha proseguito il regista francese- con un fanciullo che dipingeva sulle porcellane e si conclude con suo figlio a Beverly Hills, tra Chaplin e i grandi di Hollywwod. Insieme coprono due guerre mondiali, insieme rappresentano due tra le maggiori arti del XX secolo. Cinema, pittura. La storia dell'arte o semplicemente la storia dell'umanita'''.
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