Roma, 23 gen. (Adnkronos Salute) - Per le figlie del 2013 ci sono buone chance di 'imitare' il premio Nobel Rita Levi Montalcini - morta a 103 anni - almeno per quanto riguarda la longevità . Le bimbe nate quest'anno, infatti, in quattro casi su 10 arriveranno a spegnere 100 candeline, almeno secondo uno studio pubblicato su 'Bmj' online. A firmare la ricerca è John Appleby capo economista del King's Fund, che sottolinea come solo il 13% delle nate nel 1951 poteva arrivare a cento anni. Stando ai dati dell'Office for National Statistics britannico, invece, il 40% delle bimbe del 2013 potrà diventare una centenaria, e se il trend continuerà il 60% delle bimbe del 2060 supererà il secolo di vita. L'aspettativa di vita è più breve per i maschi, che comunque stanno guadagnando terreno, specie fra i ceti più benestanti. Appleby ha però sottolineato che nonostante l'attesa di vita si allunghi, questo non vuol dire che gli anni in più saranno in buona salute. Dunque si prospetta sempre di più un problema di risorse da destinare al numero crescente di anziani malati. "Vivere più a lungo è una cosa buona, ma non molto divertente se gli anni extra devono essere vissuti nel dolore e nel disagio", nota lo studioso. E se gli 'acciacchi' dei super-longevi rischiano di tradursi in pesanti costi sanitari in un futuro prossimo, lo stesso aumento della longevità sembra aver preso molti esperti di sorpresa, dal momento che ci si aspettava di aver raggiunto una sorta di plateau in questi anni. "Me se le persone vivono sempre più a lungo, cosa accadrà alla popolazione mondiale?", si chiede l'esperto, pensando comunque che sia molto improbabile vedere nei prossimi anni un rallentamento nella crescita del numero di abitanti del pianeta Terra. Uno scenario, quest'ultimo, che creerebbe seri problemi di sostenibilità : pochi giovani in età lavorativa si troverebbero a dover sostenere un gran numero di super-anziani.
Nessun commento:
Posta un commento