(ASCA) - Roma, 20 feb - Bimbi italiani sovrappeso e obesi tanto da far salire il nostro Paese, secondo la relazione presentata oggi dal Ministero della Salute, sul poco invidiato podio dell'eccesso ponderale infantile? Colpa delle cattive abitudini: parola dei pediatri dell'ospedale Bambino Gesu' di Roma che sottolineano come i comportamenti salutari si comincino ad apprendere sin dai primissimi passi. E come le mamme abbiano un ruolo fondamentale nell'educazione alimentare dei loro figli. ''I dati presentati oggi al Ministero da una parte enfatizzano l'importanza e l'efficacia di pregetti di prevenzione tesi a ridurre l'entita' del problema, ma dall'altra supportano ancora di piu' la necessita' di interventi di educazione alimentare e sugli stili di vita come i soli capaci di ridurre l'entita' del sovrappeso e soprattutto le sue complicanze metaboliche, presenti gia' in tale fascia di eta' (steatosi epatica, iperinsulinismo, HDL colesterolo ridotto, ipertensione arteriosa) - spiega Giuseppe Morino, responsabile dell'Unita' Operativa di Dietologia clinica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' - .In una ricerca eseguita nel Lazio, su bambini di 3-6 anni, abbiamo evidenziato come l'85,2% delle mamme del campione non assumesse mai, o raramente, cibi non graditi e il 68% di loro non proponesse, mai o raramente, ai propri figli cibi che essi non gradivano. Per quanto riguarda i cibi nuovi, questi venivano assunti raramente o occasionalmente dalle mamme (79% del campione) e dai loro bambini (75% del campione). Questi elementi indirizzano ulteriormente a interventi di sensiblizzazione delle famiglie a una corretta alimentazione sin dai primi anni di vita (allattamento materno, corretto divezzamento, riduzione della selettivita') e a interventi teraputici nei casi conclamati di terapia educazionale nutrizionale con coinvolgimento di ragazzi, genitori, scuola e media, come avviene nei percorsi terapeutici effettuati nell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu'''. red/mpd
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