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mercoledì 6 febbraio 2013

Pediatria: arriva Codice diritto bimbi alla salute, 22 punti a tutela dei piccoli

Roma, 6 feb. (Adnkronos Salute) - Dalla privacy alla tutela del rapporto con i genitori, gli amici e i compagni di scuola in caso di ricovero in ospedale, passando per l'importanza di 'cure su misura' in reparti pediatrici - separati da quelli degli adulti - possibilmente per fasce d'età omogenee. Ma anche tempi e spazi per gioco, riposo, divertimento, ricreazione e lettura in ospedale per i piccoli pazienti. Senza dimenticare le esigenze specifiche dei bambini stranieri, fra cui l'assistenza di mediatori sanitari. Sono solo alcuni dei diritti irrinunciabili per tutti i piccoli degenti previsti nei 22 articoli del 'Codice del diritto del minore alla salute e ai servizi sanitari', presentato oggi a Roma in un incontro al ministero della Salute.

L'Acp, Associazione culturale pediatri, ha contribuito alla stesura del documento, all'interno del gruppo di lavoro multidisciplinare - di cui fanno parte anche Sip, Sima, Sisip, Unicef Italia, gli Ospedali pediatrici Gaslini, Burlo Garofalo, Meyer e Bambino Gesù, le associazioni Each e Hphca, Federsanità Anci e altri - che si è costituito nel 2008 per iniziativa e con il coordinamento dell’Istituto nazionale per i diritti dei minori (Indimi). "Si tratta - commenta il presidente Acp Paolo Siani, direttore della Pediatria all'ospedale Santobono Napoli - di un passo avanti significativo, perché definisce i diritti irrinunciabili di salute per tutti i piccoli degenti e mette insieme per la prima volta in un documento condiviso la duplice esigenza di disporre di un'assistenza tecnologicamente avanzata in tutti i presìdi dedicati all'infanzia, ospedali e territorio, al pari di una concreta umanizzazione e dell'ascolto necessario al paziente e ai familiari".

"Tuttavia - precisa Siani - il testo dev'essere recepito in tutto il territorio del nostro Paese e i direttori generali" delle strutture sanitarie "devono tradurre in atti concreti le indicazioni contenute nel Codice. Non abbiamo certo bisogno di lettere morte, di documenti vuoti, di enunciazioni di principio: le azioni intraprese - sottolinea - devono poter essere misurate. Faccio un esempio concreto, con il dolore: si può misurare il cambiamento in un reparto entro un tempo definito. Chi si occupa di bambini deve ripartire da una nuova cultura delle cure per l'infanzia. Il Codice è un passo concreto e avanzato di cui l'Italia ha forte bisogno".

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