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venerdì 22 marzo 2013

Pediatria: Unicef, ogni giorno 2.000 bambini muoiono per scarsa igiene

Roma, 22 mar. (Adnkronos Salute) - Oggi, nella Giornata Mondiale dell’Acqua, l’Unicef ricorda che ogni giorno 2.000 bambini sotto i cinque anni muoiono per cause legate all’acqua e scarsa igiene. "Ci concentriamo così tanto sui grandi numeri, che spesso dimentichiamo di guardare alle tragedie umane che sono alla base di ogni statistica", afferma Sanjay Wijesekera, responsabile Unicef per i programmi legati all’acqua e ai servizi igienico-sanitari in una nota.

In tutto il mondo, si stima che 2.000 bambini sotto i cinque anni di età muoiono ogni giorno per malattie diarroiche; il 90% delle morti di bambini (circa 1.800) avvengono a causa di malattie diarroiche direttamente legate ad acqua contaminata, mancanza di servizi igienico-sanitari o inadeguata igiene. Nell’ultima decade i decessi sono diminuiti significativamente, da 1,2 milioni l’anno nel 2000 a circa 760.000 nel 2011. Per l’Unicef questo è un dato ancora troppo grande.I dati dell’Unicef sulla mortalità infantile mostrano che circa la metà delle morti di bambini sotto i cinque anni di età si verificano solo in cinque paesi: India, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Pakistan e Cina.

Due paesi - India (24%) e Nigeria (11%) â€" insieme raggiungono più di un terzo del numero totale di morti sotto i cinque anni di età. In questi stessi paesi un numero consistente di persone non ha accesso a fonti di acqua migliorata o servizi igienico-sanitari. 783 milioni di persone in tutto il mondo non hanno accesso a fonti di acqua migliorata; di questi: 119 milioni in Cina, 97 milioni in India, 66 milioni in Nigeria, 36 milioni nella Repubblica Democratica del Congo e 15 milioni in Pakistan.

"Se 90 scuolabus pieni di bambini che vanno all’asilo saltassero in aria ogni giorno senza sopravvissuti- rileva Sanjay Wijesekera- se ne sentirebbe parlare ovunque nel mondo. Eppure è proprio quello che succede ogni giorno, sebbene per cause legate a scarsità di acqua, igiene e servizi igienico-sanitari”. L'Unicef dunque esorta i Governi, la società civile e i cittadini a ricordare che dietro le statistiche ci sono i volti dei bambini.

Le cifre per quanto concerne i servizi igienici sono ancora più spaventose. In questi paesi, le persone che non hanno accesso ai servizi igienici, sono: 814 milioni in India, 477 milioni in Cina, 109 milioni in Nigeria, 91 milioni in Pakistan e 50 milioni nella Repubblica Democratica del Congo. Il miglioramento delle condizioni dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari potrebbe contribuire fortemente a ridurre la mortalità infantile in questi cinque paesi.“Questi numeri potrebbero spaventare, ma rappresentano una condizione reale, di bambini reali - conclude Wijesekera - Ogni bambino è importante. Ogni bambino ha diritto alla salute, a sopravvivere, ad un futuro migliore e questo possiamo farlo insieme''.

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