Roma, 22 mar. (Adnkronos Salute) - Oggi, nella Giornata Mondiale dellâAcqua, lâUnicef ricorda che ogni giorno 2.000 bambini sotto i cinque anni muoiono per cause legate allâacqua e scarsa igiene. "Ci concentriamo così tanto sui grandi numeri, che spesso dimentichiamo di guardare alle tragedie umane che sono alla base di ogni statistica", afferma Sanjay Wijesekera, responsabile Unicef per i programmi legati allâacqua e ai servizi igienico-sanitari in una nota.
In tutto il mondo, si stima che 2.000 bambini sotto i cinque anni di età muoiono ogni giorno per malattie diarroiche; il 90% delle morti di bambini (circa 1.800) avvengono a causa di malattie diarroiche direttamente legate ad acqua contaminata, mancanza di servizi igienico-sanitari o inadeguata igiene. Nellâultima decade i decessi sono diminuiti significativamente, da 1,2 milioni lâanno nel 2000 a circa 760.000 nel 2011. Per lâUnicef questo è un dato ancora troppo grande.I dati dellâUnicef sulla mortalità infantile mostrano che circa la metà delle morti di bambini sotto i cinque anni di età si verificano solo in cinque paesi: India, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Pakistan e Cina.
Due paesi - India (24%) e Nigeria (11%) â" insieme raggiungono più di un terzo del numero totale di morti sotto i cinque anni di età . In questi stessi paesi un numero consistente di persone non ha accesso a fonti di acqua migliorata o servizi igienico-sanitari. 783 milioni di persone in tutto il mondo non hanno accesso a fonti di acqua migliorata; di questi: 119 milioni in Cina, 97 milioni in India, 66 milioni in Nigeria, 36 milioni nella Repubblica Democratica del Congo e 15 milioni in Pakistan.
"Se 90 scuolabus pieni di bambini che vanno allâasilo saltassero in aria ogni giorno senza sopravvissuti- rileva Sanjay Wijesekera- se ne sentirebbe parlare ovunque nel mondo. Eppure è proprio quello che succede ogni giorno, sebbene per cause legate a scarsità di acqua, igiene e servizi igienico-sanitariâ. L'Unicef dunque esorta i Governi, la società civile e i cittadini a ricordare che dietro le statistiche ci sono i volti dei bambini.
Le cifre per quanto concerne i servizi igienici sono ancora più spaventose. In questi paesi, le persone che non hanno accesso ai servizi igienici, sono: 814 milioni in India, 477 milioni in Cina, 109 milioni in Nigeria, 91 milioni in Pakistan e 50 milioni nella Repubblica Democratica del Congo. Il miglioramento delle condizioni dellâacqua e dei servizi igienico-sanitari potrebbe contribuire fortemente a ridurre la mortalità infantile in questi cinque paesi.âQuesti numeri potrebbero spaventare, ma rappresentano una condizione reale, di bambini reali - conclude Wijesekera - Ogni bambino è importante. Ogni bambino ha diritto alla salute, a sopravvivere, ad un futuro migliore e questo possiamo farlo insieme''.
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