Roma, 15 apr. (Adnkronos Salute) - Una chiazza di alopecia che può improvvisamente aprirsi tra i capelli, estendersi per pochi millimetri o interessare un'area più grande. Succede anche tra i peli del corpo: ciglia, sopracciglia e barba. E' l'alopecia areata, che può essere totale (l'intero cuoio capelluto) o universale (quando interessa tutti i capelli e i peli). Si stima che l'1-2% della popolazione abbia avuto un episodio di alopecia areata nella propria vita, il 20% in età pediatrica. "In Italia - spiega all'Adnkronos Salute Enrico Rizza, coordinatore scientifico dell'Associazione nazionale alopecia areata (Anaa) - non c'è un dato epidemiologico preciso, e pochi centri si occupano di questa malattia. All'ultimo censimento elettronico che abbiamo effettuato nel 2012 - sottolinena Rizza - hanno risposto in 325, 67% maschi e 33% femmine".
L'eziopatologia dell'alopecia areata non è ancora ben compresa, ma è una patologia autoimmune tessuto-specifica, diretta contro il follicolo del capello e potrebbe essere associata ad altre malattie autoimmuni. "Sappiamo - aggiunge Rizza - che c'è una predisposizione genetica. Non c'è purtroppo una cura definitiva e come malattia vive in un 'limbo' all'interno del Sistema sanitario nazionale (Ssn). Non è, infatti, considerata una malattia rara per cui i pazienti non hanno dei rimborsi, ad esempio per le parrucche, e non è inserita tra le patologie croniche".
In occasione del decennale della costituzione dell'Anaa (www.anaa.it), l'associazione ha organizzato per il prossimo 27 aprile all'università Sapienza di Roma un convegno dedicato alla patologia con l'intervento di esperti, dermatologi e pazienti.
"I problemi principali dell'alopecia areata sono di tipo psicologico, connessi alla perdita dell'immagine di se stessi dovuta alla caduta dei capelli - spiega il coordinatore scientifico dell'Associazione nazionale alopecia areata - A questo stato si somma anche il rischio di sviluppare alcune patologie correlate all'alopecia, come la celiachia, le allergie alimentari o topiche e, non raro, l'ipertiroidismo e la tiroidite di Hashimoto. Altre volte, invece, l'alopecia è accompagnata o preceduta da fenomeni patologici come la psoriasi o il lupus".
Possono anche esserci altri problemi minori, ad esempio, il maggior rischio di scottature solari sul cuoio capelluto rimasto scoperto, alcuni problemi causati dalla mancanza di peli del naso, come le allergie. La mancanza di ciglia è spesso causa di arrossamenti degli occhi, per la limitata capacità di evitare al pulviscolo o a qualsiasi materiale microscopico nell'aria di colpire la cornea.
Attualmente non esiste una cura definitiva e certa per questa malattia, le terapie utilizzate (ormonali e non ormonali) mostrano effetti temporanei e al cessare della terapia, cessano anche gli effetti.
"La patologia - avverte Rizza - pur non essendo pericolosa per la vita, spesso è devastante dal punto di vista delle relazioni sociali. In questi 10 anni la nostra associazione ha cercato di essere un punto di riferimento per informare i familiari e le persone affette, promuovendo iniziative per risolvere alcune difficoltà di ordine sanitario e legale inerenti la malattia".
"E' fondamentale poi - conclude l'esperto - prestare attenzione agli specialisti che cercano di vendere delle cure miracolose, ma che in realtà hanno poca conoscenza dell'alopecia areata. Meglio diffidare di questi soggetti e preferire chi ha già un'esperienza consolidata, lavora in centri di riferimento e può dare l'attenzione giusta al malato".
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