Milano, 3 mag. (Adnkronos Salute) - In America e nel Regno Unito i funzionari della sanità hanno registrato un preoccupante calo del numero di bambini di origine somala vaccinati con la 'trivalente', ovvero contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr). Le comunità somale hanno ancora notevoli pregiudizi riguardo l'utilizzo di vaccini: nonostante numerosi studi abbiano dimostrato il contrario, molti sono ancora convinti che i vaccini siano responsabili dell'elevato numero di casi di autismo tra i compatrioti emigrati in occidente, spiegano le autorità .
Alcuni studi, sia svedesi che inglesi, hanno mostrato un'alta incidenza di autismo tra i bambini di colore emigrati, ma nessuno di questi studi ha evidenziato l'esistenza di un link tra la somministrazione dei vaccini e la malattia, ricorda la Bbc online. Il ricercatore che per primo mise in relazione autismo e vaccini fu Andrew Wakefield, il quale, nel 1998, pubblicò su Lancet uno studio al riguardo. La pubblicazione, giudicata in seguito 'fraudolenta', venne poi ritrattata: oltre a non essere riproducibili i risultati riportati da Wakefield,vennero a galla conflitti di interesse economico per l'autore. Dopo le ripetute visite nel 2010 e 2011 dello scienziato alle comunità somale in Minnesota, le autorità sanitarie hanno registrato un calo delle vaccinazioni Mpr tra i bambini del 50%, e hanno accusato Wakefield di essere responsabile del 'danno'.
Le autorità dei due Paesi ora stanno lottando per convincere gli immigrati africani della sicurezza dei vaccini. "Sappiamo che non c'è un'associazione tra vaccino Mpr e autismo - conclude David Salisbury, il direttore dell'immunizzazione del dipartimento della Salute inglese - ma sappiamo anche quanto sia difficile rimuovere le credenze in qualsiasi comunità che abbia a che fare con malattie le cui cause non possono essere chiaramente spiegate".
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