+++Un morto e tre feriti e' il bilancio dell'ultimo attacco ai soldati, rivendicato dai talebani. Polemica politica sul nostro ritiro+++. (ASCA) - Roma, 8 giu - Sarebbe stato un bambino al soldo dei talebani l'autore del nuovo attacco ai militari italiani impegnati nella base di Ferah, ad ovest dell' Afghanistan . Una circostanza che, se confermata, tingerebbe di ulteriori inquietudine e dolore la morte del 31enne capitano dei Bersaglieri, Giuseppe La Rosa, originario di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), rimasto ucciso intorno alle 7:00 ore italiane di sabato 8 giugno, nell'esplosione del mezzo Lince sul quale viaggiava, colpito da una bomba a mano. Con lui, a bordo del mezzo militare di rientro a Ferah a conclusione di una missione, vi erano altri sei commilitoni. Tre di loro sono rimasti feriti e trasferiti all'ospedale di Farah, ma ''non versano in pericolo di vita'', come ha informato dallo Stato maggiore della Difesa. Immediato il cordoglio delle piu' alte cariche dello Stato, laddove la 53ma vittima italiana dall'inizio dell'impegno in Afghanistan, nel 2004, torna ad alimentare le richieste di rapido ritiro delle truppe dalla missione intarnazionale Isaf. ''L'anno prossimo ne verrremo fuori'', ha detto in merito il premier, Enrico Letta. In base alla ricostruzione ufficiale dello Stato maggiore della Difesa l'attentato e' stato compiuto da ''un elemento ostile'' che ''ha lanciato un ordigno esplosivo'' all'interno del blindato. Versione compatibile con la dichiarazione riportata dalla stampa locale del portavoce dei talebani, Qari Yousef Ahmadi, il quale, rivendicando l'attentato, ha parlato di ''un ragazzo coraggioso di 11 anni'' che avrebbe lanciato la granata. Questo spiegherebbe in parte perche' l'attentatore sarebbe riuscito ad avvicinarsi cosi' tanto al Lince, senza incontrare prima la resistenza dei militari. Ma non vi sono conferme ufficiali circa l'eta' dell'attentatore che altre fonti locali hanno, invece, descritto come un 'adulto'. ''Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - si legge in una nota diffusa dal Quirinale - in un messaggio ai familiari ha espresso, facendosi interprete del profondo cordoglio del Paese di fronte al tragico evento, i sentimenti della sua affettuosa vicinanza e della piu' sincera partecipazione al loro grande dolore''. ''Nella tragica circostanza - informa ancora il Colle - il Presidente Napolitano ha altresi' chiesto al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Luigi Binelli Mantelli, di commossa solidarieta' e di intensa partecipazione al dolore provocato dal proditorio attacco e di far pervenire il suo affettuoso incoraggiamento ai militari rimasti feriti''. Al cordoglio del capo di Stato si e' unito quello del presidente del Senato, Pietro Grasso, del presidente della Camera, Laura Boldrini, del premier Enrico Letta, che ha parlato di ''sacrificio lancinante'', del ministro degli Esteri, Emma Bonino, e del mondo politico unanime. Parallelamente, sempre piu' trasversale nello scenario politico italiano e' anche lo scetticismo circa la convenienza di proseguire l'impegno militare in Afghanistan espresso, in toni piu' o meno sfumati, tanto da esponenti della sinistra parlamentare e non - Vendola (Sel), Ferrero (Prc), Di Pietro (Idv), Bonelli (Verdi) - tanto da rappresentanti di spicco del centrodestra quali Gasparri (Pdl) e Zaia (Lega Nord). A tal proposito ''c'e' un cronoprogramma e l'anno prossimo ne verremo fuori. Il tempo dell'uscita e' gia' fissato'', ha sottolineato il premier Letta, intervistato a Firenze a Repubblica delle idee. ''Mercoledi' i ministri degli Esteri e della Difesa riferiranno in Parlamento alle Commissioni congiunte di Camera e Senato sulle missioni militari di pace'', ha annunciato Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Affari esteri del Senato, sottolineando che l'audizione del 12 giugno ''sara' l'occasione per una ferma riflessione sugli impegni internazionali dell'Italia e sull'exit strategy dall'Afghanistan''. Intanto la sorella e i due anziani genitori del capitano Giuseppe La Rosa si sono chiusi nel silenzio del loro dolore nell'abitazione di Barcellona Pozzo di Gotto dove vengono assistititi da psicologi e personale esperto dell'Esercito. Il sindaco della cittadina del messinese, Maria Teresa Collica, si e' recata personalmente ad esprimere il dolore dell'intera comunita' alla famiglia La Rosa per la perdita di Giuseppe, ''un ragazzo d'oro'' a detta di molti che lo conoscevano, che si era da pochi mesi laureato in Scienze politiche a Torino.
Nessun commento:
Posta un commento