Roma, 12 lug. (Adnkronos Salute) - La crisi non risparmia nemmeno i bambini. Anzi, seppure non se ne parli molto, i più piccoli sono tra le maggiori vittime di questo difficile momento storico. Sono sempre meno i servizi loro dedicati, pensiamo ai pochi posti degli asili nido, e le famiglie hanno meno soldi da dedicare agli svaghi e al buon cibo. A lanciare l'allarme e' Alessandro Ballestrazzi, presidente della Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp), questa mattina a Roma nel corso della presentazione del progetto 'Regaliamo Futuro'.
"Noi come professionisti medici pediatri tendiamo spesso a vedere le cose in un'ottica di cure e prevenzione, che ovviamente e' importantissima, ma spesso dimentichiamo tutto il resto - dice il presidente Fimp - Ribadisco che la pediatria italiana e' un'eccellenza, ma indubbiamente la crisi sta incidendo sui consumi delle famiglie" e dunque sulla salute dei bambini. "Nel mio ambulatorio ho modo di vedere che la gente tende a risparmiare, scegliendo magari prodotti alimentari più scadenti. E questo non va bene, soprattutto se parliamo di bambini, che hanno bisogno invece di una certa qualità alimentare dato che si trovano nella fase della crescita. Ho anche notato che si va meno al cinema, dunque si consuma meno cultura e anche questo ha ripercussioni sull'eta' pediatrica".
Secondo il presidente Fimp quello che può sembrare "un discorso apparentemente teorico, ha invece forti ripercussioni pratiche. Il bambino a mio modo di vedere - dice - risente in modo particolare della crisi economica, come anche gli anziani, ovvero le fasce deboli della societa'. Le istituzione devono tener ben presente che la prevenzione sui bambini di oggi significa risparmio sui cittadini di domani".
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