Roma, 9 lug. (Adnkronos Salute) - Interrompere o ridurre le ore di sonno nei bambini può influire sul loro sviluppo cerebrale e avere importanti ripercussioni per tutta la vita. A rivelarlo è la ricerca dell'University College di Londra pubblicata sul 'British Medical Journal'. Gli autori hanno messo a confronto le abitudine in fatto di riposo notturno, la qualità del sonno e gli orari di 11 mila bambini, con il loro livello di sviluppo cerebrale e di prestazioni intellettuali. Grazie alla misura delle capacità con test per la lettura, la matematica e l'orientamento spaziale. Ebbene, dalla ricerca è emerso che le 'cattive' abitudini era più diffuse (20%) nei bambini di 3 anni d'età . Mentre per i più grandicelli (dai 7 anni in su) il 50% è andato a letto regolarmente tra le 7,30 e le 8,30.
Le conseguenze per chi riposava poco e male sono state poi collegate all'età . E' emerso che le ragazzine di 7 anni o più grandi avevano fatto registrare punteggi più bassi su tutti e tre gli aspetti censiti: lettura, matematica e orientamento spaziale. I coetanei maschi non hanno avuto questa défaillance. Come i bambini di 5 anni. Mentre in chi aveva 3 anni, maschi e femmine, sono stati riscontrati punteggi più bassi in lettura, matematica e nell'orientamento spaziale. "Quest'ultimo dato - osserva la ricerca - suggerisce che l'età di 3 anni potrebbe essere un periodo sensibile per lo sviluppo cognitivo".
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