Caserta, 14 set. (LaPresse) - Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di estorsione, aggravato dal metodo mafioso, nei confronti di tre persone, appartenenti al clan dei Casalesi fazione Schiavone, sta avendo luogo nelle province di Caserta, Terni e l'Aquila, da parte dei carabinieri del reparto territoriale di Aversa (Caserta). Tra gli arrestati compaiono anche due dei figli del boss Francesco Schiavone, rispettivamente Nicola e Carmine, già noti alle forze dell'ordine. Il provvedimento nasce dalle indagini sulle nuove dinamiche della geografia criminale dell'agro aversano, mutate a seguito dei recenti provvedimenti emessi dall'autorità giudiziaria. Le indagini hanno consentito di documentare le continue richieste estorsive rivolte a un'azienda farmaceutica, impegnata nella produzione e commercializzazione di prodotti per diabetici con sede in Gricignano d'Aversa (Caserta).
I titolari dell'azienda, infatti, dal 2004 al 2006, erano stati costretti a versare nelle casse del clan, tre rate all'anno di 3 mila euro ciascuna, in corrispondenza delle festività canoniche, e, successivamente, un importo complessivo superiore a 60 mila euro, suddiviso in tre canoni da 20 mila euro. I destinatari del provvedimento sono stati individuati quali mandanti, esecutori e beneficiari dell'attività illecita .
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