(ASCA) - Roma, 3 ott - Ogni 30 secondi, nel mondo, un bambino muore per incidente. Quelli stradali rappresentano la principale causa di morte, seguiti dagli annegamenti: possono bastare 5 cm d'acqua per mettere in pericolo i piu' piccoli. Gli incidenti domestici causano ogni anno in Europa circa 40mila vittime di ogni eta'. Tra queste, in Italia, si contano oltre 100 bambini. All'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' 1 accesso su 10 al pronto soccorso riguarda proprio gli incidenti che si verificano in casa. Il gioco piu' pericoloso e' l'altalena, mentre aumenta il numero dei traumi da ''gonfiabili''. Sono alcuni dei dati emersi nel corso del convegno ''Un mondo sicuro per i nostri bambini'', prima di una serie di iniziative promosse dall'Istituto per la Salute del Bambino e dell'Adolescente (ISBA) dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu'. Il 90% degli incidenti e' prevedibile ed evitabile. Per l'Organizzazione Mondiale della Sanita' ''adeguati interventi di prevenzione potrebbero salvare piu' di 1.000 bambini al giorno''. Basterebbe, talvolta, seguire semplici accorgimenti che gli esperti del Bambino Gesu' hanno riassunto in un vademecum dettagliato. Dalla cameretta al bagno, dalla cucina al balcone, prima di tutto massima attenzione agli oggetti potenzialmente pericolosi e occhio sempre vigile sugli spostamenti dei piu' piccoli. Il dato internazionale sugli incidenti che coinvolgono i piu' piccoli e' stato fornito nel corso del convegno da Michael Hoellwarth, della Clinica universitaria di chirurgia pediatrica e adolescenziale di Graz - Austria, uno dei maggiori esperti sul tema. In eta' pediatrica (0-17 anni) si perde la vita principalmente a causa di incidenti stradali (22,3%), annegamento (16,8%), ustioni (9,1%), cadute (4,2%), avvelenamento (3,9%). In generale gli incidenti nell'infanzia e nell'adolescenza rappresentano la piu' comune causa di morte e la seconda piu' comune causa di malattia. Per ogni bambino che muore, 4 restano invalidi permanenti, 27 devono essere ricoverati e circa 700 perdono giorni di scuola e ore lavoro. I dati epidemiologici raccolti e analizzati da Emanuela Ceriati, chirurgo dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu', indicano che in Europa ogni 2 minuti si verifica una morte per incidente (tutte le eta'), mentre un bambino su 10 rimane vittima di incidenti che comportano l'accesso al pronto soccorso. Anche nel continente europeo, come nel resto del mondo, gli incidenti rappresentano la prima causa di morte in bambini di eta' compresa tra 1 e 14 anni (28% di tutte le morti) e, tra questi, svettano gli incidenti stradali. La seconda causa di morte e' l'annegamento. Il decesso avviene in pochi secondi, in silenzio, anche in 5 cm d'acqua. Seguono i traumi da caduta che in molti Paesi europei rappresentano la prima causa di ricovero. Il rischio e' maggiore e' stato rilevato tra i maschi. Al quarto posto, le ustioni. Il picco si registra tra i bambini di 5 anni; la principale causa e' l'incendio domestico. Il rischio di avvelenamento, quinto nella classifica delle cause di morte, e' maggiore tra i bambini piu' piccoli a causa della loro grande curiosita' nell'esplorare l'ambiente circostante. Tra gli adolescenti il rischio di avvelenamento e' invece legato all'assunzione di alcol. All'ultimo posto il soffocamento, principalmente entro i primi 12 mesi del bambino. Numeri consistenti anche se si analizzano, in particolare, gli incidenti domestici: ogni anno se ne registrano 10 milioni, le morti correlate sono 40.000, 1 milione i ricoveri. Tra 0 e 5 anni gli incidenti in casa piu' frequenti sono le cadute (58% del totale), seguono i traumi (6%), le ustioni (6%) e l'avvelenamento (4%). red/mpd
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