Città del Vaticano, 13 gen. (LaPresse)- La pace è "ferita da qualunque negazione della dignità umana, prima fra tutte dalla impossibilità di nutrirsi in modo sufficiente. Non possono lasciarci indifferenti i volti di quanti soffrono la fame, soprattutto dei bambini, se pensiamo a quanto cibo viene sprecato ogni giorno in molte parti del mondo, immerse in quella che ho più volte definito la 'cultura dello scarto'". Così il Papa nel dicorso di inizio anno agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede. "Purtroppo, - ha continuato il Papa- oggetto di scarto non sono solo il cibo o i beni superflui, ma spesso gli stessi esseri umani, che vengono 'scartati' come fossero 'cose non necessarie'. Ad esempio, desta orrore il solo pensiero che vi siano bambini che non potranno mai vedere la luce, vittime dell'aborto, o quelli che vengono utilizzati come soldati, violentati o uccisinei conflitti armati, o fatti oggetti di mercato in quella tremenda forma di schiavitù moderna che è la tratta degli esseri umani, la quale è un delitto contro l'umanità ".
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