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mercoledì 15 gennaio 2014

Salute: bimbi mangiano male e fanno poco sport. Colpa anche della crisi

(ASCA) - Roma, 15 gen 2014 - Se delle sane abitudini di vita continuano a riguardare una quota ampia di bambini e adolescenti in Italia, complice anche la crisi, i dati segnalano come una fetta crescente di minori si ritrovi esclusa dalla possibilita' di fare per esempio sport e movimento con regolarita', di avere un'alimentazione completa e di godere dei positivi effetti fisici ed emotivi di corretti stili di vita. A documentarlo e' la ricerca su ''Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi'' realizzata da Ipsos per Save the Children e Mondelez in Italia e presentata in occasione dei 3 anni di attivita' di ''Pronti, Partenza, Via!'', progetto promosso da Save the Children insieme a Mondelez International Foundation nelle aree periferiche di 10 citta' italiane (Milano, Torino, Genova, Napoli, Catania, Sassari, Palermo, Bari, Ancona, Aprilia) a favore della pratica motoria e sportiva e dell'educazione alimentare dei bambini. Secondo i dati, 1 minore italiano su 4 non fa moto e sport nel tempo libero, nel 28% dei casi (+13%) per difficolta' economiche; 4 ragazzi su 10 si muovono in auto, pochi (24%) a piedi, ancora meno (9%) in bici; il 73% sta in casa nel tempo libero; diffuso - riguarda 7 minori su 10 - ma in flessione, il consumo quotidiano di frutta e verdura e il 9% non fa colazione, mentre l'abitudine di sedersi a tavola e' ancora di 9 famiglie su 10. Tra le cause dell'inattivita' - secondo il 35% di genitori intervistati - la mancanza di voglia e di interesse da parte dei bambini e ragazzi, quindi il costo eccessivo delle strutture, per il 28% di madri e padri, con un aumento del 13% rispetto al 2012, l'incompatibilita' degli orari - per il 13% del campione. A conferma dell'impatto crescente delle difficolta' economiche sugli stili di vita di minori e famiglie anche il dato su cosa fanno gli stessi genitori nel tempo libero: fra le attivita' che registrano un ridimensionamento (non lo praticano mai o raramente) vi e' infatti lo sport a cui rinuncia il 44% dei genitori (a fronte del 37% nel 2012). Analizzando l'opinione dei ragazzi, colpisce l'incremento di coloro che assegnano scarsa rilevanza e valore all'attivita' fisica: alla domanda ''tra i tuoi amici e compagni come viene considerato uno che pratica sport, fa attivita' fisica'', il 39% (+7% rispetto al 2012) risponde ''in nessun modo particolare, non se ne parla quasi'' a fronte invece di un 40% (-6% in confronto al 2012) di under 18 che dichiara un'opinione positiva del fare sport e moto. Rilevante si conferma, secondo la ricerca, il ruolo della scuola nella promozione delle attivita' sportive anche se si registra una maggiore indisponibilita' di spazi a cio' destinati: il 91% dei ragazzi pratica attivita' nel contesto del programma scolastico, prevalentemente con la classica frequenza bi-settimanale, riferiscono i genitori intervistati Un 9% di minori, tuttavia, non fa pratica motoria a scuola e cio' si deve, nel 39% dei casi, alla assenza di uno spazio attrezzato (+10% rispetto al 2012). Gli adolescenti, piu' autonomi nello spostamento e non ancora ''motorizzati'', impiegano i mezzi pubblici in misura superiore agli studenti degli altri gradi di scuola (59% versus 16% della secondaria inferiore) ma anche presso questo gruppo di eta' l'uso della bicicletta e' limitato al 12%, come del resto presso i pre-adolescenti (11-13 anni) che tuttavia si muovono a piedi in un terzo delle occasioni. Gli spostamenti a piedi, sebbene decisamente piu' limitati per i 14-17enni (11%), tendono ad esser un po' piu' lunghi, ma permane l'abitudine a camminare poco, massimo mezz'ora per due ragazzi su tre (66%) e piu' di un'ora solo per un segmento limitatissimo di giovani (4%), senza mutamenti d'abitudini rispetto agli anni passati. L'ascensore per raggiungere i piani alti si conferma la scelta di un terzo dei ragazzi (32%). A incentivare alcune abitudini sedentarie dei bambini e adolescenti italiani c'e' poi la fruizione dei media: il tempo trascorso davanti alla TV si conferma significativo : sulla totalita' dei minori che la vedono quasi la meta' (47%) la vede per un tempo compreso fra 1 e 3 ore al giorno. E aumenta, anche se di poco, il tempo dedicato dai ragazzi ai video-game: dell'85% che vi gioca (il 15% no), il 57% lo fa mediamente per un tempo compreso fra 1 e le 3 ore. Internet e' legato all'eta': lo utilizza il 100% degli over 14 anni e il 30% vi passa anche piu' di tre ore, contro un 80% degli 11-13 enni e il 59% dei minori di 10 anni, che ne fanno un uso piu' morigerato: rispettivamente in media un'ora e mezz'ora. In generale i minori italiani stanno moltissimo a casa: il 73% passa qui (a casa propria o di amici) il proprio tempo libero, a fronte di un 27% che lo trascorre fuori casa all'aperto con gli amici. Il 36% dei genitori, a fronte del 26% nel 2012, motiva lo stare a casa dei figli con la mancanza di ''spazi all'aperto dove incontrarsi con gli amici'' red/mpd

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