Roma, 29 apr. (Adnkronos Salute) - Le bimbe di 10 anni a cui viene detto da un compagno di classe, da un genitore o da un professore che sembrano 'grasse' hanno un rischio più alto di diventare davvero obese una volta maggiorenni (19 anni). A stabilirlo è una studio degli psicologi dell'University of California (Usa). La ricerca, pubblicata su 'Jama Pediatrics' ha esaminato 1.231 ragazzine afro-americane e 1.166 coetanee bianche residenti nel Nord della California, Cininnati e Washington. Al 58% di queste ragazzine era stato detto di essere un po' troppo in carne per la loro età , 10 anni appunto. I ricercatori hanno anche raccolto i dati sul peso e l'altezza all'inizio dello studio e dopo nove anni. Ebbene, chi era stata 'etichettata' come grassa a dieci anni ha avuto 1,66% di probabilità in più di problemi di peso a 19 anni.
"Sentirsi chiamare 'grassa' ha un effetto psico-fisico sulle ragazzine a distanza di quasi un decennio - afferma Janet A. Tomiyama, tra gli autori della ricerca - Il nostro dato statisticamente non è inficiato da altri fattori come: lo status sociale, l'etnia o quando si raggiunge la pubertà . Perché l'effetto dell'etichetta 'grassa', abbiamo dimostrato, è rimasto al di là di questi fattori. Questo significa - aggiunge - che non solo le ragazzine più 'rotonde', a cui viene detto di essere grasse, lo sono anche anni dopo. Ma basta solo lo 'stigma' del sovrappeso a creare un rischio aggiuntivo di sviluppare l'obesità una volta maggiorenni". Dunque, secondo la ricerca, sentirsi appellare come 'cicciottelle' a 10 anni "aumenta lo stress di queste ragazze. cosa che può portarle negli anni anche a mangiare troppo e male", conclude lo studio.
Nessun commento:
Posta un commento