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mercoledì 25 giugno 2014

Bisfenolo A: Commissione europea riduce il livello nei giocattoli

Sarà limitato il contenuto di bisfenolo A presente nei giocattoli. Nella sua attività volta a migliorare la sicurezza dei giocattoli, infatti, la Commissione europea ha deciso oggi di stabilire un limite rigoroso di 0,1 mg /l (limite di migrazione) nei giocattoli destinati ai bambini fino a 3 anni d'età e in ogni giocattolo destinato ad essere messo in bocca. Il limite potrà essere rivisto in caso di nuove evidenze scientifiche. Per avere una valutazione completa del rischio derivante dal bisfenolo A da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare bisognerà aspettare la fine dell’anno.

Come informa la Commissione, il limite è stato preso da una norma standard europea (EN 71-9:2005+ A1:2007) che viene applicata volontariamente dall’industria europea dei giocattoli per controllare il contenuto del BPA nei giocattoli. Questa ha contribuito a mantenere bassa l’esposizione dei bambini al bisfenolo contenuto nei giocattoli rispetto ad altri prodotti, come i cosmetici, e all’esposizione che può derivare dalla dieta. Gli effetti sulla salute derivanti dal BPA, compresi gli effetti sul sistema endocrino, sono ancora in fase di valutazione da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e di altri sedi scientifiche e la Commissione sottolinea che il limite adottato oggi sarà rivisto qualora emergano nuove informazioni scientifiche rilevanti dalle ricerche in corso.

Come spiega l’Efsa [1] , il BPA è una sostanza chimica usata nella produzione di materie plastiche in policarbonato (PC), resine epossidiche e altri materiali polimerici, nonché nella fabbricazione di alcuni prodotti cartacei (come la carta termica): tale materiale viene utilizzato per produrre recipienti per alimenti e bevande come stoviglie di plastica, vasellame per cottura a microonde, utensili da cucina, serbatoi per erogatori di acqua e applicazioni non alimentari quali giocattoli e tettarelle con rivestimento in PC. Piccole quantità di bisfenolo A possono migrare dai materiali che sono in contatto con gli alimenti ai cibi e alle bevande.

Per avere una valutazione completa sul rischio derivante da bisfenolo A bisognerà però aspettare la fine dell’anno: l’Autorità ha infatti deciso di prorogare alla fine del 2014 la data limite per portare a termine la propria valutazione completa del rischio da bisfenolo A. [2]

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