Torino, 18 giu. (LaPresse) - E' in corso a Torino lo sgombero di una palazzina occupata da parte delle forze dell'ordine. Nella struttura, che si trova in corso Traiano, abitano 13 famiglie. "Qui ci sono anche diversi bambini, tra cui due piccoli di un mese e mezzo, e una donna incinta", racconta Fausto Gigliotti, uno degli occupanti. Intorno alla palazzina una decina di blindati, tra carabinieri, polizia e guardia di finanza. La situazione appare tranquilla. "Sta piovendo e non so adesso dove ci metteremo con i bambini, dove porteremo i mobili, spero ci diano almeno un po' di tempo", spiega Gigliotti.
Il Comune di Torino garantirà una sistemazione alle due famiglie con neonati, annunciano gli assistenti sociali. Sul posto anche l'avvocato Gianluca Vitale, legale che da molti anni si occupa delle cause legate alle lotte sociali.
La palazzina era stata occupata nel mese di luglio. E' di proprietà di una società privata. Di fronte al palazzo sosta un presidio con una ventina di esponenti del centro sociale Askatasuna, che da tempo ha avviato una campagna di sostegno alle famiglie senza casa che decidono di occupare strutture sfitte. Nel capoluogo piemontese, denunciano i militanti, ce ne sono decine. Il tratto di corso Traiano in prossimità della palazzina è stato bloccato dai vigili ed è interdetto al traffico.
"Avevamo chiesto un incontro con la prefettura qualche giorno fa, ma ci è stato negato - spiega ancora Gigliotti -. Da tempo chiediamo un tavolo, ma non otteniamo risposte". Tra giovedì e venerdì i movimenti per la casa del capoluogo piemontese sono restati in presidio tutta la notte per ottenere l'incontro, senza essere ricevuti. Venerdì mattina hanno smontato le tende dai giardinetti di piazza Castello. L'assessore comunale Giuliana Tedesco, secondo quanto riferito dai manifestanti, si è messa in contatto con la prefettura per capire se esiste la possibilità di organizzare un tavolo per l'emergenza abitativa anche con una rappresentanza del governo.
A Torino, come in altre città italiane, negli ultimi due anni è progressivamente cresciuto il numero delle occupazioni da parte di famiglie in difficoltà . All'inizio di giugno la procura ha fatto eseguire 29 misure cautelari per vari episodi di protesta relativi agli sfratti. Sabato i movimenti sono scesi in piazza con un corteo per protestare contro il giro di vite.
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