Roma, 28 lug. (AdnKronos Salute) - "E' necessaria la tutela assoluta e inviolabile dei cosiddetti 'dati identificativi' dei donatori, con unica possibile eccezione in caso di gravissime e straordinarie esigenze sanitarie dove sarà possibile conoscere l'identità genetica/biologica del donatore e sempre e comunque con esclusione dell'identità biografica, su documentata richiesta decisa da apposita commissione medica". Lo sostengono gli esperti del tavolo tecnico del ministero della Salute sulla fecondazione eterologa in un documento emanato dopo la conclusione dei lavori, avvenuta venerdì scorso.
"Un'adeguata registrazione dei dati anamnestici familiari del donatore - precisano - consentirà di evitare, attraverso l'incrocio dei dati, con quelli dei potenziali riceventi, il rischio di utilizzare, per la donazione, gameti di un consanguineo del ricevente". Secondo gli esperti è necessario inoltre "definire lâimmediata disponibilità di norme e lâapertura di uno specifico capitolo di spesa per la realizzazione delle bio-banche pubbliche allâinterno di strutture del sistema sanitario nazionale".
Infine, "le società scientifiche ribadiscono inoltre il fermo convincimento che non sussistano particolari impedimenti alla attivazione delle procedure di donazione di gameti in Italia. Il compito delle istituzioni sanitarie pubbliche è quello di garantire in tempi brevissimi e certi la possibilità per i cittadini di accedere alle procedure di Pma con donazione di gameti, senza discriminazioni di carattere economico e territoriale, nel rispetto della sentenza della Corte Costituzionale che ha affermato la necessità di rimuovere le cause determinanti 'un ingiustificato, diverso trattamento delle coppie affette dalla più grave patologia, in base alla capacità economica'".
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