Roma, 14 ago. (LaPresse) - I bagnini l'hanno soccorsa e portata a riva, prima ancora che arrivasse il gommone della capitaneria di porto. Sulla spiaggia, tra i bagnanti, c'erano anche alcuni medici, ma per la bambina di otto anni, di origine russa, che ieri pomeriggio è annegata davanti alla spiaggia libera tra Anzio e Nettuno, non c'è stato niente da fare. La piccola si trovava insieme ai genitori e stava facendo il bagno nei pressi dello stabilimento 'La Quiete'.
Sono ancora in corso gli accertamenti della capitaneria di porto di Anzio per stabilire la causa esatte dell'annegamento della bambina. Ieri fino a tarda notte la capitaneria ha ascoltato tutte le persone intervenute nel tentativo di salvataggio, mentre oggi saranno ascoltati i genitori per capire come si è svolto l'ingresso in acqua. Per sapere se si sia trattato di un malore si dovrà attendere l'esito degli esami che sono stati disposti.
Nel frattempo il comandante della capitaneria di Anzio Luigi Vincenti raccomanda prudenza anche in previsione del ferragosto. "Soprattutto", dice il comandante, "i bagnanti devono sapere che da quest'anno è stato implementato il servizio di intervento delle capitanerie sul territorio, chiamando il numero di emergenza 1530 si parla direttamente con la capitaneria locale. Il consiglio è di chiamare la guardia costiera al numero di emergenza per evitare il rimpallo con altri enti che poi rimanderebbero comunque a noi". "Ieri", aggiunge Vincenti, "c'era comunque la bandiera rossa alzata, il mare non era bellissimo. Il ferragosto potrebbe riservare qualche sorpresa, il richiamo è ad essere prudenti per non mettere a rischio se stessi e coloro che operano sul mare".
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