Bari, 26 ago. (LaPresse) - Il sostituto procuratore Stefania Mininni della procura leccese ha chiuso il fascicolo d'indagine per un 51enne ed un 82enne, rispettivamente padre e cliente. Il primo avrebbe costretto la moglie e la figlioletta di dieci anni a prostituirsi obbligandole ad intrattenere momenti di intimità con l'anziano per pochi spiccioli. I due sono indagati per prostituzione minorile, induzione alla prostituzione, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. La notizia, riportata dal quotidiano di Lecce, risale al 19 marzo di un anno fa quando la moglie dell'uomo prese il coraggio di raccontare quanto accadeva a lei e alla figlioletta confidandosi con gli psicologi e successivamente con i carabinieri di Nardò, in provincia di Lecce.
Secondo le indagini la bimba avrebbe intrattenuto momenti di intimità con l'82enne all'interno di una casa di proprietà della famiglia dietro il pagamento di denaro intascato dal padre, 150 euro. L'uomo, inoltre, in precedenza aveva obbligato la moglie a prostituirsi sempre con lo stesso anziano per 40 euro ad incontro.Stando a quanto contestato dalla procura, inoltre, il marito la avrebbe picchiata in almeno tre occasioni, anche impugnando un bastone e procurandole lesioni guaribili in una settimana.
Nel corso delle indagini la ragazzina è stata ascoltata con la forma protetta dell'incidente probatorio dinanzi al gip Simona Panzera, il sostituto procuratore Stefania Mininni e la psicologa nominata dalla procura, la dottoressa Maria Grazia Felline. Per la madre della minore, invece, il magistrato non ha ravvisato alcuna complicità con il marito.
Nessun commento:
Posta un commento