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venerdì 26 settembre 2014

Fumetti: pace nella famiglia di Asterix, Uderzo e figlia si riconciliano (2)

- Dopo la morte nel 1977 dello sceneggiatore Renè Goscinny, con cui aveva creato le avventure di Asterix nel 1959, Albert Uderzo decise di continuare la popolare serie a fumetti da solo. Così nel 1979 fondò la casa editrice Albert-Renè che ha pubblicato i successivi album con le gesta del piccolo guerriero gallo. Ormai ottantenne, Uderzo decise di cedere il controllo dei diritti d'autore al gruppo Hachette, facendo perdere alla figlia un'immensa fortuna.

Nel 2008 un giudice del lavoro condannò le edizioni Albert-Renè a versare un'indennità a Sylvie Uderzo per ingiusto licenziamento. Nel 2009 il Tribunale di Nanterre condannò Albert Uderzo a pagare 200.000 euro alla società del marito della figlia. Poi nel 2011 la Procura di Nanterre aprì un fascicolo contro ignoti per una presunta circonvenzione del disegnatore in base alla denuncia della figlia, che ha poi portato a due processi. Infine la pace a sorpresa siglata oggi.

Il successo di Asterix è stato travolgente: dal 1959 ad oggi i 35 album delle avventure a fumetti hanno venduto 330 milioni di copie complessive con traduzioni in 111 lingue. Il 24 ottobre 2013 è uscito per ora l'album a fumetti più recente, dal titolo "Asterix e i Pitti", non firmato direttamente da Albert Uderzo, che compare solo come supervisione, ma da due nuovi autori: Didier Conrad per i disegni e Jean-Yves Ferri per i testi.

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