Firenze, 13 ott. (LaPresse) - Sarà eseguito domani nell'ospedale fiorentino di Careggi il primo trattamento di fecondazione eterologa in Italia. Il primo intervento di fecondazione eterologa, previsto inizialmente per gennaio 2015, è stato anticipato perché, come spiega in una nota la stessa azienda ospedaliera di Careggi "il percorso già attivato di reperimento dei gameti ha consentito di acquisire il seme di un donatore con caratteristiche fenotipiche compatibili con quelle di una coppia che, dall'inizio delle attività a Careggi, ha già completato il percorso clinico per sottoposi al trattamento". "Il seme che verrà utilizzato domani - spiega ancora l'ospedale - è stato acquisito in quantità limitata e comunque necessaria a garantire al massimo 3-4 trattamenti, da un istituto europeo accreditato ed autorizzato" al quale "sono state corrisposte le sole spese di trasporto". L'azienda di Careggi ha anche precisato che "è stato attivato un percorso di acquisizione di gameti", "con la redazione di un documento tecnico, che riporta tutti i criteri normativi relativi ai donatori, alle donazioni ed alla sicurezza e tracciabilità del materiale fornito, per accreditare fornitori italiani o esteri, che soddisfano tali requisiti".
Careggi comunica anche che "con l'entrata in servizio di un nuovo medico di ginecologia l'offerta ambulatoriale, dalla prossima settimana, sarà potenziata fino a cinque ambulatori per la Pma eterologa che consentiranno di effettuare visite per 40 coppie a settimana". "Pertanto - fanno sapere dall'azienda ospedaliera fiorentina - è in corso il recall di tutti i pazienti già prenotati per la riprogrammazione degli appuntamenti già fissati. Tutti verranno quindi ricontattati telefonicamente per anticipare gli appuntamenti, secondo un algoritmo di chiamata che consente di rispettare l'ordine della lista d'attesa. La nuova offerta ambulatoriale permetterà di ridurre i tempi d'attesa che attualmente si attestano al primi mesi del 2017, di circa un anno, per circa mille coppie che ad oggi hanno fatto richiesta".
La direzione dell'ospedale fa sapere anche che "sta procedendo la selezione di donatori, le cui richieste continuano a pervenire, sebbene in numero esiguo. Il tempo tecnico per qualificare i donatori come idonei è comunque non inferiore a 5-6 mesi. Per la complessità delle attività sanitarie del Centro per l'infertilità di coppia è stata istituita una nuova struttura organizzativa dedicata, la cui responsabilità è stata affidata alla professoressa Elisabetta Coccia".
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