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martedì 18 novembre 2014

Salute: troppi energy drink a bimbi, aumento chiamate a centri anti-veleni Usa

Roma, 18 nov. (AdnKronos Salute) - Gli energy drink possono costituire un pericolo per i piccoli di casa. Che, magari all'insaputa di mamma e papà, aprono gli scaffali, stappano le lattine e assaggiano le bevande 'da grandi'. Cresce, infatti, negli Stati Uniti il numero di chiamate ai centri anti-veleni che coinvolgono bambini e bibite energetiche, secondo un nuovo studio presentato all'American Heart Association's Scientific Session in corso a Chicago. Gli scienziati hanno scoperto che il 40% delle 5.156 chiamate ai centri anti-veleni per "esposizione ad energy drink" coinvolge bambini sotto i 6 anni. In molti casi i genitori non sapevano che il bambino si era impossessato della bibita, e molte chiamate segnalano seri effetti collaterali, come un anomalo ritmo cardiaco o un attacco di qualche tipo.

L'autore dello studio, Steven Lipshultz, pediatra della Wayne State University School of Medicine, ha gestito diversi casi di bambini che si erano sentiti male dopo aver bevuto un energy drink, all'insaputa di mamma e papà. L'esperto spiega che un adolescente può sperimentare disturbi anche seri dopo aver bevuto appena 100 mg di caffeina, e i bambini più piccoli risentiranno anche di quantitativi minori. Alcune di queste bibite, riferisce la Cnn, contengono oltre 300 mg di caffeina, o una combinazione di caffeina e additivi 'naturali' che può rivelarsi davvero insidiosa per i più piccoli. Inoltre, secondo Lipshultz il numero di episodi relativi ai bimbi che si sono sentiti male dopo aver assaggiato queste bevande è maggiore di quanto indichi lo stesso studio.

Questo perché non sempre i genitori chiamano il numero verde del centro anti-veleni: a volte si precipitano in pronto soccorso e la sua ricerca non tiene conto di questi casi. "I dati probabilmente indicano solo la punta dell'iceberg", aggiunge il pediatra. E anche per il collega Laurence Sperling, direttore medico della cardiologia preventiva dell'Emory Healthcare di Atlanta, "si tratta di una scoperta molto preoccupante, che evidenzia come dobbiamo essere molto responsabili rispetto a chi usa gli energy drink".

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